Tanto per cominciare...

domenica 26 agosto 2012

Intermission -5-

In questi miseri tre giorni di vacanza che mi sono preso (dedicati al fancazzismo puro) mi sono letto un bel po'di cosine (a scrocco e non) , quindi voglio commentare un po' a casaccio le mie letture.

Cime Tempestose di Hiromi Iwashita e Emily Brontë

E' il primo volume della collana 'manga a fumetti' pubblicata da Ronin. Che dire? All'annuncio di questa collana mi sono cascate le braccia: "dove cavolo l'hanno scovati 'sti robi disegnati da autori sconosciuti?" ho pensato. Poi, quando il primo volume è arrivato in fumetteria mi son cascate le braccia per la seconda volta: 9,50 euro per un formato piccolo con sovracoperta che gli altri editori fanno pagare al massimo 5,90?
No, seriamente... Alla Ronin stanno toppando alla grande negli ultimi tempi. Ok, è un prodotto che nelle librerie può avere un certo appeal, ma proprio per questo doveva avere anche un formato più grande e curato , oltre al prezzo più alto.
A parte questo, sono riuscito a leggerlo a scrocco, e posso dire che, ahimè, non è nemmeno una brutta trasposizione! I disegni (soprattutto per quanto riguarda i fondali) sono curatissimi, ed anche i personaggi  non sono disegnati male (anche se il volto di Heatcliff ha qualcosa di shonenoso che stona e alcuni abiti di Catherine sono assolutamente allucinanti XD). La storia è stata lievemente sforbiciata (viene eliminato il personaggio di Mr. Lockwood) ma lo spirito del libro non viene modificato, anzi, è piuttosto fedele e rigoroso nel ritrarre i punti topici della storia (più di certi sceneggiati/film usciti negli ultimi 30 anni). Insomma, non sarebbe male ma a quel prezzo, proprio non mi sento di consigliarlo. Nemmeno ai fan sfegatati delle Brontë come il sottoscritto.

Wolfsmund di Mitsuhisa Kuji

Ecco la trama fornita dall'editore (JPOP):
Opera prima di Kuji, assistente di Miura (BERSERK) Un'opera cruda e violenta, con ambientazioni medievali e combattimenti sanguinari.  Svizzera, XIV secolo. Un tiranno sanguinario regna sul passo del Gottardo controllando il transito di uomini e merci. La sua fortezza è inespugnabile e il suo sadismo è disarmante. Ogni giorno, il tiranno si diverte a individuare i cittadini e i viaggiatori più disperati che tentano invano di scappare dalla contea, per poi torturarli.   Il destino peggiore spetta a chi entra clandestinamente in questa landa di terrore...
A prima vista non mi attirava per niente, quindi non so nemmeno io perché l'ho preso... Anzi, adesso che ci penso un motivo c'è: è un opera che in Giappone è pubblicata sulla rivista Fellows! , dove son serializzati parecchi manga di mio gusto (vedi Otoyomegatari e Gisèle Alain ). 
Che dire? Questo è uno di quei manga difficili da inquadrare, quindi aspetto di leggere qualche altro volume prima di dare un giudizio, anche solo per vedere se la struttura narrativa (del tipo: Riuscirà il personaggio di turno a superare VIVO il passo del San Gottardo?) cambierà o meno. L'ambientazione geografica e cronologica è sicuramente interessante, e la crudezza ed il sadismo di certe scene piacerà ad una buona fetta di pubblico. I personaggi sono piuttosto monodimensionali e poco approfonditi (per ora) ma l'autore sa creare comunque una buona tensione narrativa, in grado di catturare il lettore. I disegni non sono perfetti: le anatomie umane mi sembrano un po' abbozzate, mentre le armature, i cavalli e le armi sono molto curate (si vede che l'autore ha lavorato come assistente di Miura). 
Insomma, è un manga che sicuramente incuriosisce e potrebbe migliorare con il proseguire della storia.
Vedremo.

L'impero delle Otome di Kishi Torajiro
Questo autore è noto in Italia per due opere: L'esplicito yuri in due volumi Maka Maka e il delicato shoujo-ai Il bacio di Marte (delizioso volume unico edito da Flashbook, che vi consiglio caldamente). La Jpop ha appena pubblicato il primo volume di questa sua recente opera e... Che dire? Mi ha lasciato parecchie perplessità. Ma andiamo con ordine: tanto per cominciare è pubblicato sulla rivista Business Jump, quindi il pubblico di riferimento è maschile, sui 20-30 e più anni. Per quanto riguarda la trama... Non c'è. O meglio, è un manga formato da tanti capitoli brevi, ambientati in un liceo femminile ,e di conseguenza con tante liceali come protagoniste.  Se siete maliziosi e avete pensato ad una serie di situazioni erotiche fra procaci studentesse (che paiono tutte bisessuali) beh... Avete indovinato, perché effettivamente è così. 
Non è un manga volgare o esplicito , questo glielo concedo. L'autore è molto a suo agio nel gestire il numeroso cast femminile, e lo fa anche con una certa naturalezza e realismo. Non ci sono situazioni forzate o troppo scabrose, e c'è un tipo di erotismo molto leggero e delicato. Ma è innegabile che tutto il manga si regge sul fan-service yuri . Un fan service scritto e disegnato per piacere principalmente ad un pubblico maschile, feticista delle liceali (brr). Non a caso, la comunità lesbica (che aveva apprezzato le altre opere di Torajiro) è rimasta parecchio delusa da quest'opera. Insomma, un manghino innocuo da prendere solo se siete disposti a passare sopra i suoi limiti. Non vi aspettate un secondo Bacio di Marte, ecco.
L'edizione della Jpop è sempre ottima, con pagine a colori e numerose note a piè di pagina.

Cloudy Sky & Prism & Solar Car di Ohtagaki/Murata
Ecco una miniserie in due volumi che ho trovato molto piacevole! Ecco la trama fornita dall'autore (Panini Comics):
Un’originale e appassionante serie in due volumi scritti da Yasuo “Moonlight Mile” Otagaki e disegnati magistralmente dal grande Yusuke “Eyeshield 21” Murata! Un viaggio nel mondo delle auto a energia solare e dei sogni di quattro studenti universitari che decidono di realizzarne una per partecipare a una gara. Per questo chiedono aiuto a Shota Kaneda, un ragazzo che ha avuto un’infanzia difficile. Un manga sui sogni e l’amicizia, sulla vita e la sofferenza. Un’opera unica da non perdere!
Come dicevo, è stata una piccola sorpresa di manga.
Uno pensa: Macchine solari? Che pizza!
E invece devo dire che questi due volumi me li sono divorati. Non che sia un' opera particolarmente memorabile o brillante, questo no. Direi che non si discosta più di tanto dalla tipologia di manga "protagonista allo sbando con trauma nel passato che trova uno scopo nella vita grazie ad una passione in comune con altre persone" ; ed anche il colpo di scena alla fine del primo volume è abbastanza prevedibile (come l'esito della gara alla fine del secondo). Ma nel complesso è fatto bene, con passione, e si legge volentieri. 
Alcuni hanno tirato in ballo il finale definendolo affrettato, ma sinceramente, lo scopo del manga è stato raggiunto e la storia si chiude in modo perfetto. Forse questa gente si aspettava degli sviluppi sul fronte romantico fra i due protagonisti? Ma non è scontato che i due finiranno insieme? 
In definitiva, lo consiglio come lettura estiva e non. 

Per ora mi fermo qui, ma a presto arriveranno altri commenti.

mercoledì 22 agosto 2012

Segnalazioni Scanlation - AGOSTO-


Visto che a nessuno frega niente di quello che scrivo su forum et similia, mi ripeto anche qui... In casa mia, per così dire.


Segnalazione 1: I signori di Hox Translation hanno tradotto il volume unico di Moto Hagio R is for Rocket, adattamento a fumetti dell'omonimo romanzo del compianto Ray Bradbury. Non ho letto il libro, ma Hox dice che la Hagio è rimasta molto fedele al libro, tranne per alcuni elementi gender bender aggiunti in non ricordo quale storia (ma altrimenti non sarebbe stata Moto Hagio no?). Io l'ho già letto, ed è un volume BELLISSIMO.Lo potete scaricare QUI 

Segnalazione 2: A distanza di ANNI è uscito il secondo capitolo di Umimachi Diary di Akimi Yoshida, sempre per i tizi di Village Idiot! Lo potete leggere on line QUI (c'è anche il primo capitolo nel caso ve lo foste perso). Akimi Yoshida è l'autrice di Banana Fish (edito da Panini), Kisshou Tennyo (lo trovate in italiano QUI) e Yasha. Anche se questa sua recente opera (che ha vinto numerosissimi premi) si discosta notevolmente dai titoli da me citati: è infatti uno slice-of life tutto al femminile, dove un gruppo di sorelle, alla vigilia del funerale del padre, scoprono di avere un' altra sorellina che non hanno mai conosciuto (perché nata da un' altra donna). E' un manga delicatissimo e tanto, tanto carino. Il primo capitolo l'ho letto tanto tempo fa, ma ancora me lo ricordo benissimo tanto mi ha colpito. Speriamo di non dover aspettare altri anni per leggere il terzo! Mi manca Akimi Yoshida *sigh*



giovedì 16 agosto 2012

Sondaggio chiuso.

La domanda era: Fra i titoli da me presentati nella rubrica "I manga che non leggeremo mai in Italia" quale vorresti veder pubblicato in Italia?

Ecco i risultati:

-Sakamichi no Apollon 16 voti
-What did you eat yesterday? 5 voti
-The Melody of Iron 3 voti
-Gunjo 2 voti
-Issho ni Neyou yo 2 voti
-Natsuyuki Rendez vous 2 voti
-Suuiki 1 voto
-No longer human 1 voto
-7 nin no Shakespeare 1 voto
-Kabu no Isaki 0 voti

Commenti: La vittoria schiacciante di Sakamichi non mi sorprende per niente, anzi. Dopo l'uscita dell'anime questa serie ha avuto un impennata di popolarità, quindi che trionfasse nel sondaggio era abbastanza scontato. Che dire? Sono felice di averne parlato quando ancora nessuno se lo filava! E spero che prima o poi arrivi in Italia.
La seconda posizione invece, mi ha piuttosto sorpreso. What did you eat yesterday? A quanto pare il forum è frequentato da altri fan della Fumi oltre al sottoscritto.
La terza posizione non mi sorprende: noi Osamushiani siamo pochi ma buoni! Gunjo solo due voti? Trovo che sia scandaloso! Tanto rispetto alle due persone che l'hanno votato. Quinta e sesta posizione: Niente da dire. Di Natsuyuki sta uscendo l'anime, quindi è un po' il suo momento di gloria. Suuiki solo un voto? E pensare che io sto male al pensiero di una Yuki Urushibara inattiva da ANNI... Sensei, ricomincia a disegnare! Dai un seguito a Mushishi! Terz'ultima e penultima posizione: comprensibile. Ma Kabu no Isaki senza nemmeno un misero, pezzente voto! E' inconcepibile! Anche se devo ammettere che le opere di Ashinano , descritte a parole sembrano sempre delle cavolatine insipide. Ma se provate a leggerle, vi renderete immediatamente conto che è un grande maestro.

Ok, ho detto tutto. Come al solito, se ne avete voglia, vi invito a commentare il vostro voto: mi farebbe piacere leggere le motivazioni che vi hanno spinto a votare un opera piuttosto che un' altra.

sabato 11 agosto 2012

Rachel Rising di Terry Moore



Bene. Come promesso, oggi vi parlo della nuova serie del mio amato Terry Moore, ovvero Rachel Rising , recentemente approdato sul suolo italico grazie ai signori della Bao Publishing.

Vi devo raccontare un aneddoto: prima dell'inizio di Rachel (quando cioè stava disegnando gli ultimi numeri della sua precedente opera ovvero Echo) Terry è venuto ospite al Lucca Comics, dove l'ho praticamente stalkerato per tutta la manifestazione (non è vero, diciamo che l'ho tenuto d'occhio XD). Ecco, io ed una mia amica ci siamo domandati a tutte le sue conferenze: Ma la sua nuova opera, di cosa parlerà? Abbiamo pensato a tutti i generi. TUTTI, tranne l'horror. A dire il vero io avevo quasi l' assurda certezza che la sua nuova opera sarebbe stata su di un giovane che vuole farsi strada nel mondo della musica, e invece nisba.
Dopo qualche mese, in una intervista letta nonricordodove, se n'è uscito con la seguente frase (più o meno e riassumendo ): la mia nuova opera sarà una via di mezzo fra un film di Hitchcock e Twin Peaks.
L'avrà sparata grossa? Non saprei e non mi sembra il tipo, fatto sta che questo primo volume di R.R. è proprio fico. Ma andiamo con ordine. Questa è il riassunto presentato dalla casa editrice:

Rachel sta avendo una giornataccia: si è risvegliata in una tomba scavata nel letto di un fiume asciutto e chiunque incontri stenta a riconoscerla. Ha strani segni sul collo e gli occhi di un nuovo colore. Altrove in città, anche una bambina, Zoe, sta avendo una giornata stranissima, che la vede in preda a un raptus omicida. È solo l'inizio della nuova serie di Terry Moore, l'acclamato autore di Strangers in Paradise ed Echo, un horror soprannaturale mozzafiato, con personaggi meravigliosamente caratterizzati e una malvagità raccapricciante in sottofondo.

Come riassunto è piuttosto vago, quindi ci aggiungo del mio con qualche succulento e innocuo spoilerino: Tanto per cominciare Rachel viene uccisa. Strangolata parrebbe, visto i segni sul collo e i capillari degli occhi esplosi . Dopo qualche giorno se ne esce dalla tomba (che si trova su quello che sembra il letto di un fiume prosciugato), e raggiunge l'unico membro della sua famiglia rimasto, ovvero la zia Johnny, che lavora all'obitorio ed è un po' suonata. A quanto pare, Rachel è in uno stato di quasi-morte (ha tipo sei battiti al minuto), e tutti (la sua migliore amica Jet compresa) affermano che è profondamente cambiata, tanto da faticare a riconoscerla. Da quel momento la nostra protagonista decide di indagare su quello che le è successo, perché Cristo, converrete con lei che è una situazione assurda.
La vicenda è ambientata a Manson, una cittadina all'apparenza tranquilla ma che in realtà nasconde una vena di malvagità sotterranea che sembra lentamente risvegliarsi grazie alla presenza di una misteriosa donna che ha il potere di soggiogare le persone (come la piccola Zoe).  Una cittadina che è quasi un personaggio di per se, quindi sì, mi pare che il paragone con Twin Peaks sia più che pertinente (l'avevo detto che Terry non le spara grosse). E Hitchcock? Beh, c'è un dottore vecchietto vicino della zia Johnny che pare uscito da Psycho. Non aggiungo altro.
Ma in definitiva, da cosa deriva questa malvagità che aleggia nell'aria di Manson? Forse ha a che fare con le numerose donne uccise per stregoneria 300 anni prima? E possibile che la donna misteriosa sia una strega?
In questo primo volume sono moltissimi gli interrogativi, e tutti restano senza risposta.

La bravura di Terry Moore è, anche in questo caso, innegabile. Pur essendo un horror non indulge mai in scene splatter o troppo forti, ma ha la grazia di far spaventare il lettore mostrando solamente un piccolo dettaglio o facendo intuire quello che accade senza mostrarlo direttamente. E' un po' presto per dare un giudizio sui personaggi, ma la zia Jhonny è assolutamente fantastica, ed anche gli altri (Rachel compresa) promettono più che bene. E se il genere Horror/Sovrannaturale non fa per voi, non temete. Nonostante la cupezza della trama sono molti i momenti divertenti: il classico umorismo nero e disarmante di Terry non manca, e smorza spesso e volentieri la tensione che si viene a creare.

In definitiva, questo primo volume mi è parso ottimo! Una storia, per adesso quasi tutta al femminile (come da tradizione Mooriana) che merita l'attenzione di tutti.

Due paroline sull'edizione italiana: è davvero ben fatta, e gli 11 euro del prezzo sono onestissimi. Dimenticatevi le pagine trasparenti, la qualità di stampa pessima e le edizioni cagose della FreeBooks: i signori della Bao sanno come fare il proprio lavoro. Li adoro, e non vedo l'ora di vedere la loro ristampa di Strangers in Paradise : sarà sicuramente bellissima!

Ah, dimenticavo: QUI potete leggere una piccola anteprima del fumetto.



venerdì 3 agosto 2012

Hit & Miss



Dati Tecnici: Miniserie prodotta da Sky Atlantic e composta da 6 episodi. Il suo creatore è quel geniaccio di Paul Abbot , considerato da tutti come uno dei migliori sceneggiatori sulla piazza  e conosciuto per gli ottimi State of Play e Shameless. Ad oggi non ci sono notizie ufficiali di un rinnovo, anche se tutti gli attori (tranne la Sevigny) sono stati opzionati per una eventuale seconda stagione.


Riassunto: Mia, transessuale, professione assassina. A pochi mesi dall'operazione di riassegnazione chirurgica del sesso viene a sapere che Wendy, una sua vecchia amica (e unica amante donna) è morta di cancro, lasciandole in affidamento i suoi quattro figli. Fra questi c'è Ryan, un bambino di 11 anni che altri non è che il figlio biologico di Mia, concepito quando quest'ultima era ancora un uomo. Dopo lo smarrimento iniziale, Mia decide di prendersi cura di questa sgangherata e difficilissima famiglia, cercando di conciliare il suo rischioso lavoro con il ruolo di tutore/genitore dei ragazzi. Non sarà affatto facile.


Pregi: I personaggi , nella loro semplicità, sono interessanti e ben scritti. L'ambientazione è sicuramente evocativa (i protagonisti vivono in una scalcinata -per non dire squallida- fattoria in mezzo alla campagna) ed ogni episodio è ritmicamente ben calibrato, senza punti morti o troppo pesanti. L'interpretazione di Chloë Sevigny è trattenutissima , ma molto pertinente al personaggio: Mia infatti è una persona molto chiusa, che si esprime pochissimo a parole, e che esterna i propri sentimenti con gesti misuratissimi e impacciati.In mezzo agli altri, la sua freddezza da killer raramente viene incrinata, e nel corso dei sei episodi la vediamo sorridere in pochissimi momenti. Ma quando è da sola, nel suo appartamento/fabbrica in disuso di Manchester ecco che viene mostrato anche il suo lato più fragile e ferito, con delle scene di autolesionismo/umiliazione molto forti (quasi disturbanti). Il maggior pregio di questa serie rimane, secondo me, il rapporto che si crea fra Mia e suo figlio, Ryan. Non che gli altri attori siano meno interessanti/ bravi, ma la mia predilezione va a questi due. E' un rapporto molto particolare, una specie di mix madre/padre e figlio (cosa inevitabile visto la dualità di Mia).

Difetti: Non manca una certa faciloneria di fondo un po' fastidiosa, soprattutto nel trattare argomenti spinosi che avrebbero meritato un maggiore approfondimento. Alcuni passaggi sono troppo affrettati, altri poco plausibili, altri ancora telefonatissimi. E c'è una buona dose di dramma un po' becero, che tanto piace agli inglesi ma che francamente mal sopporto. Ma niente di così inficiante da rovinare quel che c'è di buono.


Considerazioni: Nel complesso è una serie che ho visto volentieri. E' molto semplice e prevedibile, e non mancano cadute di stile qua e la, ma si lascia guardare, e viene molto naturale affezionarsi ai personaggi . Non mi sento di consigliarla a tutti, ma se qualcosa di quello che avete letto vi incuriosisce, provatela! Sei episodi non sono un grande sforzo (i sottotitoli italiani sono usciti per Subsfactory). Speriamo in una seconda stagione: visto come finisce la prima, è assolutamente necessaria.

AGGIORNAMENTO: E' arrivata la conferma da SkyAtlantic che non ci sarà una seconda stagione. A detta loro, la serie è stata concepita fin dall'inizio come autoconclusiva, quindi ci attacchiamo al tram. Che dire? Se la loro idea era quella potevano degnarsi di dare un finale un filino più compiuto.