Ovvero: Com'è la nuova edizione di Emma?
Ovviamente sto parlando del manga di Kaoru Mori, e devo dire che questa domanda me l'hanno fatta in molti: persone che ancora non l'avevano letto, ed altre (fissate come il sottoscritto) che speravano in un edizione ancora più bella e curata della vecchia by Dynit.
Bene, in questo post , amici miei, avrete tutte le risposte (o quasi). Scusate in anticipo la pedanteria maniacale di questo post : odio soffermarmi sui dettagli tecnici dei volumi che leggo, perché tutto sommato, me ne frega anche poco del lettering, della carta e delle altre cose (a me basta leggere una bella storia in un edizione decente), ma in questo caso non ho potuto fare altrimenti.
Tanto per cominciare inizio da me: io ho acquistato la nuova edizione della J-pop -pur possedendo la vecchia- per un semplice e futile motivo: volevo rileggermi Emma ritradotto.
Con questo non voglio dire che la vecchia sia tradotta male, anzi, confrontandola con altre edizioni straniere non ho mai trovato grossi svarioni, ma diciamo che ho sempre trovato la costruzione di alcune frasi un po' dubbia (o strana) , e non so se per mancanza di adattamento o cosa. Quindi l'idea di una traduzione ex novo mi allettava molto, e invece di aspettare gli ultimi tre volumi inediti l'ho ripreso dal primo.
Bene, con mia grande sorpresa - e delusione - vi dico che la traduzione è LA STESSA dell'edizione Dynit.[1] Non simile, ma proprio uguale, parola per parola. Stessa cosa per l'adattamento grafico: è identico a quello della vecchia edizione. Cambia solamente il lettering, e stop. Le tavole della nuova edizione sono di circa mezzo centimetro più piccole di quella della vecchia, e la cosa che mi ha dato maggior fastidio è la carta, del tipo bianchissimo splendente : non voglio fare il pignolo, ma le tavole della Mori hanno una resa migliore sulla carta giallina usata da Dynit. Ma è anche vero che io odio la carta bianchissima e splendente, che ha comunque molti estimatori... Quindi date il giusto peso a questa mia ultima lamentela a seconda dei vostri gusti. Un' ultima (non per importanza) cosa: la qualità di stampa delle tavole non è sempre perfetta: in alcuni punti ho notato il tanto odiato effetto moirè, e soprattutto i retini delle ombreggiature dei visi hanno decisamente qualcosa di strano (sono poco "carichi", anche se non siamo assolutamente ai livelli scandalosi di alcuni albi usciti per GP).
La cover della nuova edizione ha lo stesso effetto sbrilluccichino di quelle de I giorni della sposa, ma quel titolo enorme e invadente scritto di lato mi piace poco, e si è perso per strada il "Victorian Romance" che a me piaceva tanto! ;_;
In definitiva, riassumendo: sono due edizioni dal contenuto identico, ma quella Dynit era più curata. Ma se ancora non avete letto questa splendida opera forse vi conviene prendere la nuova , anche per avere tutti i volumetti uguali. Fate voi!
[1] Mi hanno fatto notare che l'unico pirla a non sapere che avrebbero usato i materiali dell'edizione Dynit sono io, visto che l'avevano già detto a Mantova un anno fa.
[1] Mi hanno fatto notare che l'unico pirla a non sapere che avrebbero usato i materiali dell'edizione Dynit sono io, visto che l'avevano già detto a Mantova un anno fa.