Tanto per cominciare...

domenica 28 ottobre 2012

Lucca Comics Blog Contest! -CHIUSO-

Non ho mai partecipato ad un contest in vita mia, quindi l'idea di farne uno mi spaventa ed eccita allo stesso tempo. Ma in onore del prossimo Lucca Comics and Games ho deciso di crearne uno, mettendo in paio due volumi in uscita durante la manifestazione: il primo di Il mondo di Ran  di Aki Irie, e il volume unico Kaoru Mori Collection: Anything & Something di Kaoru Mori.

Partecipare è semplice. Basta indovinare gli autori delle immagini seguenti! Più ne indovinate, meglio è!
Indizio: Tre di questi sono autori già editi in Italia, uno non ancora. 

Potete rispondere mandandomi un e-mail con i nomi degli autori , e scrivendo: e-mail inviata nei commentiIl più bravo avrà il diritto alla scelta del volume, il secondo classificato si dovrà accontentare di quello rimasto. In caso di parità di autori indovinati vince chi ha risposto per primo. Per qualsiasi domanda/problema chiedete nei commenti.

Non vi vergognate e partecipate numerosi! Anche voi lurkoni che non commentate mai XD.
Ecco le immagini:

Il contest durerà una settimana (scadenza domenica 04 Novembre ore 13:00)

EDIT: Indizi per capire gli autori
1)E' un autore molto versatile, pubblicato in Italia da Star Comics e da altre due case editrici minori.
2)E' un autrice inedita in Italia. Ma la sua opera più conosciuta è stata recentemente trasposta in anime.
3)Si vede la protagonista! Ma è davvero così difficile? 
4) Autrice edita in Italia da Starcomics. Il suo tratto è inconfondibile!

sabato 27 ottobre 2012

No Words Needed 3 - Blacksad









Blacksad di Juan Díaz Canales (testi) e Juanjo Guarnido (disegni).
Ve ne parlerò a breve. Siete curiosi? L'avete letto?

martedì 23 ottobre 2012

La collina dei papaveri / Kokuriko-zaka kara



Vorrei tanto capire la genialata di tenerlo al cinema per un solo giorno (il 6 Novembre). Che qualcuno me la spieghi, vi prego, perché non ci arrivo.

Comunque, sembra un film semplice e carino (è tratto dal seguente shoujo-manga, per ora tradotto solamente in Francia) quindi non vedo l'ora di vederlo.

Dai, è la volta buona che faccio pace con Goro Miyazaki! E intanto aspetto (spero non invano) il prossimo progetto di Isao Takahata , il mio regista preferito dello Studio Ghibli.

lunedì 22 ottobre 2012

The Diviners di Libba Bray



No, adesso non mi metterò a recensire libri su questo blog, quindi considerate questo post come un eccezione (e se proprio vi piace, fatevi un giro sulla mia pagina aNobii )

Tempo fa (anni fa!) avevo parlato della saga di Gemma Doyle, e di come mi avesse colpito in mezzo ad un mare di libri per giovani adulti (YA) tutti ugualmente imbarazzanti e scontati.
Libba Bray (la 'mamma' di Gemma Doyle) ha appena sfornato il primo libro di una nuova serie ambientata nella New York degli anni 20: si intitola The Diviners (I Divinatori), ed è uscito a metà Ottobre per Fazi , con il titolo (a mio parere insulso) La stella nera di New York.

Ecco la trama fornita dalla casa editrice:
New York City, 1926. I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston e dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti. L'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan, il mondo sembra destinato a un futuro radioso. È qui che in seguito all'ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l'irriverente Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche Museo del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente, che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell'America. Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un antico male oscuro.

Uno penserà: Ok, a parte l'ambientazione insolita (anni 20) è sempre la solita solfa, con la protagonista con i poteri strani che risolve casi misteriosi.
Forse, dico io, ma la genialità della Bray eleva una storia all'apparenza non originalissima molto al di sopra della media, e non solamente grazie alla sua vivida immaginazione ed al suo modo di scrivere brillante ed evocativo, ma grazie anche alla sua estrema abilità nel creare e gestire personaggi che fin da subito risultano convincenti e fuori dalle righe: C'è la maschietta Evie, festaiola sfrenata perennemente alla ricerca di alcool (vi ricordo che siamo in pieno proibizionismo). C'è Sam, il ladruncolo e adorabile canaglia dai mille talenti. C'è  la formidabile Theta, Ziegfeld Girl dal triste passato; il topo di biblioteca Jericho che sembra nascondere molti segreti , e l'aspirante poeta di colore (ed ex guaritore) Memphis... In definitiva un cast ricco e per tutti i gusti.

Ragazzi, io l'ho adorato. E' difficile parlare di un libro senza spoilerare, ma vi assicuro che nonostante le quasi 600 pagine l'ho letto in pochissimi giorni: se esiste un libro al quale calza a pennello il termine 'page-turner' è proprio questo! E fatta eccezione per un lieve calo nella parte centrale, sono arrivato all'ultima pagina pienamente soddisfatto.

Una delle lamentele che più spesso vengono mosse ai libri YA è che non si concludono MAI in un solo volume, ma solitamente in più di uno  (di solito tre o di più). Anche in questo caso è così (si tratta di una trilogia), ma voglio rompere una lancia a favore della Bray: In questo tipo di opere non sempre le autrici pianificano esattamente la storia ed il numero di libri della serie, arrivando -in caso di successo- ad allungare il brodo aggiungendo nuovi personaggi e situazioni posticce che francamente rendono il tutto piuttosto ridicolo e snervante (un po' come avviene con gli shoujo-manga XD).Quindi da una trilogia si passa a due trilogie e così via. Non è questo il caso: il primo volume (pur avendo un arco narrativo principale che alla fine si chiude perfettamente) rientra chiaramente in un disegno più ampio ma ben studiato in tutti i particolari. Basti pensare ai numerosi personaggi che restano ai margini della storia ma che chiaramente avranno un ruolo decisivo nei prossimi volumi. O alle sotto-trame ed ai numerosi indizi gettati con nonchalance che sicuramente si riveleranno importanti. Un modo di procedere alla Harry Potter, che ho sempre apprezzato. E poi la Bray (visti anche i suoi precedenti) è una scrittrice tutt'altro che scontata, che ha il coraggio di prendere decisioni anche impopolari tra i fan (cosa che aumenta la mia stima nei suoi confronti) Quindi se dice che saranno tre volumi, state certi che saranno tre, anche se dovessero avere un successo stratosferico. 

Insomma, se volete una specie di X-Men ambientato negli anni 20, con personaggi fighissimi, dialoghi irresistibilmente divertenti ed una trama appassionante e scritta bene, è il libro che fa per voi.
Ah, dimenticavo: l'elemento "romance" è marginale e perfettamente calibrato nella storia. Quindi non aspettatevi una roba alla Twilight.
E non fate i soliti snob dicendo: "Ehh...Ma io sono adulta/o e non li leggo 'sti libri per ragazzini!". Perché è più dignitoso leggere un YA scritto bene che una delle tante, pretenziose porcherie per adulti che infestano le librerie.

mercoledì 17 ottobre 2012

Magnolia di Naked Ape



INFORMAZIONI: E' serializzato sulla rivista Aria di Kodansha. Ad oggi conta quattro volumi, e le autrici (sì, Naked Ape è un duo) sono già note in Italia per Dolls e Yasha entrambi pubblicati da J-POP.

TRAMA:Il fiore di magnolia è conosciuto per la sua bellezza e la sua tragica sorte: nell’istante in cui i petali si aprono, muore. Anche nel futuro di Ayato, erede al trono del regno di Anastasia, c’è un momento in cui la vita cambierà per sempre: accadrà quando, entro i sedici anni, avrà compiuto una scelta… essere un uomo o una donna! Tra intrighi di corte e momenti comici, l’opera di Naked Ape, la coppia di autrici del celebre Dolls, ci parla con irresistibile leggerezza di come avere il controllo delle nostre emozioni sia un’illusione. Al cuore non si comanda. Seguendolo, compiamo il nostro destino! (nota: trama fornita dalla casa editrice).



L'alieno Frol
COMMENTOQuando ho letto del protagonista asessuato che deve decidere il sesso definitivo in base a chi si innamora ho pensato immediatamente a Frol di "Siamo in undici!". Ve lo ricordate? Era l'alieno biondo proveniente dal pianeta Vene dove tutti nascono senza un sesso definito per poi scegliere se diventare uomini o donne una volta raggiunta la maturità. La Hagio ha usato spesso creature sessualmente indefinite nei suoi manga, ed anche Reiko Shimizu ha spesso usato personaggi di questo tipo (basti pensare alle sirene immature di Moon Child o a Jack ed Elena, i due androidi asessuati di Milky Way) . Quindi quando ho letto la trama di Magnolia la mia fantasia si è scatenata, anche perché è una tematica che mi ha sempre affascinato. Beh, dopo averlo letto posso dire che siamo ben lontani dalla Shimizu e dalla Hagio. Tanto per cominciare, Ayato pur definendosi  uomo, e lamentandosi fin dalle prime pagine del fatto che non ha un pene (ebbene sì) sembra più una ragazza cresciuta come un maschio che un individuo asessuato. E poi, il fatto che Ayato venga a conoscenza della sua particolare situazione a sedici anni è una cosa veramente ridicola e forzata : va bene vivere nell'ignoranza, ma qui si supera ogni limite.
Jack e Elena
Insomma, tutta 'sta vicenda del protagonista asessuato è trattata in modo superficiale e mi pare un pretesto buttato lì per movimentare le cose (e forse aggiungere qualche donna ai futuri triangoli amorosi, ma dubito visto che l'unico personaggio femminile del gruppo sembra già preso).
Insomma, spero di sbagliarmi ma a naso mi pare un blando reverse harem, con tutti i figaccioni di turno che si innamoreranno della protagonista (uso il femminile perché è scontato che alla fine sceglierà di essere donna).

Ma insomma, c'è qualcosa di buono in questo manga?
Ma sì, c'è anche del buono. Nel complesso il primo volume si lascia leggere, e ci sono dei misteri qua e la che incuriosiscono. Come ho già detto prima, la scelta di genere di Ayato mi pare abbastanza scontata, ma immagino che prima di arrivarci, a questa scelta, ci saranno un bel po' di conflitti interiori visto che, come uomo, è in linea per ereditare il trono (qualcuno ha detto La principessa Zaffiro/ Ribon no Kishi?) . L'ambientazione poi è TOTALMENTE assurda: E' ambientato ai giorni nostri (credo) ma in questo regno di Anastasia sembrano tutti usciti da uno spettacolo del Takarazuka Revue, cosa che mi ha fatto sorridere (e pensare nuovamente a Ribon no Kishi). A fine volume c'è un episodio extra visto dalla prospettiva dell'unico personaggio ufficialmente femminile, che fra i tanti personaggi mi sembra quello più riuscito.

Graficamente può piacere o meno: a me lo stile di Tomomi Nakamura non fa impazzire: i personaggi sono  tutti bellissimi, ma con quegli occhioni inquietanti sembrano delle bambole . E' uno stile che anni fa avrei adorato ma che adesso non mi dice assolutamente niente.

Insomma, se i reverse harem non vi urtano e conoscete/apprezzate già le autrici potete farci un pensierino. Altrimenti c'è di meglio in giro. Io non so se comprerò il secondo volume (non credo) , anche se a scrocco lo leggerei volentieri XD.
Variant cover del primo volume.


Sondaggio Chiuso.

La domanda era: Qual è la casa editrice che ha il miglior rapporto con il pubblico?

La Flashbook Edizioni ha stracciato la concorrenza con ben 11 voti.

Adesso devo pensare al nuovo sondaggio, e non ho la più pallida idea di cosa inventarmi.

sabato 13 ottobre 2012

I sette peccati capitali... Della mia collezione di fumetti!

clacca ha avuto un idea carinissima, quindi gliela rubo e mi cimento anch'io con i sette peccati capitali della mia collezione di fumetti! 

1) Avarizia : la serie di fumetti più economica o beccata usata a un prezzo ridicolo



A conti fatti, credo i primi dieci volumi di Cestus, trovati in un anonimo mercatino dell'usato a 1 euro a volume. Io sono un grande frequentatore di mercatini, principalmente per i libri. Ma ogni tanto qualche fumetto si trova. In tutto ho speso 10 euro invece di 70. Un buon affare no? E pensare che quando uscì non lo presi proprio perché non me lo potevo permettere!

2) Ira: con quale serie di fumetti hai un rapporto di amore/odio?


Glass no Kamen / Il grande sogno di Maya. Un opera che per i primi 30 volumi si è mantenuta su livelli altissimi per poi  precipitare verso la soap-opera più becera. Ormai lo leggo per inerzia, ed ogni volta che vedo personaggi un tempo grandiosi come Ayumi ridotti all'ombra di se stessi sto malissimo. Ma non ce la faccio ad interromperlo, proprio no. Devo sapere come va a finire: sono 36 anni che ce la fanno penare, questa Dea Scarlatta.

3) Gola: quale serie di fumetti hai desiderato ardentemente la prima volta che l'hai vista?  


The Calling di Reiko Okano. Lo vidi per la prima volta in un lontano Lucca Comics, allo stand della defuntissima Shin Vision, e mi innamorai dei disegni. Ma 18 euro era un prezzo assolutamente fuori dalla mia portata, quindi lo lasciai a malincuore. Quando uscì in fumetteria mi decisi a comprarlo e non vi dico i pranzi che ho dovuto saltare per rientrare nel budget XD. Però, nel momento in cui mi sono ritrovato con il terzo volume + cofanetto in mano, la soddisfazione è stata tanta. Anche perché è un fumetto bellissimo!


4) Accidia: quale serie di fumetti hai acquistato e non ti sei ancora deciso/a a leggere?

Hime-chan no Ribbon. Ho letto i primi tre numeri e li ho trovati assolutamente deliziosi. Ma ogni volta, per leggere un volume ci metto una vita, quindi la lettura va parecchio a rilento. Ma so già come andrà a finire: una Domenica in cui non sarò impegnato mi metterò alla scrivania e leggerò gli ultimi tre tutti di fila.

5) Superbia: quale serie di fumetti tira fuori il/la collezionista spocchioso/a che è in te e ti rende orgoglioso/a di possederla?


Mmhhh... Non saprei! Ce ne sono tante di serie che mi rendono orgoglioso di averle. 
Ma se proprio devo fare un nome dico Proteggi la mia terra: Ho penato tanto per recuperarla, ed oggettivamente è uno splendido fumetto (e fa parte del mio trittico preferito, ovvero quello dei manga-bellissimi-che-non-hanno-venduto-una-ceppa insieme a Kaguya Hime e Banana Fish). Spero sempre in una ristampa con tutti i crismi  ma mi sembra improbabilissima, sigh.

6) Lussuria: qual'è la serie di fumetti che possiedi e che... magari non è il caso che tua mamma se ne accorga?


Un solo nome: Suehiro Maruo. Io lo adoro, ma è veramente un autore estremo e disturbante... Sì, insomma, i suoi volumi non li mostrerei a cuor leggero ai miei parenti, anzi. Molto probabilmente mi farebbero internare! XD


7) Invidia: quale serie di fumetti non possiedi, non trovi da nessuna parte a un prezzo accettabile e rosichi ogni volta che qualcuno dice di averla?

Tutti i volumi di Tezuka pubblicati in lingua francese. Ma rosico non tanto per il prezzo, ma proprio per la mia incompatibilità con la lingua. Stessa cosa per Himitsu di Reiko Shimizu, per tutti i manga di Kyoko Okazaki, per Tennen Kokekko di Fusako Kuramochi e potrei continuare fino a domani mattina. Sì, detesto cordialmente i francesi e rosico da morire perché pubblicano fumetti belli, che in Italia non arriveranno mai e che io non posso leggere! >_<

Finito! Alla fine ho preferito citare solo manga. Magari, in futuro, farò anche i sette peccati capitali coi comics... (no, son troppo pigro ma se fate una petizione potrei anche pensarci XD).

venerdì 12 ottobre 2012

To Aru Hikushi e no Tsuioku - The Princess and the Pilot.

Copertina del romanzo


To Aru Hikushi e no Tsuioku è nato come romanzo, scritto nel 2008 da Koroku Inumura. In seguito all'enorme successo dell'opera è cominciata, nel 2009, la serializzazione di una versione manga (dallo stesso titolo), pubblicata sulla rivista Gessan dall'esordiente Maiko Ogawa. Nel 2011 è uscito pure un film di animazione, prodotto dalla Madhouse e TMS Entertaiment. 
Qualche settimana fa è uscito il manga in italiano per GP, e nel frattempo ho recuperato pure il film (che trovate subbato in italiano QUI), quindi ho deciso di parlarvi di entrambi.

Primo volume uscito per GP
MANGA: Il primo volume si è rivelato una piacevolissima sorpresa. E' un manga semplice semplice, disegnato senza tanti fronzoli e con una storia chiara e lineare : Ci sono due regni in guerra, ed una principessa deve raggiungere l'imperatore di uno dei due regni per sposarlo, attraversando una zona di guerra. Lo farà in incognito, grazie all'aiuto di un giovane pilota e del suo aereo. 
Il primo volume (di quattro) è carinissimo, con dialoghi brillanti e scenette divertenti. I personaggi sono ben sviluppati e approfonditi, ed il rapporto fra i due protagonisti (all'inizio così diversi) viene intessuto con garbo e realismo. Chiaramente il viaggio non sarà facile, ed il dramma all'orizzonte è abbastanza scontato (insomma, i due rischiano pur sempre la vita), ma ripeto, questo primo volume è assolutamente grazioso! I disegni son proprio semplici ma non dozzinali: pur amando gli stili elaborati, quello della (presumo sia una lei) Ogawa mi piace molto.

Immagine del film di animazione
FILM ANIMAZIONE: Mi è piaciuto molto meno del fumetto. La trama è stata per certi versi semplificata (tutta la vicenda politica dei due regni in guerra viene liquidata in tre secondi con una mappona),  ed anche i personaggi sono piuttosto piatti rispetto a quelli del manga (vedi il pilota che nell'anime viene scelto perché considerato il più abile, mentre nel manga le motivazioni sono più di una) . Nel complesso, non son proprio riuscito ad appassionarmi alla vicenda: c'è un tono serioso e un certo patetismo di fondo che mi hanno fatto storcere il naso e annoiato. Anche sul fronte tecnico è abbastanza anonimo: il chara mi ha ricordato vagamente quello di Yoshiyuki Sadamoto (e di mille altri), le animazioni sono nella media e le musiche anonimissime. Gli aerei sono in CG, come da tradizione Madhouse, ed in effetti sono belli da vedere. Ma per il resto... MEH! Insomma, se proprio dovete provate il manga, e poi il film.

LIBRO:Ancora non l'ho letto, ma magari è caruccio pure lui! Lo potete leggere in inglese QUI

martedì 2 ottobre 2012

I manga che non leggeremo mai in Italia 13 E' stato annunciato da Renbooks!


Ecco l'adorabile trio di protagonisti!


Ohana Holoholo di Shino Torino

Informazioni generali: E' un josei serializzato sulla rivista Feel Young di Shodensha. Ad oggi sono usciti  quattro volumi ed è ancora in corso.

La Umino presenta Haretan!
Due paroline sull'autrice: Questo Ohana Holoholo è la sua opera di esordio, ma la Torino non è nuova al mondo dei manga, anzi! Lei non è altri che la mitica Haretan, assistente storica di Chica Umino (autrice di Honey & Clover e Un marzo da leoni). Nelle pagine extra della Umino (dove l'autrice parla spesso delle sue assistenti) Haretan viene sempre ritratta come una specie di coniglio.

Trama: I tre che vedete nell'illustrazione qui sopra sono Michiru (sulla sinistra), suo figlio Yuta (al centro) e Maya (sulla destra). Sono loro i protagonisti della nostra storia.
Michiru lavora come telefonista in un centro assistenza, e condivide un appartamento con Maya, che di lavoro fa la traduttrice (e lavorando a casa, spesso e volentieri si occupa anche di Yuta). Le due sono amiche di vecchia data, ed in passato sono state anche amanti e conviventi, almeno fino a quando la 'banderuola' Michiru non se n'è andata (anzi, ha proprio abbandonato la povera Maya da un giorno a un altro) tornando poi, anni dopo, con tanto di prole. Adesso le due abitano di nuovo insieme, ma da amiche  (Maya è molto rigorosa su questo punto), ed insieme al piccoletto Yuta formano una tenerissima e bizzarra famiglia. In questo dolcissimo 'nido' sono frequenti anche le incursioni dello svampito Nico, un vicino che abita al piano di sotto che le ragazze hanno incontrato per la prima volta al cimitero, durante una visita al defunto padre di Yuta. Che rapporto c'era fra Nico e il padre di Yuta? E Maya è ancora innamorata di Michiru? E perché Michiru sembra gelosa di Hidesuke, un vecchio compagno di scuola di Maya? Lo scoprirete solo leggendo!

Stile: C'è poco da fare: si vede lontano un miglio che Haretan è un' assistente della Umino. Stessi fondali vagamente sognanti, stessa impostazione delle tavole e grande attenzione per i sentimenti, spesso espressi in monologhi "fuoricampo" o con delicate metafore . Con questo però non voglio dire che il suo stile sia una scopiazzatura di quello della sua maestra, anzi: nelle anatomie, nel modo di disegnare le espressioni facciali ed anche nell'utilizzo dei colori differiscono non poco. E si nota subito che le due autrici hanno caratteri differenti, oserei dire quasi agli antipodi! La Torino infatti , nel trattare la sfera "romantica" dei suoi personaggi è molto più audace della sua maestra/amica, e sono convintissimo che anche i fan della Umino rimarranno piacevolmente colpiti.

Perché piace a Yue: In mezzo a tanti manga del filone 'come ti cresco il pargolo' (genere che ultimamente va molto in Giappone, basti pensare a Usagi Drop, My Girl, Flat e tanti altri) questo mi ha colpito immediatamente: i personaggi sono tutt'altro che banali e la delicatissima rete di affetti che si instaura fra di loro, con tutte quelle complesse dinamiche amorose (palesate o nascoste) me l'hanno fatto amare immediatamente (ad esempio, il rapporto fra le due protagoniste, così complesso e difficilmente definibile mi ha ricordato un sacco quello fra Katchoo e Francine in Strangers in Paradise).
In definitiva, questo Ohana Holoholo è uno slice of life assolutamente adorabile, ma spesso anche duro, che affronta tematiche oserei dire spinose ed ha svolte inaspettate (dopotutto è un josei) . E' un opera che sembra scritta da un' autrice navigata e non certo da un esordiente... Quindi ve lo consiglio!!!

Si trova in lingue comprensibili?: Arriverà nel 2014 in italiano per Renbooks!
Sullo sfondo potete notare quel pirlone di Nico