Tanto per cominciare...

mercoledì 8 giugno 2011

Due fra le cose più belle mai partorite da mente umana ♥♥♥

10 commenti:

  1. Ciao Yue, sono Alex (hermès da anobii) o (*sora91* dallo SMO) che dir si voglia XP. Così ho letto che hai ripreso in mano il tuo blog, io devo essere sincero è la prima volta che lo vedo perché è sempre e solo visto il tuo indirizzo tumblr dalla tua pagina di anobii, ma ora che so che c'è anche questo spulcero volentieri anche qui ^_^.
    Parlando dei volumi Castle Waiting me la consigliato vivamente la mia collega di lavoro, infatti le ho acquistato la versione italiana nella mia fumetteria, ma era disponibile solamente una copia e così non ho potuto averlo anche per me (lo quindi ordinato, ma non è ancora arrivato e chissà quando arriverà =__=. Forse sarà meglio sollecitare il fumettaro).
    Per i giorni della sposa invece sono indeciso. Ho sentito parlare molto bene sullo SMO e nel web di Emma presumo l'opera più famosa della Mori, ma non ho mai avuto l'occasione di recuperarlo quindi non ho idea di che stile narrativo abbia. Inoltre in questo periodo cerco di limitare le spese considerando che mi indirizzo anche su volumi piuttosto costosi. Tu cosa mi consigli vale la pena di recuperarlo al momento?

    RispondiElimina
  2. Ma ciao Alex (o preferisci essere chiamato Hermès?) e benvenuto in questi lidi XD. Mi raccomando, non ti spaventare per la grande quantità di post idioti presenti su questo blog. Me ne vergogno pure io! LOL

    Veniamo alle cose serie: Castle Waiting è bellissimo, e sono sicuro che ti piacerà. Quindi non ti arrendere e cerca di recuperarlo in qualche modo. Senza contare che l'edizione italiana è veramente splendida (è praticamente identica a quella americana, che è un gioiellino, quindi i 19 euro li vale tutti). Io sono rimasto colpito talmente tanto da quest'opera che non ce l'ho fatta proprio ad aspettare il secondo volume in italiano!

    I giorni della sposa è altrettanto bello. La Mori è un autrice che magari , ad uno sguardo superficiale , non colpisce così tanto per disegni e trame, ma una volta "scoperta" crea assuefazione. Emma è una perla di manga, ed anche Otoyomegatari è un titolo validissimo. L'ambientazione di per se è originalissima, ed i disegni (non so se l'hai sfogliato) sono talmente accurati e ricchi di dettagli da dare quasi il capogiro. Il ritmo narrativo però è molto particolare, nel senso che alterna capitoli completamente contemplativi e slice-of-life, ad altri più rocamboleschi e ricchi d'azione. Magari quest'alternanza può non piacere a tutti , ma io una possibilità a quest'opera gliela darei.

    Adesso però te la chiedo io una cosa: Com'è "The Climber"?

    RispondiElimina
  3. Va bene anche il nome proprio, se ti ricordi che sono sempre io non c'è problema ^_^, a meno che non c'è qualche altro Alex che viene a scriverti XP. Per i post idioti figurati non c'è problema, inoltre non sono facilmente impressionabile, anche io alcune volte scrivo dei post e poi dico:"ma avrà senso?" XD.

    Comunque venendo alle cose serie, come hai detto tu: Devo assolutamente ricordare al mio fumettaro di farmi arrivare una copia del primo volume di Castle Waiting. Ho visto qualcosa quando ho preso il volume per la mia collega e sono troppo curioso di leggerlo a fondo. Presumo inoltre che l'edizione del tuo secondo volume sia quella inglese, giusto? per quella italiana si sa qualcosa? pubblicheranno anche il volume 2?

    Per i giorni della sposa devo ammettere che la tentazione di prenderlo l'ultima volta che mi sono recato in fumetteria è stata forte ma poi ho abbandonato per quantità di serie che ho attualmente in corso. Sì, l'ho sfogliato devo dire che i disegni sono veramente belli, come hai detto tu utilizza un tratto molto dettagliato sopratutto ho notato un'incredibile attenzione per i particolari dei drappeggi e dei tessuti, che considerando il background in cui si svolge la trama sarebbe anche corretto, tuttavia sono rimasto sbalordito da tanta rappresentazione. Ok, mi hai convito, lo comprerò!

    Passando a The Climber, posso cominciare rassicurandoti sull'edizione. Il team di JPop ha fatto un buon lavoro, il volume presenta pagine a colori, un ricco glossario a fine volume con i termini utilizzati nel climbing e degli attrezzi utilizzati e un'interessante, almeno per me, intervista a Yasushi Yamanoi, famoso climber giapponese.

    Venendo al volume in se, devo dire che a me è piaciuto, il primo volume magari può non impressionare subito molti lettori, considerando anche il tema particolare a cui il manga è legato, ovvero il climbing, tuttavia punta già le basi su quello che sarà lo sviluppo dell'opera. Trovo che The Climber sia per lo più un manga di formazione interiore più che un titolo dedicato allo sport. Il protagonista Buntaro Mori è un ragazzo freddo e distaccato, non tollera la vicinanza con gli altri e non sembra particolarmente interessato a stabilire rapporti con gli altri, tant'è che fin dal primo capitolo dichiara ufficialmente che se mai praticherà il climbing lo farà da solo, senza l'aiuto di nessuno (che a voler vedere è anche uno stile reale di climbing anche se non molto utilizzato). All'interno di Buntaro si smuovono sempre nuove sensazioni man mano che si trova davanti a nuove sfide e pian piano apprende il suo legame con la montagna e di come questa sembri silenziosamente parlare al suo corpo e alla sua anima. C'è anche un lievissimo accenno di mistero legato al passato di Buntaro e degli avventi che sembra siano accaduti e che magari stanno alla base della sua indifferenza. Per i disegni, non so se ti è capitato di vedere un volume di Masurao, comunque Sakamoto ha uno stile molto realistico sia per per le persone che per i paesaggi, utilizza molto chiaroscuro sopratutto nei momenti di tensione e caratterizza le espressioni del viso con un tratto molto forte che sembra quasi deformare la normale anatomia del volto. Per quest'ultimo particolare bisogna abituarsi, all'inizio può sembrare brutto o eccessivamente alterato, ma secondo me dopo un po' si apprezza questo particolare come elemento di grande espressività.

    Generalmente non consiglio letture agli altri, per il semplice motivo che ognuno ha reazioni differenti davanti ai volumi e lascio che si creino la loro impressione da soli, però per The Climber io ti direi di provare il primo numero. Ci sono buone probabilità che come titolo venga snobbato sopratutto se viene confrontato con Gaku anche se personalmente penso che trattino argomenti completamente differenti e che come elemento di comparazione abbiano semplicemente la montagna.

    Dopo l'eterno monologo (che è la nuova divina commedia? XD) ti lascio valutare le mie considerazioni.

    RispondiElimina
  4. Fantastico Yue, ti avevo scritto uno sproloquio di commento e poi ho appena visto che non me l'ha salvato >__<.

    Presto te lo rimetto... devo solo ricordarmi tutto quello che ti ho scritto x_X

    RispondiElimina
  5. Noooo! E' una cosa odiosissima che succede spesso e volentieri anche a me U_U.

    RispondiElimina
  6. Allora, per il nome puoi chiamarmi anche Alex, se ti ricordi che sono sempre io non vedo perché no, a meno che non c'è qualche altro Alex che viene a scriverti qui XP. Comunque usa pure il nome che ti è più congeniale *_^.

    Passando alle cose serie, come hai detto tu: Per Castle Waiting devo assolutamente ricordare al mio fumettaro che ne ho ordinata una coppia anche io. Avevo dato una rapida occhiata al volume quando lo acquistai per la mia collega e ora sono molto curioso di leggere il titolo completamente.

    Per Otoyomegatari devo ammettere che la tentazione di acquistarlo l'ultima volta che sono andato in fumetteria è stata grande, tuttavia ho abbandonato l'idea per la quantità di serie che ho attualmente in corso. Ho avuto modo di sfogliarlo e devo dire che la cosa che mi ha colpito di più sono stati i disegni. La Mori in questo titolo ha usato un tratto incredibilmente dettagliato, con particolare cura per i drappeggi e i tessuti, raggiungendo livelli quasi maniacali. Considerando il background in cui si svolge l'intera storia è naturale dedicare particolare cura alla resa degli elementi tipici della loro cultura, tuttavia è incredibile come abbia saputo riprodurre gli intricati disegni delle stoffe. Sai, alla fin fine penso proprio che il primo numero lo proverò anche perché ci sarà tutto il tempo di recuperarlo in futuro se al massimo non dovessi sostenere la spesa al momento.

    Venendo a The Climber, posso dirti che il primo volume a me è piaciuto, e comincio anche rassicurandoti sull'edizione, lo staff di JPop ha fatto proprio un bel lavoro: il volume presenta pagine a colori, un ricco glossario a fine volume dove vengono illustrati i termini usati nel climbing e dei loro vari attrezzi. Inoltre è presente un'intervista a Yasushi Yamanoi famoso climber giapponese. Passando alla storia in se, si può dire che The Climber sia per di più una formazione interiore del protagonista piuttosto che un manga sportivo, come potrebbe apparire a prima vista. Il protagonista Buntaro Mori è uno studente freddo e distaccato che non ama particolarmente relazionarsi con gli altri. Il suo unico rapporto che sfocerà pian piano è quello con la montagna che sembra parlargli silenziosamente al suo corpo e alla sua anima. Buntaro vuole praticarlo da solo (è una pratica realmente esistente ma non molto usata), vuole riuscire a superare i suoi limiti senza l'appoggio di nessuno. Per quanto riguarda i disegni, non so se hai mai visionato un volume di Masurao, comunque Sakamoto ha uno stile molto realistico ricco di chiaroscuri e particolari sia per le persone che per i paesaggi. Ha inoltre una particolarità quella di enfatizzare enormemente le espressioni del viso in determinate situazioni, Per quest'ultimo particolare bisogna farci l'abitudine, perché a prima vista può sembrare brutto o eccessivamente alterato, ma dopo un po' secondo me riesci ad apprezzarlo.

    Inoltre The Climber è tutt'altro che un manga allegro, come invece potrebbe sembrare (sai, ambiente scolastico, lo sport) è sempre velato da un velo di malinconia che procedendo con la trama si farà sempre più drammatico anche perché è sempre percettibile il pericolo e la morte poiché il climbing non certamente una pratica 100% sicura.

    Io generalmente non consiglio dei titoli agli altri poiché ognuno ha sensazioni differenti davanti a un titolo e lascio solitamente che siano loro stessi a giudicare, tuttavia io ti consiglierei di provare il primo numero, leggilo pensando (e questo te lo assicuro io che avevo già letto parecchi volumi in inglese) che proseguendo nei volumi la storia diverrà sempre più profonda e lascerà da parte la maggior parte delle scene ilariche e felici, concentrandosi maggiormente sull'interiorità del protagonista e del suo rapporto con la natura.

    Bene, dopo l'incredibile papiro XD, che sono riuscito più o meno a ricostruire ti lascio meditare sulle mie considerazioni.

    RispondiElimina
  7. Che bel commento! Adesso si che ho voglia di leggerlo ♥
    E allora è deciso:oggi vado a prendere il primo volume! Grazie!

    RispondiElimina
  8. Figurati, è stato un piacere *w*
    Io penso che una possibilità vada data a questo titolo perché ha avuto la sfortuna di essere stato subito snobbato perché messo a confronto con Gaku. Sinceramente penso che l'unico elemento in comune tra questi due titoli sia la montagna, perché trattano argomenti completamente differenti.

    RispondiElimina
  9. Purtroppo questo paragone l'ho fatto pure io, almeno all'inizio.
    Gaku è un manga che ho amato moltissimo e la sua interruzione da parte della planeta non mi è proprio andata giù. Quindi, di conseguenza, tutti i manga anche solo vagamente simili mi stanno un pochino "antipatici", ed infatti all'annuncio di "The climber" ho un po' storto il naso. Ma poi ho visto che sono due storie completamente differenti e strutturate in modo diverso: Gaku alla fin fine parla di soccorso alpino, ed è composto episodi più o meno autoconclusivi. Quindi le similitudini fra le due opere si limitano all'amore per la montagna e le scalate.
    Comunque ieri ho letto il primo volume,e devo dire che mi è piaciuto. E' chiaramente un volume introduttivo e non sono riuscito a farmi un idea chiara di Buntaro, ma promette molto bene. Grazie ancora per avermelo consigliato!

    RispondiElimina
  10. Io Gaku non ho ancora avuto modo di recuperarlo, è un titolo che mi preme moltissimo di avere anche perché dopo la sentita recensione di Aeris non posso proprio resistere ^_^.
    Tuttavia ho letto qualcosa in inglese, infatti non mi sarei mai permesso di fare supposizioni tra le due serie se prima non avessi avuto le idee chiare su cosa trattasse Gaku.
    Comunque mi fa piacere che ti sia piaciuto, come hai detto tu si tratta di un volume di introduzione e dalla mia conoscenza del titolo ti posso dire che il cuore della trama comincia col volume 3.

    RispondiElimina