Tanto per cominciare...

domenica 29 marzo 2015

Ho visto cose... Febbraio.

Continua il mio folle proposito di vedere almeno un film al giorno, ed ecco la lista di quelli "macinati" a Febbraio (come al solito basta cliccare sul titolo del film per andare sulla corrispondete pagina di IMDB, e vi ricordo che mi trovate anche su Letterboxd) . 

1 Febbraio : Mimic
2 Febbraio : Cronos
3 Febbraio : Il sospetto
4 Febbraio : The Boxtrolls & Lilting
5 Febbraio : Oculus & The way he looks
6 Febbraio : La cosa dall'altro mondo
7 Febbraio : Birdman
8 Febbraio : X- Man - Giorni di un futuro passato
9 Febbraio : Ida
10 Febbraio : La piccola principessa
11 Febbraio : Lady Snowblood
12 Febbraio : L.A. Confidential
13 Febbraio : Han Gong-ju
14 Febbraio : The innocents
15 Febbraio : Gli invasati
16 Febbraio : Ugetsu Monogatari
17 Febbraio : Black Cat
18 Febbraio : Moonrise Kingdom
19 Febbraio : Mama
20 Febbraio : Fantastic Mr. Fox
21 Febbraio : Non avere paura del buio
22 Febbraio : Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
23 Febbraio : Grandi Speranze
24 Febbraio : The Orphanage
25 Febbraio : Under the Skin
26 Febbraio : Nobody Knows
27 Febbraio : Winter Days
28 Febbraio : Kingsman : The Secret Service

Ovviamente, commentare approfonditamente trenta film in un solo post è follia pura, quindi sarò molto stringato e mi soffermerò solamente su quelli che mi hanno colpito di più.

Gli ultimi della classifica: Per iniziare, direi di liquidare subito quelli che mi sono piaciuti di meno: Oculus è un horror di grandi pretese ma che fallisce miseramente: noioso, prevedibile , quasi irritante. Grandi Speranze (mi riferisco al film del 2012 di Mike Newell ) è l'ennesimo adattamento di uno dei capolavori di Dickens (romanzo da me amatissimo), che come gran parte dei suoi precedessori fallisce (vuoi per il poco tempo o per la sceneggiatura piuttosto disorganica) nel rendere vividi i personaggi e appassionante la storia (anche se la Miss Havisham di Helena Bonham Carter è forse la più simile a quella cartacea fino ad oggi). The Black Cat è un horror del 34 abbastanza carino (e ispirato in parte al racconto di Poe) ma nonostante qualche trovata visiva interessante è invecchiato un po' male, e vale la visione unicamente per la coppia esplosiva Bela Lugosi e Boris Karloff. Altro film che risente un po' dell'età (1951) è La cosa dall'altro mondo : molto gradevole nel complesso, ma per tutto il film non ho potuto fare a meno di pensare al bellissimo  La cosa di Carpenter , che è uno dei miei film preferiti. In questo mese ho recuperato anche un paio di Horror piuttosto recenti, ma non mi hanno fatto impazzire: Mama presenta un'inedita Jessica Chastain in versione mora e rocchettara e narra la storia di due bambine allevate come selvagge in una casetta fra i boschi... da nientemeno che un fantasma (la Mamma del titolo, anche se nel doppiaggio italiano hanno optato per il termine Madre, che fa tanto Sensualità a Corte). Tale Mammina è affettuosa in un modo decisamente malato (e dannoso per i vivi), quindi potete immaginarvi come andranno le cose quando la sostituta mammina Jessica cercherà di occuparsi delle bambine! Nonostante l'incipit insolito e abbastanza originale, lo svolgimento è decisamente blando, e non si eleva mai al di sopra della media degli horror di questi ultimi anni. Peccato! Altra occasione persa è Non avere paura del buio : sceneggiato dal buon Guillermo del Toro, nonostante l'ambientazione evocativa (una vecchia e bellissima magione) e le inquietanti "fatine dei denti" (delle creaturine così piccole e pericolose non si vedevano dai tempi dei Gremlins) anche questo non mi ha particolarmente colpito.
Per finire Winter Days, che è una raccolta di 36 corti animati narranti un renku  del poeta Matsuo Bashō . Alcuni corti sono veramente belli (in special modo quelli dei russi Norshteyn e Petrov e di un paio di giovani artisti giapponesi), gli altri...Boh, li ho trovati abbastanza insulsi.

Visti al cinema: Solo due, questo mese. Birdman  ( ne ho già parlato) e Kingsman : The Secret Service. Quest'ultimo parla di un giovane spiantato che di punto in bianco viene ingaggiato come apprendista agente segreto da un elegantissimo Colin Firth -uno dei pilastri dei servizi segreti Kingsman-  che già aveva "istruito" il padre del protagonista. Questo film (tratto da un fumetto) omaggia e allo stesso tempo sbeffeggia i film della serie James Bond. Caustico, politicamente scorretto e imprevedibile: mi è piaciuto moltissimo!

In Guillermo I trust: In questo mese ho recuperato e visto anche i primi due lungometraggi di Guillermo del Toro, regista che mi è sempre piaciuto molto. Il primo, Cronos, è una conturbante storia ruotante attorno un misterioso marchingegno in grado di donare la vita eterna: un antiquario di mezza età ne farà uso, scatenando terribili mutamenti nel suo corpo. Il tocco del regista è ancora leggermente incerto, ma è già inconfondibile per gli avvezzi ai suoi "virtuosismi". Il secondo è Mimic, celebre horror con gli scarafaggioni che ha scatenato ben due sequel (mediocrissimi). In molti lo odiano, a me invece è piaciuto: è avvincente, e visivamente straordinario. 

Why does it feel so good but hurt so bad: Uno dei film più belli visti a Febbraio è sicuramente The Hunt (Il sospetto),  film danese di Thomas Vinterberg dove un maestro d'asilo viene ingiustamente accusato di molestie sessuali da una delle sue alunne (nonché figlia del suo migliore amico). Nonostante la tematica spinosa , è un film  asciutto e duro, che analizza con spietata lucidità gli effetti destabilizzanti del "sospetto" su di un gruppo di persone che prima della terribile accusa erano legatissime fra loro. Il finale è da antologia e Mads Mikkelsen (l'Hannibal della serie TV) dimostra di essere un attore straordinario. Bello ed emozionante, ve lo consiglio caldamente.
Anche Ida (vincitore del premio Oscar come miglior film straniero) nonostante il contesto parecchio drammatico è un film molto asciutto, quasi asettico ( con quel bianco e nero un po' fighetto), ma a differenza de Il sospetto mi ha emozionato di meno: i personaggi sono talvolta troppo "remoti" e distanti allo spettatore per suscitare una vera e duratura empatia. Resta comunque un film discreto. 
Han Gon-ju è la storia tremenda (perché ispirata a fatti veri) di una giovane studentessa coreana, che cerca di sfuggire al passato iscrivendosi ad una nuova scuola, e creandosi (dopo molte reticenze) nuove amicizie . E magari sognando pure di diventare cantante!  
Ma si sa, il passato deve sempre tornare a rompere i coglioni, e... Non voglio spoilerare , dico solo che dopo la visione viene voglia di chiudersi in casa e di non uscire mai più. 
Anche Nobody Knows è ispirato a fatti veri, e parla di una madre scervellata che abbandona i figli in un appartamento per poi scappare con un uomo e risposarsi. I bambini (capeggiati da un bravissimo Yūya Yagira) cercheranno di sopravvivere con i pochi soldi inviati dalla madre, ma lentamente la situazione andrà degenerando. I film di Hirokazu Koreeda sono come avvolti da una luce particolare... Una luce "calda" e intima che ogni volta mi rapisce. Questo è uno dei suoi film più belli: malinconico, per certi versi crudele ma anche bellissimo. Da vedere!
L.A. Confidential non l'avevo ancora visto, e devo dire che mi ha colpito molto: non ho letto il romanzo di Ellroy, ma nel complesso mi è sembrato un film solido, appassionante e ben scritto, con delle ottime prove attoriali (anche Russel Crowe è quasi espressivo).

 Old but solid gold: The Innocents è un film bellissimo, stilisticamente perfetto in ogni suo singolo dettaglio. E mantiene, se non addirittura amplifica tutta l'ambiguità del racconto di Henry James (è tratto da Il giro di vite) , cosa che non si può dire della altre numerose trasposizioni. Dopo aver visto questo film sarà impossibile guardare la riva di un lago senza provare un leggero turbamento. Altro film che ha origine "letteraria" è Gli invasati : il libro di Shirley Jackson da cui è tratto è molto più bello e d'atmosfera, ma anche questo film non è male, e riesce a spaventare con pochissimi mezzi (ed un' elegante regia). Ugetsu Monogatari è un classico  e c'è poco altro da aggiungere. La scena in cui (spoiler) chiama disperatamente Genjurô, in una casa che ormai ha mostrato il suo volto desolato, l'ho sempre trovata spaventosa e straziante al tempo stesso. Lady Snowblood: Un adattamento carino, e rispetto al manga molto più "sobrio". Però preferisco mille volte la Yuki del fumetto!
La piccola principessa è un adattamento non fedelissimo ma piacevole del romanzo della Burnett, girato splendidamente da Alfonzo Cuaron e con la solita, splendida fotografia di Lubezki.

I am so glaad: Questo mese ho visto anche un po' di film candidati ai GLAAD Media Awards, fra i quali Lilting, The Skeleton Twins e The Way He Looks.
Lilting è un film delicato e struggente con il solito, bravissimo Ben Winshaw. Molto alla lontana mi ha ricordato Tom à la ferme : anche in questo caso il protagonista cerca un contatto con la famiglia del compagno morto (famiglia che ovviamente non sapeva della loro relazione) ma senza fratello psicopatico e Sindrome di Stoccolma e soprattutto, senza il genio di Dolan. Qui abbiamo solamente una madre testarda, gelosissima e che oltretutto non spiccica una parola in inglese. Non privo di difetti, a tratti un filo autocompiaciuto ma nel complesso coinvolgente. The Skeleton Twins è una commedia al vetriolo su due fratelli gemelli (lui aspirante attore con manie suicide, lei igienista dentale sessualmente irrequieta ) e il loro rapporto di amore, dipendenza e odio. Non completamente riuscito ma nel complesso piacevole e doloroso al punto giusto. Bravi i due attori protagonisti. The Way He Looks è un film brasiliano che parla di un giovane ragazzo non vedente, che troverà un nuovo amico e...forse l'amore. Alcuni passaggi sembrano scritti da una mangaka shonen-ai, ma nel complesso è molto carino e lascia lo spettatore con un sorriso.

Animotion Picture : In questo periodo ho recuperato tutta la filmografia di Wes Anderson , e la sottilissima irritazione che di solito mi pervade durante la visione dei suoi film,  nel caso di Fantastic Mr. Fox è stata totalmente eclissata dal piacere e dal divertimento. Al momento è il mio film preferito del caro Wes, ma devo ancora vederne un paio. Ah, ho visto anche Moonrise Kingdom : i due bravissimi protagonisti sono di una tenerezza incredibile , e Wes è il solito hipsterone autocompiaciuto (ma a noi piace così, no?), anche se ci sono troppi scout per i miei gusti. Ma torniamo ai film di animazione: The Boxtrolls l'ho atteso tantissimo e non ha deluso le aspettative. Forse Paranorman mi è piaciuto un pelino di più ma ormai mi pare chiaro che tutti i prodotti by  Laika Entertainment sono da amare indiscriminatamente. 

Stranini forte: Under The Skin è un film tratto da un romanzo di Faber e ha per protagonista Scarlett Johansson , nei panni di una moretta cacciatrice di uomini... A me è piaciuto, ma è davvero arduo parlare di questo particolarissimo film, quindi vi rimando alla bella recensione di Gardy su Gerundiopresente che mi ha spinto a recuperarlo. Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza ...beh, se l'avete visto anche voi spiegatemelo perché tutt'ora, a distanza di un mese e più , resto perplesso XD. 

Restano fuori The Orphanage e X-man - Giorni di un futuro passato: due film appartenenti a due generi molto "commerciali" e frequentati (l'horror e il supereroistico), ma che nonostante questo si elevano decisamente sopra la media! Mi sono piaciuti molto entrambi!

Ok, ce l'ho fatta. Alla prossima!

domenica 15 marzo 2015

Intermission 25 - Tre esordi e due addii.

Vorrei tanto avere un po' di tempo per rimettere in sesto questo blog! Recuperare tutte le vecchie rubriche rimaste indietro, finire i millemila post iniziati  e commentare a modo un paio di bei volumi letti recentemente... Ma ogni volta che mi ritrovo davanti al pc ho così tante cose nella testa e così poco tempo che finisco per non scrivere niente.  

Quindi, con un tremendo senso di colpa, mi accingo a scrivere l'ennesimo, svogliatissimo Intermission per commentare le poche letture fatte in questo periodo.


Iniziamo con gli "esordi" del titolo: qualche settimana fa, per J-Pop, è uscito il primo volume di Hito Hitori Futari (Soul Keeper) di Tsutomu Takahashi. Mi ero ripromesso di non iniziare più niente della J-pop, ma dopo attenta riflessione, l'amore verso Takahashi ha prevalso e alla fine ho ceduto (e so già che me ne pentirò amaramente). Avete mai letto niente di questo autore? A quanto dicono in Italia è sempre stato piuttosto sfortunato come vendite, ma nonostante ciò sono arrivate parecchie sue opere, tutte molto valide e meritevoli di essere recuperate : Jiraishin, la saga di Skyhigh , il bellissimo Tetsuwan Girl , Sidooh e il recente Detonation Island. Io per anni l'ho snobbato (frenato forse dallo stile piuttosto spigoloso e sketchy ) ma poi trovai ad un mercatino dell'usato un volume di Skyhigh e  BAM, da quel momento Takahashi è diventato uno dei miei autori preferiti (e ho recuperato tutte le sue opere tranne Sidooh, che mi dicono avere un' edizione italiana assolutamente indegna). 
Ma veniamo a Soul Keeper : L'autore (conscio delle sue capacità) si prende un intero volume per introdurre la storia della giovane Ryon, anima di una defunta che per perfezionarsi in attesa della reincarnazione viene mandata sulla terra come spirito custode... del primo ministro giapponese!
Un primo ministro a dire il vero piuttosto incapace e poco amato , vittima dei giochi di potere del palazzo della Dieta.  
La storia entra nel "vivo" solamente a fine volume (dove l'incontro fra Ryon e il primo ministro scatenerà eventi e poteri inaspettati) , ma come ho già detto la maturità narrativa di Takahashi compensa la mancanza di "azione". 
Takashi non mi ha mai deluso, e questa mi sembra una serie molto promettente, quindi da tenere d'occhio.

Il secondo esordio (dopo una lunga ed estenuante attesa) è stato quello de L'anello dei Nibelunghi di Ryoko Ikeda ed Erika Miyamoto. Non ho una grande dimestichezza con la mitologia Wagneriana (di questa saga ho letto solamente il poema La canzone dei Nibelunghi che ha per protagonista Crimilde) ma forse proprio per questo ho finito per apprezzare molto questa storia: all'inizio i dialoghi "recitati" quasi in versi, con abbondante uso di termini aulici mi ha spiazzato, ma poi sono stato rapito dalla storia e sono arrivato a fine volume con una gran voglia di leggere il seguito. I disegni della Miyamoto sono decisamente migliorati  dai tempi del volume di Elizabeth, anche se la valchiria Brunilde (il mio personaggio preferito) in alcune tavole sembra un po' una drag queen! La adoro! XD

Terza e ultima novità (letta a scrocco) è La leggenda di Oda Saburo Nobunaga (Ikusa no Ko - Oda Saburou Nobunaga Den) di Tetsuo Hara (ai disegni) e Seibou Kitahara (alla storia). Il volume si apre durante gli ultimi istanti di vita del protagonista, il celebre e affascinante Oda Nobunaga,  per poi imbarcarsi in un lungo flashback che ci mostra le avventure di un Nobunaga dodicenne ma già tostissimo. 
Che dire su quest'opera annunciata da Goen tipo cinque anni fa e arrivata solo adesso? Beh, mi sembra il classico manga alla Tetsuo Hara, con uomini giganteschi che con una spadata tagliano a metà dieci uomini di dimensioni normali e donne che hanno (almeno per ora) solo scopo ornamentale. Non che sia brutto eh! Ha un bel ritmo e si legge con grande piacere, ed è curioso vedere Hara alle prese con un personaggio decisamente giovane e burlone. 
Un mio amico (quello che me l'ha prestato) mi ha detto che Hana no Keiji è più bello, ma purtroppo non l'ho letto,  quindi non posso fare paragoni. Ma se comprerà anche il secondo volume lo leggerò molto volentieri! 

Gli adii del titolo sono due: Maison Reiroukan e Il giorno prima dell'estate.
Sul primo cominciavo davvero a perdere le speranze, e ovviamente quando è uscito il secondo e ultimo volume (a distanza di ANNI) non ricordavo assolutamente niente. Bene, questa mattina mi sono riletto i due volumi di seguito e nel complesso devo dire che , pur essendo una commedia  per certi versi grottesca e sconclusionata e dai personaggi non particolarmente approfonditi non mi pento di averla letta, anzi. Il secondo volume chiude abbastanza bene le vicende del Reiroukan come "luogo", un po' meno quelle dei suoi abitanti (tranne la coppia formata da Genta e Mikoto). Ma ripeto, nel complesso mi è piaciuto e non mi dispiacerebbe leggere altro di questo autore. Del primo volume di Maison ne avevo parlato QUI.

Sull'ultimo volume di Il giorno prima dell'estate non voglio dire troppo, tranne che il finale si respirava nell'aria fin dall'inizio (o quasi). I personaggi apparsi in quest'opera avevano già esordito in due vecchie serie dell'autrice, che però temo non arriveranno mai in Italia. Ed è un peccato perché Il giorno prima dell'estate è praticamente un prequel di queste opere quindi per sapere cosa combineranno in futuro Mori, Tetsuo e Hanami  andrebbero lette! 
Comunque una cosa la voglio dire: ho amato moltissimo Akira! E' uno dei personaggi femminili più belli mai creati in questi ultimi anni.

Per oggi è tutto. Alla prossima!

mercoledì 4 marzo 2015

I preferiti di Yue 8 : Febbraio 2015

Ed eccoci arrivati all'ottavo appuntamento con i best of del mese! Come sempre, questa rubrica è condivisa con l'amica di malefatte MariaSte, sul suo blog iononsonoquellaragazza (e se qualcuno vuole unirsi è il benvenuto!).

La serie tv: Non pervenuta. I'm sorry.

Il Libro: Sto leggendo Le cronache del Barsetshire di Anthony Trollope (che come sapete è uno degli autori inglesi del periodo vittoriano che preferisco) . In questo momento sono arrivato al secondo libro (Le torri di Barchester) e mi sto affezionando molto a questo microcosmo di personaggi. Per più info sulla trama vi rimando al sito della casa editrice Sellerio: QUI



Il film: Come da progetto, in questo mese ho visto ben 28 film (anzi, adesso che li ho contati mi rendo conto di averne visti 31!) ma come sapete in questa rubrica scelgo solamente fra quelli visti al cinema. E Febbraio, hai voglia a dire, è il mese di Birdman. In tanti lo hanno amato e in tanti odiato: a me è piaciuto tantissimo. QUI trovate la mia recensione preferita fra quelle lette in giro.  




La canzone: The Knife - Pass This On




L'oggetto: 



Il cibo: Questi "stuzzichini" della Cameo sono perfetti quando ti appresti a vedere un bel film davanti al pc!