Continua il mio folle proposito di vedere almeno un film al giorno, ed ecco la lista di quelli "macinati" a Febbraio (come al solito basta cliccare sul titolo del film per andare sulla corrispondete pagina di IMDB, e vi ricordo che mi trovate anche su Letterboxd) .
1 Febbraio : Mimic
2 Febbraio : Cronos
3 Febbraio : Il sospetto
4 Febbraio : The Boxtrolls & Lilting
5 Febbraio : Oculus & The way he looks
6 Febbraio : La cosa dall'altro mondo
7 Febbraio : Birdman
8 Febbraio : X- Man - Giorni di un futuro passato
9 Febbraio : Ida
10 Febbraio : La piccola principessa
11 Febbraio : Lady Snowblood
12 Febbraio : L.A. Confidential
13 Febbraio : Han Gong-ju
14 Febbraio : The innocents
15 Febbraio : Gli invasati
16 Febbraio : Ugetsu Monogatari
17 Febbraio : Black Cat
18 Febbraio : Moonrise Kingdom
19 Febbraio : Mama
20 Febbraio : Fantastic Mr. Fox
21 Febbraio : Non avere paura del buio
22 Febbraio : Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
23 Febbraio : Grandi Speranze
24 Febbraio : The Orphanage
25 Febbraio : Under the Skin
26 Febbraio : Nobody Knows
27 Febbraio : Winter Days
28 Febbraio : Kingsman : The Secret Service
Ovviamente, commentare approfonditamente trenta film in un solo post è follia pura, quindi sarò molto stringato e mi soffermerò solamente su quelli che mi hanno colpito di più.
Gli ultimi della classifica: Per iniziare, direi di liquidare subito quelli che mi sono piaciuti di meno: Oculus è un horror di grandi pretese ma che fallisce miseramente: noioso, prevedibile , quasi irritante. Grandi Speranze (mi riferisco al film del 2012 di Mike Newell ) è l'ennesimo adattamento di uno dei capolavori di Dickens (romanzo da me amatissimo), che come gran parte dei suoi precedessori fallisce (vuoi per il poco tempo o per la sceneggiatura piuttosto disorganica) nel rendere vividi i personaggi e appassionante la storia (anche se la Miss Havisham di Helena Bonham Carter è forse la più simile a quella cartacea fino ad oggi). The Black Cat è un horror del 34 abbastanza carino (e ispirato in parte al racconto di Poe) ma nonostante qualche trovata visiva interessante è invecchiato un po' male, e vale la visione unicamente per la coppia esplosiva Bela Lugosi e Boris Karloff. Altro film che risente un po' dell'età (1951) è La cosa dall'altro mondo : molto gradevole nel complesso, ma per tutto il film non ho potuto fare a meno di pensare al bellissimo La cosa di Carpenter , che è uno dei miei film preferiti. In questo mese ho recuperato anche un paio di Horror piuttosto recenti, ma non mi hanno fatto impazzire: Mama presenta un'inedita Jessica Chastain in versione mora e rocchettara e narra la storia di due bambine allevate come selvagge in una casetta fra i boschi... da nientemeno che un fantasma (la Mamma del titolo, anche se nel doppiaggio italiano hanno optato per il termine Madre, che fa tanto Sensualità a Corte). Tale Mammina è affettuosa in un modo decisamente malato (e dannoso per i vivi), quindi potete immaginarvi come andranno le cose quando la sostituta mammina Jessica cercherà di occuparsi delle bambine! Nonostante l'incipit insolito e abbastanza originale, lo svolgimento è decisamente blando, e non si eleva mai al di sopra della media degli horror di questi ultimi anni. Peccato! Altra occasione persa è Non avere paura del buio : sceneggiato dal buon Guillermo del Toro, nonostante l'ambientazione evocativa (una vecchia e bellissima magione) e le inquietanti "fatine dei denti" (delle creaturine così piccole e pericolose non si vedevano dai tempi dei Gremlins) anche questo non mi ha particolarmente colpito.
Per finire Winter Days, che è una raccolta di 36 corti animati narranti un renku del poeta Matsuo Bashō . Alcuni corti sono veramente belli (in special modo quelli dei russi Norshteyn e Petrov e di un paio di giovani artisti giapponesi), gli altri...Boh, li ho trovati abbastanza insulsi.
Visti al cinema: Solo due, questo mese. Birdman ( ne ho già parlato) e Kingsman : The Secret Service. Quest'ultimo parla di un giovane spiantato che di punto in bianco viene ingaggiato come apprendista agente segreto da un elegantissimo Colin Firth -uno dei pilastri dei servizi segreti Kingsman- che già aveva "istruito" il padre del protagonista. Questo film (tratto da un fumetto) omaggia e allo stesso tempo sbeffeggia i film della serie James Bond. Caustico, politicamente scorretto e imprevedibile: mi è piaciuto moltissimo!
In Guillermo I trust: In questo mese ho recuperato e visto anche i primi due lungometraggi di Guillermo del Toro, regista che mi è sempre piaciuto molto. Il primo, Cronos, è una conturbante storia ruotante attorno un misterioso marchingegno in grado di donare la vita eterna: un antiquario di mezza età ne farà uso, scatenando terribili mutamenti nel suo corpo. Il tocco del regista è ancora leggermente incerto, ma è già inconfondibile per gli avvezzi ai suoi "virtuosismi". Il secondo è Mimic, celebre horror con gli scarafaggioni che ha scatenato ben due sequel (mediocrissimi). In molti lo odiano, a me invece è piaciuto: è avvincente, e visivamente straordinario.
Why does it feel so good but hurt so bad: Uno dei film più belli visti a Febbraio è sicuramente The Hunt (Il sospetto), film danese di Thomas Vinterberg dove un maestro d'asilo viene ingiustamente accusato di molestie sessuali da una delle sue alunne (nonché figlia del suo migliore amico). Nonostante la tematica spinosa , è un film asciutto e duro, che analizza con spietata lucidità gli effetti destabilizzanti del "sospetto" su di un gruppo di persone che prima della terribile accusa erano legatissime fra loro. Il finale è da antologia e Mads Mikkelsen (l'Hannibal della serie TV) dimostra di essere un attore straordinario. Bello ed emozionante, ve lo consiglio caldamente.
Anche Ida (vincitore del premio Oscar come miglior film straniero) nonostante il contesto parecchio drammatico è un film molto asciutto, quasi asettico ( con quel bianco e nero un po' fighetto), ma a differenza de Il sospetto mi ha emozionato di meno: i personaggi sono talvolta troppo "remoti" e distanti allo spettatore per suscitare una vera e duratura empatia. Resta comunque un film discreto.
Han Gon-ju è la storia tremenda (perché ispirata a fatti veri) di una giovane studentessa coreana, che cerca di sfuggire al passato iscrivendosi ad una nuova scuola, e creandosi (dopo molte reticenze) nuove amicizie . E magari sognando pure di diventare cantante!
Ma si sa, il passato deve sempre tornare a rompere i coglioni, e... Non voglio spoilerare , dico solo che dopo la visione viene voglia di chiudersi in casa e di non uscire mai più.
Anche Nobody Knows è ispirato a fatti veri, e parla di una madre scervellata che abbandona i figli in un appartamento per poi scappare con un uomo e risposarsi. I bambini (capeggiati da un bravissimo Yūya Yagira) cercheranno di sopravvivere con i pochi soldi inviati dalla madre, ma lentamente la situazione andrà degenerando. I film di Hirokazu Koreeda sono come avvolti da una luce particolare... Una luce "calda" e intima che ogni volta mi rapisce. Questo è uno dei suoi film più belli: malinconico, per certi versi crudele ma anche bellissimo. Da vedere!
L.A. Confidential non l'avevo ancora visto, e devo dire che mi ha colpito molto: non ho letto il romanzo di Ellroy, ma nel complesso mi è sembrato un film solido, appassionante e ben scritto, con delle ottime prove attoriali (anche Russel Crowe è quasi espressivo).
Old but solid gold: The Innocents è un film bellissimo, stilisticamente perfetto in ogni suo singolo dettaglio. E mantiene, se non addirittura amplifica tutta l'ambiguità del racconto di Henry James (è tratto da Il giro di vite) , cosa che non si può dire della altre numerose trasposizioni. Dopo aver visto questo film sarà impossibile guardare la riva di un lago senza provare un leggero turbamento. Altro film che ha origine "letteraria" è Gli invasati : il libro di Shirley Jackson da cui è tratto è molto più bello e d'atmosfera, ma anche questo film non è male, e riesce a spaventare con pochissimi mezzi (ed un' elegante regia). Ugetsu Monogatari è un classico e c'è poco altro da aggiungere. La scena in cui (spoiler) chiama disperatamente Genjurô, in una casa che ormai ha mostrato il suo volto desolato, l'ho sempre trovata spaventosa e straziante al tempo stesso. Lady Snowblood: Un adattamento carino, e rispetto al manga molto più "sobrio". Però preferisco mille volte la Yuki del fumetto!
La piccola principessa è un adattamento non fedelissimo ma piacevole del romanzo della Burnett, girato splendidamente da Alfonzo Cuaron e con la solita, splendida fotografia di Lubezki.
I am so glaad: Questo mese ho visto anche un po' di film candidati ai GLAAD Media Awards, fra i quali Lilting, The Skeleton Twins e The Way He Looks.
Lilting è un film delicato e struggente con il solito, bravissimo Ben Winshaw. Molto alla lontana mi ha ricordato Tom à la ferme : anche in questo caso il protagonista cerca un contatto con la famiglia del compagno morto (famiglia che ovviamente non sapeva della loro relazione) ma senza fratello psicopatico e Sindrome di Stoccolma e soprattutto, senza il genio di Dolan. Qui abbiamo solamente una madre testarda, gelosissima e che oltretutto non spiccica una parola in inglese. Non privo di difetti, a tratti un filo autocompiaciuto ma nel complesso coinvolgente. The Skeleton Twins è una commedia al vetriolo su due fratelli gemelli (lui aspirante attore con manie suicide, lei igienista dentale sessualmente irrequieta ) e il loro rapporto di amore, dipendenza e odio. Non completamente riuscito ma nel complesso piacevole e doloroso al punto giusto. Bravi i due attori protagonisti. The Way He Looks è un film brasiliano che parla di un giovane ragazzo non vedente, che troverà un nuovo amico e...forse l'amore. Alcuni passaggi sembrano scritti da una mangaka shonen-ai, ma nel complesso è molto carino e lascia lo spettatore con un sorriso.
L.A. Confidential non l'avevo ancora visto, e devo dire che mi ha colpito molto: non ho letto il romanzo di Ellroy, ma nel complesso mi è sembrato un film solido, appassionante e ben scritto, con delle ottime prove attoriali (anche Russel Crowe è quasi espressivo).
Old but solid gold: The Innocents è un film bellissimo, stilisticamente perfetto in ogni suo singolo dettaglio. E mantiene, se non addirittura amplifica tutta l'ambiguità del racconto di Henry James (è tratto da Il giro di vite) , cosa che non si può dire della altre numerose trasposizioni. Dopo aver visto questo film sarà impossibile guardare la riva di un lago senza provare un leggero turbamento. Altro film che ha origine "letteraria" è Gli invasati : il libro di Shirley Jackson da cui è tratto è molto più bello e d'atmosfera, ma anche questo film non è male, e riesce a spaventare con pochissimi mezzi (ed un' elegante regia). Ugetsu Monogatari è un classico e c'è poco altro da aggiungere. La scena in cui (spoiler) chiama disperatamente Genjurô, in una casa che ormai ha mostrato il suo volto desolato, l'ho sempre trovata spaventosa e straziante al tempo stesso. Lady Snowblood: Un adattamento carino, e rispetto al manga molto più "sobrio". Però preferisco mille volte la Yuki del fumetto!
La piccola principessa è un adattamento non fedelissimo ma piacevole del romanzo della Burnett, girato splendidamente da Alfonzo Cuaron e con la solita, splendida fotografia di Lubezki.
I am so glaad: Questo mese ho visto anche un po' di film candidati ai GLAAD Media Awards, fra i quali Lilting, The Skeleton Twins e The Way He Looks.
Lilting è un film delicato e struggente con il solito, bravissimo Ben Winshaw. Molto alla lontana mi ha ricordato Tom à la ferme : anche in questo caso il protagonista cerca un contatto con la famiglia del compagno morto (famiglia che ovviamente non sapeva della loro relazione) ma senza fratello psicopatico e Sindrome di Stoccolma e soprattutto, senza il genio di Dolan. Qui abbiamo solamente una madre testarda, gelosissima e che oltretutto non spiccica una parola in inglese. Non privo di difetti, a tratti un filo autocompiaciuto ma nel complesso coinvolgente. The Skeleton Twins è una commedia al vetriolo su due fratelli gemelli (lui aspirante attore con manie suicide, lei igienista dentale sessualmente irrequieta ) e il loro rapporto di amore, dipendenza e odio. Non completamente riuscito ma nel complesso piacevole e doloroso al punto giusto. Bravi i due attori protagonisti. The Way He Looks è un film brasiliano che parla di un giovane ragazzo non vedente, che troverà un nuovo amico e...forse l'amore. Alcuni passaggi sembrano scritti da una mangaka shonen-ai, ma nel complesso è molto carino e lascia lo spettatore con un sorriso.
Animotion Picture : In questo periodo ho recuperato tutta la filmografia di Wes Anderson , e la sottilissima irritazione che di solito mi pervade durante la visione dei suoi film, nel caso di Fantastic Mr. Fox è stata totalmente eclissata dal piacere e dal divertimento. Al momento è il mio film preferito del caro Wes, ma devo ancora vederne un paio. Ah, ho visto anche Moonrise Kingdom : i due bravissimi protagonisti sono di una tenerezza incredibile , e Wes è il solito hipsterone autocompiaciuto (ma a noi piace così, no?), anche se ci sono troppi scout per i miei gusti. Ma torniamo ai film di animazione: The Boxtrolls l'ho atteso tantissimo e non ha deluso le aspettative. Forse Paranorman mi è piaciuto un pelino di più ma ormai mi pare chiaro che tutti i prodotti by Laika Entertainment sono da amare indiscriminatamente.
Stranini forte: Under The Skin è un film tratto da un romanzo di Faber e ha per protagonista Scarlett Johansson , nei panni di una moretta cacciatrice di uomini... A me è piaciuto, ma è davvero arduo parlare di questo particolarissimo film, quindi vi rimando alla bella recensione di Gardy su Gerundiopresente che mi ha spinto a recuperarlo. Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza ...beh, se l'avete visto anche voi spiegatemelo perché tutt'ora, a distanza di un mese e più , resto perplesso XD.
Restano fuori The Orphanage e X-man - Giorni di un futuro passato: due film appartenenti a due generi molto "commerciali" e frequentati (l'horror e il supereroistico), ma che nonostante questo si elevano decisamente sopra la media! Mi sono piaciuti molto entrambi!