tag:blogger.com,1999:blog-73742745272146812402024-02-20T16:17:48.503+01:00Say Adieu to YueYue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.comBlogger487125tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-64143351040155569272023-09-04T16:31:00.005+02:002023-09-04T16:34:50.693+02:00Commento capricciosamente e svogliatamente le mie letture. <p>Questi ultimi mesi si sono rivelati un periodo un po' ingrato, quindi ho deciso di tornare ad usare questo vecchio blog come una sorta di "diario", giusto per non perdere il piacere della scrittura (e con la certezza che non verrà letto da nessuno o quasi).</p><p>Commentare svogliatamente cose viste o lette, senza preoccuparsi di fare foto carine o scrivere cose pregnanti è rilassante e oserei dire quasi terapeutico. Quindi eccoci qua, all'ennesimo "cambio di pelle" di questo blog. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnFbsy_NaHWhKqw92RP76RpAOrbXWLPOULVn-yd_On93J1N88B9qNecoZ32b1z0agiWh1iv5tHPL0fK-2XeV6AkUYacTGy9hzruymcmV88IUuuKWaM2DhRW8u7ltFm37-2Jh7qqiZDJJUtmf8FdeHMW3aj29A-8Uj7LkMiJF9eD5mL_wQZbVrg5LK_ivDk/s3840/IMG_20230904_154952.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3809" data-original-width="3840" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnFbsy_NaHWhKqw92RP76RpAOrbXWLPOULVn-yd_On93J1N88B9qNecoZ32b1z0agiWh1iv5tHPL0fK-2XeV6AkUYacTGy9hzruymcmV88IUuuKWaM2DhRW8u7ltFm37-2Jh7qqiZDJJUtmf8FdeHMW3aj29A-8Uj7LkMiJF9eD5mL_wQZbVrg5LK_ivDk/s320/IMG_20230904_154952.jpg" width="320" /></a></div><br /><p>Sabato ho letto "La grande traversata". Mi riferisco all'adattamento a fumetti di Haruko Kumota [1], del romanzo omonimo di Miura Shion (edito in Italia da Einaudi). Non ho letto il romanzo originale, ne ho visto l'anime, o il film live action. Quindi, questa storia di un gruppo di persone che lavorano alla creazione di un nuovo vocabolario della lingua giapponese si è presentata ai miei occhi come completamente nuova. Haruko Kumota aveva già illustrato il romanzo originale e curato il character design della serie animata (che mi dicono molto bella), quindi non era proprio estranea a questa storia, ma personalmente, quando leggo la parola "adattamento a fumetti" non posso fare a meno di avere qualche pregiudizio, e se possibile tendo sempre a spostarmi sul materiale originale. Il problema però è che adoro Haruko Kumota, quindi ho deciso di fare uno strappo alla regola. E sono contento così perché alla fine mi è piaciuto molto! </p><p>Non tutti i personaggi sono caratterizzati perfettamente, ed il passaggio del tempo poteva essere rappresentato in maniera forse più efficace , ma la creazione di questo vocabolario, e tutte le splendide persone coinvolte nella sua lunga produzione, mi ha appassionato tantissimo. Il fatto che spesso la storia è narrata dal punto di vista delle persone meno brillanti ed entusiaste del gruppo e davvero azzeccata, perché il loro coinvolgimento nel progetto cresce di pari passo con l'attenzione e l'interesse del lettore. La storia si sviluppa attraverso un lungo lasso di tempo, e la dipartita di un personaggio appena prima della pubblicazione mi ha molto commosso : anche se il corpo non c'è più, è quello che ha costruito lo spirito che conta, e che resta. </p><p>Probabilmente il tono della storia è più leggero e meno riflessivo rispetto a quello del romanzo, ma lo spirito della storia non è stato tradito, ne sono convinto. </p><p>L'edizione italiana by Dynit è molto carina e curata, e i due volumi che compongono l'opera sono usciti contemporaneamente in cofanetto. Peccato per il costo un po' proibitivo, come sempre accade per questa casa editrice. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLqo75tOq2eh-62sVyd3KCgaGfWaYiBmVnmi6_MEXqzBKD2CheuQ91FkSY3ikYCkQi0wa-u0jhc_0W0ZxaxAL9J7GBeH0kIXmBt1UhX-h22coEp21IiGzib6osH_5hjjyYR063QkJyaqo76zg6c3FKf-BBc3JIUYA2Z3wWJtxgND0KHBpMIwPw6J5ITykl/s516/3170771.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="516" data-original-width="340" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLqo75tOq2eh-62sVyd3KCgaGfWaYiBmVnmi6_MEXqzBKD2CheuQ91FkSY3ikYCkQi0wa-u0jhc_0W0ZxaxAL9J7GBeH0kIXmBt1UhX-h22coEp21IiGzib6osH_5hjjyYR063QkJyaqo76zg6c3FKf-BBc3JIUYA2Z3wWJtxgND0KHBpMIwPw6J5ITykl/s320/3170771.jpg" width="211" /></a></div><br /><p>Sul fronte libri, sto leggendo "Lampi" di Hayashi Fumiko. Ho sempre voluto leggere qualcosa di questa scrittrice così coraggiosa e moderna, che già nel 1936 descriveva con onesta brutalità la condizione femminile delle ragazze di basso ceto, la cui unica opzione onorevole era il matrimonio. Lampi è un romanzo crudele e ambiguo, con tre sorelle diversissime che quasi si odiano, ma il cui destino è legato in modo indissolubile. Sono quasi alla fine, e sono molto curioso di vedere se Kiyoko (una delle tre sorelle) riuscirà davvero ad affrancarsi dalla sua famiglia grazie allo studio ed al rifiuto di un matrimonio d'interesse con un uomo orribile. </p><p><br /></p><p>Ah, ho visto Oppenheimer. Credo di aver visto quasi tutti i film di Nolan al cinema, e rimango sempre sconvolto dalla sua capacità nel farti digerire ore ed ore di storie che in mano ad altri sarebbero indigeribili. Il problema è che non riesco mai ad empatizzare con i suoi personaggi :a fine visione resto sempre come "anestetizzato", pur apprezzando enormemente la messa in scena (anche se ce ne sono un paio in Oppenheimer che ho trovato incredibilmente cheap!). </p><p>Bene, ho scritto tutto. Alla prossima! </p><p><br /></p><p><br /></p><p>NOTE:</p><p>[1] Haruko Kumota è conosciuta in Italia per l'adorabile ma piuttosto innocuo BL "Itoshi no Nekokke". La sua opera più famosa è "Showa Genroku Rakugo Shinjuu" di cui ho parlato <a href="https://sayadieutoyue.blogspot.com/2017/05/i-manga-che-non-leggeremo-mai-in-italia.html?m=0">Qui</a>. </p>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-46869678594371415302023-08-23T20:53:00.002+02:002023-08-23T20:53:38.405+02:00Moto Hagio e la decostruzione del femminile<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN11I5NwhJQZWfUL-MqW1PFqxQpqDXXE9fggbxDdWkxPYKGSv8gy0aw-v-lGtrOIWGG0YkA0eV85vTW_um2zfMKRNxaxE_I2q4vG25EUTnNt-QqG_78lUr_GIqAOakQtunHGTXbZxi96OZmuEoAKQLB8gbkYfxaVeYo4XTZao-JFt7PC3EwLqrIBrLRWTV/s1080/IMG_20230823_204435_647.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN11I5NwhJQZWfUL-MqW1PFqxQpqDXXE9fggbxDdWkxPYKGSv8gy0aw-v-lGtrOIWGG0YkA0eV85vTW_um2zfMKRNxaxE_I2q4vG25EUTnNt-QqG_78lUr_GIqAOakQtunHGTXbZxi96OZmuEoAKQLB8gbkYfxaVeYo4XTZao-JFt7PC3EwLqrIBrLRWTV/s320/IMG_20230823_204435_647.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p><p>In "The Left Hand of Darkness" di Ursula Le Guin, il protagonista si trova sul pianeta Gethen, i cui abitanti sono completamente androgini, o meglio di un genere neutro: solo per un breve periodo di tempo -il periodo fecondo- assumono le caratteristiche di un sesso o dell'altro, ma è una scelta del tutto volontaria, che avviene fra i due partner. </p><p>Questa dinamica riguardo l'identità di genere dei Getheniani mi colpí molto durante la prima lettura, e forse ha colpito anche Moto Hagio.</p><p>In Siamo in 11!, uscito nel 1975, uno degli undici esaminandi alla deriva nello spazio è Frol, proveniente dal pianeta Vene. Pur proclamandosi uomo, Frol è in realtà un ermafrodita in attesa di andare incontro alla "seconda crescita", dove grazie all'assunzione di un ormone specifico si può scegliere di quale sesso diventare (lasciando fare alla natura, la scelta è casuale). Hagio gioca un po' con questo personaggio, che pur innamorandosi del protagonista e dichiarando di essere disposto a diventare donna per lui, continua a comportarsi da maschiaccio per tutto il volume. Ma in realtà, anche se non in modo particolarmente approfondito, usa Frol anche e soprattutto per fare una riflessione sui ruoli di genere nella cultura e la società dei vari pianeti : Frol infatti, inizialmente non accetta l'idea di poter diventare donna, perché il suo triste destino sarebbe quello di sposarsi ad un nobile molto più vecchio, finendo messo in disparte come le sue sorelle. </p><p><br /></p><p>Nel 1979 esce "Star Red", ed ancora una volta Hagio sovverte i ruoli di genere e biologici : è Yodaka, marziano biologicamente uomo che vive sulla terra a recuperare, grazie ai suoi poteri, l'anima alla deriva della protagonista Sei : per poter farla rinascere, modifica il suo corpo diventando donna, accettando in grembo l'anima della ragazza e diventando così la genitrice di una nuova stirpe di marziani "terrestri" . </p><p><br /></p><p>Questa sorta di "decostruzione" del ruolo della madre (e del femminile) avviene anche nel volume di racconti (ambientati nello stesso universo) A-A', uscito nel 1981. Nella terza storia X+Y abbiamo un altro personaggio (Tacto) che pur identificandosi come uomo ha il doppio cromosoma X, e nei primi anni di vita è passato alternativamente da un sesso all'altro. Questa sua particolarità deriva dalla storia dei genitori, ed anche in questo caso c'è un trauma legato alla figura della madre (altrimenti non sarebbe la Hagio!). La madre di Tacto, infatti, era uno scienziato uomo, che ha testato su di sé un farmaco in grado di cambiare il genere sessuale. Una volta diventato donna, concepisce Tacto con il collega di studi, scegliendo di rimanere definitivamente in quella condizione. Dopo la nascita del bambino, però, il farmaco cessa di avere effetto sul suo corpo, portando la madre di Tacto alla follia e al suicidio (tutto perché il padre non riesce a continuare ad amare la donna che lentamente stava tornando ad essere un uomo). Tacto verrà a patti solamente grazie a Mori, che lo amerà a prescindere dal suo genere. </p><p><br /></p><p>Nel 1985 esce Marginal, opera che forse tira le fila di tutto questo discorso, andando a mostrarci un mondo in cui il genere femminile è praticamente scomparso, e la riproduzione avviene esclusivamente per via artificiale (sotto lo spauracchio della Mother, che altri non è che un patetico fantoccio con l'unico scopo di rappresentare "il femminile", che ormai è diventato una sorta di venerato lascito dei tempi passati, totalmente slegato dalla vita di tutti i giorni). </p><p>È sempre difficile star dietro alla biologia creata dalla Hagio, ma anche in quest'opera il protagonista ha elementi sia maschili che femminili, e questa dualità sarà la chiave di volta della storia : sarà l'elemento che, forse, guarirà il mondo di Marginal. </p><p><br /></p><p>Sicuramente, l'approccio di Hagio a tematiche come l'identità di genere è ancora piuttosto naif rispetto alla sensibilità moderna con cui oggi viene affrontato, eppure riecheggia chiaramente nelle sue storie, e fa riflettere. I suoi personaggi, anche quando non biologicamente ermafroditi, sono molto spesso androgini e in particolar modo, è curioso vedere, come di opera in opera, il "femminile" sia percepito molto più spesso come una maledizione (perché alle donne non viene mai concesso tutto come agli uomini) che come una benedizione. Sarà mica che la Hagio odia le donne? Secondo me no, e anzi, nelle opere sopracitate sembra quasi liberarle da fardelli tipicamente femminili come quello del parto e della crescita dei figli (dando anche agli uomini la possibilità di procreare) andando così a destabilizzare tutti i costrutti che ruotano attorno al maschile e al femminile. Ecco, i ruoli di genere sì. Quelli deve odiarli tantissimo. Voi che ne pensate? </p><p> </p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-4374031595817218922023-08-13T11:11:00.005+02:002023-08-13T11:19:48.530+02:00We need to talk about Akimi Yoshida <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMWvcSoZG_4GJExzArOLgSb10vmVXAYizzNZ8oryEPegP3bRN1KkJmQAoowN6GfsrwYEFWTgi6Nqpz8XzTPjkoDF7nx1EGwzMIL7afqPCbpSOPNuP2TzF5XQpRacVYaSq6FH4kbGyPEJERKYvOOey8og0pVyKCmmfvI5OGAgZ-RcJ_UPqi92f8EQ1YPykO/s4502/IMG_20230813_111853.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4502" data-original-width="3473" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMWvcSoZG_4GJExzArOLgSb10vmVXAYizzNZ8oryEPegP3bRN1KkJmQAoowN6GfsrwYEFWTgi6Nqpz8XzTPjkoDF7nx1EGwzMIL7afqPCbpSOPNuP2TzF5XQpRacVYaSq6FH4kbGyPEJERKYvOOey8og0pVyKCmmfvI5OGAgZ-RcJ_UPqi92f8EQ1YPykO/s320/IMG_20230813_111853.jpg" width="247" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Oggi è il compleanno di Akimi Yoshida [1], mangaka che amo moltissimo e creatrice del personaggio il cui nome indosso. Questo non sarà un post divulgativo sulla sua lunga e fortunata carriera, ma piuttosto sul mio rapporto - come lettore - con le sue opere, e come per certi versi, abbia fatto da pietra miliare per la mia percezione dello shoujo manga. </p><p>Il first contact è avvenuto parecchi anni fa, nella fumetteria della mia città. Ai tempi, si trovava in un locale molto grande, con un eccedenza ridicola di stanze, e in una di essa c'era uno scaffale polveroso con dei volumetti originali giapponesi : quello con la copertina tutta gialla mi colpi immediatamente, ma che disegni bruttarelli! Eppure in qualche modo mi attiravano, anche se non sapevo dire bene perché. Avevo già sentito parlare di Banana Fish? Probabilmente sì, perché il titolo non mi era completamente nuovo. Ma dove? Adesso non ricordo, ma forse sullo shoujo manga outline, o in qualche rivista dei tempi (Kappa Magazine? Lodoss?). Ma fu solo anni dopo, all'annuncio della pubblicazione italiana che cominciai ad interessarmi veramente a questo titolo, scoprendo che era disegnato da una donna e che aveva un target shoujo. Ai tempi, la mia ignoranza sui vari target e le riviste giapponesi era abissale, ma qualche shoujo era già stato pubblicato (come Marmelade Boy e il mio amato Cortili del Cuore) e pur vergognandomi un po', li apprezzavo e mi incuriosivano - perché ero giovane e pieno di pregiudizi, ma non del tutto stupido-.</p><p>Certo, la trama presentata dalla casa editrice, che sbandierava l' omosessualità di Ash, era decisamente becera e fuorviante (e immagino repellente per i potenziali lettori maschi, che già si vergognavano a leggere gli shoujo manga), ma di certo non mi ha fermato dal leggerlo... E che viaggio è stato!</p><p>Non starò a ripetere per la millesima volta quanto mi sia piaciuto, ma posso tranquillamente dire che, riletto vent'anni dopo, l'amore è rimasto quasi immutato.</p><p>Dico "quasi" perché in vent'anni i gusti cambiano, e adesso l'assenza di personaggi femminili importanti sia in Banana Fish che in Yasha mi destabilizza un po'. Come mi destabilizza il ritmo sincopato della narrazione, dove non c'è davvero mai un momento di pace. Ma ai tempi, l'idea di avere uno shoujo così action e crudo (e così lontano dai turbamenti sentimentali ad ambientazione scolastica che rappresentavano il mio unico metro di paragone) mi sconvolse completamente. Anche il finale mi ha sconvolto, ma questa è un altra storia (per la cronaca : no, quel finale non riuscirò mai a metabolizzarlo).</p><p>Grazie alle scan dello Shoujo Manga Outline (sito e forum del cuore, dove però ho dato il peggio di me) ho potuto leggere anche Kissho Tennyo, opera antecedente a Banana Fish : la storia di una ragazza bellissima e tormentata, che sembra ammantata da poteri quasi demoniaci. Un thriller ammaliante e controverso, che mi ha davvero lasciato una profonda impressione (anche graficamente, perché è disegnato benissimo) e che spero venga edito in italiano, prima o poi.</p><p>Yasha (anche questo letto in scan, molto prima del miracoloso annuncio della pubblicazione by Panini) è un'opera per certi versi speculare a Banana Fish, sia come cast quasi tutto maschile che come ritmo, ma allo stesso tempo molto più ambiziosa e ancorata alla fantascienza di fine anni 90 (e al feticismo per i gemelli, che andava molto in quel periodo). Ma ne ho parlato nel post precedente, quindi non mi dilungherò.</p><p>Con i due volumi del complesso intreccio amoroso di Lover's Kiss Akimi Yoshida arriva finalmente a Kamakura, che diventa un po' il palcoscenico delle sue opere della maturità, e in particolare dello splendido Our Little Sister (Umimachi Diary).</p><p>Finalmente, l'autrice abbandona i "superuomini" braccati da oscuri personaggi e torna a parlare di sentimenti e della vita di tutti i giorni. In lei nasce come una nuova consapevolezza : che la vita è breve e spesso funestata da malattie e ingiustizie che la rendono incredibilmente difficile. E che l'unico conforto è il rispetto e l'amore verso le persone che ci circondano, che siano familiari o meno. La storia del grazioso gineceo formato dalle sorelle Koda e dalla piccola sorella acquisita Suzu non fa sconti sugli aspetti più duri della vita di tutti i giorni :si parla spesso di malattia, di morte, di situazioni familiari tutt'altro che rassicuranti e di scelte difficili . Ma allo stesso tempo rassicura il lettore mostrando che l'affetto e le piccole gioie quotidiane sono un balsamo che cura praticamente tutto. </p><p>Sono convinto che quest'opera, che forse è la sua più bella, ha venduto pochissimo , e di conseguenza, dubito che leggeremo il seguito Utagawa Hyakkei (che non è proprio un seguito ma è comunque legato a Umimachi dalla parentela di alcuni personaggi). </p><p>Sono ancora molte le opere di questa autrice che devo ancora leggere : California Story, Eve no nemuri ed altri volumi unici degli esordi. Conto di farlo al più presto, e chissà, magari ne parlerò qui sul blog. Intanto, Buon Compleanno Akimi Yoshida! Sei e rimarrai sempre una mangaka unica, nonché la prima ad avermi fatto capire che il concetto di "target", spesso lascia il tempo che trova e genera più pregiudizi che altro. </p><p><br /></p><p>NOTE:</p><p>[1] Ho scritto questo post il 12 Agosto, giorno del suo compleanno, ma l'ho pubblicato il giorno dopo. </p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-52294076345276757752023-08-11T12:16:00.001+02:002023-08-11T12:16:42.305+02:00I manga che non leggeremo mai in Italia 39 : Lover's Kiss di Akimi Yoshida<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilDshiIdD93gb7RwFvMXb85QW0oGB1wMxQ5BLFsd9oTMqWTL_OR3_eBbpEckoJx4YeWAbYuuTMdSm43pEciDU4Ts1T6GXLc_GBu4zo-wBe9zFWYBCsI9_8GmD1_U9BjwCFO6EtWUYg3tApCH7hVZm3J0SLP8JmCWAUNwl0JOO5Ncw7Mgt96iRvCmlux2xA/s1057/IMG_20230811_121743.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1051" data-original-width="1057" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilDshiIdD93gb7RwFvMXb85QW0oGB1wMxQ5BLFsd9oTMqWTL_OR3_eBbpEckoJx4YeWAbYuuTMdSm43pEciDU4Ts1T6GXLc_GBu4zo-wBe9zFWYBCsI9_8GmD1_U9BjwCFO6EtWUYg3tApCH7hVZm3J0SLP8JmCWAUNwl0JOO5Ncw7Mgt96iRvCmlux2xA/s320/IMG_20230811_121743.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Kamakura, metà degli anni 90.</p><p>Rikako Kawana è una "party girl" di buona famiglia e di bell'aspetto, che frequenta le superiori. Vive con i genitori e la sorella minore Eriko, con la quale ha sempre avuto un rapporto conflittuale. </p><p>Una mattina, in spiaggia, Rikako rimane incantata nel vedere un ragazzo fare surf, e con sua grande sorpresa scopre che si tratta di Tomoaki Fuji, un playboy dalla cattiva fama che frequenta la sua stessa scuola. Attirata dalle storie che circolano su di lui, decide di frequentarlo, ignorando i continui avvertimenti della sua migliore amica Miki Ozaki e suscitando il disprezzo di Eriko. </p><p>I due iniziano subito con il piede sbagliato ma, quasi per sfida, finiscono a letto insieme, in uno squallido love hotel. Ma quello che è iniziato come una specie di gioco crudele, comincia ad avere degli strascichi e lentamente i due finiscono per conoscersi meglio e innamorarsi. </p><p>Potrà un amore nato quasi per gioco superare i traumi del passato e i progetti del futuro? </p><p>Un altro paio di occhi e sempre posato su Tomoaki Fuji : sto parlando di Takao Sagisawa, un'altro studente che conosce il ragazzo da prima che diventasse il "Bad boy" della North Kamakura High. Sagisawa è un pianista promettente, e fa da accompagnatore nel Club del coro. Sempre in compagnia del premuroso Asushi Ogata (uno spilungone che viene da Osaka), lentamente, e con suo grande sgomento, si rende conto di essere sempre stato innamorato di Fuji, con il quale continua ad avere un buon rapporto di amicizia (essendo uno dei pochi a non avere pregiudizi su di lui). Sagisawa sa che il suo amore è impossibile, ma proprio quando sta quasi per rivelare i suoi sentimenti a Fuji ecco che Ogata rovina tutto, uscendosene fuori con una dichiarazione ancora più inaspettata! </p><p>Intanto Eriko continua a disprezzare la sorella Rikako, con la quale ha sempre avuto un rapporto fatto di gelosia, competizione e incomunicabilità. In particolar modo, Eriko soffre per Miki, la migliore amica di Rikako : Eriko, infatti, ha capito benissimo che Miki prova qualcosa di più di un semplice amicizia per sua sorella, e questa cosa la ferisce moltissimo, perché lei stessa ha sempre avuto un debole per Miki. Grande amica e confidente di Ogata, anche Eriko è pronta </p><p>a fare di tutto per la persona amata. </p><p><br /></p><p>Come andrà a finire questo variegato intreccio di amori? </p><p><br /></p><p>Akimi Yoshida suddivide la storia in tre parti: Boy meets Girl, Boy meets Boy e Girl meets Girl, e come in un complesso puzzle, mostrando le stesse scene da diversi punti di vista, va ad arricchire e svelare il background dei vari personaggi, rendendoli sempre più credibili e umani. In quest'opera il suo stile narrativo è sempre asciutto e senza inutili fronzoli, ma allo stesso tempo, in molte scene, si fa più poetico e delicato, diventato più simile a quello di Our Little Sister che a quello di Banana Fish.</p><p> </p><p>La storia si legge che è un piacere, e i personaggi (sebbene non sempre amabili) catturano immediatamente l'attenzione del lettore, tanto che non si fa minimamente fatica a passar sopra ad un "poligono amoroso" così complicato. </p><p><br /></p><p>Piccola curiosità : In Our Little Sister (anch'esso ambientato a Kamakura), la Yoshida usa delle versioni moderne e leggermente diverse di personaggi e luoghi già apparsi in Lovers Kiss. Ne è un esempio il surfista delle superiori Tomoaki Fuji che appare nel primo e secondo volume e che ha una relazione con una delle sorelle. E appaiono anche il Dolphin, il negozio di articoli marini a Inamuragasaki, ed il negozio di liquori della allegra famiglia Ozaki (in Lover's Kiss c'è addirittura un cameo di Futa, protagonista di Our Little Sister). Insomma, sono due opere intimamente legate, non solo per l'ambientazione.</p><p><br /></p><p>Non penso verrà mai pubblicata in italiano, ma la potete leggere con la traduzione amatoriale in inglese by Megchan Scanlation. </p>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-34287287877355333542023-08-11T12:05:00.002+02:002023-08-11T12:05:21.020+02:00Yasha di Akimi Yoshida<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrW4B1IsGYUjBlbi4dsIkVr32yY4fGcWyo9Tv7hh1uZjyyW2kqMgwNXh_XTXqIZGUQX9VpfHJYWBFfbtS8lJwlZdTSJWTdwzTGkjZRBMUDMkuxWpyVooDyaaHx_yK3eguIOG6SrryeQmH6Tp1JElCVuv_jMCZhca5oXNvCyxCQKQLtfSHCf5K3miZZF2Uy/s3669/IMG_20230811_120511.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3669" data-original-width="2760" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrW4B1IsGYUjBlbi4dsIkVr32yY4fGcWyo9Tv7hh1uZjyyW2kqMgwNXh_XTXqIZGUQX9VpfHJYWBFfbtS8lJwlZdTSJWTdwzTGkjZRBMUDMkuxWpyVooDyaaHx_yK3eguIOG6SrryeQmH6Tp1JElCVuv_jMCZhca5oXNvCyxCQKQLtfSHCf5K3miZZF2Uy/s320/IMG_20230811_120511.jpg" width="241" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Sei Arisue è un piccolo genio che vive a Okinawa con la madre Hisako. Nonostante le sue doti speciali, che lo portano a dover fare degli esami a Tokyo ogni sei mesi, la sua infanzia scorre come quella di un ragazzo normalissimo, passando le giornate in compagnia del suo migliore amico Toichi e degli abitanti dell'isoletta in cui vive. </p><p>Ma una notte d'estate il passato si ripresenta davanti ad Hisako sotto le sembianze di Amamiya, uno scienziato che sembra avere a che fare con la vecchia vita della donna e la misteriosa nascita di Sei. In quella notte tutto cambia, e Sei si ritrova praticamente prigioniero nella gabbia dorata della Neo Genesis, una ditta farmaceutica presso la quale diventerà un talentuoso virologo.</p><p>Sei anni dopo quella notte fatidica, a Sei si presenta l'occasione per tornare a Tokyo, per studiare il caso di un misterioso virus che ha colpito dei senzatetto. I vertici della Neo Genesis non sono entusiasti di lasciarlo andare, ma grazie all'aiuto di uno dei fondatori (nonché mentore del protagonista), riesce a raggiungere il suolo nipponico. Qui ritroverà Toichi ed altre persone care della sua infanzia, ma la sua fama di geniale dottore lo rendono un'allettante bersaglio per tutte le spie industriali mandate dalle rivali della Neo Genesis. E non solo, con sua grande sorpresa scoprirà di avere anche un gemello identico : il losco e affascinante Rin, che subito si dimostra felicissimo per il ricongiungimento dei due.</p><p><br /></p><p>Come sapete, Banana Fish ha rappresentato per me un "punto di svolta" come lettore : mi ha insegnato che gli shoujo manga potevano parlare anche di altre cose oltre ai sentimenti di studentesse che si innamorano fra i banchi di scuola. Mi ha insegnato che potevano essere controversi, violenti, affrontare dilemmi morali ed avere il ritmo di un film d'azione.</p><p><br /></p><p>Lo ammetto : Il finale di Banana Fish mi ha lasciato orfano, ma non per molto, perché a colmare il vuoto è arrivato Yasha. È stata la prima serie che ho acquistato in lingua originale ed anche se potevo limitarmi solo a vedere le figure ho subito capito che la stoffa era quella di Banana Fish, e che la grandissima Akimi Yoshida non aveva perso il suo smalto.</p><p>L'effettiva lettura in una lingua a me comprensibile ha confermato definitivamente che, sì, Yasha è un manga splendido ed avvincente che mescola l'azione e la fantascienza al folklore di Okinawa e che fa dell'intricata trama dei rapporti fra i vari personaggi il suo vero punto forte. Anche in quest'opera (come accadeva in Banana Fish) il cast è quasi esclusivamente maschile e per quanto ci si giri intorno, il rapporto fra i gemelli Sei e Rin fa da innegabile motore all'intera storia. Due esseri quasi divini, identici eppure diversissimi, che si intersecano e coesistono specularmente come lo Ying e lo Yang. Non voglio svelare troppo, ma anche qui i traumi non saranno pochi, vi avverto.</p><p><br /></p><p>L'edizione italiana è nella media : la carta giallina non mi dispiace, ed il formato più grande giova molto ai disegni della Yoshida. Sedici euro non sono pochi, ma teniamo conto che stiamo parliamo di un volume che raccoglie i due tankobon originali.</p><p><br /></p><p>Questo primo volume è abbastanza introduttivo, è vero, ma sentirete una scintilla non appena arriva Rin. Vi prometto che sarà uno spedido viaggio. Fidatevi! </p><div><br /></div><p><br /></p>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-9994889991458919422021-12-19T18:39:00.006+01:002021-12-20T15:34:58.327+01:00La Corte dei Cento Demoni vol. 1 di Ichiko Ima <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhVMTyp3pLTi4DRtjN6QORN_DZVoCv8HFMksY8_TkrCQySm0wdf6zeCdMm-qHlOcammsiUxnqQjAsHsGDwPJ8f82OJS99HqXn2e6A-ibssGhcBTiVFlRDRWViUWEYPnSsyvqVIBK2-MSHwHenfJTl_pGk3zcYT6ikpXixQEzepHBpKnca7RMbO3Pz4qKQ=s5120" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5120" data-original-width="3840" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhVMTyp3pLTi4DRtjN6QORN_DZVoCv8HFMksY8_TkrCQySm0wdf6zeCdMm-qHlOcammsiUxnqQjAsHsGDwPJ8f82OJS99HqXn2e6A-ibssGhcBTiVFlRDRWViUWEYPnSsyvqVIBK2-MSHwHenfJTl_pGk3zcYT6ikpXixQEzepHBpKnca7RMbO3Pz4qKQ=w240-h320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b>La Corte dei Cento Demoni</b> (in originale <i>Hyakki Yakoushou</i> ) è un manga di <i>Ichiko Ima</i> , che conta al momento 29 volumi ed è tutt'ora in corso. Quest'opera, che va avanti con grande successo da ben ventisei anni, ha per protagonista Ritsu, un giovane studente in grado di vedere le creature soprannaturali che vivono intorno a lui. Il nonno di Ritsu era il celebre scrittore Kagyu Iijima, appassionato dell'occulto e delle arti dell' Onmyōdō [1] , e in grado come il nipote di vedere gli spiriti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">La passione di Kagyu per gli yokai [2] (ed il suo desiderio di controllarli) avrà un costo altissimo, e prima di morire arriverà al punto di far possedere il cadavere di suo figlio (morto da poche ore per un attacco di cuore) ad Aoarashi, un demone dalle sembianze di drago a cui ordina di proteggere il nipote Ritsu. Perché vedere e interagire con gli spiriti è molto più pericoloso di quello che sembra.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhoqBMVsm9sqCuL9PQFdWg4sWZ4VVLGHUjbS-6-6a8P6p3mJX8tZvw9MZ1LPZX22bOwsAEBQgLvVXWdaGAz0G4GGLY3BPvmTFyubAhiXhmncuMnliVJ8NcoaAAB_dboaNy3sg5LdZaSm3oPPT1ry08qCXdGJziFH43CxNES7x5soliGm36laNyDmZqQMQ=s5120" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5120" data-original-width="3840" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhoqBMVsm9sqCuL9PQFdWg4sWZ4VVLGHUjbS-6-6a8P6p3mJX8tZvw9MZ1LPZX22bOwsAEBQgLvVXWdaGAz0G4GGLY3BPvmTFyubAhiXhmncuMnliVJ8NcoaAAB_dboaNy3sg5LdZaSm3oPPT1ry08qCXdGJziFH43CxNES7x5soliGm36laNyDmZqQMQ=s320" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ritsu vive nella grande e vecchia villa di famiglia insieme alla madre, la nonna e il padre (Aoarashi) , e nel corso dei volumi si troverà coinvolto, più o meno marginalmente, in varie storie inerenti creature soprannaturali. Sono storie autoconclusive (un po' come succedeva nell'altrettanto bello <i>Mushishi</i> di Yuki Urushibara), anche se non mancano personaggi e creature ricorrenti fin dal primo volume , come Tsukasa, la tormentata cugina di Ritsu, e i due piccoli tengu-corvi Ojiro e Oguro. </div><div><div style="text-align: justify;"><i>La Corte dei Cento Demoni </i>è diventato, nel corso degli anni, una delle opere più significative e premiate inerenti la mitologia giapponese e le creature soprannaturali , e gran parte di questo successo è dovuto sicuramente alla grande maestria di Ichiko Ima, che da quasi trent'anni riesce a raccontare storie mai banali, alternando atmosfere orrorifiche ad altre più malinconiche e quasi fiabesche, senza però disdegnare delicati tocchi umoristici.</div><div style="text-align: justify;">Una delle caratteristiche di questo manga che mi ha colpito fin da subito è la grande spietatezza con cui l'autrice descrive le creature soprannaturali : anche quelle apparentemente più innocue mostrano sempre il lato inquietante e pericoloso intrinseco alla loro natura , e gli errori che gli esseri umani fanno nel rapportarsi a loro vengono sempre pagati a carissimo prezzo (spesso e volentieri con la morte). Questa cosa contribuisce a creare una tensione "sotterranea" sempre presente, scatenando una sottile e costante ansia nel lettore. Lo stesso "amichevole" Aoarashi dimostra in più occasioni lati inquietanti, non perdendo occasione di ricordare al lettore che si tratta di una creatura demoniaca. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEianK_PZ1ta6dLXdJXqU1-mtS2PupkbhFk4edJkXqE43CRjOPJCAV7dj8n-Bv4JTC885IkPZvtLFblLtEP5isfpI544R7iI6gnjutW3Lz32kVQxQfn4EuaD-QZvgk7POHocC48MmfvP3JWuKDIbsmHdhQHXbDNDgY8FAuUeUzM9vzYEWmpS7Mb-P6OHlA=s5120" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5120" data-original-width="3840" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEianK_PZ1ta6dLXdJXqU1-mtS2PupkbhFk4edJkXqE43CRjOPJCAV7dj8n-Bv4JTC885IkPZvtLFblLtEP5isfpI544R7iI6gnjutW3Lz32kVQxQfn4EuaD-QZvgk7POHocC48MmfvP3JWuKDIbsmHdhQHXbDNDgY8FAuUeUzM9vzYEWmpS7Mb-P6OHlA=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Lo stile della Ima, almeno in questo primo volume, non è ancora al massimo del suo splendore, ma anche nella storia più datata (" <i>Gli invitati al funerale</i>", che è quella che poi ha dato origine a questa serie) dimostra già un grande carattere , con tavole evocative e ricche di dettagli. Le sue illustrazioni, poi, sono bellissime, e sembrano sempre avere la consistenza dei sogni. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Due parole sull'edizione Goen: la grafica di copertina (o meglio, il font usato per il titolo) non mi piace, ma il formato 15 x 21, con una pagina a colori ed un prezzo di soli 6,50 euro mi ha molto sopreso. Trovo abbastanza bizzarra, però, l'assenza del nome dell'autrice in copertina. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">E qui è venuto il momento di spendere due parole su <i>Ichiko Ima</i> : fino ad oggi inedita in Italia, in Giappone ha esordito proprio con quest'opera, andando poi a cimentarsi nei generi più disparati , dal BL, al mystery fino al manga storico, principalmente a target seinen e josei (quindi per un pubblico maturo). Le sue opere sono spesso caratterizzate da atmosfere oniriche e legate al folklore, ed è innegabile la sua passione per gli scrittori , i protagonisti maturi ed eleganti e... gli uccelli! Ebbene sì, una delle sue serie più lunghe (<i>Bunchou-sama to Watashi</i> , 21 volumi in corso) è proprio dedicata ai suoi amati passeri di Giava!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Su questo blog, anni fa, ho parlato di <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2013/12/i-manga-che-non-leggeremo-mai-in-italia.html">Otona no Mondai </a> , una graziosissima commedia su di una famiglia allargata molto particolare. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjgYrkgDFMnUeNCDfRxYLPDHOWSeGmQ-yunoNsa0nnLTjyGD6qnYYd-0qLVOE9HGtV8-zYisJxTUHn0jcWby8I8AeSQXKvw9QMbfIp8jF8wG2pBQca6_Voa70yDII4GVWz7_IAlUHUtdrMP1VoovlvHx1fuwSTsA0obO-dslTyFnPjQ_VK4Ubn0pqqVhg=s5120" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5120" data-original-width="3840" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjgYrkgDFMnUeNCDfRxYLPDHOWSeGmQ-yunoNsa0nnLTjyGD6qnYYd-0qLVOE9HGtV8-zYisJxTUHn0jcWby8I8AeSQXKvw9QMbfIp8jF8wG2pBQca6_Voa70yDII4GVWz7_IAlUHUtdrMP1VoovlvHx1fuwSTsA0obO-dslTyFnPjQ_VK4Ubn0pqqVhg=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">In definitiva, consiglio quest'opera? Assolutamente sì. Capisco perfettamente i dubbi inerenti al numero dei volumi, allo stile che può non piacere e al passato "turbolento" della casa editrice Goen, ma un'opera di questo calibro merita tutto il supporto possibile. Le storie fruibili singolarmente la rendono una serie potenzialmente infinita, ma ho fiducia che Ima saprà dire basta al momento giusto. Se avete amato opere come <i>Mushishi</i> leggetelo, e non rimarrete delusi !</div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">NOTE:</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">[1] Per approfondimenti <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Onmy%C5%8Dd%C5%8D">QUI</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">[2] Per approfondimenti <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Y%C5%8Dkai">QUI</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /></div></div>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-14348111393771882762021-12-12T11:43:00.002+01:002021-12-13T10:20:43.997+01:00Yue Finest Selection 2021<div style="text-align: justify;">Come ogni anno (ma per la prima volta, qui sul blog) ecco la <b>Yue Finest Selection ,</b> ovvero la lista delle letture che più mi hanno soddisfatto dell'anno venti ventuno. Come sempre mi sono limitato ai manga, scegliendo opere in corso di pubblicazione, o finite in questi dodici mesi. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo scopo di questa lista? Nessuno, se non quello di ribadire la bellezza di queste opere, e di consigliarvele, se non le avete lette. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg7M8e1od46WNXSL0QcKq6rjtp76gwODBDKUClqhWZ4_G6Mn8hCIj2F2ErTcCySVuCeLP5YW_CRtnDppx2XNJmnVVtnOeAMaUboBVqbD_hev-08npkaSdw6HhmDasUABzGxhDdQtcFMpy3bpZLiv0K4bw9iApkjkFd38PY3YuEmthEUUrlJjDrMeqPUKg=s2048" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg7M8e1od46WNXSL0QcKq6rjtp76gwODBDKUClqhWZ4_G6Mn8hCIj2F2ErTcCySVuCeLP5YW_CRtnDppx2XNJmnVVtnOeAMaUboBVqbD_hev-08npkaSdw6HhmDasUABzGxhDdQtcFMpy3bpZLiv0K4bw9iApkjkFd38PY3YuEmthEUUrlJjDrMeqPUKg=s320" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr></tbody></table><span style="text-align: center;"><div style="text-align: justify;">In un futuro prossimo, grazie ad un raffinato macchinario in grado di scansionare il cervello, e possibile rivedere i ricordi delle persone morte. Il "Nono" è un dipartimento della polizia scientifica giapponese che utilizza queste scansioni per risolvere crimini efferati. Ma violare il tempio sacro della mente umana ha un prezzo, ed il direttore del Nono, Maki, ne pagherà uno altissimo. </div></span><span style="text-align: center;"><div style="text-align: justify;">Un thriller fantascientifico sconvolgente e appassionante, che infrange tutti i tabù ed ha un ritmo degno dei migliori procedural. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjUeIqDGsBT11PM2aAsGsNZPDzC2IVtS0Xj5Sd65OpSCEVdZAXzAGqvMz45EDmUSRtWU7dLz1Mkfh-ZblmqZPVbmUjQSX0j4nuVSEZPp_w4yQMD0_lqxeHFf8djswNO_By01cASVzXcxXZlidGSRaE94O_IAqPApy_9GX_zJ0FGf6JRfP0dEUcXwnBLyQ=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjUeIqDGsBT11PM2aAsGsNZPDzC2IVtS0Xj5Sd65OpSCEVdZAXzAGqvMz45EDmUSRtWU7dLz1Mkfh-ZblmqZPVbmUjQSX0j4nuVSEZPp_w4yQMD0_lqxeHFf8djswNO_By01cASVzXcxXZlidGSRaE94O_IAqPApy_9GX_zJ0FGf6JRfP0dEUcXwnBLyQ=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Due donne adulte (una cameriera lesbica ed una maestra delle elementari sposata) si incontrano in un locale, si piacciono e si scambiano un bacio appassionato. Ma nonostante l'attrazione reciproca lasciano tutto in sospeso, e la maestra parla di questa sua passione al marito, che ben presto lo rivela a tutta la sua famiglia. <span style="text-align: center;">In questo josei di Takako Shimura l'attrazione fra le due protagoniste viene quasi messa in secondo piano per analizzare piuttosto le reazioni delle persone a loro vicine. È un modo di raccontare abbastanza insolito, disarmante e non sempre appagante, ma la Shimura non sceglie mai la via facile nelle sue storie. Ed è per questo che la amo tantissimo. </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEik-Fo7zoGF6hjc4_11_n8tpNkRMgPLITfj13TPPaN53ng7UYRCrQeeHHYF_Hfno0ev6E-GANpayZRY3mLQqu56NpmhgqlWe4YUKs6-a7ZCFghKhoENgL3iV9v2LNIUojhhqmkgPoID8Jt-lr8M23GrPYiFiwq4mbDjCHgihNnmS8f3uyEhtxc4mzTFYQ=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEik-Fo7zoGF6hjc4_11_n8tpNkRMgPLITfj13TPPaN53ng7UYRCrQeeHHYF_Hfno0ev6E-GANpayZRY3mLQqu56NpmhgqlWe4YUKs6-a7ZCFghKhoENgL3iV9v2LNIUojhhqmkgPoID8Jt-lr8M23GrPYiFiwq4mbDjCHgihNnmS8f3uyEhtxc4mzTFYQ=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Yama Wayama è stata una delle sorprese più gradite di questo 2021. Delle buffe avventure del professor Hoshi (e del mio adorato Prof. Kobayashi) ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2021/11/hoshi-in-girls-garden-vol-1-di-yama.html?m=1">QUI</a>. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgRO3CacKz0ShX5C8zXzVKvqtdjjHo2oiqF-KGNhQqKOfV3zsa133W_9sGzIp1ZNFNoI4GzBiiB9_L702cDDeOF3aOrNT8yWQKOLUJxADVHdg99mtvorDSDBD2YUZdeoY8sibq7KlFbXcqywjeFpZFgNQqQb36wJOXXkvOb0CQhkfKHajUWWzzWa6HYFw=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgRO3CacKz0ShX5C8zXzVKvqtdjjHo2oiqF-KGNhQqKOfV3zsa133W_9sGzIp1ZNFNoI4GzBiiB9_L702cDDeOF3aOrNT8yWQKOLUJxADVHdg99mtvorDSDBD2YUZdeoY8sibq7KlFbXcqywjeFpZFgNQqQb36wJOXXkvOb0CQhkfKHajUWWzzWa6HYFw=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Nella tentacolare città murata di Kowloon, con i suoi vicoletti labirintici e loschi, lavorano due agenti immobiliari sulla trentina, palesemente innamorati l'uno dell'altra (anche se si rifiutano di ammetterlo) . Ma nella loro vita di tutti i giorni ci sono tanti piccoli misteri, che come i tasselli di un puzzle sembrano formarne uno ancora più grande, probabilmente legato ad una misteriosa compagnia farmaceutica ed al progetto governativo Gene-Terra. Lo dico subito : è un thriller romantico spiazzante, con continui ribaltamenti di trama e scene che lasciano di stucco. Non voglio rivelare troppo, ma è una delle serie più intriganti del 2021.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgmdU0QOP9vVtOyM7NGKVniXT5j0GU-ZFjF7CcVWFhvo7EdRBowm6YkTz1zGvtTNDzE5b-z4gPgm9G0bV7VKLChqNSLzksXCB21uKTwpIyIzYmrM7WyONn7JQUmT3ddqUp3GYTvXZYVUiwzlqjtRqXTyezPmMIXdIeanVczHcKNHBqnRTWnQdMVQmsxQg=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgmdU0QOP9vVtOyM7NGKVniXT5j0GU-ZFjF7CcVWFhvo7EdRBowm6YkTz1zGvtTNDzE5b-z4gPgm9G0bV7VKLChqNSLzksXCB21uKTwpIyIzYmrM7WyONn7JQUmT3ddqUp3GYTvXZYVUiwzlqjtRqXTyezPmMIXdIeanVczHcKNHBqnRTWnQdMVQmsxQg=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Il nuovo manga di Aki Irie (che a breve uscirà in italiano per Jpop) è davvero imprevedibile. Un po' slice of life, un po' detective story e un po' "cartolina dell'Islanda", fa del suo ritmo scombussolato e dei suoi personaggi unici la sua arma vincente. Ne ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2019/09/i-manga-che-non-leggeremo-mai-in-italia.html?m=1">QUI</a>. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjt9OOYCmWuHpQfCsNLYkA-EEzQCFr92QOxRYHV2BhSNTvHuBXE7SOA-XjrHfmmDVzg7owglSj-jhI1IgFvkJNIMmKo1T1jqByv5dOZNjKyHHJDNS94uDWVhxAbsfFhgDuro0l0bOg67NdVV1bIjVMmgDYFjNUmmdTWBk28RLvcn9Im9QZvsVWrkaMiiQ=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjt9OOYCmWuHpQfCsNLYkA-EEzQCFr92QOxRYHV2BhSNTvHuBXE7SOA-XjrHfmmDVzg7owglSj-jhI1IgFvkJNIMmKo1T1jqByv5dOZNjKyHHJDNS94uDWVhxAbsfFhgDuro0l0bOg67NdVV1bIjVMmgDYFjNUmmdTWBk28RLvcn9Im9QZvsVWrkaMiiQ=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Hanshin è una raccolta di racconti di Moto Hagio, disegnati durante tutto l'arco della sua carriera; dagli esordi fino alla maturità. Ci sono storie molto famose (come <i>La figlia dell'iguana</i> e appunto <i>Hanshin - La dea dimezzata) </i>ed altre meno note, come ad esempio il bellissimo <i>Sole Pomeridiano</i> , che ha per protagonista una casalinga di mezza età che comincia a mettere in dubbio il suo matrimonio. Nel complesso un volume molto bello e rappresentativo della sua produzione, e quindi adatto per un primo approccio all'autrice. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Se proprio non amate le storie brevi, vi consiglio <i>Star Red</i>, volume fantascientifico altrettanto bello. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgU9vIjFYGVKj0CKGkzR99QHbrs-C_og30goY6UR19jeS_uHyp9FNOV69idfSNQQ5X1GyRjYBky0jx433_Rhk02XKWWMjG89f3CX71wUTyWNtnrHLHFEgxaseIcMJ5EAjGd6fw2PeuI_bD8ggojTWavYXe9hLwnR_EGZrsQ4t38aOZdHL8jnvPzzpT0Rg=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgU9vIjFYGVKj0CKGkzR99QHbrs-C_og30goY6UR19jeS_uHyp9FNOV69idfSNQQ5X1GyRjYBky0jx433_Rhk02XKWWMjG89f3CX71wUTyWNtnrHLHFEgxaseIcMJ5EAjGd6fw2PeuI_bD8ggojTWavYXe9hLwnR_EGZrsQ4t38aOZdHL8jnvPzzpT0Rg=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Di questa graziosissima serie, piena di amore e accettazione, ne ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2019/11/i-manga-che-non-leggeremo-mai-in-italia.html?m=1">QUI</a>. Arrivati al terzo volume, continua a piacermi molto :i capitoli hanno una struttura simile, ma non la trovo ripetitiva e anzi, le storie che rompono lo schema solito sono sempre di più è contribuiscono a dare spessore ai personaggi. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgmC_gefkC8ZdCJydBcmVYkQh-B6xMEJ3A7Ns2WeE3xqQXapdnINc-ABKesJ9Tj6TT5Kh8QeySdJ2u6jjVjcZmEB9FEM_aYodm9ugacEebBd0u6PI8C6ut9FBqE34-2d2SnEOTwFYlBcGYMrqb-sx4OMjqoHSHu1mEvHWLqnMNsYYYkaKA4KUlhr3hZYA=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgmC_gefkC8ZdCJydBcmVYkQh-B6xMEJ3A7Ns2WeE3xqQXapdnINc-ABKesJ9Tj6TT5Kh8QeySdJ2u6jjVjcZmEB9FEM_aYodm9ugacEebBd0u6PI8C6ut9FBqE34-2d2SnEOTwFYlBcGYMrqb-sx4OMjqoHSHu1mEvHWLqnMNsYYYkaKA4KUlhr3hZYA=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><i>La Taverna di Mezzanotte</i> è composto da tante storie diverse che ruotano intorno al cibo (preparato nella "taverna") e che ci mostrano un cast di personaggi (molti dei quali ricorrenti) variegato e ricco di umanità.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Non ho mai amato particolarmente i manga a tema culinario, e lo stile di Yaro Abe non è nelle mie corde. Quindi prendere il primo volume di questo manga, senza nemmeno aver mai visto la serie Netflix che ha generato, è stato un grosso azzardo. Eppure, adesso che siamo arrivati al quarto volume (che sarebbe l'ottavo giapponese) devo ammettere che è diventata una delle mie serie in corso preferite, che mi rilassa e mi rimette in pace con il mondo. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhTAiO8lFAYLdwiGWIzRh7KJRbDpjrLcAtweV3Q1hQBJehq4D6iqGVZtEld91h3pEedzbgkGP_UjYSOAEHCMg2y9o1spNhbTRrsij3RrDUSUazykaBHwjOEeuUwGJ4XeURmzY9zJSeIG_ZRCWRZRvl15sodaVjcPhRyfzbC0IFBLBu4gVubWuwdU-B6Vg=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhTAiO8lFAYLdwiGWIzRh7KJRbDpjrLcAtweV3Q1hQBJehq4D6iqGVZtEld91h3pEedzbgkGP_UjYSOAEHCMg2y9o1spNhbTRrsij3RrDUSUazykaBHwjOEeuUwGJ4XeURmzY9zJSeIG_ZRCWRZRvl15sodaVjcPhRyfzbC0IFBLBu4gVubWuwdU-B6Vg=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Cosa ci fa una bambina umana nel mondo dei Demoni!? Il mercante itinerante Simon la trova svenuta in mezzo al nulla, e con non pochi dubbi decide di salvarla, e portarla con sé. Nonostante l'ambiente ostile per un essere umano, i due diventano amici, e iniziano insieme un'avventuroso viaggio. Nicola è la protagonista di questa graziosa serie in 4 volumi, pubblicata in Giappone sulla rivista Harta. Un manga divertente e garbato, ricco di messaggi positivi e adattissimo a qualsiasi età. Consigliatissimo, nella speranza di una futura pubblicazione in lingua italiana. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEheaJfgxrzfBWSLDz8vV06YM2G3tm9i3l9RFy6Xg6l4_xy75V4JqikAN-RQ34lsAjTK1F9Aofp6z8w8sZEF0AOEHEoeLnpLeZx8xS0pJnkVKOtA5454NKPHJTRnMOkoRNKC7BqDws2OTricpmhLVBKDe964973wD_hp9NDtpe4z01jWRxd7QLALJ_GmSg=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEheaJfgxrzfBWSLDz8vV06YM2G3tm9i3l9RFy6Xg6l4_xy75V4JqikAN-RQ34lsAjTK1F9Aofp6z8w8sZEF0AOEHEoeLnpLeZx8xS0pJnkVKOtA5454NKPHJTRnMOkoRNKC7BqDws2OTricpmhLVBKDe964973wD_hp9NDtpe4z01jWRxd7QLALJ_GmSg=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Di nuovo Yama Wayama (che si conferma la più grande sorpresa del 2021) , con il suo volume di esordio <i>Captivated, By You.</i> Nella prima parte abbiamo per protagonista Hayashi, uno studente tutto sommato anonimo ma che grazie ai suoi comportamenti bizzarri e spensierati riesce ad attirare l'attenzione delle persone intorno a lui. Nella seconda parte abbiamo per protagonista Nikaidou, uno studente dall'aspetto lugubre che sembra uscito da un manga di Junji Ito e Medaka, il suo vicino di banco, incuriosito da quel ragazzo così bizzarro. Wayama si trova pienamente a suo agio con le ambientazioni scolastiche, ed il suo humour brillante e allo stesso tempo buffo pervade anche questa opera. L'edizione Yen Press è bella ma costosa, quindi spero in una edizione italiana. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj3t1R2XoH46nD2YehHdunxHK3FoeaLO0hK9_c4YcM4YkzrDOmJkqCBwBdk3O5xDS7uj4ZOAccWzVqYZAnXKFxY5nl1GERUGuRXJL4VnoANGiAso_NuyPxtFNkmk3sXvWuWHEJnHU0mKruIaRHJzoGXDiu2uhn3uu1AnzmpidPCOW_oqZnL9yqd3rwYsw=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj3t1R2XoH46nD2YehHdunxHK3FoeaLO0hK9_c4YcM4YkzrDOmJkqCBwBdk3O5xDS7uj4ZOAccWzVqYZAnXKFxY5nl1GERUGuRXJL4VnoANGiAso_NuyPxtFNkmk3sXvWuWHEJnHU0mKruIaRHJzoGXDiu2uhn3uu1AnzmpidPCOW_oqZnL9yqd3rwYsw=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Princess Maison è la storia di Sachi, una ragazza lavoratrice che cerca di acquistare una casa tutta per sé. Ma allo stesso tempo è la storia di molte donne, spesso single, che cercano o affermano il loro posto nel mondo. Aoi Ikebe , con il suo stile minimal ma sempre pregnante, è una delle voci più acute nel descrivere l'universo femminile, e questa serie è un assoluto gioiello. Forse la più bella letta nel 2021.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgqlZX7oZmW_izQF_maSvLrsNUezGo4luoGrShgrzdUTvlh57ke3PJrPY10WcKt8i1dn-I8Hshp1bxTKqA2u_plZupxYaLCKvmOEVaiH1vmDyfN_KOYRkPoJirfbbpNxV_FZn6TAknR-eiUwg--sHelhQYGoYbuXqf5SxtjYM4ckH5PlmwWEVlXFDhFgg=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgqlZX7oZmW_izQF_maSvLrsNUezGo4luoGrShgrzdUTvlh57ke3PJrPY10WcKt8i1dn-I8Hshp1bxTKqA2u_plZupxYaLCKvmOEVaiH1vmDyfN_KOYRkPoJirfbbpNxV_FZn6TAknR-eiUwg--sHelhQYGoYbuXqf5SxtjYM4ckH5PlmwWEVlXFDhFgg=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i style="font-style: italic;">La Lanterna di Nyx </i>è uno splendido racconto di formazione, ambientato fra Nagasaki e la Francia. La giovane Miyo, una ragazza orfana che vive dagli zii, trova un impiego in un negozio di antichità e di oggetti provenienti dall'Europa, e ben presto verrà coinvolta nelle vite straordinarie delle persone che lo gestiscono. Kan Takahama ha fatto della tematica dell'incontro fra culture diverse ( in particolar modo fra quella francese e quella giapponese) una delle sue bandiere, e questa graziosa e riuscitissima serie conferma tutto il suo talento. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhfX89NsES2yHVzqqxDeYSH3qSnhfvibbP7u7ylPQ4cFHL2ls1-mvP_ZvbxNylnJgARI-pQvkd3l03mnWoOZnXlEiQFXyQ5Lex98Q2y3uPHTCXA6MQnFGRZPQ99wmR29mMYoQpbVacmwL1lGMmx-YWvdedf-aOalwCoqTso62po2R_7nHBEz0WZQd4iug=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhfX89NsES2yHVzqqxDeYSH3qSnhfvibbP7u7ylPQ4cFHL2ls1-mvP_ZvbxNylnJgARI-pQvkd3l03mnWoOZnXlEiQFXyQ5Lex98Q2y3uPHTCXA6MQnFGRZPQ99wmR29mMYoQpbVacmwL1lGMmx-YWvdedf-aOalwCoqTso62po2R_7nHBEz0WZQd4iug=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Di adattamenti (a fumetti e non) de <i> I miserabili </i>di Victor Hugo ce ne sono a bizzeffe, ma mai, e sottolineo mai mi sarei aspettato di trovarne uno così fedele al romanzo originale. Di certo, non ad opera di un autore shounen come Takahiro Arai. E invece, pur con alcune leggerissime libertà ed esagerazioni nello stile, riesce perfettamente a rendere su carta lo spirito di quest'opera così grande (se non addirittura ingombrante), smaltendo al momento giusto e gestendo in modo mirabile il gran numero dei personaggi. Davvero una piacevole sorpresa. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhj8zejZ0o-jRb-fNU4NdKG2MMsBuv9uHF14CR-VD2zr31RbcbBJNCkt9eNvGlGGA7BvpjW1xgWGylxehtbW4SitWkcvZ7U_V5Cx3Zpmy7tJ6FcTukaoqgvW5cute_dO_KXSaA2VS5ohy2Ca5jaJWm3FU26z2BZpHqrypQtwtsFicSOP2DvbWe1KHhyxQ=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhj8zejZ0o-jRb-fNU4NdKG2MMsBuv9uHF14CR-VD2zr31RbcbBJNCkt9eNvGlGGA7BvpjW1xgWGylxehtbW4SitWkcvZ7U_V5Cx3Zpmy7tJ6FcTukaoqgvW5cute_dO_KXSaA2VS5ohy2Ca5jaJWm3FU26z2BZpHqrypQtwtsFicSOP2DvbWe1KHhyxQ=s320" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Passione fa rima con maledizione, e Kazuo Kamimura rielabora con il suo stile inconfondibile tredici storie della tradizione onryo (racconti di fantasmi/spiriti vendicativi). La passione che pervade questi personaggi è come una febbre che non si estingue nemmeno dopo la morte, e anzi, si trasforma in rancore e condanna i colpevoli ad una perfetta legge del contrappasso. Edizione costosissima ma vertiginosamente bella e curata (è l'unica edizione al mondo ad avere tutti e 13 i racconti originali nell'ordine di pubblicazione, e tutto grazie al lavoro certosino di Paolo La Marca e della figlia di Kamimura Migiwa, che ha fornito le tavole a colori originali). </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhnMs18DKbTpj0cH3rtFIdG2Sb8o_W8OiDRqDMKwjVXB9kQhr7tCTCSvv0Y3jSqY1-t4R6m6Pj_RjlGXuQGDoiwt7SGNuon7MCO_J5HMF3w1Zu5KPROpyjPD6DK-Zzb9mdi3T6_0XCeNbySlZYHOh_P4IwT25woHqAUm91MmGLYsqAtGrh86VzEamvwpA=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhnMs18DKbTpj0cH3rtFIdG2Sb8o_W8OiDRqDMKwjVXB9kQhr7tCTCSvv0Y3jSqY1-t4R6m6Pj_RjlGXuQGDoiwt7SGNuon7MCO_J5HMF3w1Zu5KPROpyjPD6DK-Zzb9mdi3T6_0XCeNbySlZYHOh_P4IwT25woHqAUm91MmGLYsqAtGrh86VzEamvwpA=s320" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Shadow House</i> parla di Emilico, una goffa e pasticciona "bambola vivente" che ha il compito di fare da controfigura alla nobile Kate Shadow, una delle ombre che formano il prestigioso (e misterioso) Casato Shadow. Fra le bambole viventi e le ombre ci deve essere una perfetta e asettica collaborazione, ma fra Kate ed Emilico nasce invece un'amicizia vera, che le spingerà a voler scoprire di più sul casato ed il patriarca che lo comanda. Questa serie mi ha sorpreso parecchio : sicuramente l'estetica di mio gusto ha aiutato, ma devo ammettere che anche la trama, che alterna capitoli slice of life ad altri misteriosi e inquietanti, mi ha sorpreso. Se non va troppo per le lunghe (ed il rischio c'è) potrebbe rivelarsi un vero gioiellino. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Questi sono i titoli scelti per il 2021. Un paio di opere sono rimaste fuori (vedi <i>Ikoku Nikki, </i>la bella miniserie<i> Randagi </i>e <i>Quel che resta del sogno</i>) ma ne ho già parlato altrove e sono sicuro che verranno citate in altre classifiche. Tezuka l'ho lasciato fuori, perché altrimenti mi dite che sono fissato! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Avete letto qualcosa di questi titoli? Fatemi sapere i vostri preferiti del 2021!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-73354819529975686492021-12-08T15:40:00.002+01:002021-12-08T15:43:06.379+01:00I manga che non leggeremo mai in Italia 38 - Pygmalio di Shinji Wada <p><b><u><br /></u></b></p><p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgW58pK3oitPg9Vlggyi1uMkOyttKPLzdJTO5Mzt7QUFjeEXRFTllo74z50uVrq3mVQOl5rVUfM5CRXPKzSxWs-DqqSPjSd1K4txz2wktRexR0wk2kHmVNEtBg7gZNIodUP8Ltl5-8EcruQNM9crFrK4Uj9AsCG0GTPJaLKgPX9kCaRGo3iYB2J69n4hA=s577" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="577" data-original-width="507" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgW58pK3oitPg9Vlggyi1uMkOyttKPLzdJTO5Mzt7QUFjeEXRFTllo74z50uVrq3mVQOl5rVUfM5CRXPKzSxWs-DqqSPjSd1K4txz2wktRexR0wk2kHmVNEtBg7gZNIodUP8Ltl5-8EcruQNM9crFrK4Uj9AsCG0GTPJaLKgPX9kCaRGo3iYB2J69n4hA=s320" width="281" /></a></b></div><b><br /><u><br /></u></b><p></p><div style="text-align: justify;"><b><u>Titolo</u></b>: <b>Pygmalio</b> (ピグマリオ) </div><div style="text-align: justify;"><br /><b><u>Info</u></b>: E' un manga serializzato sulla rivista a target shoujo <i>Hana to Yume</i> a partire dal 1978. E' composto da 27 volumi , in seguito ristampati in un' edizione bunko da 12. Nel 1990 , anno della conclusione del manga, è uscito un anime di 39 episodi.</div><div style="text-align: justify;"><br /><b><u>Autore</u></b>: <i>Shinji Wada</i> è stato un autore prolifico e amato, che a partire dagli anni 70 (e fino alla sua morte avvenuta nel 2011) ha sempre disegnato opere per un target femminile , caratterizzate però da trame ricche di azione, con ambientazioni insolite e con diverse incursioni nell'horror e nel mistero. La sua serie più famosa (che ha generato un franchise tutt'ora molto solido e vitale ) è <i>Sukeban Deka</i> , storia di una giovane studentessa chiusa in riformatorio che viene assoldata dal governo come "agente sotto copertura" : il suo compito sarà quello di infiltrarsi nelle scuole superiori di tutto il Giappone , per indagare su vari crimini e abusi di potere, e sopratutto, per poter salvare la madre chiusa nel braccio della morte. </div><div style="text-align: justify;">Attivo anche come sceneggiatore, è venuto a mancare improvvisamente nel 2011, lasciando incompiuta la sua ultima opera <i>Kugutsushi Lin . </i>In Italia , ahimè, è stata pubblicata solamente un'opera da lui sceneggiata , ovvero la mediocre miniserie <i>White Dragon </i>, su disegni di Yu Kinutani.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj1Lbydoti6RAfr3iPBwHskPI_L4mQ0g-bUkHqUC1Vjj1IVOMmSvukNVv23qONIuVr_Myu7xv0ocXXMhoR1mCP9xnUTzQv6Unj-1TVx1ncm3ChXrYtbVZ7YMYsD_qOPmx_rz6Oq932lNnj73q93SW6dd5GEFr0_09zCUR0L3EjeStHWHrqhUpujLbkxkg=s949" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="484" data-original-width="949" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj1Lbydoti6RAfr3iPBwHskPI_L4mQ0g-bUkHqUC1Vjj1IVOMmSvukNVv23qONIuVr_Myu7xv0ocXXMhoR1mCP9xnUTzQv6Unj-1TVx1ncm3ChXrYtbVZ7YMYsD_qOPmx_rz6Oq932lNnj73q93SW6dd5GEFr0_09zCUR0L3EjeStHWHrqhUpujLbkxkg=w400-h204" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Alcune fra le opere più famose di Shinji Wada</td></tr></tbody></table></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;"><br /></u></div><div style="text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;">Trama</u>: Il protagonista di Pygmalio è il principe Kurt, un terribile monello che nonostane le nobili origini e gli impegni scolastici passa gran parte del suo tempo a giocare con gli altri bambini del villaggio. Ma Kurt è diverso dai suoi amici: per prima cosa, ha una forza sovraumana e soprattutto, non ha una mamma. La mancanza di questa importante figura lo rattrista molto, ed il re suo padre, si è sempre rifiutato di parlargli di lei prima della cerimonia per il suo ottavo compleanno.</div><div style="text-align: justify;">A pochi giorni da quella fatidica data, Kurt scopre una stanza segreta con una statua bellissima , e con il proseguire della storia piano piano il mistero si svela: la madre Galatea era in realtà la dea guardiana del villaggio, figlia del dio della luce Agnus, che per amore del re decise di abbandonare la sua immortalità, pur continuando a fare del bene per il suo popolo. Ma la figlia del dio malevolo Elzo, la crudele Medusa, per contrastare questo bene la trasformò in pietrà, insieme a gran parte degli abitanti del villaggio. Al Re concesse otto anni di tregua, quindi durante la cerimonia per il suo compleanno Kurt deve fare una scelta: piegarsi a Medusa e mantenere la pace o ribellarsi mettendo a rischio la vita di tutti? Kurt sceglie di ribellarsi, e dopo aver sconfitto gli emissari di Medusa decide di partire alla sua ricerca, con il solo scopo di sconfiggerla e liberare la madre dalla sua prigione di pietra. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4mf7aFmqBZbvaLZyhaWXfwBsZgSR7AeCZA8Yqfa-rmtr48fKn5qcuR4SFJ4cnBEyTWD184xm16lQaVWSNf2SaS4OVMInD4a1C54ZjpctQaetzm1bbOy5pmIVo7Qhnamif-3L_qcj2gMplwahxO_mx1sFjuqBras_Z3rFWjYEvgoX1dimERAv9JoHBWw=s1638" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1638" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4mf7aFmqBZbvaLZyhaWXfwBsZgSR7AeCZA8Yqfa-rmtr48fKn5qcuR4SFJ4cnBEyTWD184xm16lQaVWSNf2SaS4OVMInD4a1C54ZjpctQaetzm1bbOy5pmIVo7Qhnamif-3L_qcj2gMplwahxO_mx1sFjuqBras_Z3rFWjYEvgoX1dimERAv9JoHBWw=w400-h293" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><u>Commento di Yue</u></b>: Ho letto questo manga in uno stato di totale rapimento. </div><div style="text-align: justify;">E' possibile rimanere sopresi e coinvolti da un' opera dalle premesse così blande e per certi versi già viste (per un lettore del 2021) ? La risposta è "Sì, perché Shinji Wada è un grande maestro".</div><div style="text-align: justify;">A vedere il suo stile così pulito, elegante, e rispettoso dei canoni estetici dello shoujo classico uno si aspetterebbe una storia garbata, fiabesca e mai troppo violenta o complessa . E invece Pygmalio è una sopresa continua: un manga calibratissimo nel ritmo (nonostante il numero di volumi fila via che è un piacere) , con personaggi carismatici e in continua crescita e con scene talmente forti e inaspettate da lasciare completamente spiazzati. Il viaggio di Kurt, i personaggi che incontra (ce ne sono di controversi e bellissimi) , i suoi numerosi conflitti e dilemmi morali contribuiscono a dare una profondita tutta particolare alla storia , rendendola emozionante e appassionante. Fra l'altro, io non sono mai stato un grande fan del genere fantasy, ma Pygmalio, con la sua estetica che pesca un poco dall' antica Grecia e dall'europa medievale , concettualmente assomiglia di più a un RPG che a un fantasy duro e puro. </div><div style="text-align: justify;">Vorrei davvero tanto venisse pubblicato in Italia. La composizione perfetta delle sue tavole , le scene d'azione super dinamiche ed il suo desiderio di osare sempre e comunque a dispetto del target (o forse grazie ad esso, visto che il target shoujo e sempre stato più permissivo rispetto a quello shounen) rendono Shinji Wada un mangaka straordinario, degno di rientrare fra i grandi. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ve lo consiglio. Sì, proprio a tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEih_2r9maJ4-yOFomB24Bvmv8-k_JYIetl1hNgP9wouQMGayQ2wGl7cumG9XmPN6PrkEh26h7DBaNmZXKJwscNyEqXvArxqPNS2YDMjpk8m2pu05zzVveE1NLqxF8ADJI-AZtJd1S5c5eXQLfol0mcPjeE8JurE0Kui_atIjDgtAaCTBSnve_HaFhiI9Q=s547" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="428" data-original-width="547" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEih_2r9maJ4-yOFomB24Bvmv8-k_JYIetl1hNgP9wouQMGayQ2wGl7cumG9XmPN6PrkEh26h7DBaNmZXKJwscNyEqXvArxqPNS2YDMjpk8m2pu05zzVveE1NLqxF8ADJI-AZtJd1S5c5eXQLfol0mcPjeE8JurE0Kui_atIjDgtAaCTBSnve_HaFhiI9Q=w400-h313" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;">Si trova in lingue comprensibili ?</u>: Sì, si trova tutto su <a href="http://wingtipcafe.blogspot.com/p/pygmalio.html">WingtipCafe Scans</a></div>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-4327716680659958182021-11-21T14:18:00.002+01:002021-11-21T14:18:17.060+01:00Free Talk 1 : Letture di Novembre <div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Non ho una gran passione per i post dove parlo di mille cose, eppure , vuoi per comodità o pigrizia, ci casco sempre. Ma nelle ultime settimane ho letto parecchie novità e volumi unici, e ne voglio parlare in modo "easy", senza troppi fronzoli. Quindi, eccoci qua!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfN_J2vm-cLuwasgYNG35004CMa-l_eBnOgp13geI3gl93haALK0c1sVp4kX8nUnxc-TA8akofn30e0hKKch6qgnguSlIvrC5-7VHpoKYjVDyz-t0AE9RSU42IZvtUsKvN4qP0DqJ5IEsk/s2048/IMG_20211121_101336.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfN_J2vm-cLuwasgYNG35004CMa-l_eBnOgp13geI3gl93haALK0c1sVp4kX8nUnxc-TA8akofn30e0hKKch6qgnguSlIvrC5-7VHpoKYjVDyz-t0AE9RSU42IZvtUsKvN4qP0DqJ5IEsk/w240-h320/IMG_20211121_101336.jpg" width="240" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><b>Called Game</b> vol.1 di <i>Izumi Kaneyoshi</i></div><div style="text-align: justify;">Izumi Kaneyoshi è un'autrice che mi piace molto. I suoi shoujo non sono mai scontati, ed oltre ad avere uno splendido sense of humour (che traspare potentissimo in opere come <i>Ma quando mai?!</i> e <i>SEIHO HIGH SCHOOL Men's </i>) se la cava egregiamente anche nei drammi storici come dimostrato nell'appassionante <i>Il fiore millenario</i>. Questo <b>Called Game </b>, come la sua precedente opera, promette intrighi, colpi di scena e una buona dose di dramma e amore, il tutto calato in un'ambientazione che ricorda un po' l'Inghilterra di Enrico VIII. </div><div style="text-align: justify;">Nel primo volume abbiamo una caparbia principessa (Aruna) che viene data in sposa/ostaggio ad un regno confinante , e che decide di scambiare la sua identità con la sua ancella , facendosi passare per un cavaliere al suo servizio. Una volta arrivata nel regno del futuro marito scoprirà che ci sono altre cinque "regine", perennemente in lotta per conquistare il trono.</div><div style="text-align: justify;">Nel complesso ho trovato questo primo volume interessante, anche se devo ammettere che come incipit mi ha colpito di meno rispetto a Il fiore Millenario. Lo scambio di identità e la protagonista che veste panni maschili sono tutto fuorché idee originali , anche se la sotterranea ma sanguinosa lotta fra le aspiranti regine è molto intrigante. A convincermi meno è l'elemento "shoujo": tutti i personaggi maschili, almeno in questo primo volume, a parte l'essere possibili interessi amorosi , sono piuttosto inutili e poco caratterizzati. La Kaneyoshi, pur utilizzando sempre protagoniste carismatiche ha un po' il vizio di ripetere lo schema della "damigella in pericolo salvata dal personaggio maschile di turno", e temo che anche in quest'opera finirà così. Peccato, perché sarebbe bello, per una volta, avere una protagonista che si salva da sola. </div><div style="text-align: justify;">In definitiva, un primo volume promosso con una sufficenza. Vedremo cosa succederà nei prossimi volumi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdZk2quf8W8Kta6htwvpJIpCpY6YspNn43-yfTbBZaYgHixzt3xh7dn379TZBmqh3HJZNf9EaM2xjV1oRcT9PjRitCH_DIcaWR9goG5mMGtEJiPVvNV7EMYE2IOXVzge5rQYCk7bhvUh7W/s2048/IMG_20211121_101638.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdZk2quf8W8Kta6htwvpJIpCpY6YspNn43-yfTbBZaYgHixzt3xh7dn379TZBmqh3HJZNf9EaM2xjV1oRcT9PjRitCH_DIcaWR9goG5mMGtEJiPVvNV7EMYE2IOXVzge5rQYCk7bhvUh7W/w240-h320/IMG_20211121_101638.jpg" width="240" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><b>Il condominio degli Yokai e altri racconti - Lion Books</b> vol. 1 di <i>Osamu Tezuka</i></div><div style="text-align: justify;">Per Hikari/001 Edizioni è uscito in questi giorni il primo volume dei <b>Lion Books</b> : un enorme e scomodo mattone che raccoglie i primi tre volumetti originali. La serie Lion Books raccoglie storie brevi (o comunque non più lunghe di un volume) uscite su Shonen Jump negli anni 70. </div><div style="text-align: justify;">In questo primo tomone italiano sono raccolti i volumi <i>Adachi -Ga-Hara</i>, che raccoglie quattro storie a tema sci-fi, <i>Miraggio, </i>che raccoglie due storie ad ambientazione storica e due ad ambientazione contemporanea , ed infine <i>Mansion Oba</i>, serie composta da tre capitoli che parla di un gruppo di Yokai sfrattati dalla loro foresta, che si trasferiscono in un condomio sotto spoglie umane per covare vendetta nei confronti degli esseri umani che li hanno cacciati.</div><div style="text-align: justify;">Nel complesso, ho trovato il livello delle storie molto buono: si vede che il target è piuttosto giovane, ma sono tutte davvero ben scritte e disegnate, che parlano di umanità, rispetto per l'ambiente e per le diversità (insomma, i temi cari a Tezuka ci sono tutti). Mansion Oba rappresenta la parte più divertente e satirica del volume, anche se ho preferito le prime due parti.</div><div style="text-align: justify;">La dimensione del volume (scomodissima) ed il prezzo non accessibile (pur tenendo conto delle seicento e passa pagine) lo rendono un prodotto solo per fan sfegatati, e questo mi dispiace un po' perché si tratta davvero di una bella raccolta. Curiosità: nella foto ho messo il mio tankobon giapponese in formato mini di Mansion Oba, che mi è stato regalato tanti anni fa dall'osamushiana d.o.c Deda. C'è una bella differenza fra i due!</div><p><i><br /></i></p><p><i><br /></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjtlwkyLRjIOdntwaix19izB1e-jDRgebOCRy98IV9h3MHQFlRc5HlZnPzjGra4zzK_5EQ74QAvC0R2Bi0Wg_S0snQoEE0RybbJNtbW5zCYZixgWxFG0U71AZ-W5zUqGf0118GsQPvmXTf/s2048/IMG_20211121_101909.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjtlwkyLRjIOdntwaix19izB1e-jDRgebOCRy98IV9h3MHQFlRc5HlZnPzjGra4zzK_5EQ74QAvC0R2Bi0Wg_S0snQoEE0RybbJNtbW5zCYZixgWxFG0U71AZ-W5zUqGf0118GsQPvmXTf/w240-h320/IMG_20211121_101909.jpg" width="240" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><b>Cannibale</b> di <i>Kazuo Kamimura </i>e <i>Yu Aku</i></div><div style="text-align: justify;">Una giovanissima ragazza "di periferia" sogna di diventare una stella dello spettacolo, e ci riuscirà grazie all'aiuto di un diabolico talent scout e di tante altre persone che lei finirà per "divorare", pur di raggiungere vette sempre più alte. </div><div style="text-align: justify;">Non mi aspettavo molto da questo volume, e così è stato. La storia è trita e ritrita, ed anche Kamimura non è proprio al massimo del suo splendore . Sia chiaro: non è un brutto volume, ma per l'ennesima volta mi è venuto da pensare con quale criterio siano scelte le opere di Kamimura edite in Italia. Con tutto il ben di dio della sua produzione continuano ad arrivare opere semisconosciute, superflue e dimenticabili. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipCmy-b0MuFxwnVBPOpcAnnjoWi0rQ-KZ2mpC1KCRu6vhcnnmc6UAxgXGNnH29XFgGgHVpqOHaZUZ6Mq-mAJFZySd721LQR_8Pi2U-Kw6vZAMat0KAqXtxcIpZxQPL80NTkdz7tnBOjBnZ/s2048/IMG_20211121_101439.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipCmy-b0MuFxwnVBPOpcAnnjoWi0rQ-KZ2mpC1KCRu6vhcnnmc6UAxgXGNnH29XFgGgHVpqOHaZUZ6Mq-mAJFZySd721LQR_8Pi2U-Kw6vZAMat0KAqXtxcIpZxQPL80NTkdz7tnBOjBnZ/w240-h320/IMG_20211121_101439.jpg" width="240" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><b>Il buio oltre la finestra triangolare</b> 1 di <i>Tomoko Yamashita </i></div><div style="text-align: justify;">Tomoko Yamashita è una mangaka che adoro, e il suo <i>Ikoku Nikki </i>(edito in Italia da Flashbook) è uno dei josei più interessanti del momento. A sorpresa (ma non tanto, vista la recente uscita dell'anime) Magic Press ha annunciato e pubblicato il primo volume di <i>Il buio oltre la finestra triangolare </i>, storia di un giovane libraio in grado di vedere i fantasmi e di un misterioso e losco "esorcista" con problemi "di vista" . I due non potrebbero essere più diversi, ma i loro congiunti poteri funzionano benissimo . C'è solo un piccolo problema : per usarli devono unire le loro anime, e l'effetto di questa unione è quello di un travolgente amplesso . Ebbene sì, questo manga viene targettizzato come BL, ma a parte l'affinità fra i due protagonisti sembra piuttosto un seinen sugli spiriti e le maledizioni. Il primo volume è decisamente introtuttivo ma getta delle basi molto interessanti. A lasciarmi piuttosto scettico (ed a smorzare l'entusiasmo) è stato l'adattamento/traduzione: alcuni passaggi li ho trovati proprio fumosi e poco comprensibili . Ma magari è solamente una mia impressione. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjSYKWdJizKMM_v0OLWCL6eHxeuCFRpm5yCFHLHQKFJA-1hMRes5BuuhYBNkGAKnXN5NPh67tSKI72jeLocpHn74uu-VeDW32bjzSoTO8D4hGHdiTRrlmdwPeSagp6B0O-_d-CxSUctfXv/s2048/IMG_20211121_101256.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjSYKWdJizKMM_v0OLWCL6eHxeuCFRpm5yCFHLHQKFJA-1hMRes5BuuhYBNkGAKnXN5NPh67tSKI72jeLocpHn74uu-VeDW32bjzSoTO8D4hGHdiTRrlmdwPeSagp6B0O-_d-CxSUctfXv/w240-h320/IMG_20211121_101256.jpg" width="240" /></a></div><br /><b>One Room Angel</b> di <i>Harada</i><div><div style="text-align: justify;">Non avevo mai letto niente di questa autrice, ma il suo stile non mi dispiace, e la storia di questo angelo che letteralmente precipita nella vita di un trentenne un po' disadattato mi incuriosiva. Nel complesso mi è piaciuto, ma ho fatto un po' fatica a finirlo. Ci sono un paio di passaggi molto belli ed emozionanti, ma altri (tanti) un po' noiosi e scontati. Nel complesso, l'autrice usa una struttura narrativa già usata in mille altre opere (finale compreso) , ma il tutto finisce comunque per funzionare. Di certo, nessuno si aspettava un'opera così delicata da Harada, visti i lavori precedenti!</div><div><br /></div><div><br /></div><div><i><br /></i></div><div><i><br /></i></div><div><i><br /></i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZKwHLNV6y74F62edyKaNQKE02n67f0JRwDp8h4zCt51ZBnOMyclieCDnf4Kk23LZ6z2k5IfJAqDfEz-cC9RIVn3p3vmvYB78sKI_A4_6sKjRFX3_zwoOZFs7z43YHEvrn6K8qqyJb0ttN/s2048/IMG_20211121_103303.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZKwHLNV6y74F62edyKaNQKE02n67f0JRwDp8h4zCt51ZBnOMyclieCDnf4Kk23LZ6z2k5IfJAqDfEz-cC9RIVn3p3vmvYB78sKI_A4_6sKjRFX3_zwoOZFs7z43YHEvrn6K8qqyJb0ttN/w240-h320/IMG_20211121_103303.jpg" width="240" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><b>Fusuke</b> di <i>Osamu Tezuka</i></div><div style="text-align: justify;">Rizzoli Lizard , sotto la guida di Vincenzo Filosa, continua a tirare fuori opere poco note di Tezuka. <i>Thunder Mask </i>(il precedente titolo uscito su questa collana) è un'avventura piuttosto blanda di botte fra alieni, più alla Go Nagai che alla Tezuka, ed infatti mi ha colpito poco. Fusuke invece si è rivelato soprendente: le assurde avventure del mediocre salaryman protagonista rappresentano un affresco caustico e satirico della società giapponese, che ne addita la cupidigia, la repressione sessuale e tutte le sue contraddizioni e ossessioni. Lo stile è minimal e da gag manga, abbastanza simile a quello già visto in Diletta (altra opera geniale ma poco considerata).</div><div style="text-align: justify;"> Lo consiglio? Io per primo ero parecchio scettico, all'inizio, ma mi sono ritrovato a leggerlo tutto di fila con grande gusto. Quindi sì, lo consiglio, soprattutto se volete staccare dal Tezuka "solito" e leggere qualcosa di più particolare .</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgId3yl2-i8MwYePMOWzCrdEQYWm8dlMiIKKpmFj316bzyi4dHoNkBZeS-fghvejVMnibtVakaF1uPGzvl4hi_hZwkCo-uFqo5gIa-6ldHd4Iejvop4nI684VtbYmmjJ7KePnRz9INo2NSA/s2048/IMG_20211121_103221.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgId3yl2-i8MwYePMOWzCrdEQYWm8dlMiIKKpmFj316bzyi4dHoNkBZeS-fghvejVMnibtVakaF1uPGzvl4hi_hZwkCo-uFqo5gIa-6ldHd4Iejvop4nI684VtbYmmjJ7KePnRz9INo2NSA/w240-h320/IMG_20211121_103221.jpg" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b>Restart</b> vol.1 di <i>cocomi</i></div><div style="text-align: justify;">Solitamente sono una persona molto aperta per quanto riguarda i generi e il tipo di letture, ma ahimè sono un essere umano, e tutt'ora ho sempre un po' di pregiudizi nei confronti del genere BL. Non per la tematica trattata , ovviamente, ma per il fatto che è un genere commerciale e stereotipato, fatto per un pubblico femminile al di fuori della comunità LGTBQ+ e con storie poco realistiche. Lo so, sto facendo di tutta l'erba un fascio e sono il primo a trovare un po' sentenziose queste mie affermazioni. Ma tranne rari e apprezzatissimi casi , per mia esperienza personale è sempre stato cosi.</div><div style="text-align: justify;">Questo Restart si allontana in modo particolare dal BL medio? Assolutamente no. </div><div style="text-align: justify;">La storia è presto detta: Mitsuomi è nato in un paesino di campagnia (dove i suoi genitori hanno un negozio di articoli buddisti) , ma ben presto si è trasferito a Tokyo , prima per studio e poi per lavoro. All'inizio del volume (a causa del suo carattere poco servizievole e brutalmente onesto) viene licenziato, e torna nel suo paesello per prendere le redini dell'attività di famiglia. Qui incontra Yamato, un giovane e solare ragazzone che è stato adottato da uno dei vicini della sua famiglia. Nonostante i caratteri diametralmente opposti, fra i due nasce un'amicizia e poi... beh, dai, lo sapete.</div><div style="text-align: justify;">Come ho già detto è una storia che si sviluppa su binari noti e con tutti gli stereotipi possibili e immaginabili, ma i personaggi sono così ben caratterizzati e la storia è così delicata e dolce che alla fine mi è piaciuto tantissimo. Non mi fa cambiare idea su questo genere, ma il secondo volume lo leggerò più che volentieri!</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div></div></div><div style="text-align: left;">Bene, queste sono state le letture delle ultime settimane. Voi avete preso niente? Fatemi sapere nei commenti.</div>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-6492017677439957612021-11-14T18:38:00.012+01:002021-11-17T17:19:13.572+01:00Colmare un vuoto : La Osamushi Collection di Jpop <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqlXaqVgzLwknZz3soarx0HcaADgEdOEMVF2BczR8LscACqjlprtaFmHP4RP5mMlM945m7rVEzyW19hNUPnZEA3etXaERIrYZraMNMMFznqy6oQRPr7nPsm7TqAPv1nlVbrs8FgAfefg5_/s2048/IMG_20211114_183714.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1135" data-original-width="2048" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqlXaqVgzLwknZz3soarx0HcaADgEdOEMVF2BczR8LscACqjlprtaFmHP4RP5mMlM945m7rVEzyW19hNUPnZEA3etXaERIrYZraMNMMFznqy6oQRPr7nPsm7TqAPv1nlVbrs8FgAfefg5_/w400-h222/IMG_20211114_183714.jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div style="text-align: justify;">I personaggi di Osamu Tezuka non hanno mai fatto parte della mia infanzia : <i>Astroboy</i>, <i>La principessa Zaffiro</i>, <i>Kimba</i> e <i>Black Jack</i> li conoscevo per fama, sì, ma non mi ero mai interessato più di tanto a loro. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il first contact con il dio dei manga è avvenuto piuttosto tardi, e con un'opera molto particolare: <b>MW</b>. Sfogliando un' anteprima rimasi colpito da alcune tavole dal contenuto omoerotico che omaggiavano palesemente l'illustratore inglese <i>Aubrey Beardsley</i> , e con mia grande sopresa scoprii che si trattava di un manga di Osamu Tezuka. Sapevo già che il maestro si era cimentato in opere per un pubblico maturo molto drammatiche come <b>La storia dei tre Adolf</b> (che non avevo letto), ma la lettura di MW mi sconvolse ugualmente . Michio Yuki è un personaggio amorale, crudele e repellente, ma così incredibilmente affascinante! Lo ammetto, ero come in preda ad una sorta di febbre estatica, ed arrivai a pensare che non avrei letto un'altra opera di Tezuka altrettanto bella. Ma poi arrivò il magistrale <b>Ayako</b>, e poi il grottesco <b>Kirihito</b> e a quel punto ho capito che di Tezuka volevo leggere TUTTO.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A quei tempi, Tezuka era edito in Italia grazie al compianto <b>Gianni Miriantini</b> e alla sua <b>Hazard Edizioni</b> : una casa editrice che porterò sempre nel cuore, piena di persone competenti e garbate e sempre pronte a venire incontro agli appassionati di Osamushi (ricordo ancora i loro incredibili sconti, grazie ai quali abbiamo recuperato svariate serie).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Però, nonostante la pubblicazione di gran parte delle sue opere più famose, siamo sempre rimasti un po' indietro rispetto ai francesi, che avevano un' enormità di titoli in più. E fino al 2017 le uscite italiane dedicate a questo autore sono sempre state sporadiche.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A colmare il vuoto è stata Jpop, che nel 2018 annuncia la <b>Osamushi Collection </b>, un'intera collana dedicata al dio dei manga. In questa collana sono state pubblicate sia le sue opere più famose già uscite per la Hazard Edizioni (alcune con nuove traduzioni, come ad esempio <b>Black Jack</b>), sia opere completamente inedite in Italia. In tre anni, al vertiginoso ritmo di tre volumi al mese (minimo), Jpop ha rieditato quasi tutto il catalogo Hazard, insieme a molte opere inedite, sia brevi che lunghe. </div><p style="text-align: justify;">In questo post <u>ho deciso di commentare (il più semplicemente possibile) solo i titoli INEDITI</u>, perché davvero devo dirvi io che <b>La Fenice</b>, <b>La storia dei tre Adolf</b> , <b>Ayako </b>e compagnia sono dei capolavori? Spero proprio di no. </p><div style="text-align: justify;">Partirò dai volumi più recenti , in ordine decrescente.</div><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Dust 8</b></p><p style="text-align: justify;">Un' aereo precipita dopo aver urtato una misteriosa montagna. Solo in otto sopravvivono allo schianto, ma ben presto scoprono la verità : sono in vita unicamente grazie a dei frammenti della montagna, dai quali non si possono separare, pena la morte immediata. Questa montagna ( chiamata "Montagna della vita") si trova nell'aldilà, e ben presto vengono inviati due emissari a recuperare gli otto pezzi in mano ai superstiti. Il volume racconta le storie degli otto protagonisti e del loro comportamento nel breve tempo concesso loro dalle pietre. È un volume molto piacevole, con storie semplici ma sicuramente d'effetto. I due "emissari" potevano essere caratterizzati meglio, ma nel complesso è stata una lettura soddisfacente. </p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Big X </b>(2 volumi)</p><p style="text-align: justify;">Durante la seconda guerra mondiale, uno scenziato giapponese prigioniero dei nazisti inventa un siero in grado di donare una forza ed una stazza colossale a chiunque se lo inietti. Ma piuttosto che donarlo ad Hitler decide di fuggire andando incontro al suo triste destino. Prima di morire affiderà la formula del siero al figlio, che vent'anni dopo si ritroverà nuovamente nel mirino della nuova Lega Nazista. Sarà il giovane figlio di quest'ultimo a prendersi il fardello del siero Big X, diventando il supereroe che tutti aspettavano. Opera piuttosto datata ma gradevole , che strizza l'occhio al <i>Capitan America</i> di Simon e Kirby. Ennesimo titolo più per completisti che per neofiti di Tezuka.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Maria e la bambola </b></p><p style="text-align: justify;">Ovvero Osamu Tezuka e l'educazione sessuale insegnata ai ragazzi degli anni 70. Yakeppaci è uno studente teppistello che partorisce (dal naso) uno spirito incorporeo di nome Maria, che andrà a sistemarsi all'interno di una bambola gonfiabile. Grazie a questo fantasioso espediente, Tezuka affronta (in modo piuttosto didascalico) la sessualità ed i rapporti uomo-donna. Un volume unico che miscela le parti più divulgative ad episodi divertenti di bande rivali e amori , dal sapore vagamente nagaiano. Per gli argomenti trattati risulta decisamente invecchiato male per la sensibilità odierna, ma nel complesso è comunque una lettura buffa e piacevole.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Il terzo occhio</b> (serie in 7 volumi)</p><p style="text-align: justify;">Una delle serie inedite più lunghe approdate sulla Osamushi Collection, ha per protagonista Hosuke Sharaku, un ragazzo delle medie decisamente sciocco che porta sempre uno strano cerotto in fronte. Intorno a lui succedono le cose più bizzarre, e ben presto veniamo a conoscenza del mistero sulle sue origini: appartiene infatti all'antica stirpe dei tre occhi, ed ogni volta che il cerotto in fronte viene rimosso, si apre un terzo occhio e la sua personalità cambia radicalmente! Lo Sharaku "risvegliato" è furbo, a tratti crudele e calcolatore, e si ritrova sempre invischiato in avventure rocambolesche , con lo scopo ultimo di trovare notizie delle sua stirpe. Questa serie è composta in archi narrativi di più capitoli, dove archeologia ed elementi fantascientifici /avventurosi alla Jules Verne formano un perfetto e piacevolissimo mix. </p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Osaka, 1945</b></p><p style="text-align: justify;">(uscito da noi con il titolo "Osaka, 1945") è una splendida occasione sprecata. Presentato come una raccolta di racconti, in realtà è una storia corale in due parti ambientata ad Osaka nell'immediato dopoguerra. In un clima fatto di smarrimento, miseria e disperazione, si muovono un gruppo di personaggi molto particolari : orfani di guerra, giovani delinquentelli e figli ribelli che cercano in tutti i modi (leciti o meno) di risollevarsi in un paese che è stato lasciato letteralmente in ginocchio. Lo stesso Tezuka (con il nome Takatsuka) compare nel manga, e ci viene mostrato come un giovane mangaka in erba, con ancora molto da imparare. Gli elementi autobiografici sono proclamati ed evidenti, e nella prima parte l'autore riesce davvero a fare un dipinto vivido ed emozionante di quegli anni, grazie anche alla coralità della narrazione e ad un paio di personaggi davvero intriganti e ben riusciti . Nella seconda, purtroppo, decide di focalizzarsi sull orfano Tetsu e sul suo piuttosto assurdo desiderio di vendetta, e pur rimanendo una piacevole lettura, si arriva all'ultima pagina senza troppo trasporto, senza contare che la storia si interrompe bruscamente (un po' come accadeva in Vampires, il che mi fa pensare che questo Dotsuitare sia l'ennesima opera interrotta di Tezuka). Altra nota dolente è la totale o quasi assenza di personaggi femminili un minimo caratterizzati : le poche donne che appaiono sono dei meri oggetti sessuali (o quasi), e l'unico interessante, ovvero la giovanissima sorella prostituta del protagonista, viene da subito accantonata. Ed è un peccato, perché il mondo delle Pan Pan (le giovani donne che per sopravvivere arrivavano a prostituirsi per i soldati americani) poteva rivelarsi interessante. Lo stile è quello serioso e dettagliato dei seinen della maturità, chiaramente influenzato dal genere gekiga. In definitiva, una prima parte molto bella e piacevole, ed una seconda meno incisiva e monca nel finale. Peccato!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Brave Dan</b></p><p></p><p style="text-align: justify;">Brave Dan è uno shounen di Tezuka, pubblicato sulla rivista Weekly Shounen Sunday dal luglio al dicembre del 1962. Il volume si apre con la fuga rocambolesca del piccolo Ainu Kotan (il protagonista) e dei suoi genitori, dopo che il padre ha ucciso per autodifesa il terribile sorvegliante del cantiere di legname dove lavorava. Durante la fuga incontrano una tigre ferita scappata da un treno che la stava portando allo zoo, e la salvano da morte certa. La tigre (che si chiama Dan), pur odiando gli uomini salva a sua volta Kotan e i suoi genitori dall'attacco di un branco di segugi, per poi tornarsene nella foresta. Ma quando, poco dopo, Kotan rimane solo (in seguito all'arresto dei suoi genitori) Dan decide di tornare al fianco del bambino, e di proteggerlo. Inizia così la loro amicizia, e in seguito all'incontro con il vecchio cacciatore Upopo verranno a sapere dell'esistenza del misterioso tesoro degli Ainu, e delle tre chiavi necessarie per trovarlo. Secondo Upopo, Kotan è il predestinato che riporterà il tesoro al popolo degli Ainu, ed inizia così ad allenarlo sottoponendolo a prove difficilissime. Passano gli anni, e ben presto arriveranno altre persone interessate al tesoro, tutte capeggiate dal terribile professor Zogel e dal suo scagnozzo Kosekkoku. Come andrà a finire? E quali origini ha questo misterioso tesoro? Come si può intuire siano davanti ad un volume shounen avventuroso piuttosto semplice e lineare, più vicino alle opere degli anni 50 che a quelle più complesse degli anni 70. Ma è per questo motivo un titolo trascurabile? Ebbene no, perché l'ho trovato davvero appassionante, e soprattutto ha come punto forte il bellissimo rapporto fra Kotan e Dan, che pur essendo costruito sull'eterno (e spesso rappresentato in letteratura) rapporto fra uomo e animale selvatico, spesso conflittuale e male accettato dalla società , riesce davvero ad emozionare e coinvolgere il lettore. Dico solo questo : il finale mi ha distrutto, e se avete un cuore distruggerà anche voi. Come ho già detto altre volte, per molti anni ho avuto una sorta di pregiudizio nei confronti delle opere più datate di Tezuka, ma devo ammettere che adesso le apprezzo moltissimo , e anzi, spesso le preferisco ad altre più recenti ma disorganiche e tirate via, e spesso senza finale. Lo metterò insieme a Shinsegumi, un altro volume degli anni sessanta che ho amato moltissimo!</p><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Vampires </b>(2 volumi)</p><p style="text-align: justify;">Serie in due parti che ha per protagonisti umanoidi mutaforma (tutti raggruppati sotto il nome di vampiri) che nascondono la propria esistenza agli esseri umani. Tezuka (egli stesso fra i protagonisti di questo manga) darà riparo ad un giovane lupo mannaro, e questo evento scatenerà un problema dietro l'altro. In questa serie, ad affascinarmi è soprattutto la presenza di Rock Holmes, personaggio dello star system tezukiano che in quest'opera veste per la prima volta i panni del cattivo ambiguo, crudele e amorale, che porterà in seguito allo sviluppo di altri personaggi simili come Michio Yuki di MW. La storia è formata da una prima serie e da un sequel uscito poco tempo dopo. Purtroppo la rivista dove veniva pubblicato quest'ultimo chiuse i battenti prima del termine della storia, che quindi non ha finale (e anzi, finisce con un cliffhanger pazzesco). La prima parte è comunque piacevole e compiuta, e merita sicuramente la lettura.</p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Prime Rose </b> (2 volumi)</p><p style="text-align: justify;">Il modo in cui Tezuka scrive e gestisce i personaggi femminili (tranne rari casi) non mi ha mai fatto impazzire , quindi aspettavo quest'opera con molta curiosità. Nel complesso, beh, ha deluso le aspettative. La trama non è male, e l'idea dei due paesi in guerra che scambiano i rispettivi terzi principi e principesse da tenere come veri e propri ostaggi è decisamente intigante come incipit. Interessante è anche la crescita della protagonista, che da ragazzina viziata si trasforma in principessa guerriera. Ma è proprio l'esecuzione ad essere raffazzonata e disorganica, con una seconda parte anticlimatica, svogliata e tirata via che si redime solo in parte nel finale. Kaos affronta tematiche simili, ed è decisamente migliore.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Triton </b>(2 volumi)</p><p style="text-align: justify;">La storia dell'ultimo tritone rimasto, allevato da una madre umana e deciso a distruggere il clan di Poseidone che ha sterminato la sua stirpe (e che sta allungando i suoi tentacoli all'intera razza umana). E' un manga shonen ricco di azione ma anche di momenti commoventi e drammatici. La prima parte dedicata alla famiglia adottiva di Triton (composta dalla madre e dal fratello) sono le mie preferite, dove Tezuka affronta tematiche a lui care come l'amore, la compassione, le ingiustizie sociali e l'accettazione del "diverso". La seconda parte è quella più prettamente shonen, con battaglie sempre più serrate (ma divertenti) e lo spettacolare e drammatico rendez-vous finale con Poseidone. Mi è piaciuto moltissimo e ve lo consiglio.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Kaos </b> (2 volumi)</p><p style="text-align: justify;">Kaos è uno Shonen action fantascientifico che ha per protagonista un ragazzo che, in seguito al tradimento del suo migliore amico (per gelosia) , si ritrova a vivere una vera e propria odissea per la sopravvivenza, fra viaggi nel futuro, pianeti desertici e ostili e spaventose creature aliene. Opera dal ritmo serrato, fra Stevenson e Jules Verne, mi ha ricordato un po' le saghe fantascientifiche de <i>La Fenice</i> e le prime opere shounen di Osamushi (anche graficamente, pur essendo un titolo del 1978).Anche in quest'opera regna fortissimo il messaggio (caro ad Osamushi) che il rispetto e l'amicizia sono sentimenti universali e necessari, che devono andare oltre ogni differenza di razza, linguaggio e specie. Il finale è un po' velocizzato e tirato per i capelli, ma dà una buona chiusura alla storia. Anche questo è consigliato.</p><div style="text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Unico</b></div><p style="text-align: justify;">Fra tutti i personaggi di Tezuka è il mio preferito: un piccolo Unicorno sfortunato, che a causa di una maledizione è costretto a vagare nel tempo senza poter mettere radici, o lasciare ricordi nelle persone che incontra. Ho letto quest'opera per la prima volta in francese, e rimasi molto colpito dalla storia del protagonista (così triste, quasi struggente) e allo stesso tempo dall'audacità di certi capitoli, che affrontano tematiche tutt'altro che scontate (nonostante sia un'opera shoujo destinata ad un pubblico giovane). Sia chiaro, i vari racconti non sono dei capolavori, e c'è una certa ripetitività di fondo, ma è un'opera che rende di più se letta a piccole dosi. Lo stile grafico è splendido : è il picco più alto dello stile shoujo/disneyano di Tezuka, e poterlo apprezzare nella versione a colori originale è una gioia per gli occhi. </p><p style="text-align: justify;"> </p><p style="text-align: justify;"><b>La principessa Zaffiro - I cavalieri gemelli</b></p><p style="text-align: justify;">Se avete amato Zaffiro, amerete anche questo sequel. C'è poco altro da dire.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Cavie Umane</b> </p><p style="text-align: justify;">Cavie Umane è una raccolta di racconti brevi di fantascienza, pensati per un pubblico giovane. Sono tutte storie vecchiotte (anni 60) e un po' naif, anche se presentano già molte tematiche care a Tezuka, che riprenderà e svilupperà nelle opere seguenti. La struttura dei racconti (che spesso terminano con un colpo di scena finale) mi ha ricordato la serie tv "Ai confini della realtà", e devo dire che nel complesso li ho trovati piacevoli. Il mio preferito è "Qualcuno impazzirà", che per alcuni versi mi ha riportato alla mente Siamo in 11 (chissà se ha ispirato la stessa Moto Hagio?!?!?). In definitiva, un volume piacevole, ma più per completisti che per neofiti di Tezuka. </p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Il bisturi e la spada</b> </p><p style="text-align: justify;">Questa è la trama riportata dalla casa editrice :" La seconda metà del 1800, con il secolare governo Tokugawa che fatica a mantenere il controllo del Paese contro i movimenti imperialisti e le intromissioni straniere, è un periodo tumultuoso e affascinante della storia giapponese. Osamu Tezuka lo racconta in un dramma storico ricco di azione e colpi di scena, attraverso gli occhi di due uomini molto diversi: Il samurai fedele alle tradizioni Manjiro Ibuya e il medico Ryoan Tezuka (antenato dell'autore) , aperto alle innovazioni occidentali. La storia della loro rivalità, che si trasformerà in amicizia, caratterizza una delle opere più significative della maturità artistica del Dio del Manga". Questa serie storica in sei volumi è narrata con uno stile sobrio ed equilibrato che ricorda quello di uno sceneggiato televisivo, e pur non essendo semplicissimo da seguire e contestualizzare (soprattutto se uno è a digiuno di storia giapponese) salta immediatamente all'occhio la cura nella costruzione dei personaggi (indimenticabili i due protagonisti) e della trama. La parte dedicata al vaccino antivaioloso è una delle mie preferite , e non ho potuto fare a meno di pensare ad <b>Ooku</b>, un'altra splendida opera che affronta questo tema. Inoltre, in quest'opera c'è uno dei suoi personaggi femminili più riusciti, ovvero la splendida Okon. In definitiva, uno dei suoi capolavori, da leggere assolutamente.</p><p style="text-align: justify;"> </p><p style="text-align: justify;"><b>Ambassador Magma </b></p><p style="text-align: justify;">Un'allegra famigliola di pseudorobottoni combattono contro un dinosauro alieno che vuole distruggere la terra. Non ce l'ho fatta ad andare oltre la metà del volume, perdonatemi.</p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Mela Meccanica </b></p><p style="text-align: justify;">La migliore raccolta di racconti approdate su questa collana. Storie della maturità artistica di Tezuka, che spaziano nei generi più disparati (dal dramma storico alla fantascienza, fino al thriller). Consigliato, anche a chi si vuole approcciare a Tezuka per la prima volta.</p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Shinsegumi</b> </p><p style="text-align: justify;">Lo ammetto, non mi aspettavo un tale piccolo gioiello . La trama è avvincente e le scene d'azione sono così dinamiche ed evocative da lasciare a bocca aperta ( quel combattimento alla luce dei fuochi d'artificio... mi si spezza il cuore). Ok, i personaggi sono forse leggermente stilizzati (stiamo pur sempre parlando di uno shonen degli anni 60, molto edulcorato nel raccontare i fatti storici) ma pur nella loro semplicità risultano incredibilmente accattivanti . E poi, alla fine di tutto Tezuka tesse una riflessione sulla vendetta magistrale e commovente, come solo lui sapeva fare . Fra le opere inedite pubblicate sulla collana Osamushi è quella che mi ha sopreso di più. Piccola curiosità : La grande Moto Hagio ha deciso di diventare mangaka dopo aver letto quest'opera e adesso capisco decisamente il perché.</p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Il mondo in una bottiglia </b></p><p style="text-align: justify;">Chi si cela dietro alla misteriosa femme fatale Zephyrus, in grado di sedurre qualsiasi uomo? Qual'è il suo vero e macchiavellico scopo? E come fa il beone e impotente Gohonmatsu a diventare l'eroe di questa storia di vendetta tutta al femminile? Il mondo in una bottiglia è una delle opere più bizzarre e disorganiche di Tezuka : omaggio al Conte di Montecristo di Dumas ed al romanzo d'appendice, alterna la storia principale a tante side stories ambientate nello stesso mondo, che sta vivendo in una spirale discendente verso l'autodistruzione. Tezuka affronta molte tematiche (in modo anche efficace, come nei capitoli dedicati alla pelle sintetica in grado di modificare l'aspetto), ma la confusione regna sovrana, e sono arrivato alla fine un po' provato. Nel complesso mi e piaciuto, ma non lo metterei fra i miei preferiti.</p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Neo Faust </b></p><p style="text-align: justify;">A distanza di quarant'anni anni, Tezuka torna a riadattare la storia del Dottor Faust, stavolta usando un'ambientazione moderna e temi ben più cupi rispetto alla sua fiabesca versione del 1949 (edita da Goen) . Operà ahimè interrotta a causa della morte dell'autore , graficamente rappresenta forse il picco più alto di Tezuka, ed anche narrativamente parlando ha un' epicità unica, pur essendo incompiuta.</p><p style="text-align: justify;"> </p><p style="text-align: justify;"><b>Ludwig B. </b></p><p style="text-align: justify;">Altro titolo validissimo rimasto incompiuto a causa della prematura morte di Tezuka. E' la storia di Beethoven, compositore sempre amato da Osamushi, che pure aveva usato le sue fattezze per l'ispettore Unmei, che appare nella serie <i> Il tre occhi</i>. Nonostante il cattivo un po' "da operetta", quest'opera affronta brillantemente la figura del grande compositore, ed anche il comparto grafico è eccelso.</p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Melmo</b> </p><p style="text-align: justify;">Nonostante il personaggio sia diventato iconico come una delle prime majokko in circolazione , il manga è una raccolta di episodi autoconclusivi decisamente dimenticabili e nettamente inferiori a quelli della serie animata (che a differenza del manga ha un finale). Nel volume è raccolto anche <b>Le avventure di Rubi </b>, una piccola avventura scifi molto più interessante di Melmo, anche graficamente parlando. Ennesimo volume per completisti.</p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Delitto e castigo </b></p><p style="text-align: justify;">Straordinario adattamento del 1953 del romanzo capolavoro di Dostoevskij. Nonostante la giovane età, Tezuka riesce a costruire una vera e propria "rappresentazione teatrale a fumetti" di quest'opera , in grado di far trasparire (grazie ai personaggi che si muovono nella stessa scena fissa ) la stessa angoscia presente nel romanzo. La versione della storia è più edulcorata (il pubblico di riferimento è molto giovane), ma l'essenza rimane invariata, pur con un finale catartico ma diverso, che ben si adatta al cambio di periodo storico (nel manga siamo agli inizi della rivoluzione bolscevica). Graficamente , il debito nei confronti della Disney è palese, ma il genio presente in alcune inquadrature e del tutto genuino. Consigliatissimo!</p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Barbara </b></p><p style="text-align: justify;">Non ho un buon rapporto con quest'opera, e tutt'ora devo capire se l'ho trovata geniale o semplicemente insulsa e noiosa. Il protagonista è un noto scrittore afflitto da bizzarre manie sessuali , che un giorno trova una ragazza senzatetto e ubriaca di nome Barbara. Quest'ultima comincerà a vivere insieme allo scrittore (dandogli non pochi grattacapi) , e diventerà per lui una sorta di Musa e salvatrice. Ad una prima parte piuttosto schematica e ripetitiva (tutta incentrata sulle fisse sessuali dello scrittore, che viene sempre salvato dall'intervento di Barbara) ne subentra un'altra più incentrata sull'occulto e lo spiritismo, e le figure femminili dei miti e delle leggende. Su carta sembra molto interessante, ma lo stile lisergico della narrazione su di me ha avuto un effetto più che altro soporifero. </p><p style="text-align: justify;"><b><br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>I.L.</b></p><p style="text-align: justify;">Un losco regista fallito (Imari) finisce nella casa del misterioso Alucard (sì, è proprio lui, basta leggere al contrario) e riceve "in affidamento" la misteriosa vampira I.L, una bellissima donna in grado di cambiare aspetto a suo piacimento. Il compito del regista sarà quello di riportare il fantastico e il mistero nel Giappone del 1969, ormai completamente asservito alla scienza e alla modernità. Su richiesta , o per risolvere misteriosi casi, Imari userà I.L. (ormai diventata l'attrice perfetta) per interpretare diverse donne, in una serie di racconti soprendenti e dal finale inaspettato. E' un volume molto piacevole, con storie più riuscite di altre ma che valgono comunque la lettura.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;">Due parole per finire: la quantità di opere di Tezuka arrivate negli ultimi tre anni è incredibile, ed è davvero difficile stare dietro a tutte le uscite. E capisco anche le persone che si lamentano , dicendo che ci sono tanti altri autori degni di nota e pubblicazione, e che non ne possono più di Tezuka. Eppure, il desiderio di quest'uomo di essere sempre moderno in qualsiasi epoca, e di non voler essere fagocitato e dimenticato dal crudele mercato del manga ha fatto sì che le sue opere siano sempre nuove, sorprendenti e mai uguali a se stesse. A differenza di Nagai e Matsumoto, Tezuka non si è mai "adagiato" sugli stessi personaggi famosi , e sembra impossibile pensare che l'autore di Zaffiro e di <b>Fusuke</b> sia la stessa persona. E' per questo che di lui non mi stanco mai, e spero che l'amore nei suoi confronti si mantenga vivo anche nei prossimi decenni.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Voi avete letto qualcosa di questa collana? Fatemi sapere.</div>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-83508283082788045242021-11-07T14:12:00.005+01:002021-11-08T12:49:06.862+01:00Gli strani casi del Professor Munakata vol. 1 di Yukinobu Hoshino<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF63UdLq-xeLNylJ53WWzxJ7vO9czcmOWOKZFlIbd8KDM6TXdMhuX_LgaWb5ft9vXXqkSvvh8xZhmHQXlNs5fEr23joYv4tGVc48HqaJ6MwqlvdHMiWTm3Hj6bGUE_-jomE3ktswyb4SUx/s2048/IMG_20211107_103200.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1520" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF63UdLq-xeLNylJ53WWzxJ7vO9czcmOWOKZFlIbd8KDM6TXdMhuX_LgaWb5ft9vXXqkSvvh8xZhmHQXlNs5fEr23joYv4tGVc48HqaJ6MwqlvdHMiWTm3Hj6bGUE_-jomE3ktswyb4SUx/w298-h400/IMG_20211107_103200.jpg" width="298" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div></div></blockquote><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">E' sbagliato dire che <i>Yukinobu Hoshino</i> è uno dei più grandi autori giapponesi? Decisamente no, ma nonostante questo, in Italia, non ha mai avuto un grandissimo seguito.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Da noi, la sua opera più nota è senza ombra di dubbio <b>2001 Nights</b> : uscita per la prima volta nel 1992 per <i>Granata Press</i>, a distanza di tredici anni è stata ripubblicata da <i>Flashbook Edizioni, </i>insieme al volume di storie extra <b>2001+5</b>. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Nel periodo 2005-2010 c'è stata una vera e propria Hoshinomania : oltre alla nuova edizione di <b>2001 Nights</b> sono uscite la maggior parte delle sue opere edite in Italia, come la miniserie in tre volumi <b>Kodoku Experiments</b> (ne ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2014/06/">QUI</a>), <b>Stardust Memories</b>, <b>Sabel Tiger</b> , <b>Kamunabi -Miti Femminili</b> e <b>I giganti del mare</b>. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Passato questo periodo, Hoshino torna ben presto nell'oblio e la causa è molto semplice : edizioni dispendiose e scarse vendite [1].</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Lo ammetto : dopo dieci anni di oblio avevo perso qualsiasi speranza di vedere altre sue opere, ma in questi ultimi mesi , <i>Hikari</i> (etichetta manga di <b>001 Edizioni</b>) ha deciso di puntare nuovamente su questo autore, prima con la pubblicazione del volume unico <b>Legend of Giants </b>, e poi con l'annuncio della serie <b>Gli strani casi del Professor Munakata</b>, che ha per protagonista il personaggio più iconico e conosciuto di Hoshino, ovvero un noto antropologo ed etnologo sempre pronto a scovare i misteri e le origini che si celano dietro i miti e le leggende del folklore (giapponese e non) [2]. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE1ObvlSfYqsNiljz5JsWsF-Ruyg1E732jp3hmxTfT4Td71AA3HmBEmKZ25q0K1eHmB_1Fl9fVbNGokughPpNy2uDANNZEbYyiJ3m1MBXBM0YETq9ObUIDfItrDb2_-OetyyCZDG3hk92v/s2048/IMG_20211107_103023.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1523" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE1ObvlSfYqsNiljz5JsWsF-Ruyg1E732jp3hmxTfT4Td71AA3HmBEmKZ25q0K1eHmB_1Fl9fVbNGokughPpNy2uDANNZEbYyiJ3m1MBXBM0YETq9ObUIDfItrDb2_-OetyyCZDG3hk92v/w298-h400/IMG_20211107_103023.jpg" width="298" /></a></div></div><div><br /></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Il primo volume è in uscita questo mese, ma è stato portato in anteprima al <b>Lucca Comics & Games 2021 </b>, quindi ho avuto l'occasione di prenderlo e leggerlo (perchè sì, avevo detto che non andavo ma alla fine sono stato trascinato a forza da un mio amico che ha comprato i biglietti a mia insaputa).</div><div style="text-align: justify;">Contiene cinque storie (o forse sarebbe meglio dire casi) : Nel primo viene analizzato il mito della della "veste piumata" [3] e della strana correlazione fra la migrazione dei cigni e la presenza di ferro. Nel secondo la vicenda investigativa inizia a partire dalla leggenda di Urashima Taro [4] e gira intorno a due misteriosi artefatti in grado (si dice) di controllare le maree, mentre nel terzo Munakata torna nel suo paese d'origine (nel Kyushu) per partecipare al funerale del fratello. Il quarto caso riguarda una misteriosa cerimonia legata ai cinghiali, celebrata nei periodi di carestia in un remoto villaggio di montagna. La quinta storia (la più vecchia e bizzarra) è ambientata nelle vicinanze di un nuovissimo aeroporto e parla... di titani. A chiudere il volume, c'è un piccolo capitolo inedito, uscito in occasione della Definitive Edition : un divertissement comico, di poco conto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi è piaciuto? Molto, perchè ho sempre apprezzato le storie che vanno a scavare nei misteri e nelle leggende del passato, ed il Professor Munakata, con il suo impermeabile nerissimo alla Sherlock Holmes, ha il carisma tipico dei più grandi investigatori ed è sempre la sua enorme stazza quella che andiamo istintivamente a cercare nella pagina. La mia storia preferita è sicuramente la prima, che è anche la più lunga essendo divisa in due parti. Qui, la leggenda delle fanciulle celesti costrette a vivere come umane in seguito al furto della veste piumata si lega in parallelo anche alla vicenda umana di uno dei personaggi , e devo dire che ho trovato il finale perfetto nella sua tristezza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>In ogni storia, i rimandi alle leggende, ai miti e ai luoghi del passato sono molti e rappresentano sicuramente l'elemento più ostico di quest'opera : le note ci sono, ma sono poche e a pie' di pagina , e per un'opera del genere avrei preferito un maggior approfondimento dei miti citati e note corpose a fine volume. </div><div>Sia chiaro, non è un'opera ostica come <b>Ankoku Shinwa - Il mito oscuro </b>di <i>Daijiro Morohoshi</i>, ma alcuni passaggi li ho comunque dovuti leggere più volte (complice forse una traduzione non sempre chiarissima).</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYdUf5pMbmtqWkgVcYYjI8qFDe7LXdlAMHWYtWcPSgYQX3T3dJ7d6XmQMdzz9ZbtRSko4D4MuMmTY7tTIDt3yeBdNaNuWQ3cloPS983jhVUb7K1i11WpKky9ieDZkExcnxE42lDkabi7wk/s2048/IMG_20211107_103120.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1336" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYdUf5pMbmtqWkgVcYYjI8qFDe7LXdlAMHWYtWcPSgYQX3T3dJ7d6XmQMdzz9ZbtRSko4D4MuMmTY7tTIDt3yeBdNaNuWQ3cloPS983jhVUb7K1i11WpKky9ieDZkExcnxE42lDkabi7wk/w261-h400/IMG_20211107_103120.jpg" width="261" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Se devo essere sincero, mi sembra una serie ancora più di "nicchia" rispetto alle precedenti edite nel nostro paese, ed il fatto che sia composto da 8 volumi , e che ci sia pure un seguito di altri 15 volumi mi spaventa non poco. Hikari è una casa editrice non velocissima nelle uscite, ed anche se non ha mai interrotto serie manga, con un prodotto così particolare la preoccupazione rimane. Io sono una persona che adora imparare cose nuove leggendo manga, e non mi dispiace prendermi una pausa durante la lettura per cercare approfondimenti sulle cose appena lette. Ma per una persona che legge unicamente per svagarsi, non so quanto appeal possa avere quest'opera, quindi non posso consigliarla a tutti a cuor leggero.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div>L'edizione è decisamente bella, con sovracopertina, pagine a colori e carta bianca e spessa, il tutto a 12,90 euro. La traduzione è di Massimo De Matteo. </div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggzRNSfPlUkyM-dyQ7rwfJBuVuRcoClqUGr6tdCRCqzDBj81PwWTBKMWWL9OLhIcQK5N9nFLmElua1s6i4NAO-kwvCp7e9fX4ZhP6L-OZwd_MHJD9hXHHsYx_zFsmAcxLEUocsG_0FBoak/s2048/IMG_20211107_102936.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1434" data-original-width="2048" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggzRNSfPlUkyM-dyQ7rwfJBuVuRcoClqUGr6tdCRCqzDBj81PwWTBKMWWL9OLhIcQK5N9nFLmElua1s6i4NAO-kwvCp7e9fX4ZhP6L-OZwd_MHJD9hXHHsYx_zFsmAcxLEUocsG_0FBoak/w400-h280/IMG_20211107_102936.jpg" width="400" /></a></div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div><br /><b>NOTE</b>:<div><br /></div><div>[1] O almeno, così mi hanno detto le case editrici interpellate.</div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">[2] <span style="text-align: justify;">La passione per i miti e l'archeologia (in tutti i suoi rami, compresi quelli più fantasiosi della cripto/pseudoarcheologia) era già emersa in </span><b style="text-align: justify;">Kamunabi - Miti Femminili</b><span style="text-align: justify;">, vero e proprio spin-off di Munakata, dove al posto del professore troviamo la Dottoressa Kana Imibe, affascinante e misteriosa ricercatrice di "storia femminile", ovvero di miti e leggende che ruotano intorno alle donne. Kana (insieme al suo problematico fratello) è uno dei personaggi ricorrenti della serie principale. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: justify;">Se avete apprezzato il primo di Munakata, vi consiglio caldamente questo volume unico.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: justify;"> </span><p></p></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjAIDHMCXmw8fPFIQVbQFe4XXOe7eTczJY1jjA9ZQJtzAQpgdhV2blqQ_vsATzFme61hsXcnc3LfAfIvPcWY79zFMglIrg-yYNErnc1dqjW19T-0oEZtItkMSGjumhIUfyKAN60ldF7irs/s2048/IMG_20211107_141100.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1488" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjAIDHMCXmw8fPFIQVbQFe4XXOe7eTczJY1jjA9ZQJtzAQpgdhV2blqQ_vsATzFme61hsXcnc3LfAfIvPcWY79zFMglIrg-yYNErnc1dqjW19T-0oEZtItkMSGjumhIUfyKAN60ldF7irs/w292-h400/IMG_20211107_141100.jpg" width="292" /></a></div><br /><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="text-align: justify;">[3] Approfondimenti <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fanciulla_cigno">QUI</a></span></div><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="text-align: justify;">[4] Approfondimenti <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Urashima_Tar%C5%8D">QUI</a></span></div>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-54424562064681259932021-11-03T22:17:00.004+01:002021-11-05T16:14:42.699+01:00"Hoshi in the Girls' Garden" vol. 1 di Yama Wayama<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0yxXB7i0q-kHvDr2sEPeUTscZSDLaTR5n2iR8SW4E65N8dh3w6LJT-ekSQsxpiyky-4v2JFbrXzeQoYn6yKweOOgxvclUfOBj4W_cRKaEeMMbKCMkr2B_5n9zFNpsfwSOam8RNc4PnHBf/s798/hosh.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="798" data-original-width="685" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0yxXB7i0q-kHvDr2sEPeUTscZSDLaTR5n2iR8SW4E65N8dh3w6LJT-ekSQsxpiyky-4v2JFbrXzeQoYn6yKweOOgxvclUfOBj4W_cRKaEeMMbKCMkr2B_5n9zFNpsfwSOam8RNc4PnHBf/w344-h400/hosh.png" width="344" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p style="text-align: justify;">"Onna no Sono no Hoshi" (arrivato in Italia con il titolo "<b>Hoshi in the Girls' Garden</b>" ) è un manga a target josei di Yama Wayama, serializzato sulla rivista Feel Young di Shodensha (2 volumi in corso). </p><p style="text-align: justify;">Ho già parlato in passato di Yama Wayama, ma la sua storia è talmente particolare che la ripeterò : dopo aver vinto un premio come autrice esordiente (ed aver in seguito fallito nell'ottenere una sua pubblicazione sulla prestigiosa rivista "Morning" ) ha deciso di dare alle stampe delle doujinshi originali autoprodotte da portare al COMITIA, con storie che avevano ottenuto un buon apprezzamento sulla piattaforma Pixiv. Queste storie (che vanno a formare la sua opera d'esordio "<b>Muchuu sa, kimi ni / Captivated, By You</b>" ) hanno avuto un tale successo che dopo pochi mesi è uscito il volumetto per la casa editrice Enterbrain. Da quel momento, Wayama diventa un vero e proprio astro nascente del manga, vincendo premi e comparendo per due anni di fila nella sciccosissima classifica "<i>Kono Manga ga Sugoi</i>!", dove i lettori giapponesi votano le loro opere preferite.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL7Ah_tn-QVKAV-mKx-cjJzFpwuv8t3v4JFYEmY1cuqQVhzlG8NMsTyMBwTB6sFkFYws24S8eblTYEKL5glrZR4zjKk2onQegg8me806HPK7Z_88_d9AkS5J0TVYgZ5hyHpF-I0ACKaky-/s551/ho.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="551" data-original-width="455" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL7Ah_tn-QVKAV-mKx-cjJzFpwuv8t3v4JFYEmY1cuqQVhzlG8NMsTyMBwTB6sFkFYws24S8eblTYEKL5glrZR4zjKk2onQegg8me806HPK7Z_88_d9AkS5J0TVYgZ5hyHpF-I0ACKaky-/w330-h400/ho.png" width="330" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">"<b>Hoshi in the Girls' Garden</b>" è un semplicissimo slice of life che ha per protagonista il mite e compito Professor Hoshi, che insegna Giapponese in un liceo femminile. A fare "da spalla" ad Hoshi c'è il collega insegnante di matematica Kobayashi, decisamente più spigliato e sempre pronto a stuzzicarlo (no, anche qui non manca il tocco bromance tipico dell'autrice) . Intorno a loro, ci sono le studentesse, che quando non sono protagoniste si muovono come un'unica entità annoiata e sempre in vena di scherzi. </p><p></p><p style="text-align: justify;">In questo manga, la storia è scandita in "ore", ovvero capitoli che affrontano tutti i buffi eventi quotidiani che capitano ai personaggi :che sia un cagnolino affidato ad una classe, un imbarazzante scambio di quaderni, un giochino illustrato fatto sul registro o una digressione sui nomignoli affibbiati agli insegnanti.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsmfVeqBL474Gsqn6kcTcEW5iah9ktFwde1l-s5DrAQ8HMn6o7yzyVzPFwJ-uR24QL-shxiN7hjnsmeGht5CuggjeeRoL-s1WzXbCJIfToYxKAJtkX-67rcDy4I_z3Xvnup5cBkKnDxnSP/s617/hoshiii.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="617" data-original-width="591" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsmfVeqBL474Gsqn6kcTcEW5iah9ktFwde1l-s5DrAQ8HMn6o7yzyVzPFwJ-uR24QL-shxiN7hjnsmeGht5CuggjeeRoL-s1WzXbCJIfToYxKAJtkX-67rcDy4I_z3Xvnup5cBkKnDxnSP/w384-h400/hoshiii.png" width="384" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Raccontato così sembra un manga noiosissimo, ma è proprio qui che sta il segreto del successo </span><span style="text-align: left;">dell'autrice : non è tanto il "cosa" racconta , ma il "come". Il ritmo calmo ma coinvolgente delle sue storie e il suo modo di "studiare" i personaggi che sembra quasi quello di una divinità benevola. Il suo, poi, è un umorismo unico : talvolta brillante, spesso buffo e paradossale e a volte proprio stupidino (mi sono ritrovato più volte a vergognarmi un po' per aver riso a certe battute, ma è proprio questo il bello, e se ci ripenso, rido ancora!), ma sempre naturale e mai forzato. Un grande lavoro, in questo senso, è stato fatto dalla traduttrice Asuka Ozumi : non deve essere stato facile rendere in italiano e dare un senso ai giochi di parole di quest'opera, però tutto sembra funzionare, quindi tanto di cappello. Graficamente parlando posso solo esprimere ammirazione, tenendo conto che é un autrice giovanissima e che lavora senza assistenti. </span></p><p></p><p style="text-align: justify;">In conclusione, mentirei nel dire che "<b>Hoshi in the Girls' Garden</b>" è un'opera per tutti, ma la Wayama va provata, e se amate gli slice of life realistici e buffi io dico che potrebbe piacervi.</p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-87259249768484865482021-11-02T16:21:00.001+01:002021-11-05T16:14:01.341+01:00Futagashira vol. 1 di Natsume Ono<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRH6aFQ1Yw4wOCmP7ERNKIR33hzlv2hbf7C6d_1MiSTfUpUp7qM-ZhvIXsxyh5VOozEnO0xJ1viP6EGMgaAwN5zshpD4t1y8XloMs3zAvFOlhSurgTCTh7gdfzK78hlEJ8Fq5hyphenhyphensPbficP/s2048/IMG_20211102_161821.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRH6aFQ1Yw4wOCmP7ERNKIR33hzlv2hbf7C6d_1MiSTfUpUp7qM-ZhvIXsxyh5VOozEnO0xJ1viP6EGMgaAwN5zshpD4t1y8XloMs3zAvFOlhSurgTCTh7gdfzK78hlEJ8Fq5hyphenhyphensPbficP/w300-h400/IMG_20211102_161821.jpg" width="300" /></a></div><br /><p><br /></p><p style="text-align: justify;">Ho letto il primo volume di Futagashira, e la storia di questi due uomini che, sfidando tutti, abbandonano la loro banda mi ha subito conquistato. </p><p style="text-align: justify;">La Ono mi piace immensamente come disegnatrice, ma anche come scrittrice. Perché durante la lettura ti fa spesso pensare "ma quanto sarebbe figo se succedesse questa cosa" oppure "se tale personaggio avesse più rilievo" e puntualmente questo accade. Dicendo ciò non voglio dire che è prevedibile, ma proprio che ha un senso della narrazione brillante e misurato, che sa cogliere sempre il momento giusto per piantare "semini" che in seguito germoglieranno andando ad arricchire la storia. </p><p style="text-align: justify;">Come accade sempre nelle sue opere, i protagonisti hanno un ottima alchimia, e sono immediatamente caratterizzati anche nell'aspetto (una mascella squadrata e volitiva, due occhi limpidi e malinconici). Non da meno sono i personaggi secondari, che puntualmente si rivelano sempre più complessi di quello che può sembrare all'inizio. </p><p style="text-align: justify;">È davvero emozionante poter leggere per la prima volta in Italia un'opera dove la Ono mostra finalmente a pieno tutte le sue grandi doti, e spero davvero che alla fine della pubblicazione arrivi anche "The house of Five Leaves". </p><p>L'edizione è carinissima, anche se la grafica di copertina non mi fa impazzire e le pagine sono un po' trasparenti.</p><p> Consigliatissimo. </p>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-55127863196388044742021-10-21T18:35:00.005+02:002021-11-05T16:15:56.139+01:00I manga che non leggeremo mai in Italia 37 - Kageki Shoujo!! di Kumiko Saiki<p><u></u></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5OwKnFgHxmRLpIQKFzWaBeUbP2Huu4oQ99nboESTL1yWMLMfPgY-NhFhRSvZnnOYkrPRu4LGa9_6rRJSlARFuX8NG0Tmk2n6lUV10FZISZ40KMXqPBzymhT9bVBV70_NhZhR4QL5cuJu8/s2048/IMG_20211021_151417_1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5OwKnFgHxmRLpIQKFzWaBeUbP2Huu4oQ99nboESTL1yWMLMfPgY-NhFhRSvZnnOYkrPRu4LGa9_6rRJSlARFuX8NG0Tmk2n6lUV10FZISZ40KMXqPBzymhT9bVBV70_NhZhR4QL5cuJu8/w300-h400/IMG_20211021_151417_1.jpg" width="300" /></a></u></div><u><br /><b><br /></b></u><p></p><p style="text-align: justify;"><u><b>Titolo</b></u>: <b><i>Kageki Shoujo</i></b>!! di <i>Kumiko Saiki</i></p><p style="text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;">Info:</u> È un manga inizialmente serializzato sulla rivista seinen <i>Jump Kai </i>di Shueisha. In seguito alla chiusura di quest'ultima si è trasferito sulla rivista shoujo <i>Melody</i> di Hakusensha. I capitoli usciti su <i>Jump Kai</i> sono stati raccolti in due volumi (un volume Omnibus nell'edizione Hakusensha e in quella americana) , e rappresentano una sorta di prequel /STAGIONE 0 della storia. È tutt'ora in corso di pubblicazione, è al momento in cui scrivo conta 11 volumi.</p><p style="text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;">Trama:</u><span> Kageki Shoujo!! è ambientato nella prestigiosa <i>Scuola per le Arti Musicali e Teatrali Kouka</i>, che prende il nome da un antica compagnia teatrale fondata in epoca Taisho e composta interamente da attrici donne. Essere ammesse a questa scuola femminile è difficilissimo, ma allo stesso tempo è l'unica via per poter entrare nell'iconica troupe del Kouka, e Watanabe Sarasa, protagonista di questo manga, ha tutta l'intenzione di farlo. Perché Sarasa ha un grande sogno nel cassetto : quello di interpretare Oscar di <i>Le Rose di Versailles</i> sul palco. Ma per realizzarlo deve diventare la otokoyaku [1] numero uno, e avrà solamente due anni di tempo. </span></p><p style="text-align: justify;">Riuscirà una spilungona otaku senza particolari doti se non un grande entusiasmo ed una forte presenza scenica a raggiungere il suo obbiettivo? Di certo ce la metterà tutta, anche se la sua compagna di stanza (e co-protagonista della storia) Narata Ai è di tutt'altra opinione. </p><p style="text-align: justify;">Ai è l'esatto opposto di Sarasa : totalmente inespressiva e fredda , in passato faceva parte di un gruppo di idol, ma in seguito ad un episodio sgradevole con un fan è stata allontanata. Odia il genere maschile tutto, e si è iscritta alla Kouka unicamente per potersi rilassare in un ambiente totalmente femminile. Ma fare amicizia non rientra fra le sue priorità, e nonostante i tentativi di Sarasa (e il loro scenografico incontro sotto l'enorme ciliegio davanti al Kouka) farà di tutto per costruire un muro intorno a sé.</p><p style="text-align: justify;">Ma sul palcoscenico della vita può succedere di tutto, quindi... Buona lettura! </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT8yBUzMh_Rmx5rF1V8tMd46-F2XGLONYkdO9J6xvfotudXuGXIvLe2rW4c0oiEiKh2OdULMGQtnIdA7HZi4HwgirIPHfjIP5OEgqT0EEY9u5hC-1ZhHS54ECO252ZEn5UfR_Ve_JjD7s5/s2048/IMG_20211021_183243.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1918" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT8yBUzMh_Rmx5rF1V8tMd46-F2XGLONYkdO9J6xvfotudXuGXIvLe2rW4c0oiEiKh2OdULMGQtnIdA7HZi4HwgirIPHfjIP5OEgqT0EEY9u5hC-1ZhHS54ECO252ZEn5UfR_Ve_JjD7s5/s320/IMG_20211021_183243.jpg" width="300" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;">Commento di Yue</u>: Melody è una delle mie riviste preferite, anche per via del fatto che contiene opere da me amatissime come ad esempio <i>Himitsu - Top Secret</i> di Reiko Shimizu. La prima volta che ho visto un' immagine di Kageki Shoujo!! ho pensato "cosa ci spiega un manga con una tizia vestita da Oscar su Melody?" </p><p style="text-align: justify;">Ah, i cari vecchi pregiudizi! È naturale averne, ma è ancora più naturale e giusto superarli. E sono felice di aver cominciato a leggere questa serie, perché è davvero sorprendente e deliziosa. Non fatevi ingannare dall'aspetto" leggero" dei disegni e della trama : nonostante la componente teatrale e registica sopra le righe, a là Takarazuka Revue, la caratterizzazione dei personaggi è molto ben fatta e realistica, andando a toccare tematiche come i disturbi alimentari, le molestie sessuali e situazioni familiari non proprio serene. L'insieme delle ragazze neoammesse presentato nel volume prequel (che restano un po' in ombra rispetto a Sarasa ed Ai), nella serie regolare vengono ulteriormente approfondite, andando a formare un gruppo talmente convincente ed affiatato che mi ha ricordato quello di quel capolavoro che è <i>Honey & Clover</i>. Sarasa poi ruba immediatamente la scena : il suo entusiasmo sfacciato ma bonario (e la sua vena Otaku) la rendono una protagonista buffa ma mai una macchietta, e anzi, si resta totalmente spiazzati dai suoi momenti più brillanti. Anche la fredda Ai si svelerà poco a poco mostrando i traumi del passato e guadagnando sempre più punti agli occhi del lettore. </p><p style="text-align: justify;"> I disegni si affinano molto con il proseguire della storia , e non c'è mai una tavola brutta o banale. </p><p style="text-align: justify;">Un'ultima precisazione : nonostante l'ambientazione "scuola femminile" e la particolarità di vedere ragazze che recitano in ruoli maschili, Kageki Shoujo!! non rientra nel genere Yuri. Io sono ancora all'inizio della storia, ma non credo ci saranno sviluppi romantici fra le ragazze, o almeno, questi non saranno centrali alla storia. </p><p style="text-align: justify;">Lo ammetto, mi piacerebbe molto un'edizione italiana, perché con quella americana mi sto letteralmente svenando (è cara e bruttarella) . Io incrocio le dita e intanto ve lo consiglio! </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO1YL0ZreRG4v_sq2NDKocS9zhtfz-3rj6WYzZTHid4ekj3WeTfusE_8oJpZ88SWNPRIyyWtAf29Ek8D2PNR7WUqUateePI7EAs-mAEDqJR6TkLk4n9RYQ4_5rVf2FY2FCAttrJ3YPK7hr/s2048/IMG_20211021_183319.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1709" data-original-width="2048" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO1YL0ZreRG4v_sq2NDKocS9zhtfz-3rj6WYzZTHid4ekj3WeTfusE_8oJpZ88SWNPRIyyWtAf29Ek8D2PNR7WUqUateePI7EAs-mAEDqJR6TkLk4n9RYQ4_5rVf2FY2FCAttrJ3YPK7hr/s320/IMG_20211021_183319.jpg" width="320" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">NOTE:</p><p style="text-align: justify;">[1] Otokoyaku sono le attrici del Takarazuka che interpretano i personaggi maschili. </p><p style="text-align: justify;"><span><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span><br /></span></p>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-85234042068579088142021-10-18T17:50:00.005+02:002021-10-18T18:08:58.110+02:00I manga che non annunceranno mai a Lucca (ma che vorrei leggere).<p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghyphenhyphenAt7YDP9AxDgI2CcEByT_2klgnmOuOKIJYO1xR8Y4b6UGlw8mSRC1YIzlh0aevSkNXKoOyjiE_K0U72DXXOsKn51z4dnywzw2_QFYNvBGHrB0g9ZN9N3KttWfP68oiFW7pAQvKqHzIue/s397/luccaloc.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="248" data-original-width="397" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghyphenhyphenAt7YDP9AxDgI2CcEByT_2klgnmOuOKIJYO1xR8Y4b6UGlw8mSRC1YIzlh0aevSkNXKoOyjiE_K0U72DXXOsKn51z4dnywzw2_QFYNvBGHrB0g9ZN9N3KttWfP68oiFW7pAQvKqHzIue/s320/luccaloc.png" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Quest'anno ritorna il <b>Lucca Comics and Games </b>"in presenza", ed io non ci sarò. Mi sembra incredibile scrivere una cosa del genere dopo aver partecipato alle ultime... venti edizioni? Ho perso il conto, ma poco importa. Per una serie di motivi (non ultimo, i biglietti limitati) ho deciso di farmi da parte , e comincio a pensare che non sia più una manifestazione per me, nel senso che non ho più né la mente né il fisico per godermela appieno.<br />Resta il fatto che questa manifestazione rimane la più significativa per l'editoria del fumetto, quindi ci saranno -come da tradizione - numerosi annunci. Un paio sono convinto che li indovinerei, ma non è questo lo scopo del post, dove piuttosto parlerò degli annunci che vorrei IO, ma che molto probabilmente non arriveranno mai.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il primo che mi viene in mente è sicuramente <b>Yokohama Kaidashi Kikou </b>di <i>Hitoshi Ashinano</i>, recentemente pubblicato in Francia (nonostante sia un'opera iniziata nel 1994). La storia del robot umanoide Alpha, che gestisce un piccolo Cafè in un mondo post-apocalittico che sta lentamente per essere sommerso è uno slice of life con un mood talmente particolare che ha fatto scuola, generando nel decennio successivo un sacco di opere "figlie" [1] . Non ne ho mai parlato su questo blog, ma è una delle mie opere preferite in assoluto, ed i tempi sarebbero decisamente maturi per una pubblicazione italiana. Cristian Posocco lo ama alla follia, ed io sono anni che spero in un annuncio da parte di StarComics, o di qualche altra casa editrice coraggiosa. Quasi certamente resterà un sogno, ma voglio continuare ad illudermi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfjwdin_L6caUji8QxBf5NJs6q8ORKL88uA_f7CNNpc4FVXC-iblURRM4B6GyXOILsl3VU5LFuU9Vr7kHlAFgwYvdXFFToq8ARTdnamyK_X1cjNoNddLU_jpdlcQmLkvq8CvLWO7JS0-mi/s512/Yokokaidashi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="378" data-original-width="512" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfjwdin_L6caUji8QxBf5NJs6q8ORKL88uA_f7CNNpc4FVXC-iblURRM4B6GyXOILsl3VU5LFuU9Vr7kHlAFgwYvdXFFToq8ARTdnamyK_X1cjNoNddLU_jpdlcQmLkvq8CvLWO7JS0-mi/w400-h296/Yokokaidashi.jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un altro titolo che ogni volta tiro fuori, e che vorrei davvero poter leggere in italiano è <b>Gunjo</b> di <i>Nakamura Ching</i>, recentemente trasposto in un film Netflix dal titolo <i>Ride or Die</i>. </div><div><div style="text-align: justify;">Ci sono due donne: una mora ed una bionda (non ci è dato conoscere i loro nomi). La mora è sposata con un ricco uomo d'affari che spesso la picchia brutalmente . La bionda è un veterinario, felicemente lesbica e dai tempi delle superiori innamorata follemente della mora. Le due si reincontrano dopo anni, e dopo aver passato una notte insieme la mora chiede alla bionda di ucciderle il marito violento. La bionda, senza esitare, seduce il marito della mora e lo uccide, e le due scappano insieme. Inizia così questo manga: con la fuga delle due donne. </div><div style="text-align: justify;">Gunjo è una sorta di "on the road" metropolitano alla Thelma e Louise, ma disperatissimo e viscerale. Un'opera sicuramente imperfetta, per alcuni versi, e perfino esagerata, ma che nonostante questo affronta temi etici e morali non da poco ed appassiona dalla prima all'ultima pagina. L'uscita del film poteva essere uno stimolo in più per una sua pubblicazione fuori dal Giappone , ma le probabilità di vederlo da noi restano vicine allo zero. </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPrap_lPbya3JRPxUGtc6qgZEILMRB9By8huUjsGGqrbSzIqxDGIj8eRhDNsQz3WDzyZ_1oGgeH9ip1VnakpRe_y4qhGgebe4KtEzp0jHFM8Plx_CicmB1nQHuYy1GtK-2F10mpbFmUq3S/s366/gunjo.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="366" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPrap_lPbya3JRPxUGtc6qgZEILMRB9By8huUjsGGqrbSzIqxDGIj8eRhDNsQz3WDzyZ_1oGgeH9ip1VnakpRe_y4qhGgebe4KtEzp0jHFM8Plx_CicmB1nQHuYy1GtK-2F10mpbFmUq3S/w400-h246/gunjo.png" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Il terzo titolo che vorrei è di <i>Aoi Ikebe</i>, autrice principalmente conosciuta per<i> Princess Maison</i>, edito da Bao Publishing. Sto parlando di <b>Kagome Kagome</b>, volume unico interamente a colori uscito nel 2013.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ambientato in un convento francese, narra la storia della tormentata Sorella Malena, della sarcastica Sorella Vie e della giovane orfana/novizia Amira. In un mondo di clausura che sembra quasi una gabbia dorata le tre ragazze convivono pacificamente nella fede ma, sotterranei, strisciano sentimenti di insoddisfazione, rimpianti e piccoli rancori. Ikebe parla spesso al lettore per gesti e suoni (una Bibbia regalata, uno sguardo perso nel vuoto, due mani che si sfiorano, una campana udita in lontananza), ed anche quando usa le parole regala dialoghi incisivi, e mai superflui.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">E' stato il mio primo volume di questa autrice , e tutt'ora lo considero uno dei suoi capolavori.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><i>Bao Publishing</i> ha dichiarato che pubblicherà altre opere di questa autrice , ma dubito sceglieranno questo volume tutto a colori. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc88IDS_eYqtH5klvpi21SnUGk_OErk33fu6U6NzT6xVlCd4tO56XZlAY3Kef43fQzz_loKkZxU6piD1kEP0qP9XM_9ixfU0Hlz3lgV0eFH8-gkkn3IytUNca9_EYHSlBSq5z5VttGHX0t/s468/kagome.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="325" data-original-width="468" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc88IDS_eYqtH5klvpi21SnUGk_OErk33fu6U6NzT6xVlCd4tO56XZlAY3Kef43fQzz_loKkZxU6piD1kEP0qP9XM_9ixfU0Hlz3lgV0eFH8-gkkn3IytUNca9_EYHSlBSq5z5VttGHX0t/w400-h278/kagome.png" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">NOTE:</div><div style="text-align: justify;">[1]: Volete qualche titolo? Ne faccio uno per tutti : <b>Aria</b> di <i>Kozue Amano</i>.</div>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-67737754348979896212021-10-14T13:27:00.006+02:002021-10-18T17:56:20.530+02:00"Frieren - Oltre la fine del viaggio" vol.1 , di Kanehito Yamada e Tsukasa Abe. <p style="text-align: justify;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC1E5mriOtdNiobT4J50YtzBX5Erg0sTEoNtYJYZ8Agu9XuuW93OjtQy1FcsZ34fH1Q-W_nfq2zMtGYzAZqBDIiMGnEcHCQKsGc1sFxTyaqoWrU8pXen7cpY0ICq419RisKrMScVyGxByq/s1632/FB_IMG_1634210893687.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1632" data-original-width="918" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC1E5mriOtdNiobT4J50YtzBX5Erg0sTEoNtYJYZ8Agu9XuuW93OjtQy1FcsZ34fH1Q-W_nfq2zMtGYzAZqBDIiMGnEcHCQKsGc1sFxTyaqoWrU8pXen7cpY0ICq419RisKrMScVyGxByq/w180-h320/FB_IMG_1634210893687.jpg" width="180" /></a></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Il vincitore del </span><i style="text-align: justify;">Manga Taisho 2021</i><span style="text-align: justify;"> non mi ha convinto.<br /></span><span style="text-align: justify;">Sto parlando di "</span><b style="text-align: justify;">Frieren - Oltre la fine del viaggio</b><span style="text-align: justify;">", appena uscito per Jpop.<br /></span><span style="text-align: justify;">L'idea di mostrare "il dopo" di un gruppo di eroi che hanno sconfitto il Re dei Demoni è sicuramente curiosa (per quanto già utilizzata in passato), ma soprattutto è interessante la riflessione sulla diversa percezione del tempo e dei legami amicali (con tutte le conseguenze annesse) da parte della protagonista elfa, in grado di vivere molti più anni dei suoi vecchi compagni (che infatti invecchiano e muoiono in un tempo che per lei appare brevissimo).<br /><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Però, nonostante le belle riflessioni, lo svolgimento è piuttosto blando e superficiale (siamo in target shounen) e soprattutto ho un problema con i disegni :basta andare oltre l'aspetto carinissimo della protagonista per vedere uno stile piuttosto mediocre, staticissimo e persino bruttarello quando si esce dalla tipologia di "personaggio giovane di bell'aspetto". Sarà che, per associazione, mi è venuto da paragonarlo più volte a </span><i style="text-align: left;">Dungeon Food</i><span style="text-align: left;">, ma graficamente parlando quest'ultimo è davvero su tutt'altro piano. </span></div></span><div style="text-align: justify;">Probabilmente il mio giudizio è un po' prematuro essendo il primo volume di una serie, ma non penso prenderò il secondo volume. Voi lo prenderete? Fatemi sapere.</div></div><p></p><div><p style="text-align: justify;"><br /></p></div>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-69799566525202279752021-10-11T19:01:00.005+02:002021-10-12T12:44:50.477+02:00Colmare un vuoto: La collana Showcase di Dynit <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVGVuJtj5fds0ANi0B6zHCdPew6mDexBX8ulslppacsCdiDkY_NmM5-8xCHDKCPmYTNgavH35mSBCz-2Il4v9ltfen0MF74br4qLC9ILJVzdtVkgeRwP_5YoFCtXIGyM600OGwhn5MwtLL/s2970/IMG_20211011_175402.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1059" data-original-width="2970" height="114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVGVuJtj5fds0ANi0B6zHCdPew6mDexBX8ulslppacsCdiDkY_NmM5-8xCHDKCPmYTNgavH35mSBCz-2Il4v9ltfen0MF74br4qLC9ILJVzdtVkgeRwP_5YoFCtXIGyM600OGwhn5MwtLL/w320-h114/IMG_20211011_175402.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">
Nel lontano 2013, in questi tre post (<a href="https://sayadieutoyue.blogspot.com/2013/11/la-collana-manga-san-ovvero-i-bei-tempi.html">Parte1</a>, <a href="https://sayadieutoyue.blogspot.com/2013/11/la-collana-manga-san-ovvero-i-bei-tempi_24.html">Parte2</a>, <a href="https://sayadieutoyue.blogspot.com/2013/11/la-collana-manga-san-ovvero-i-bei-tempi_28.html">Parte3</a>) parlavo della collana <b>MangaSan</b>, e di quanto fosse "<i>coraggiosa e all'avanguardia per i suoi tempi</i>". La sua chiusura, avvenuta qualche anno prima, aveva lasciato un vuoto enorme nei suoi lettori (compreso il sottoscritto) , vuoto che è rimasto per molto tempo. Ma all'improvviso, un po' di annetti fa, ecco che Dynit annuncia (molto in sordina) una nuova linea manga: lo stupore è immenso, anche se in effetti questa casa editrice non aveva mai smesso di pubblicarne. Fin dall'inizio, a lasciare perplessi i potenziali acquirenti sono stati il prezzo (16 euro come minimo) ed il formato enorme degli albi. Elementi "di disturbo" che tutt'ora tengono lontane numerose persone, uniti ad altre piccole magagne che si ripresentano puntualmente come l'assenza di pagine a colori, le pagine troppo trasparenti e il lievitare del prezzo di copertina al superamento delle canoniche 200 pagine.<br />
Ma almeno su di una cosa -la più importante, in effetti - è impossibile fare critiche : la qualità dei titoli proposti. La collana <b>Showcase</b> non solo ha colmato il vuoto lasciato dalla chiusura di MangaSan, ma in pochi mesi ha portato nelle librerie e nelle fumetterie grandissimi autori ed autrici (<i>Kyoko Okazaki, Hideshi Hino, Kiriko Nananan, Nishioka Kyoudai, Yukari Ichijou</i>) per troppi anni rimasti inediti o quasi in Italia. E Asuka Ozumi (la curatrice della collana) non si è limitata a questi autori richiestissimi, ma ha avuto il coraggio di portare mangaka di talento meno conosciuti in Italia, con un occhio di riguardo per le autrici donne: basti pensare ad Aoi Ikebe, Kan Takahama e Akane Torikai. <br />
<b><br /></b>
In molti mi hanno chiesto di parlare dei titoli di questa collana, quindi ho deciso di scrivere un commento a quelli che ho letto , sperando di rendermi utile a chi vuole avvicinarsi a questi volumi belli ma costosi.<b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Ankoku Shinwa -Il mito Oscuro </b>di <i>Daijiro Morohoshi</i></div><div style="text-align: justify;"><div>Quest'opera mi ha un po' ricordato i romanzi di Verne : I personaggi non sono particolarmente caratterizzati, ma ad avere importanza, e ad affascinare sono i numerosi luoghi visitati e le leggende toccate e fantasiosamente intrecciate fra loro dall'autore. Le nozioni date al lettore sono molte, è sarebbe consigliabile avere un infarinatura dei miti giapponesi più famosi, ma nonostante questo ho trovato il volume davvero affascinante, e meno pesante di quello che credevo. </div><div>Di certo non è una lettura per svagarsi, ma se amate la mitologia e la storia giapponese più arcaica e misteriosa, ve lo consiglio caldamente. </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Blue</b> di <i>Kiriko Nananan</i><br />
Un volume che parla di un'amore fragile e sbilanciato, di quelli un po' patetici ma che ti frantumano il cuore. Uno dei miei volumi Showcase preferiti, che consiglio spessissimo! Piccolo neo: le pagine un po' trasparenti.<br />
Ne ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2018/09/blue-di-kiriko-nananan.html">QUI</a><br />
<b><br /></b>
<b>Bug Boy</b> di <i>Hideshi Hino</i><br />
Hideshi Hino è un po' il Charles Dickens del genere horror: i suoi protagonisti sono sempre degli emarginati (spesso bambini o poco più), circondati da persone meschine e crudeli. Certo, ci sono deformità e strane malattie (in questo volume il protagonista diventa un'orrendo uomo insetto) , ma l'elemento emotivo e quasi sempre prevalente su quello orrorifico. Bug Boy è forse la sua opera più equilibrata; quella che consiglierei alle persone che desiderano avvicinarsi a questo autore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Caro, Chibi è scomparsa</b> d<i>i Keiko Nishi</i></div><div style="text-align: justify;">Una gattina amatissima scompare, e l'evento sembra destabilizzare il fragile equilibrio che per anni ha tenuto insieme una coppia di anziani coniugi. Come già avvenuto in Shiro, Keiko Nishi usa un gatto per raccontare le vicende umane e toccanti dei suoi padroni, affrontando con grazia anche il tema della vecchiaia. <br />
<b><br /></b>
<b>Cocoon </b>di Kyou Machiko<br />
Ovvero, la guerra vista attraverso gli occhi di una giovane adolescente. Un volume importante, ma che mi ha colpito meno di quello che speravo. Molto peculiare e "sketchy" lo stile della Machiko, che può piacere o meno. Della stessa autrice è uscito anche <b>Il Diario di Hanako</b>, una sorta di retelling del <i>Diario </i>di <i>Anna Frank</i>. Non l'ho ancora preso, ma mi hanno detto che è tostissimo.<br />
<br /><b>Designer</b> di <i>Yukari Ichijo</i><br />
<span style="text-align: left;">Designer è la storia di una vendetta travestita da ambizione, dove i legami di sangue sono come maledizioni. Un volumone drammatico e barocco ambientato nel mondo della moda, che presenta tutti i topoi tipici dei manga per ragazze di quegli anni (inizio anni 70) e che proprio per questo risulta incredibilmente appassionante (come un romanzo d'appendice ). Il prezzo di copertina è esagerato, ma per i fan dei manga vintage è imperdibile.</span><br />
<i><br /></i><b>Getenrou </b>di <i>Masakazu Ishiguro</i>.<br />
Un volume eplosivo, che giocando con i vari generi (commedia, poliziesco sci-fi, dramma etico) destabilizza e affascina il lettore . Ishiguro si conferma un autore geniale!<br />
Ne ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2019/03/getenrou-di-masakazu-ishiguro.html">QUI</a>.<br />
<b><br /></b>
<b>Gli stolti odiano il rosso</b> di <i>EST EM</i><br />
È un volume bellissimo, con delle storie molto diverse fra loro, ma sempre sensuali ed evocative (come quella che da il titolo al volume, che parla del bel torero Rafita Alonso) . Lo consiglio a tutti, e soprattutto a chi, come me, trova la stragrande maggioranza dei boyslove stereotipati e poco realistici.<br />
<b><br /></b>
<b>Hell Baby </b>di<i> Hideshi Hino</i><br />
Altro volume di Hino, che stavolta ha per protagonista una bambina mostruosa abbandonata in una discarica. Di nuovo adulti pavidi e meschini, e di nuovo innocenti costretti a diventare mostri. Il finale è straziante (ho pianto , lo ammetto). </div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b>
<b>Helter Skelter </b>di <i>Kyoko Okazaki</i><br />
Capolavoro assoluto, da me ribattezzato "il josei del millennio". E' la storia di una donna feroce e disperata, che cerca di rimanere a galla in un mondo (quello della moda/televisione/cinema) che ti fagocita e dimentica in un istante.<br />
E' uno dei volumi Showcase che consiglio di più .</div><div style="text-align: justify;"><br />
<b>HER </b>di <i>Tomoko Yamashita</i></div><div style="text-align: justify;">Una serie di racconti scritti benissimo, che hanno per protagoniste donne diverse fra loro, che si amano, si odiano e spesso non si comprendono. Tomoko Yamashita si conferma una delle autrici di punta del genere josei.<i> <br /></i>
<b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Holiday Junction </b>di <i>Keigo Shinzo</i><br />
Un volume di racconti dell'autore di <i>Tokyo Alien Bros</i>. Solamente uno mi ha colpito profondamente (<i>Un anno del gatto Bun-chan</i>) , gli altri - a mio parere- filano via senza lasciare molto, anche se l'autore si conferma un maestro assoluto del genere slice of life (sì, anche quando ci infila Godzilla).</div><div style="text-align: justify;"><br />
<b>Hot Road </b>di <i>Taku Tsumugi</i></div><div style="text-align: justify;">Opera cult di un'intera generazione, che rappresenta un punto di rottura da quello che era stato fino a quel momento lo shoujo manga. Ha per protagonista una giovane ragazza delle medie che decide di andarsene di casa e lasciare la scuola per poter stare vicina al ragazzo che ama, leader di una banda di motociclisti (i cosiddetti bosozoku). </div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i>
<b>I</b><b>l bambino di dio</b> di <i>Nishioka Kyoudai</i><br />
E' impossibile descrivere la gamma di emozioni che sono in grado di suscitare nel lettore i fratelli Nishioka. Adoro il loro stile unico, anche se i loro volumi sono sempre devastanti e repellenti (ma quel repellente che fa il giro e diventa come una droga).<br />
<b><br /></b><b>La donna degli udon</b> di <i>EST EM</i><br />
E' un josei così buffo e leggero, dove gli udon funzionano benissimo come simbolo della passione erotica ed amorosa!<br />
Vale la pena spendere ben 16,90 euro per una storia del genere? Forse no, ma ogni volta che lo rileggo mi lascia con il sorriso sulle labbra!<br />
Ne ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/search/label/est%20em">QUI</a>.</div><div style="text-align: justify;"><br />
<b>L'amante </b>di <i>Kan Takahama</i><br />Buonissimo adattamento (tutto a colori) del romanzo omonimo di Marguerite Duras.</div><div style="text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Le Theatre de A & B</b> di <i>Asumiko Nakamura</i><br />
Pur amando la Nakamura, avevo un po' di pregiudizi su queste storielline brevi apparse negli anni sull'iconica rivista<i> Gothic & Lolita Bible. </i>E invece mi sono piaciute molto, perché pur nella loro brevità non sono mai banali. Graficamente poi, sono di una bellezza travolgente, ed <i>Io sono un Piano</i> è stato il primo racconto letto della Nakamura, quindi ci sono molto affezionato.<br />
<b><br /></b><b>L'ultimo volo della farfalla</b> di <i>Kan Takahama</i><br />
Primo volume della trilogia di Nagasaki (ma leggibile singolarmente), è la storia di Kicho, una bellissima e amatissima cortigiana e dei personaggi che ruotano intorno al lei, come piccoli pianeti intorno ad un sole . Ma cosa ci cela dietro allo splendore di questa donna, famosa quanto misteriosa?</div><div style="text-align: justify;">La collana Showcase ha il merito di aver portato in Italia <i>Kan Takahama,</i> autrice straordinariamente brava che nelle sue opere ama spesso affrontare il tema dell incontro fra diverse culture (come ne <b>La Lanterna di Nyx</b>, secondo capitolo della trilogia sempre edito da Dynit).<br />
<b><br /></b>
<b>L'uomo in fuga</b> di <i>Natsume Ono</i></div><div style="text-align: justify;">Una storia minimal e allegorica sulla fuga (dai propri sentimenti e responsabilità) , che però a fine lettura lascia decisamente poco. Ahimè, della grande Natsume Ono continuano ad arrivare in Italia le opere meno incisive.<br />
<b><br /></b>
<b>Mamma</b> di <i>Aoi Ikebe</i><br />
"Mamma" è uno ti quei volumi che ti si insinuano sotto la pelle, e che non puoi fare a meno di leggere, e rileggere, e rileggere. Aoi Ikebe, fin dai suoi esordi , ha dimostrato di essere una delle voci più acute nel raccontare la condizione femminile del Giappone odierno: le sue protagoniste sono spesso madri single e lavoratrici, donne forti e pratiche, ben lontane dalle figure dolci e un po' in ombra del tipico immaginario manga. Il suo è uno stile semplice ed efficace , che parla per piccoli dettagli che spesso sfuggono ad una prima lettura. In definitiva: Consigliatissimo!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Memorie di un Gentiluomo</b> di <i>Moyoko Anno</i></div><div style="text-align: justify;">Ambientato in un bordello francese della fine dell'ottocento, ha per protagonista una giovane donna che ha sacrificato tutto per amore. Cos'è il desiderio? E può la finzione (anche letteraria) ridare un senso alla realtà? Altro capolavoro </div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><b>Miss Hokusai - Sarusuberi</b><i> </i></div><div style="text-align: justify;">I tre protagonisti principali di questa serie in due volumi sono il vecchio e capriccioso maestro Hokusai, sua figlia O-Ei (chiamata dal padre "Mento" per il suo aspetto mascolino e il suo portamento fiero e poco femminile ) e lo scroccone/allievo perditempo Zenjiro. I capitoli non sono altro che frammenti della loro vita di tutti i giorni, che mescolano episodi intimi e commoventi, ad altri più comici e leggeri, fino a delle vere e proprie incursioni nel folklore e nel paranormale. Tema centrale è ovviamente quello dell'arte :il mondo fluttuante degli Ukyo-e, e il nutrito gruppo di artisti che ruotavano intorno ad Hokusai sono centrali nella storia (e approfonditi nelle note a fine volume). Per tirare le somme: è davvero un'opera pregevole, e che consiglio a tutti. Il personaggio di O-Ei in special modo mi è rimasto nel cuore : che artista incredibile, e che donna straordinaria!</div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i><b>Oltre l'arcobaleno </b><i>di </i><i>Akane Torikai</i></div><div style="text-align: justify;">La Torikai, pur con tutti i suoi eccessi mi piace molto, ma questo volume di storie brevi (disegnate quasi interamente a mina) mi hanno lasciato poco o niente. E' una gioia per gli occhi, ma finisce li.<br />
<b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Our Summer Holidays </b>di <i>Kaori Ozaki</i></div><div style="text-align: justify;">Coming of age abbastanza drammatico e un filo scontato, che parla dell' amicizia fra una ragazzina e un ragazzino compagni di classe. Narrato bene e con dei disegni graziosi, ma mi e sembrata un esagerazione proporlo col prezzo/formato Showcase.<br /><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Pink </b>di <i>Kyoko Okazaki</i></div><div style="text-align: justify;">Storia di una giovane office lady che si prostituisce per poter mantenere il suo coccodrillo domestico (ed altri suoi vizi). Kyoko Okazaki è così : anche quando le sue protagoniste toccano il fondo, beh, lo arredano secondo il loro gusto e continuano ad aggrapparsi alla vita con tutte le loro forze. Yumi (la protagonista di questa storia) non è da meno, ma nonostante i suoi continui sbagli e gli accanimenti del destino non si può fare a meno di tifare per lei.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Quel che resta del sogno</b> di <i>Yumi Sudo</i><br />Storia (raccontata a ritroso) di due donne che si amano, ma che non riusciranno mai a stare insieme. L'esecuzione è abbastanza blanda , ed anche i disegni non sono particolarmente incisivi, ma nel complesso i pregi superano i difetti, anche se questo tipo di storie tristissime del tipo "vorrei ma non posso" mi fanno stare malissimo. </div><div style="text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ristorante Paradiso</b> di <i>Natsume Ono</i><br />
La storia (ambientata a Roma) della studentessa Nicoletta che si innamora di un cameriere molto più vecchio di lei è sicuramente gradevole, ma alla fine rimane come un po' sospesa, e sarebbe stato bello poter leggere anche il seguito in tre volumi, <b>Gente</b>.<br />
<b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Sakuran</b> di <i>Moyoko Anno</i><br />
Gioie e dolori di una Oiran testarda e carismatica ,che sogna di fuggire dal mondo in cui e nata , nel quale si sente prigioniera. Ma sarà poi così? Capolavoro di Moyoko Anno, che forma un dittico perfetto con <b>Memorie di un Gentiluomo</b>.<br /><br /><b>Shiro - La mia vita insieme ad un gatto</b> di <i>Keiko Nishi</i></div><div style="text-align: justify;">Ne ho parlato<i> </i><b><a href="https://sayadieutoyue.blogspot.com/2019/12/shiro-una-vita-insieme-un-gatto-di.html">QUI</a></b><br /><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>The consierge at Hokkyoku Department Store </b>di <i>Tsuchika Nishimura</i></div><div style="text-align: justify;">Protagonista della storia è Akino, una giovane ragazza che ha appena iniziato il suo "apprendistato" come consierge nel prestigioso Hokkyoku Department Store, una sorta di lussuoso paradiso per gli acquisti , dove si può trovare veramente di tutto. Il compito del consierge è quello di assistere in tutto e per tutto i clienti, consigliandoli e anticipandone i desideri ; ma i frequentatori dell Hokkyoku sono molto particolari : si tratta infatti di animali antropomorfi, ed i più riveriti sono i V. I. A, ovvero i very important animals appartenenti a specie ormai estinte. Nel corso dei due volumi ci viene mostrata la crescita di Akino, che da goffa e impreparata diventerà piano piano una consierge non perfetta, ma sicuramente capace e amata dai clienti . Tutti i capitoli hanno una struttura solida e piacevole e un qualcosa da dire, prendendo in esame un ampia tipologia di clienti ed arrivando addirittura a regalare qualche informazione sulle specie estinte che appaiono di volta in volta. Delizioso, e graficamente eccelso.</div><div style="text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Tokyo Alien Bros </b>di <i>Shinzo Keizo</i></div><div style="text-align: justify;">Due fratelli alieni arrivano sulla terra per "tastare il terreno" in vista di una futura invasione. Lo scoglio più alto da superare sara quello di integrarsi fra gli esseri umani, e mentre uno dei fratelli sembra non avere problemi, l'altro fatica molto. Ma niente e come sembra, ed alla fine ci saranno molte soprese! Shinzo è un maestro nel raccontare il quotidiano, anche quando ci sono gli alieni di mezzo. Divertente, toccante e consigliatissimo.<br />
<b><br /></b>
<b>Tokyo Kaido </b>di <i>Minetaro Mochizuki</i><br />
Ho letto i tre volumi e non l'ho trovato nemmeno brutto, ma ho un serio problema con Mochizuki: il suo voler essere il Wes Anderson dei manga mi urta nel modo più assoluto, come mi urta la disposizione delle sue tavole e la superficialità con cui, in quest'opera, affronta certe tematiche. Ma ripeto, è un problema mio.<br />
<b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Umwelt </b>di <i>Daisuke Igarashi</i><br />
Un volume di racconti molto particolari (alcuni dei quali dal sapore vagamente"europeo"), anche se non tutti memorabili.Quello della nonna che si rimpicciolisce è fra le cose più belle che io abbia mai letto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Undercurrent </b>di <i>Tetsuya Toyoda</i><br />
Un volume pervaso da una delicata tristezza, che ha per protagonista una moglie abbandonata dal marito, un detective decisamente bizzarro e un tuttofare taciturno dal misterioso passato. Il tutto ambientato in un bagno pubblico. I misteri celano talvolta verità strazianti, ma ancora più spesso verità banali: può l'amore essere genuino, se vive in un castello di menzogne? <br />
<b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Underwater</b> di <i>Yuki Urushibara</i><br />
Underwater é una miniserie in due volumi bellissima, che parla di elaborazione del lutto e della nostalgia verso persone e luoghi del passato che non esistono più . E se ciò non bastasse a convincervi , ricordate che è dell'autrice di Mushishi, capolavoro indiscusso.<br />
<b><br /></b>
<b>Una donna e la guerra </b>di <i>Yoko Kondo</i><br />Adattamento a fumetti (ad opera di Yoko Kondo) di due racconti di <i>Sakaguchi Ando</i>, raccolti anch'essi nel volume e tradotti da <i>Maria Teresa Orsi</i>. Operazione insolita ma riuscita , visto che le due versioni si amalgamano e completano a vicenda nel narrare una storia di "passione erotica sotto le bombe" ambientata alla fine della seconda guerra mondiale.<br />
<b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Viaggio alla fine del mondo</b> di <i>Nishioka Kyoudai</i><br />
Ancora più criptico, crudele e surreale de <b>Il bambino di Dio</b>. Un viaggio kafkiano e senza fine, che è davvero difficile da dimenticare.<br />
<b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Zankyou</b> di <i>Tsutomu Takahashi</i></div><div style="text-align: justify;">Racconto nerissimo e desolante in puro stile Takahashi, che parla di una fuga che avrà un prezzo altissimo. Se amate l'autore ve lo consiglio caldamente.<br />
<b><br /></b>
<b>Zucca e Maionese </b>di <i>Kiriko Nananan</i></div><div style="text-align: justify;">Questo volume parla di quei microcosmi fragilissimi che abitiamo e che ci lasciano sempre sottilmente insoddisfatti ma che nonostante questo, forse per una perversa forma di masochismo, non abbiamo il coraggio di abbandonare. E quando succede che si infrangono, puntualmente non possiamo fare altro che ricordarli con affetto e nostalgia. Kiriko Nananan è un'autrice straordinaria, e Zucca e Maionese rientra sicuramente fra i titoli imperdibili di questa collana. Consigliatissimo.</div><div style="text-align: justify;"><b> </b></div><div style="text-align: justify;"><b>36°c </b>di <i>Yukiko Gotou</i></div><div style="text-align: justify;">Altro volume di racconti (usciti negli anni su riviste diversissime, a target seinen e josei) che indagano l'universo femminile, e più in particolare la sfera sessuale di donne diversissime fra loro. La Goto è stata davvero una piacevole scoperta, e ci sono un paio di storie davvero memorabili, che rileggo sempre con gusto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se volete commenti più articolati non posso che rimandarvi alla più esperta di questa collana, ovvero la bravissima <a href="https://youtube.com/c/AphroditeUrania">AphroditeUrania e il suo canale youtube</a> dove ha parlato approfonditamente di quasi tutti i volumi. </div>
Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-40480388088637263712021-10-10T18:10:00.001+02:002021-10-10T18:10:26.381+02:00Intermission 0 : Arresta e Riavvia.<p>Dopo un lungo viaggio è sempre bello tornare a casa. Una casa ormai vuota, forse, dove non riecheggiano più cosi tante voci amiche come in passato. Ma che comunque dà riparo , e dove posso essere me stesso e parlare di quello che voglio. </p><p>Quindi "Eccomi, sono a casa". E <b><i>Say Adieu To Yue</i></b> riapre i battenti.</p><p><br /></p>Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-88862991095430755972019-12-22T12:42:00.002+01:002019-12-22T12:45:35.755+01:00Shiro - Una vita insieme a un gatto di Keiko Nishi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguDos2RfcH75eS1tkvWsIE7YeckdpaEt9i37xmPYYsaOltX86h9CeY3iOGw-GeMd_Io0KqcTPfxQw8c6DLZupyVg49Ol3AJlx5TEO6VsLNi8SPB1Qurfm-GJBo7HUaMCsQbw3kQa2DLfCm/s1600/shiro.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="623" data-original-width="487" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguDos2RfcH75eS1tkvWsIE7YeckdpaEt9i37xmPYYsaOltX86h9CeY3iOGw-GeMd_Io0KqcTPfxQw8c6DLZupyVg49Ol3AJlx5TEO6VsLNi8SPB1Qurfm-GJBo7HUaMCsQbw3kQa2DLfCm/s320/shiro.png" width="250" /></a></div>
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<u style="font-weight: bold;"><br /></u></div>
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<u style="font-weight: bold;">Titolo</u>: Il titolo originale è <i>Shiro ga Ite</i> (シロがいて). Per il volume in italiano è stato scelto <i>Shiro - Una vita insieme a un gatto</i>. </div>
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<b style="text-decoration-line: underline;">Informazioni varie</b>: E' un josei serializzato sulla rivista <i>Zoukan Flowers</i>, della casa editrice <i>Shogakukan</i>. <i><b>Keiko Nishi</b></i> è una delle autrici più note e amate in ambito josei, anche se dal suo esordio ha spaziato in più generi, come il BL e lo shoujo. Fra le sue opere più famose ci sono <i>Ane no Kekkon</i> ,<i>Otoko no Ishhou </i>e il volume unico <i>Love Song</i>, pubblicato in America 24 anni fa e diventato introvabile o quasi. </div>
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<b style="text-decoration-line: underline;"><br /></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix0ISwkbVEx2Rj74UZiEU7yDEZLTiMhXcGs4lGaJEZI8hFKByOjbybOegY_1hxarLDplHEzrzu7K0dkRJyS75g7EN66eqQFhQY2tOyWax-KBqIFla7ic0G6MLlfh4GPDrE4WdXo119wApl/s1600/shiroga.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="438" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix0ISwkbVEx2Rj74UZiEU7yDEZLTiMhXcGs4lGaJEZI8hFKByOjbybOegY_1hxarLDplHEzrzu7K0dkRJyS75g7EN66eqQFhQY2tOyWax-KBqIFla7ic0G6MLlfh4GPDrE4WdXo119wApl/s320/shiroga.jpg" width="233" /></a></div>
<b style="text-decoration-line: underline;">Trama</b>: Questo volume parla della famiglia Osawa (composta da papà Takeshi, mamma Eriko, la figlia maggiore Mami ed il figlio minore Wataru), ritratta durante i 17 anni di convivenza con Shiro, un gatto bianco non proprio carino ma che saprà fare da "legante" fra i vari membri della famiglia (come spesso accade con gli animali domestici). </div>
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<b style="text-decoration-line: underline;">Commento di Yue</b>: Questa volta sarà un commento breve, e anzi, lo dico subito per fugare ogni dubbio: è un volume bellissimo.</div>
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In molti noteranno il gatto in copertina, e penseranno "ecco un altro manga con i gattini, carino ma dimenticabile"... Ebbene, è un pregiudizio che molto spesso ho avuto anche io (che sono un gattaro all'ultimo stadio) , ma non è questo il caso. <i>Shiro - Una vita insieme a un gatto </i>è infatti la storia di una famiglia normale , con personaggi realistici che crescono e si evolvono. Nel corso di diciassette anni vedremo i ragazzi diventare grandi , arrovellarsi per il loro futuro, fare progetti che non sempre vanno a buon fine. Ed anche gli adulti avranno i loro grattacapi e scheletri nell'armadio . La Nishi è veramente impeccabile e matura nel raccontare i suoi personaggi, ed anche se fra i vari capitoli ci sono salti temporali di parecchi anni, non si ha mai una sensazione di frettolosità , ed anzi, ogni capitolo è sviluppato in modo del tutto appagante. E poi c'è Shiro, uno dei gatti "cartacei" più convincenti e indimenticabili da me letti: indipendente, non troppo affettuoso ma sempre legatissimo alla sua famiglia, molto spesso rimane in secondo piano anche se in realtà, come ho già detto, è lui che fa da legante fra i vari membri della famiglia, soprattutto nei momenti più tristi e difficili. Ed è proprio nel rapporto che gli umani hanno con Shiro che traspaiono i sentimenti più genuini , quelli che spesso vengono nascosti nel rapporto fra individui della stessa specie. </div>
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Non voglio spoilerare, ma nel complesso questo volume mi ha davvero sopreso. Se amate gli slice of life realistici e adulti, e amate i gatti, è una lettura imperdibile. Lo stile della Nishi è particolare , e non ha un immediato appeal su tutti, ma il suo talento come autrice è assolutamente innegabile.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhde2LXz_nBqkLpsCwVK-3XaE8fLb0g-5d8R9Kwpv7Fc4pR8O9e9fJWAdN6jYBKU7MSQI_bu3hVHzkiCOYaSs3eTZqG9OEuHEeeDWDFhtEmydfHRsnM-Iyyqdk0W7229fm97IswKUoQR3mM/s1600/shiro2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="446" data-original-width="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhde2LXz_nBqkLpsCwVK-3XaE8fLb0g-5d8R9Kwpv7Fc4pR8O9e9fJWAdN6jYBKU7MSQI_bu3hVHzkiCOYaSs3eTZqG9OEuHEeeDWDFhtEmydfHRsnM-Iyyqdk0W7229fm97IswKUoQR3mM/s1600/shiro2.png" /></a></div>
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Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-64052044420465540512019-12-15T15:15:00.001+01:002021-10-10T13:04:07.447+02:00I manga che non leggeremo mai in Italia 36 - Ikoku Nikki (Journal with Witch) *EDITO DA FLASHBOOK*<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg87GXAxjCd6Bb6OOcn6Rec_7ljmFxDgOJdEoadzCXzovWxV4o4dUBYitKb-0vpt9mKiDvIK0GKbSpJfrOUP-IQTLyr7PmygPvsYJ11yiO54IIQDxCngG1iDRzNeDD1wVjrQzccjfWH9uCf/s1600/jo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="959" data-original-width="680" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg87GXAxjCd6Bb6OOcn6Rec_7ljmFxDgOJdEoadzCXzovWxV4o4dUBYitKb-0vpt9mKiDvIK0GKbSpJfrOUP-IQTLyr7PmygPvsYJ11yiO54IIQDxCngG1iDRzNeDD1wVjrQzccjfWH9uCf/s400/jo.jpg" width="282" /></a></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;"><br /></u></div><div style="clear: both; text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;">Edit 10/10/2021:</u> Questo grazioso josei è stato annunciato da Flashbook Edizioni, che ha gia pubblicato i primi due volumi. Compratelo e sostenete la casa editrice, mi raccomando!</div><div style="clear: both; text-align: justify;"><b><u><br /></u></b></div><div style="clear: both; text-align: justify;">
<b><u>Titolo</u></b>: Ikoku Nikki - Journal with witch (違国日記). </div>
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<b><u>Informazioni varie</u></b>: E' un josei serializzato sulla prestigiosa rivista <i>Feel Young</i> di <i>Shodensha</i>. Al momento in cui scrivo sono usciti cinque volumi, ed è in corso. </div>
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<b><u>Autrice</u></b>: Colpevolmente inedita in Italia, <i>Tomoko Yamashita</i> è una mangaka che in pochissimi anni è riuscita a farsi amare da pubblico e critica , grazie alla sua grande versatilità (si è cimentata nei generi più disparati, dal josei, al BL fino al seinen ) e soprattutto alla sua scrittura matura, raffinata e di altissima qualità. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP2SPaRCWkVi_8yI0uEzBlvIenN8S7_tWEOanufLz_lHsREXx2ua8RRg0dKRL1jDb62OFp9Vma7GEhapb5cMCwWC-jetleCcaft5iO1z_CjZJ03hLlUwT2jBrqPoCCFx_83Iaa_f9jaa3-/s1600/Immagine.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="566" data-original-width="523" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP2SPaRCWkVi_8yI0uEzBlvIenN8S7_tWEOanufLz_lHsREXx2ua8RRg0dKRL1jDb62OFp9Vma7GEhapb5cMCwWC-jetleCcaft5iO1z_CjZJ03hLlUwT2jBrqPoCCFx_83Iaa_f9jaa3-/s320/Immagine.png" width="291" /></a></div>
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<b><u><br /></u></b></div>
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<b><u>Commento di Yue</u></b>: Takumi Asa ha quindici anni, e perde entrambi i genitori in un incidente stradale. La sua unica parente in vita è la zia, Takumi Makio, una scrittrice di romanzi che ha visto pochissime volte e che, fra l'altro, ha sempre avuto un pessimo rapporto con sua madre. Ma a differenza di quello che lascia intuire il titolo, Makio non è una "strega", e pur essendo una persona schiva e introversa (e brutalmente sincera) , decide di accogliere Asa sotto il suo stesso tetto, chiarendo subito :"<i>non so se riuscirò mai ad amarti, ma hai 15 anni, sei sola al mondo e ti meriti qualcosa di meglio dell'essere sballottolata in giro fra persone che non ti vogliono</i>". </div>
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"Un film che ho già visto" penserete voi, ed in effetti l'ho pensato anch'io -inizialmente- leggendo la trama. Ma qui siamo nelle sapienti mani della Yamashita, che riesce a trasformare una storia che parte da un espediente narrativo stra-abusato (quello della convivenza forzata) in uno dei josei più interessanti degli ultimi anni. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ1pgv3sRBHRzmbl9Uwtg_fODrq10PRN4J8xUXVdE-FcJBv-rpbaCOoy0EKy6VNLaYMZeWQid2RylC7Cfd5tB2uyQZx8btBH-I8lyI6fLABbTIPSG8-NdQEJUIwqn1wZ9I8NTHYTZNZy07/s1600/Ikoku_Nikki_v02_ch006_038.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1110" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ1pgv3sRBHRzmbl9Uwtg_fODrq10PRN4J8xUXVdE-FcJBv-rpbaCOoy0EKy6VNLaYMZeWQid2RylC7Cfd5tB2uyQZx8btBH-I8lyI6fLABbTIPSG8-NdQEJUIwqn1wZ9I8NTHYTZNZy07/s320/Ikoku_Nikki_v02_ch006_038.png" width="222" /></a>Il primo capitolo è all'apparenza quasi banale: ci viene mostrata subito la vita in comune fra zia e nipote, e le due se la cavano piuttosto bene. Ma poi l'autrice è come se dicesse"<i>Ehi, questo è quello che succede qualche anno dopo. Adesso vi mostro come è inziata!</i>", ed inizia così, nei capitoli successivi, a narrare il loro incontro, che avviene poco dopo la morte dei genitori di Asa. La cosa che mi ha colpito di più è la grande maturità con cui viene raccontata l'elaborazione del lutto: all'inizio Asa -che è una quindicenne socievole e chiacchierona- è quasi stordita dalla repentina e improvvisa morte dei genitori, che la rende come anestetizzata e più preoccupata per il suo destino che per la perdita di per se. Ed anche Makio sembra del tutto indifferente alla morte della sorella. Ma sarà proprio quest'ultima a dire alla nipote che "non ci sono modi giusti o sbagliati per elaborare un lutto", e nel secondo volume -quando andranno insieme a svuotare l'appartamento dei defunti, e in seguito durante la consegna dei diplomi- diventa lampante quanto siano in realtà provate dalla perdita. </div>
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Chiaramente, il rapporto più importante in quest'opera è proprio quello fra Makio e Asa. Ma a differenza di altri manga su "covivenze improbabili" dove l'idillio scoppia quasi immediatamente, fra le due resta sempre un po' di distanza: a frenare Makio dal volere genuinamente bene alla nipote è il fatto che sia figlia di sua sorella. Non ci è dato sapere a cosa sia dovuta la rottura fra Makio e la sorella, ma è chiaro che ha generato una ferita durissima da rimarginare, che continua ad avere degli echi sulla sua vita. Sicuramente, questo aspetto del passato di Makio verrà affrontato nei prossimi volumi, e sono proprio curioso di saperne di più (se ancora non l'avete capito, adoro Makio!). Non mancano nemmeno altri personaggi interessanti, (come Kasamachi, vecchia fiamma di Makio) ma non voglio spoilerare troppo!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAUSZZWV9zmmRxLjSYmmTQOpvtXXmjQgJ1Xc0_0B2hasPw2rcRqAs1ZKeKZ-DXS0TCweeHuAoWoc2RoP4jxjSgFa7zSc3K1bxp7o5WmDqQmjM9zlqmBwKTdOys2hHv_9AZSmyNVHoYVXOI/s1600/iko.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="405" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAUSZZWV9zmmRxLjSYmmTQOpvtXXmjQgJ1Xc0_0B2hasPw2rcRqAs1ZKeKZ-DXS0TCweeHuAoWoc2RoP4jxjSgFa7zSc3K1bxp7o5WmDqQmjM9zlqmBwKTdOys2hHv_9AZSmyNVHoYVXOI/s320/iko.jpg" width="237" /></a></div>
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Una delle caratteristiche che trovo più spesso nelle opere della Yamashita è la brillantezza dei dialoghi: i suoi sono manga molto "parlati", ed anche le conversazioni più banali - ad esempio sulla preparazione del bento- generano riflessioni più profonde ed acute, che vanno a definire i personaggi in modi inaspettati. I momenti più squisitamente <i>slice of life</i> sono spesso legati al tema del cibo e della preparazione del pasto, e ci sono anche momenti dedicati all'importanza delle parole e dei termini della lingua giapponese (dopotutto Makio è una scrittrice, e consiglia quasi immediatamente alla nipote di tenere un diario dove poter scrivere tutto quello che vuole). </div>
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Sul fronte disegni ho poco da dire: lo stile della Yamashita è immediatamente riconoscibile, e lo apprezzo tantissimo.</div>
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In definitiva, un josei adulto e appassionante come pochi ne arrivano in Italia. Consigliatissimo</div>
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<br />Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-71886325131922416122019-11-27T16:51:00.000+01:002019-11-27T16:57:25.552+01:00The Wize Wize Beasts of the Wizarding Wizdoms di Nagabe. <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrATJYFpeYKvII6LgIE6LpgbTdtKq1qntsW-3GRn6SXy-OEPmzjqbXaLFflet79hy5IOr7r5w4w_bcws2-vg59JVFn5uOB1S39xMVb-xgFPRNeRFVb6melpqdkt0ncad4qLyggpK9l6Y2Y/s1600/20191127_134738.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrATJYFpeYKvII6LgIE6LpgbTdtKq1qntsW-3GRn6SXy-OEPmzjqbXaLFflet79hy5IOr7r5w4w_bcws2-vg59JVFn5uOB1S39xMVb-xgFPRNeRFVb6melpqdkt0ncad4qLyggpK9l6Y2Y/s320/20191127_134738.jpg" width="240" /></a></div>
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<u style="font-weight: bold;">Titolo:</u> <i>Wizdoms no Kemonotachi</i> (ウィズダムズのけものたち), conosciuto col titolo internazionale <i><b>The Wize Wize Beasts of the Wizarding Wizdoms</b>. </i></div>
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<b style="text-decoration-line: underline;">Informazioni varie:</b> E' un volume unico di <i>Nagabe</i>, autore di <i>The Girl from the Other side- Siúil, a Rún </i>(edito in italiano da <i>JPOP</i>). Contiene otto racconti originariamente pubblicati sulla rivista BL <i>Opera</i>, della casa editrice <i>Akane Shinsha. </i>Il volume è uscito a Maggio 2019, e nel 2020 uscirà anche in italiano, sempre per <i>JPOP</i>. La mia recensione si basa sul volume in lingua inglese, uscito per la casa editrice <i>Seven Seas</i>. </div>
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<u><b><br /></b></u></div>
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<u style="font-weight: bold;">Trama:</u> "<i>C'era una volta, in un tempo ormai lontano, il Saggio Stregone Wizdom, che decise di far dono ad alcuni animali dell'intelletto e della forma tipici degli esseri umani. E fù così che ebbe origine la Tribù dei Semi-Umani. Questa Tribù, perennemente alla ricerca della conoscenza, costruì una meravigliosa e gigantesca accademia. Un accademia dedicata allo studio della stregoneria, che in onore al loro creatore chiamarono Widzom's. "</i></div>
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<i><br /></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS0ok-fYODgAlj1sZRgh18DxZ908IIZNnZHsgRnRUa6LJ-FEtYz0ovTAD3Ilt39WvN50vlWD5G71fSianGr4U9aKHNhp0EzyEl3Qi-9bQBOg6drIHvV6r21n15MsTX6_lDlv1mSwR9c6s3/s1600/al.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="677" data-original-width="1000" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS0ok-fYODgAlj1sZRgh18DxZ908IIZNnZHsgRnRUa6LJ-FEtYz0ovTAD3Ilt39WvN50vlWD5G71fSianGr4U9aKHNhp0EzyEl3Qi-9bQBOg6drIHvV6r21n15MsTX6_lDlv1mSwR9c6s3/s400/al.jpg" width="400" /></a></div>
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Ebbene sì, gli otto racconti presenti in questo volume, hanno come comun denominatore l'ambientazione, ovvero questa accademia di magia frequentata da animali antropomorfi (i semi-umani, appunto). In realtà l'elemento magico -che fa immediatamente pensare ad <i>Harry Potter</i>- non ha una grande importanza , ma fa da gradito contorno a storie più che altro imperniate sul rapporto fra i vari personaggi, spesso molto diversi fra loro (sia caratterialmente che nell'aspetto). </div>
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Vi faccio una breve panoramica delle storie: nella prima abbiamo un mite ragazzo-lepre ed un furbetto ragazzo-gatto che pasticciano con un filtro d'amore. Nel secondo, viene mostrato il bizzarro legame fra un minuscolo ragazzo-capra e un pigraccione e famelico ragazzo-lupo. Nella terza abbiamo un erudito maestro drago ed il suo allievo draghetto a cui da ripetizioni. Nella quarta abbiamo due compagni di stanza dell'accademia: un ragazzo cervo, ed un freddoloso ragazzo lucertola. Nella quinta arrivano i pennuti, con una storia di invidia e gelosia fra un ragazzo-corvo e un ragazzo-pavone. Nel sesto, arrivano due ragazzi-pipistrelli che ne combinano di tutti i colori, mentre nella settima abbiamo un bellissimo uomo-unicorno addetto all'infermeria, che si deve sorbire i giornalieri sfoghi di un severo e brontolone Prof-grifone. L'ultimo capitolo, invece, è l'unico che ha per protagonista un umano vero e proprio, che passa le vacanze a casa di un ragazzo-orso suo amico. </div>
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A completare il volume ci sono delle deliziose strisce umoristiche, che fanno praticamente da "quel che succede dopo" ai vari racconti, più una postfazione di Nagabe. Inoltre , alla fine di ogni capitolo ci sono le schede dedicate alle razze animali dei personaggi dei vari racconti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-JR-V5vt5PJAqMSG5mON0NZjsOD4RdVIEQDNN4PDTYJPS4l4G1B3rIy0mXhEbiEymh3smHJOIcmwMJTibN2TevkKu5SUw_VlgiUNaip5nGI87Ru3UdM2tsRYKwONbdwQDcUFjHk2wJWuU/s1600/ma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="672" data-original-width="1000" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-JR-V5vt5PJAqMSG5mON0NZjsOD4RdVIEQDNN4PDTYJPS4l4G1B3rIy0mXhEbiEymh3smHJOIcmwMJTibN2TevkKu5SUw_VlgiUNaip5nGI87Ru3UdM2tsRYKwONbdwQDcUFjHk2wJWuU/s400/ma.jpg" width="400" /></a></div>
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<b><u>Commento di Yue</u></b>: La passione di Nagabe per gli animali antropomorfi è sempre stata palese (basta farsi un giro <a href="https://twitter.com/mucknagabe">sul suo profilo twitter</a>), ma devo ammettere che questo volume ha superato ogni mia più rosea aspettativa: è adorabile! In qualsiasi altre mani, delle storie del genere avrebbero lasciato il tempo che trovano, ma Nagabe riesce sempre ad inserire dei piccoli dettagli gustosissimi (e talvolta anche audaci) e a suscitare delle riflessioni tutt'altro che banali. Senza contare che la scelta dei vari animali non è mai casuale o superficiale, e le loro caratteristiche intrinseche e comportamentali vanno sempre ad influenzare il rapporto con gli altri : in una delle mie storie preferite, ad esempio, c'è un ragazzo-lucertola che, essendo a sangue freddo, ha parecchi problemi a muoversi durante l'inverno e proprio per questo fa molto affidamento sul suo compagno di stanza. </div>
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Questi racconti sono usciti su una rivista <i>Boy's Love</i>, e il tema dell'amore fra ragazzi è presente in quasi tutti, anche se in diverse gradazioni: dalla storia d'amore vera e propria, agli amori sperati o non corrisposti fino al rispetto e all'affetto più profondo fra due individui. C'è pure un raccontino con un rapporto un po' kinky, ma non voglio svelarvi qual'è. Nagabe è comunque molto delicato nel ritrarre i vari sentimenti dei personaggi, e spesso e volentieri lascia carta bianca al lettore nell'interpretare i vari rapporti da lui mostrati. Quindi, se siete fra le persone che scappano al solo leggere il termine <i>Boy's Love</i>, aspettate! Dategli una possibilità. </div>
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Io ho trovato questo volume davvero appagante , e attendo con vera gioia l'uscita in lingua italiana (sull'edizione Jpop non sappiamo ancora niente, ma spero vivamente che sia simile a quella inglese* e giapponese , con formato 15x21 e pagine a colori). </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCx1vUY4Oq9i8pVj27F-pE_LT3TKtD_ciEdIdLNE-zYXuH7lZNMP-ZqDDToX-lm6_kCWsCMzn0ajxjbzCjhsrsYHLxS3D7-liQBtKWRt6GWXJG4e2kbjiQAnOdcoxp7kOyCPytRifYSUmc/s1600/naga.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="497" data-original-width="344" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCx1vUY4Oq9i8pVj27F-pE_LT3TKtD_ciEdIdLNE-zYXuH7lZNMP-ZqDDToX-lm6_kCWsCMzn0ajxjbzCjhsrsYHLxS3D7-liQBtKWRt6GWXJG4e2kbjiQAnOdcoxp7kOyCPytRifYSUmc/s320/naga.png" width="221" /></a></div>
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*incredibile ma vero: l'edizione della Seven Seas è proprio carina, e grazie ad un buono l'ho pagata quasi niente.Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-88356409302882008022019-11-19T21:23:00.003+01:002021-10-10T13:33:43.476+02:00I manga che non leggeremo mai in Italia 35 - Uchi no musuko wa tabun gay (My Son is Probably Gay) *EDITO DA STARCOMICS*<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijS9l-H80maTHgncpgiZqMZqyhpwlOOHTcDT70ZorSoLExJqVnklj5j_4CAXCnKsJMdgFsFemahMojYnds9zRQSet8_ZFMVGhVc1CaM6NNrMLyc8yO8wIM8iiPwZ7IN1-GTpG7D-_CPb90/s1600/our.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="866" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijS9l-H80maTHgncpgiZqMZqyhpwlOOHTcDT70ZorSoLExJqVnklj5j_4CAXCnKsJMdgFsFemahMojYnds9zRQSet8_ZFMVGhVc1CaM6NNrMLyc8yO8wIM8iiPwZ7IN1-GTpG7D-_CPb90/s320/our.jpg" width="230" /></a></div>
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<br /><u style="font-weight: bold;">Edit 10/10/2021 :</u> Questo grazioso manga è stato acquistato dalla casa editrice Starcomics, che ha pubblicato i primi due volumi. <br />
<div style="text-align: justify;"><u style="font-weight: bold;"><br /></u></div><div style="text-align: justify;">
<u style="font-weight: bold;">Titolo</u><b style="text-decoration-line: underline;">:</b> Uchi no musuko wa tabun gay (うちの息子はたぶんゲイ), conosciuto anche con il titolo "internazionale" <i>My Son is Probably Gay</i>.</div>
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<u style="font-weight: bold; text-align: justify;">Informazioni varie</u><b style="text-align: justify;">:</b><span style="text-align: justify;"> Questa serie viene pubblicata sul magazine seinen </span><i style="text-align: justify;">Gangan Pixiv</i><span style="text-align: justify;">, della casa editrice </span><i style="text-align: justify;">Square Enix. A</i><span style="text-align: justify;">l momento conta di un volume, uscito ad Agosto 2019. <b>EDIT</b>: Al momento, in Giappone, sono usciti tre volumi, e a quanto pare il quarto sarà l'ultimo.</span><br />
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L'autore è <i>Okura</i>, conosciuto principalmente per <i>Sorairo Flutter</i>, opera in tre volumi pubblicata parzialmente anche in italiano, da <i>Renbooks</i>. </div>
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Piccola curiosità: di <i>Sorairo Flutter</i> è stato fatto un vero e proprio "remake", disegnato da <i>Koma Hashii</i> e sceneggiato dallo stesso <i>Okura</i>. Lo potete trovare in inglese, edito da Viz (io non l'ho ancora preso perché come stile preferisco l'originale, anche se mi hanno detto che il remake è comunque molto carino) .</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc_syE0FkrofgcrOV7LsOj0Yudi74QGu7v0W7BnBCdOm9axNVONLCwR0AWXNCiYObd3pOgxksBufLgoTpydB-OamcL6qdCTHeJCJh-z9BsafgcXHk2qtOu-dcNyu-8SANzV88vs31s5CPL/s1600/uchu2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="352" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc_syE0FkrofgcrOV7LsOj0Yudi74QGu7v0W7BnBCdOm9axNVONLCwR0AWXNCiYObd3pOgxksBufLgoTpydB-OamcL6qdCTHeJCJh-z9BsafgcXHk2qtOu-dcNyu-8SANzV88vs31s5CPL/s320/uchu2.jpg" width="225" /></a></div>
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<u style="font-weight: bold;">Commento di Yue</u><b style="text-decoration-line: underline;">:</b> Negli ultimi anni, in Giappone, sono uscite molte opere mainstream dalla spiccata sensibilità LGBT: mi viene da pensare al bellissimo <i>Oltre le onde </i>(<i>Shimanami Tasogare</i>)<i> </i>di <i>Kamatani</i>, oppure a <i>Il marito di mio Fratello</i> (<i>Otōto no otto</i>) di<i> Tagame</i> , giusto per citarne due editi in Italia. Opere che gettano uno sguardo lucido e abbastanza realistico sulla comunità arcobaleno giapponese, a differenza, ad esempio, di una buona parte dei manga shonen ai, yuri e yaoi, spesso irrealistici proprio in virtù del fatto che sono pensati per un pubblico etero interessato solo superficialmente al mondo LGBT.</div>
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<i>Uchi no musuko wa tabun gay</i> si inserisce in questo filone , e si rivela fin da subito per quello che è: una graziosa commedia slice of life su di un giovane ragazzo gay di nome Hiroki (perché nonostante il titolo non ci sono proprio dubbi), che vive tutti gli affanni dell'adolescenza cercando di nascondere -con fatica, visto che è bonaccione e sincero- il suo orientamento sessuale alla sua famiglia. </div>
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L'opera è strutturata in tanti capitoli piuttosto brevi, che presentano la particolarità di essere narrati dal punto di vista di Mamma Tomoko : una donna dolce, ma non ingenua, che cerca in tutti i modi di sostenere e conoscere i gusti del figlio , senza però forzarlo (perché ovviamente LEI SA che Hiroki è probabilmente gay, e immagina il suo struggimento interiore). Comprimario di uguale importanza è Yuuki il fratellino di Hiroki: serioso e all' apparenza scostante , è in realtà molto legato al fratello , e spesso e volentieri i suoi interventi riescono a tirarlo fuori da situazioni altrimenti imbarazzanti. L'ultimo membro della famiglia è il padre Akiyoshi, che vive lontano da casa per lavoro e che nei pochi momenti passati insieme alla famiglia, cerca di recuperare tutto il tempo perduto (spesso esagerando). </div>
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La struttura dei primi capitoli è abbastanza simile e ripetitiva -con Hiroki che sovrappensiero si lascia andare a confessioni o comportamenti sgamantissimi con la madre, per poi "correggersi" subito- , ma in seguito arrivano nuovi personaggi (come il papà e Daigo, il compagno di classe che piace a Hiroki) e la narrazione diventa di più ampio respiro. Il tono della storia è sempre grazioso e leggero, e spesso anche scherzoso (come quando Daigo rivela involontariamente alla madre che andava bene in matematica perché aveva una cotta per il suo vecchio professore), anche se non mancano passaggi più riflessivi e profondi. Insomma, un'opera brillante , divertente e delicata, che a fine lettura ti lascia sempre con un sorriso sulle labbra.<br />
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I disegni di Okura sono assolutamente adorabili: il suo tratto si è ammorbidito ancora di più dai tempi di Sorairo, e lo stile pulito e rifinito sarebbe perfetto per essere trasposto in un anime.<br />
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<u style="font-weight: bold;">Si trova in lingue comprensibili?</u>: Edito da Starcomics.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyEox5JpLWN_Wajoebo478qZY8EEsiPAFO8H6HB_2enIFcThPN8Bk7sb6QOfv6Gv_KxZ17qsA5czOIH7GxKMfk-yR349vYZRHzSmi782noUGlxuufTcyIzJqO1laGiNXKR73GteH2JnuPk/s1600/uchu+1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="852" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyEox5JpLWN_Wajoebo478qZY8EEsiPAFO8H6HB_2enIFcThPN8Bk7sb6QOfv6Gv_KxZ17qsA5czOIH7GxKMfk-yR349vYZRHzSmi782noUGlxuufTcyIzJqO1laGiNXKR73GteH2JnuPk/s320/uchu+1.jpg" width="227" /></a></div>
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Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-74863858088218112322019-11-06T09:13:00.000+01:002019-11-06T09:13:43.561+01:00Questo messaggio si autodistruggerà: Commentando gli annunci del Lucca Comics & Games 2019 - Parte 3<br />
<h3>
Dynit</h3>
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Anche quest'anno, la bella<i> </i>collana<i> Showcase </i>diretta da Asuka Ozumi ci regala degli ottimi annunci (non avevo dubbi). Fra le vecchie conoscenze, l'annuncio che mi ha entusiasmato di più è sicuramente <b>Memorie di un ragazzo perbene</b> (<i>Bikachou Shinshi Kaikoroku</i>) , miniserie in due volumi di <i>Moyoco Anno</i>. Ambientato in un bordello francese, e ricco di personaggi tormentati e interessanti, ne avevo parlato brevemente cinque anni fa, in <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2014/04/memoirs-of-amorous-gentleman-di-moyoco.html">QUESTO</a> post. </div>
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La mancaza delle pagine a colori nell'edizione italiana di <i>Sakuran</i> mi è rimasta sul gozzo, quindi spero in una maggiore cura per quest'opera. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcK9lvNfH1thZC6zOZ4NaG1iOIsSk1yQuHIE6W9cOvDLpFREvg8mYJyzNomXe9kedDCzWIRwb_Rb9N1m4pqafgaVdbZtRtS95sHPHVwvyRejuGVRobCT8NzqxpyoYJEYGiGBoBr6ePP1BI/s1600/mem.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1158" data-original-width="1600" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcK9lvNfH1thZC6zOZ4NaG1iOIsSk1yQuHIE6W9cOvDLpFREvg8mYJyzNomXe9kedDCzWIRwb_Rb9N1m4pqafgaVdbZtRtS95sHPHVwvyRejuGVRobCT8NzqxpyoYJEYGiGBoBr6ePP1BI/s320/mem.jpg" width="320" /></a></div>
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Un altro gradito ritorno sono i fratello e sorella <i>Nishioka</i> , con il volume unico <b>Kafka Classics in Comics</b>. Come suggerisce il titolo, si tratta della versione a fumetti di alcuni racconti di Kafka : autore che io non amo molto, lo ammetto, ma le sue storie claustrofobiche in mano ai Nishioka faranno sicuramente faville! </div>
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Ora che ci penso, non ho mai parlato qui sul blog de <i>Il bambino di Dio</i> e <i>Viaggio alla fine del mondo</i>...Lo faccio adesso: <u>sono capolavori</u>. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-VPkcgvLF6SL9wR4A-ySegGjbBwJuHmLuQzpVq2-g_jWfbfgBeh4g8TxC_8k-QaTrf71ZsZUBrcMDT2ayjTmLFB4WMcWlp0kRAD-_01ZR6l8rxotz_YHFCToKhlrxvTrbcw5kgteg-KTa/s1600/kafuka.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="525" data-original-width="350" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-VPkcgvLF6SL9wR4A-ySegGjbBwJuHmLuQzpVq2-g_jWfbfgBeh4g8TxC_8k-QaTrf71ZsZUBrcMDT2ayjTmLFB4WMcWlp0kRAD-_01ZR6l8rxotz_YHFCToKhlrxvTrbcw5kgteg-KTa/s320/kafuka.jpg" width="213" /></a></div>
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Terzo, graditissimo ritorno è <i>Kan Takahama</i>, con la sua recente versione a fumetti de <b>L'amante</b>, di <i>Marguerite Duras</i>. Questo romanzo è uno dei miei preferiti in assoluto, e sono molto curioso di vedere se l'autrice si è ispirata più al romanzo o al film di <i>Annaud</i> (spero il primo, anche se pure il film è diventato cult). Sarà un volume tutto a colori, e dalle pagine che ho visto on-line sembra proprio bello! E se ancora non avete letto niente di questa autrice , vi consiglio <i>L'ultimo volo della farfalla</i>, che è un gioiello.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrzDAJexplWippxxXEagodDAWn5o7ThIFq7O1MffAKpqzNDlLzfdWAkgPQmHm0XHN5pWVtYm14ZmMl-wUCNDeM_irNKWIlCJMRTnIHA7vEf_PQAwWXKNuiPPp91zZRoCw0xxDGzxaySLhX/s1600/amant.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="771" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrzDAJexplWippxxXEagodDAWn5o7ThIFq7O1MffAKpqzNDlLzfdWAkgPQmHm0XHN5pWVtYm14ZmMl-wUCNDeM_irNKWIlCJMRTnIHA7vEf_PQAwWXKNuiPPp91zZRoCw0xxDGzxaySLhX/s320/amant.jpg" width="228" /></a></div>
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Dopo <i>Designer</i>, continua la fase dei recuperi "vintage", con un manga cult degli anni 80 ovvero<b> Hot Road</b> di <i>Taku Tsumugi</i>. Storia di amore e delinquenza giovanile (ambientato nel mondo dei <i>bosozoku</i>, ovvero le bande di "teppisti motorizzati") , quest'opera ha influenzato un'intera generazione di autrici. Lo stile della Tsumugi mi affascina moltissimo: è sicuramente figlio degli anni 80/90, ma allo stesso tempo è unico e riconoscibilissimo! Le sue copertine con malinconici panorami urbani sono diventate iconiche. L'edizione Dynit sarà composta da due volumi di 400 pagine, quinci cominciate a mettere da parte i soldini!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7A-zSMOFDqtP-X2ibNieiZ6Tm_ZXR60pm_tkxqFAWlLe_C-uTQ-UeTLesSeSObwe_1YHE2CSYKjtsgb9I30CKjykXa1gtqBQYlJbYY1XLNXGbtlI4i8RXdrxkMDSWzT6mSdznr4LlvebF/s1600/hot.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="207" data-original-width="542" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7A-zSMOFDqtP-X2ibNieiZ6Tm_ZXR60pm_tkxqFAWlLe_C-uTQ-UeTLesSeSObwe_1YHE2CSYKjtsgb9I30CKjykXa1gtqBQYlJbYY1XLNXGbtlI4i8RXdrxkMDSWzT6mSdznr4LlvebF/s400/hot.png" width="400" /></a></div>
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Altro nome prestigioso ad unirsi alla scuderia Showcase è quello di <i>Akane Torikai</i>. </div>
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Autrice di immenso talento e versatilità , negli ultimi anni si è distinta con opere molto crude e realistiche, sia seinen che josei, che spesso affrontano temi delicati come la violenza sulle donne. </div>
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I titoli annunciati da noi sono <b>Zenryaku, zenshin no kimi </b>(Raccolta di storie brevi incentrate sulla vita sentimentale e sessuale di giovani donne) e <b>Saturn Return</b>, storia di una ex-scrittrice che dovrà fare i conti con alcuni "fantasmi" del suo passato. </div>
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Piccola curiosità: La Torikai è sposata con <i>Inio Asano</i>, e come bravura lo ha ormai superato. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh13ZV3htEaAHdUdBhr4WzgCiNeSp9G18qBAVNuJ1Sq7Z4zCplLqXytQr1ft_Lk1DEbtayatV8DPZfe3VdMl1QNHhXxChQGFZqgrnodoCpUfnkDo1soV_G33h-9pMEu7MZyL0TQzBNS4sce/s1600/ak.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="484" data-original-width="361" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh13ZV3htEaAHdUdBhr4WzgCiNeSp9G18qBAVNuJ1Sq7Z4zCplLqXytQr1ft_Lk1DEbtayatV8DPZfe3VdMl1QNHhXxChQGFZqgrnodoCpUfnkDo1soV_G33h-9pMEu7MZyL0TQzBNS4sce/s320/ak.png" width="238" /></a></div>
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Dopo <i>Baron Yoshimoto</i>, un'altro grande maestro arriva in Italia: sto parlando di <i>Daijirou Morohoshi</i>. Io lo conoscevo per l'interessante <i>Youkai Hunter</i>, ma la sua produzione (che affronta molto spesso tematiche inerenti il folklore e la religione) è veramente sconfinata. Dynit pubblicherà <b>La leggenda Oscura</b>, cito la trama: "Una storia di miti, un antico destino, poteri divini e un giovane apparentemente inerme mentre le forze del male lo spingono verso l'oscurità. Diventare un santo o un diavolo? A lui la scelta. " . </div>
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In molti lo hanno definito un volume piuttosto ostico, ma la curiosità è tanta. Come è tanta la curiosità per <b>Miss Hokusai</b>, di <i>Hinako Sugiura</i>! Da quando ho visto l'anime, anni fa, ho sempre desiderato leggere il manga, e anche stavolta saremo accontentati! La trama, come lascia intuire il titolo, parla della figlia di Hokusai e del suo rapporto col padre ormai anziano. Sono due volumi.</div>
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Per quanto riguarda gli altri annunci, valuterò sul momento: <i>Tsuchiko Nishimura</i> mi piace moltissimo, graficamente parlando, ma lo conosco troppo poco. Stessa cosa per il volume <b>36°C</b> di <i>Yukiko Goto</i> (che ha uno stile che mi ricorda troppo quello di <i>Keigo Shinzo</i>!) . <b>Avrei voluto dirti grazie </b>di <i>Yukari Takinami</i> non so se avrò mai il coraggio di leggerlo, vista la tematica. Ma lei è una tipa tosta! (le sue strisce nell'antologia <i>Neo Kiseiju</i> mi hanno fatto morire dalle risate: è una matta!). </div>
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Ah, dimenticavo: uscirà anche una Best Selection di <b>Crayon Shin-chan</b>, del compianto <i>Yoshito Usui</i>. Insomma, ne abbiamo per tutti i gusti!</div>
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<i>Acquisti sicuri: Memorie di un ragazzo perbene</i>, <i>Kafka Classics in Comics</i>, <i>L'amante </i>, <i>Hot Road</i> e i manga della <i>Torikai. </i>Ma mi interessano tutti!</div>
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Altre case editrici:</h3>
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<b>001Edizioni/Hikari</b> ha annunciato , fra le altre cose, <b>Birdman</b> di <i>Osamu Tezuka, </i>antologia di racconti che ha per protagonisti degli uccelli antropomorfi, che sono arrivati -in seguito a misteriose vicissitudini- al vertice dell'evoluzione conquistando la terra e soggiogando gli esseri umani. Anni fa ho letto moltissime recensioni positive su questo titolo, quindi lo prenderò sicuramente! </div>
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Per il resto, niente di interessante per me. Voi cosa prenderete?</div>
Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-3621668819181802632019-11-05T09:05:00.000+01:002019-11-05T15:03:10.710+01:00Questo messaggio si autodistruggerà: Commentando gli annunci del Lucca Comics & Games 2019 - Parte 2<h3 style="text-align: justify;">
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Starcomics</h3>
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Star ha annunciato che i prossimi titoli di Umezz ad arrivare in Italia saranno <b>Baptism</b> (bellissimo e inquietante thriller psicologico di cui ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2016/06/i-manga-che-non-leggeremo-mai-in-italia.html">QUI</a>) e <b>Orochi </b>, che ha per protagonista una delle più amate eroine femminili del maestro . </div>
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Sono molto felice di questa collana dedicata ad <i>Umezz</i> , anche se l'edizione non mi fa propriamente impazzire. E inoltre mi domando, cosa verrà dopo Orochi? Molto probabilmente <i>14-Sai</i>, ma se potessi scegliere, quanto mi piacerebbe leggere i suoi volumi shoujo horror della serie <i>Kowai Hon</i> (Scary Book)! Secondo me resteranno fuori dalla collana (sigh), ma la speranza è l'ultima a morire.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGlRNNArS1kKv-UXM7l472XUDjMZ_xXgYCDl2ypQgmSYOgOkSUrvqHQn4HkyWFKFAOoxioPEqykiD3Q7DuAGsIGgU31Jma-u3QKsaUHnzWj14vfuEtK3v6Zfr-MrxpkuG3mTLpqpO-vc13/s1600/ume.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="260" data-original-width="357" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGlRNNArS1kKv-UXM7l472XUDjMZ_xXgYCDl2ypQgmSYOgOkSUrvqHQn4HkyWFKFAOoxioPEqykiD3Q7DuAGsIGgU31Jma-u3QKsaUHnzWj14vfuEtK3v6Zfr-MrxpkuG3mTLpqpO-vc13/s320/ume.png" width="320" /></a></div>
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Un annuncio che non mi sarei mai aspettato è <b>Seiri-chan</b> di <i>Ken Koyama. </i>Sì, è proprio lui: il manga sul ciclo mestruale rappresentato come un buffa creaturina rosa! Benvenuta o sgradita a seconda delle situazioni, Seiri-chan ha conquistato così tanto il pubblico giapponese da aver generato un live-action ed il prosieguo del manga (quindi non si tratta di un volume unico, ma di due in corso!). Fino ad ora la Collana <i>Wasabi</i> mi ha deluso fortemente (QUANTO E' BRUTTO IL GIARDINO DELL'EDEN) , ma questo titolo mi incuriosisce un sacco! </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZzviCFiC989QJtAv4lB0btPYsVj7rEAu9RRt41gwq8HCa36NK1gcxG8R8Q-6V-J4Idnm9kBV1TOWAN1Zweh7KFGmEvEDF649gpybHU7j6g_fhKqxG88ZKGs1VUsR8axtyBfYwR1GGBhmw/s1600/seiri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1128" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZzviCFiC989QJtAv4lB0btPYsVj7rEAu9RRt41gwq8HCa36NK1gcxG8R8Q-6V-J4Idnm9kBV1TOWAN1Zweh7KFGmEvEDF649gpybHU7j6g_fhKqxG88ZKGs1VUsR8axtyBfYwR1GGBhmw/s320/seiri.jpg" width="225" /></a></div>
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Sono ancora senza parole per l'annuncio della ristampa di <b>Utena</b>. Cioè, ho sempre sperato nel ritorno della <i>Saito</i> in Italia, questo sì, ma non con la sua opera da me più odiata! Perché sì, il manga è proprio insipido rispetto all'anime. Perfino il volume reeboot <i>Apocalisse Adolescenziale </i>(basato sul film)<i> </i> è immensamente più bello della serie manga originale! Boh, non so cosa pensare. Ah, pubblicheranno anche il volume "sequel" <b>After the Revolution</b>, ambientato molti anni dopo la fine della serie (che prenderò, per puro completismo nei confronti della Saito) . </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKEzM1miEFG_oOy7hlOzQWhdSTr2O9yIx0uMHwLD9tyFwjkrPzGgW8o4wmgZfOoStIzf0bNe7PN1kVGZv8nkZUWFwBzut0zRxP5lC6LEx6DzXbDpjKiIU_KVFX1gMPgF3taUlIsozg5roW/s1600/ut.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="321" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKEzM1miEFG_oOy7hlOzQWhdSTr2O9yIx0uMHwLD9tyFwjkrPzGgW8o4wmgZfOoStIzf0bNe7PN1kVGZv8nkZUWFwBzut0zRxP5lC6LEx6DzXbDpjKiIU_KVFX1gMPgF3taUlIsozg5roW/s320/ut.png" width="204" /></a></div>
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Altro annuncio graditissimo è <b>Heavenly Delusion</b> di <i>Masakazu Ishiguro </i>(autore che amo moltissimo per opere come "Eppur la città si muove" ed il recente "Getenrou" di cui ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2019/03/getenrou-di-masakazu-ishiguro.html">QUI</a>). </div>
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Il fatto che sia tre volumi in corso mi irrita immensamente, ma questa storia di misteriosi ragazzini con dei poteri in un mondo post-apocalittico "alla Otomo" mi incuriosisce molto, anche perché da Ishiguro c'è da aspettarsi di tutto. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFZ03lZJJIBbyMPau8b2_SxbYwHsx1Vq89SFu4qMAuUZC-8Zfk4S09B3zsC0c0wmCqhVfHokYnUDlkyZbUFLm1c55_HBBm8e2E4xniLjJFfW9AyS84-pACt0di_YE8N-JSSnNhkrdK9gT1/s1600/heaven.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="525" data-original-width="334" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFZ03lZJJIBbyMPau8b2_SxbYwHsx1Vq89SFu4qMAuUZC-8Zfk4S09B3zsC0c0wmCqhVfHokYnUDlkyZbUFLm1c55_HBBm8e2E4xniLjJFfW9AyS84-pACt0di_YE8N-JSSnNhkrdK9gT1/s320/heaven.jpg" width="203" /></a></div>
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Gli altri annunci non mi attirano. <i>Hataraku Kappa</i> potrebbe essere bello, ma questo filone surreale-underground della collana Umami non mi fa impazzire. </div>
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<i>Acquisti sicuri</i>: <i>Baptism, Orochi, Seiri-chan, Utena-After The Revolution, Heavenly Delusion.</i></div>
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Bao Publishing</h3>
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Parlando con gli amici dei probabili annunci <i>Aiken</i> (perché parlerò solo di quelli), la frase che è venuta fuori più spesso è stata "<i>Saranno tutti titoli sconosciuti o quasi, di autori superhipster</i>". Sì, siamo decisamente cattivelli. </div>
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E invece mi annunciano <i>Aoi Ikebe</i>. AOI IKEBE. Sì, quell'autrice che piace solo a me, quella del volume Dynit <i>Mamma</i>, che non ha convinto nessuno (tranne me).</div>
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Ebbene, il prossimo anno pubblicheranno la serie seinen in sei volumi <b>Princess Maison</b>. </div>
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La protagonista è Sachi Numakoshi , una giovane donna single che sogna di comprare un appartamento tutto per se, e che ama fare i tour guidati delle case in vendita. Ma le sue pretese sono forse troppo alte, e comprare casa, per una donna sola che vive a Tokyo è quasi impossibile! </div>
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Intorno a Sachi gira tutto un microcosmo di personaggi, che la Ikebe svela lentamente, con la sua consueta delicatezza. </div>
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Insomma, per me è un acquisto assicurato. E per più info, vi rimando a questa bella recensione di <a href="https://brainvsbook.wordpress.com/2016/08/26/princess-maison-aoi-ikebe/">Jocelyne Allen</a>. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFy-9gm5av1kW1WdKlgSkSKAv9Pg4ftzGh3PAvD_nAao4E7RTCYDkSDwBuxVdTyYShqemEu3O3NsM-6f_d7Blw6f7uRvSspZghxpN5_80IVW6LMITEXwXN98LwIyckiQUYL80YH3bp8J8p/s1600/princess.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFy-9gm5av1kW1WdKlgSkSKAv9Pg4ftzGh3PAvD_nAao4E7RTCYDkSDwBuxVdTyYShqemEu3O3NsM-6f_d7Blw6f7uRvSspZghxpN5_80IVW6LMITEXwXN98LwIyckiQUYL80YH3bp8J8p/s320/princess.jpg" width="320" /></a></div>
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Fra gli altri titoli annunciati, quello su di un misterioso cane gigante che appare fra due case (<i>Oki Inu</i> di <i>Sukerakko</i>) , ed il famoso manga culinario <i>Shinya Shokudo</i> di <i>Yaro Abe </i>, che forse conoscete per la serie netflix <i>Midnight Diner: Tokyo Stories. </i>Il secondo sarebbe anche interessante, se non fossero <u>22 volumi in corso</u> (che nell'edizione italiana saranno "doppi", e quindi undici...ma la forte perplessità rimane!). </div>
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Voi cosa prenderete?</div>
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Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7374274527214681240.post-75794379637606065592019-11-04T14:36:00.001+01:002019-11-04T14:41:19.056+01:00Questo messaggio si autodistruggerà: Commentando gli annunci del Lucca Comics & Games 2019 - Parte 1<div style="text-align: justify;">
<br />
Questo post non era in programma, lo ammetto. E non so se andrà a sostituire il reportage lucchese che avevo promesso (può darsi, perché tutto sommato è stata un'edizione molto tranquilla, quasi noiosa). Alcuni degli annunci però, mi hanno davvero sorpreso! Quindi ho deciso di commentarli un po' qui sul blog.</div>
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EDIT: Dividerò il post in 3 parti, altrimenti diventa troppo lungo!</div>
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<b><br /></b></h3>
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<b>J-Pop</b></h3>
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C'ero anch'io alla loro conferenza, e sono rimasto molto colpito dalla freddezza con cui sono stati accolti i loro annunci. Ok, magari non hanno annunciato chissà quali best-seller, ma con tutte le collane ed autori che hanno in ballo, era più che prevedibile! </div>
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Intanto, <b>la collana Osamushi</b> si arricchisce sempre di più: con i prevedibili <i>Zaffiro</i> e <i>Black Jack</i>, ma soprattutto con un'opera che personalmente considero uno dei suoi più grandi capolavori, ovvero <b>L'albero del sole</b>. Concepita e disegnata nel picco della sua carriera, è ambientata a Edo nell'anno 1855 ed ha per protagonisti l'apprendista medicoTezuka Ryoan (un inguaribile donnaiolo, antenato dello stesso autore) e Ibuya Manjiro un giovane samurai dal carattere piuttosto iracondo e passionale . I due entreranno subito in conflitto per l'amore di O-seki, ma con il proseguire della storia andranno ad instaurare una bizzarra e complessa rivalità/amicizia. </div>
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Perché dico che è un capolavoro? Beh, prima di tutto perché la storia è matura ed i personaggi splendidamente caratterizzati , ma soprattutto per la splendida ricostruzione storica: erano quelli anni di grandi cambiamenti e contaminazioni dall'estero (in una nazione rimasta isolata per millenni) , e i conflitti erano all'ordine del giorno. Una storia bellissima, che vi consiglio assolutamente!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgkT5s48dqh3pi2rKfA4F0E8u7EKzO6Q-rROY2-mypSdmYqtT31wAW9vYLOaleyA0GCKAuPd0MShsHH77IEtG_72Ul4zMiSJD7EOm4XPV4IJ07SUDqqyStfJKgE4eWD-2fUFxuy8A9b8Lm/s1600/hidamari.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="648" data-original-width="707" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgkT5s48dqh3pi2rKfA4F0E8u7EKzO6Q-rROY2-mypSdmYqtT31wAW9vYLOaleyA0GCKAuPd0MShsHH77IEtG_72Ul4zMiSJD7EOm4XPV4IJ07SUDqqyStfJKgE4eWD-2fUFxuy8A9b8Lm/s320/hidamari.png" width="320" /></a></div>
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Molto interessante anche il volume di racconti sci-fi <b>SF MIX</b>! Ho sempre apprezzato le opere fantascientifiche di Osamushi, e sono davvero curioso. </div>
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Finalmente è stato annunciato in italia il delizioso slice-of life (amatissimo dalla critica ) <b>Metamorphose no Engawa</b>, storia di un' amicizia all'insegna della passione per i Boys Love fra una giovane commessa di una libreria e una signora settantenne. </div>
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Torna anche <i>Kabi Nagata</i>, con il suo nuovo memoir in due volumi <b>Lettere a me stessa - La mia prima volta 2 </b>: il disagio non ha mai fine, ma il primo volume mi è piaciuto talmente tanto che prenderò sicuramente anche questi (e starò di nuovo male durante la lettura). </div>
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Finalmente hanno annunciato il <b>Frankenstein</b> di Junji Ito (ne ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2013/11/i-manga-che-non-leggeremo-mai-in-italia.html">QUI</a>), e a grande sorpresa un volume della leggenda vivente <i>Baron Yoshimoto</i>, ovvero <b>Seventeen </b>(che, come lascia intuire il titolo, parla di diciassettenni "difficili") . Durante la conferenza hanno trasmesso un suo video di presentazione dove saluta il pubblico italiano, ed è stato carinissimo. Le sue bellissime illustrazioni già le conoscevo, e sono davvero felice di poter leggere qualcosa di suo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5UrswRdU92p4JtixnNie3-XxAoSlHeMKWitD928pfBiWNdvIvC9Qr9Mf-lA9T4U0eJ95oTlXlaJrWT2joZ0ejCtD_XJC2vuqhii4ob2BrIOHIakvz8SeFdT3QEJQrVnMAQ2iyzhzIau5/s1600/barone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="938" data-original-width="596" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5UrswRdU92p4JtixnNie3-XxAoSlHeMKWitD928pfBiWNdvIvC9Qr9Mf-lA9T4U0eJ95oTlXlaJrWT2joZ0ejCtD_XJC2vuqhii4ob2BrIOHIakvz8SeFdT3QEJQrVnMAQ2iyzhzIau5/s320/barone.jpg" width="203" /></a></div>
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Hanno annunciato <b>Houseki no Kuni</b>! Anche questo titolo è stato accolto con freddezza dal pubblico, ma come sapete io lo adoro alla follia! Un seinen sorprendente e appassionante, che diventa sempre più bello di volume in volume (ne ho parlato <a href="http://sayadieutoyue.blogspot.com/2018/08/i-manga-che-non-leggeremo-mai-in-italia.html">QUI</a>).</div>
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Arriverà anche un delizioso volumino Furry/BL di <i>Nagabe </i>, ovvero <b>Wizdoms</b>. Lo volevo prendere in inglese pochi giorni fa, ma la J-Pop mi ha battuto sul tempo! Gli animali antropomorfi di Nagabe mi fanno impazzire, li adoro! Se seguite il suo profilo Twitter sapete di cosa parlo. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0FX0vqIvjUUko98LPiYg4FZrjCYS8AuuBvVG1LJVqlAFLz983SanLdt45gZtjNxmKIJfyhyphenhyphenNxDadHe11JoBUMknH0dhsjlI2Av2om08TD7q7uYJVL20cX5JOvJMMsOemrROO_ruK06kf5/s1600/wiz.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="1440" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0FX0vqIvjUUko98LPiYg4FZrjCYS8AuuBvVG1LJVqlAFLz983SanLdt45gZtjNxmKIJfyhyphenhyphenNxDadHe11JoBUMknH0dhsjlI2Av2om08TD7q7uYJVL20cX5JOvJMMsOemrROO_ruK06kf5/s320/wiz.png" width="320" /></a></div>
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Fra le altre opere annunciate, mi incuriosisce la raccolta di <i>Gon, </i>e anche <i>Kasane</i>, anche se quel poco che ho letto non mi ha entusiasmato più di tanto. </div>
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Acquisti sicuri: <i>L'albero del sole, SF Mix, Metamorphose no Engawa, Lettere a me stessa, Frankenstein, Seventeen, Houseki no Kuni, Wizdoms</i>. </div>
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Planet Manga</h3>
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Qui rischio di inimicarmi più di una persona, ma gli annunci di quest'anno mi hanno lasciato completamente indifferente. Come sapete non ho mai avuto un bel rapporto con<i> Naoki Urasawa</i> : è un autore che mi ha sempre, puntualmente deluso e che trovo un filino sopravvalutato. Di <i>Inio Asano</i> tollero solamente le opere "giovanili", mentre <i>Shuzo Oshimi</i> - pur riconoscendone la bravura, sopratutto come disegnatore - non ha mai avuto una grande presa su di me. </div>
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Le altre opere annunciate non sono proprio nelle mie corde, fatta forse eccezione per <b>ENDEVI</b> dell'autrice di <i>Atelier of Witch Hat</i> :<u> ma solo perché è stato pubblicato sulla rivista Harta</u>. </div>
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<i>Acquisti sicuri</i>: nessuno.<br />
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Voi cosa prenderete?Yue Lunghttp://www.blogger.com/profile/13302531446192385270noreply@blogger.com11