Tanto per cominciare...

giovedì 26 gennaio 2012

Sakamichi no Apollon: il primo trailer



Ecco il primo trailer dell'anime di Sakamichi no Apollon, di cui ho parlato nel primo post della rubrica I manga che non leggeremo mai in Italia.

Che dire? La colonna sonora è affidata a Yoko Kanno, e visto che il manga è incentrato sulla musica Jazz sono più che felice (anzi, posso dirlo? Ho sperato fin dall'inizio in Yoko Kanno, e magari nei The Seatbelts <--Godo come un porco al pensiero).

Il chara design è di Nobuteru Yuki (famosissimo per Lodoss War, Escaflowne e tantissimi altri anime, uno più famoso dell'altro), e mi sembra proprio fedele al manga.

E per finire in bellezza, alla regia, niente di meno che Shinichi Watanabe, geniale regista del mai dimenticato Cowboy Be Bop. Che dire se non che sono eccitatissimo? Con questi grandi nomi c'è da sperare in un capolavoro! Ahw non vedo l'ora!

Mmmmh...

Ho voglia di fare un bel post sui miei compositori (di colonne sonore) preferiti, ma immagino non interesserebbe a nessuno. Giusto?

lunedì 23 gennaio 2012

I manga che non leggeremo mai in Italia 4 - Suiki di Yuki Urushibara è stato annunciato da Dynit!



Suiiki di Yuki urushibara


Dati generici: Originariamente serializzato sulla rivista seinen Afternoon di Kodansha . E' composto da 12 capitoli (il primo dei quali uscito a gennaio 2010 e l'ultimo a dicembre dello stesso anno), raccolti in seguito
in due volumi da 250 pagine (che in Giappone sono usciti contemporaneamente e in due versioni che differiscono per le copertine). Ci tengo a precisare una cosa: quest'opera è andata incontro a naturale conclusione, e non è stata forzatamente interrotta per scarso successo di pubblico (come ho letto in giro su alcuni siti italiani).

Trama: Durante un estate caldissima e siccitosa Chinami sviene durante l'ora di educazione fisica e si risveglia sulla riva di un placido fiume in mezzo ai monti. Dove si trova? Sta sognando? Poco importa. Attratta da tutta quell'acqua si fa una nuotatina, e dopo aver sguazzato un po' , al colmo della felicità, si ritrova nuovamente nella calda Tokyo, circondata dai compagni di classe preoccupati. La sera stessa, mentre fa il bagno, le accade di nuovo. Si ritrova in riva allo stesso fiume e, incuriosita , decide di esplorare la zona. Li vicino c'è un villaggio ma pare deserto, quindi continua la sua esplorazione fino ad arrivare ai piedi di una piccola cascata fra le rocce. Quì, dalle acque emerge un ragazzino che dopo aver notato lo stato confusionario della ragazza la accompagna al villaggio, e la ospita nella casa dove vive insieme all'anziano padre. A quanto pare, i due sono gli unici abitanti di quel luogo. I tre cenano e vanno a dormire, e Chinami ritorna alla realtà rendendosi conto di essere svenuta nel bagno.
Qualche giorno dopo, Chinami va a trovare la nonna, e le racconta di questi bizzarri sogni che sta avendo. Con suo grande stupore, la nonna dice alla nipote che il villaggio dei suoi sogni somiglia moltissimo al luogo in cui è creciuta. E che forse, Chinami ha dei vaghi ricordi di quando , all'età di due anni, visitò il villaggio natale della nonna. Possibile?
Chinami continua a "tornare" al villaggio, e qui ritrova il ragazzino (che dice di chiamarsi Sumio), che racconta alla ragazza che nel luogo in cui si sono incontrati la prima volta vive un drago, che da sempre protegge il villaggio.
Chi è Sumio? E come mai si chiama come il fratellino della madre di Chinami, morto annegato? E perché sia la nonna che la madre sono così reticenti a parlare del villaggio in cui sono cresciute? Non voglio aggiungere altro. Un po' perché -se non si fosse capito- sono pessimo nel fare i riassunti e un po' perché è un peccato spoilerare una storia così bella.

Personaggi: La storia viene narrata da più punti di vista: quello di Chinami, quello della madre Kazumi e quello della nonna Kyoko. E una narrazione in più prospettive che contribuisce a dare il giusto spessore ai personaggi e che quindi ben si adatta ad un opera breve. I personaggi femminili sono i miei preferiti: sono più concreti e coraggiosi rispetto a quelli maschili, testardamente ancorati al passato. Alla fine, anche il villaggio stesso diventa a sua volta un "personaggio" , con una sua personalità e sentimenti.

Stile: La Urushibara mi sembra migliorata dai tempi di Mushishi: le tavole sono sempre ricchissime di particolari, ma adesso disegna le mani in modo quasi perfetto XD. E poi ci sono pagine di una bellezza folgorante, soprattutto quelle dove è presente l'acqua: sembra proprio l'elemento naturale dell'autrice (d'altra parte, anche nella doppia intervista fatta insieme a Mitsuru Adachi ha ribadito il suo amore per il mare e l'acqua, che sono sempre presenti nelle sue opere). Mi sembra quasi inutile aggiungere che le tavole a colori sono bellissime (vedere per credere).

Perché piace a Yue: Io nutro un amore sconfinato per quest'autrice. Mushishi è ne più ne meno un capolavoro, e anche in quest'opera l'autrice dimostra tutto il suo valore.
Il tema di questo manga , secondo me, è quello della nostalgia. Nostalgia per luoghi e persone del nostro passato che non esistono più, se non nel nostro cuore. E' per questo che il finale mi ha lasciato commosso ma con un po' di amarezza... Ma d'altra parte l'autrice ci ha insegnato più di una volta in Mushishi che non esistono finali completamente lieti.

Si trova in lingue comprensibili?:E' stato annunciato da Dynit!



venerdì 20 gennaio 2012

I manga che non leggeremo mai in Italia 3


Kabu no Isaki di Hitoshi Ashinano

Dati generici: E' un seinen serializzato sulla rivista Afternoon. Ad oggi conta quattro volumi ed il suo autore è conosciuto sul web soprattutto per l'opera in 14 volumi Yokohama Kaidashi Kikou. Piccola curiosità: sia Kabu no Isaki, sia YKK sono ambientati in quello che sembra un Giappone futuristico (post-
apocalittico?) completamente immerso nel verde e dove i mezzi di trasporto più usati sono quelli via aria (aerei, dirigibili e quant'altro). Un altra piccola curiosità: in questo manga, tutto è
gigantesco. Nel primo episodio infatti appare una torre di Tokyo altra ben 3333 metri, e non mancano piante dalle foglie giganti che funzionano da piste di atterraggio.

Trama: Isaki è un giovane ragazzo che lavora in un industria alimentare e che ha l'hobby del volo. Non possiede un aereo suo, quindi , appena riesce a racimolare i soldi per il carburante prende in prestito il Piper Super Cub della bella quanto pigra vicina Shiro-san, che gestisce un piccolo emporio. E non solo, spesso e volentieri viene spedito con il Cub dalla stessa Shiro a sbrigare le più svariate commissioni. La passione per il volo è condivisa anche dalla piccola e atletica Kajika-chan, sorella minore di Shiro e amica di vecchia data (e spesso compagna di avventure) di Isaki.

Che altro posso aggiungere sulla trama? Beh, gli episodi sono praticamente autonclusivi , e una buona parte di essi ruota intorno ai vari viaggi di Isaku sul Cub (anche se non mancano deliziose eccezioni). Se ancora non l'avete capito, è un manga sul volo!

Personaggi: Sono i tipici personaggi à là
Ashinano: semplici, solari e positivi. All'inizio non colpiscono in modo particolare, ma si fa presto ad affezionarsi a loro. Isaki e Kajika sono adorabili, e all'inizio del secondo volume si aggiunge al cast la spericolata Sayori, giovane pilota che spesso incrocia la sua strada con quella del nostro protagonista.
L'unico personaggio avvolto da un alone di mistero è l'imperturbabile Shiro-san, che nonostante l'aspetto sonnacchioso in passato è stata una pilota formidabile (e lo è tutt'ora). Chissà cosa nasconde in quell'emporio! Di sicuro non ce la racconta giusta.

Stile: Devo ammettere che rispetto a YKK lo stile di Ashinano si è parecchio semplificato, pur mantenendo la linea morbida e pulita di sempre. Le tavole a colori sono sempre bellissime!

Perché piace a Yue: YKK, Aria, Yotsuba &... Sono tutti manga che mi donano una grande serenità. Kabu no Isaki non è da meno: a leggerlo viene proprio voglia di spiccare il volo (oppure, di sedersi all'ombra insieme a Shiro-san gustando un ginger ale XD). Non so voi, ma ogni tanto mi stufo di tutti questi manga adrenalinici o incredibilmente deprimenti, e opere di questo genere mi riconciliano con la lettura. Per ora non siamo ai livelli di Yokohama Kaidashi Kikou , ma l'autore sa il fatto suo ed ho fiducia in lui.

Si trova in una lingua comprensibile?: Ouì. Dou?


giovedì 19 gennaio 2012

I manga che non leggeremo mai in Italia 2



Gunjo di Nakamura Ching

Dati generici: Seinen serializzato su Ikki (inizialmente su Morning Two) composto da tre volumi.

Trama: Ci sono due donne: una mora ed una bionda (non ci è dato conoscere i loro nomi). La mora è sposata con un ricco uomo d'affari che spesso la picchia brutalmente . La bionda è un veterinario, felicemente lesbica e dai tempi delle superiori innamorata follemente della mora. Le due si reincontrano dopo anni, e dopo aver passato una notte insieme la mora chiede alla bionda di ucciderle il marito violento. La bionda, senza esitare, seduce il marito della mora e lo uccide, e le due scappano insieme. Inizia così questo manga: con la fuga della due donne.


Personaggi: La mora è una donna che fin dalla sua infanzia ha subito violenze: prima dal padre, poi dal marito. Nei primi capitoli sembra un personaggio arido e calcolatore (non si fa scrupoli a usare i sentimenti che la bionda prova per lei), ma con il proseguire del racconto viene alla luce il suo lato più umano e disperato: quello di una donna rotta dentro che ha reagito alla violenza con la durezza d'animo. E' un personaggio controverso e molto complesso.


La bionda è una ragazza di buona famiglia che fin dalle superiori ha sempre provato un amore totale, quasi ossessivo per la mora. Ai tempi della scuola la aiuta economicamente quando è in difficoltà, e in seguito non esita un secondo a gettare via tutto quello che ha costruito negli ultimi anni (il suo lavoro di veterinario e una relazione di lunga data con la sua compagna) pur di rendere felice la persona che ha sempre amato con tenacia.
La bionda è quasi l'esatto opposto della mora: è tormentata, instabile ed anche un po' masochista (sa benissimo di essere stata usata). All'inizio prende in mano la situazione con grande coraggio e sangue freddo, ma con il proseguire della storia la sua sicurezza lentamente si sgretola, e la presa di coscienza di quello che ha fatto la porterà vicina alla follia. Unica sua ancora, i brevi momenti d'affetto (sincero o meno non le importa) che le regala la Mora.

Stile:Lo stile di Nakamura Ching è molto accurato: basta vedere i fondali ricchi di dettagli e la grande attenzione per i vestiti e gli accessori (ha chiaramente una passione/feticismo per le scarpe XD). Ma quello che colpisce di più è la grande espressività dei personaggi: con lei uno sguardo vale più di mille parole. Ed anche alcune "scelte registiche" sono sorprendenti (vedi la scena della vasca da bagno nel settimo capitolo, pagine 350-353).

Perché piace a Yue: perché poche volte ho letto una storia d'amore (perché sì, in fondo lo è) così appassionante e disperata come questa: queste due donne sono ben consapevoli del fatto che la loro fuga avrà presto fine. E per fine intendo: costituirsi alla polizia o morire. E nonostante questo, nonostante i continui propositi di porre fine in modo o nell'altro alla loro pazza fuga, continuano a stare insieme. Solo un altro minuto. Un altro prima della fine. E i minuti si accumulano e continuano a fuggire. Insieme.

Si trova in lingue comprensibili? Oh yes, baby.

martedì 17 gennaio 2012

I manga che non leggeremo mai in Italia 1 E' stato annunciato da Panini Comics per fine 2013




Sakamichi no Apollo di Kodama Yuki

Dati genericiJosei, serializzato sulla rivista Flower di Shogakukan. E' composto da 9 volumi, più un volume speciale ribattezzato Bonus Track, che contiene storie brevi  dedicate ai vari personaggi e quello che io considero il vero epilogo.


Trama: Siamo nel 1966, e la storia ha per protagonista l'occhialuto Kaoru Nishimi, che si è appena trasferito nell'ennesima nuova scuola a causa del lavoro del padre (che presta servizio su una nave). Tale Kaoru è il classico secchione un po' sociopatico, che in seguito ai continui trasferimenti cerca di interagire con gli altri il meno possibile. Ma sotto quest'aria
distaccata e un po' da tsundere prova un vero e proprio disagio ed è sovente preda di attacchi d'ansia che lo portano addirittura a vomitare a destra e a
manca. Durante il primo giorno nella nuova scuola , in preda alla solita nausea, si dirige verso la terrazza in cerca di un posto tranquillo dove stare da solo, ma qui incontra tale Kawabuchi Sentaro, un ragazzone dalla fama di teppista e attaccabrighe che si sta facendo un sonnellino davanti la porta. Svegliandosi, Sentaro scambia Kaoru per un angelo e gli dice: "Sei qui per portarmi via?" . Questo loro incontro segnerà l'inizio di una bizzarra e profondissima amicizia, unita in seguito dalla passione di entrambi per la musica jazz. Infatti, la delicata e lentigginosa capoclasse Ritsuko (amica di vecchia data di Sentaro e in seguito interesse amoroso di Kaoru) è la figlia del proprietario di un negozio di dischi, che presto diventerà
uno dei luoghi più frequentati dai tre. Passione che in seguito li porterà a formare un vero e proprio ritrovo dove suonare musica jazz (ed al quale si aggiungeranno altri personaggi , fra i quali lo studente universitario Jun e lo stesso padre di Ritsuko che suona il contrabbasso).

Personaggi: Sono il vero punto forte del manga. Tutti sfiorano clichè più o meno navigati, all'inizio, ma poi se ne discostano
immediatamente per entrare nel campo dell'unicità. Il
tutto tenendo conto del periodo storico in cui si svolge la vicenda (ad esempio, le storie d'amore sono tutte tenerelle ed i personaggi femminili non sono le solite troiette sguaiate degli shoujo moderni ma delle perfette "yamato nadeshiko", che cercano di farsi strada in un mondo ancora terribilmente chiuso, bigotto e maschilista).
Inoltre i personaggi hanno dietro le spalle storie più o meno tristi (basti pensare ad esempio a Sentaro, che si scopre essere mezzosangue e alla situazione familiare non certo facile di Kaoru, che è cresciuto senza madre) ma l'autrice non indulge mai più del necessario nel dramma, anzi, c'è una positività di fondo che in ben pochi altri manga ho visto (almeno nei primi volumi).
Sentaoru è sicuramente il personaggio che si fa amare per primo: all'apparenza duro ma con un cuore di panna, è molto protettivo e dolce nei confronti di Ritsuko e Kaoru. Kaoru all'inizio è il classico tsundere, ma ben presto si rivela anche lui un bel soggetto. Ritsuko è un angelo, ma non risulta un personaggio stucchevole, anzi, è dotata di una forza e onestà di sentimenti davvero invidiabile. Insomma, il cast di personaggi e ricco e riuscitissimo.

Stile: Kodama Yuki ha uno stile molto particolare: elegante e composto. Moderno ma allo stesso tempo deliziosamente retrò, e con una grande attenzione alla 'regia' per le tavole (bellissima, ad esempio, la scena in cui Kaoru e Sentaro passano in motoretta sotto i ciliegi fioriti) ed agli sfondi. Raramente ho visto un autrice di shoujo-manga disegnare così bene.

Perché piace a Yue: Per due semplici motivi. Il primo è per via del fatto che è ambientato nel 1966: questo significa niente telefonini, niente ragazzette arroganti che minacciano la protagonista femminile perché interessata al figo della scuola, niente fighetti che si atteggiano a idol ecc.ecc. Secondo, per il fatto che più che incentrarsi sulle vicende romantiche dei protagonisti, la storia si sofferma sul bel rapporto di amicizia che lega il gruppo dei personaggi , un po' come avveniva in Honey and Clover per fare un esempio. Non mancano vicende romantiche (anche sofferte), ma siamo ben lontani dalla tiritera storia d'ammmore minacciata in ogni momento da nuovi pretendenti uno più assurdo dell'altro. Qui ci sono rapporti vissuti intensamente, amori non corrisposti o contrastati e legami particolarissimi ed intensi. Siamo proprio su di un altro pianeta.

Si trova in lingue comprensibili?: Sì. A fine anno uscirà in italiano per Planet Manga.


lunedì 16 gennaio 2012

Commento ai Golden Globes:


Jessica Lange ha vinto. A me basta questo.

domenica 15 gennaio 2012

Ma che fine ha fatto la Free Books?

Da luglio 2011 il sito non viene più aggiornato, ed anche le ultime uscite in fumetteria mi sembrano di quel periodo. Quindi la mia domanda è: Che fine hanno fatto? Gli alti dirigenti sono scappati in Brasile con i soldi? Che nervi... CHE NERVI!
Il pensiero che questi signori hanno in mano autori da me amatissimi come Eric Shanower (Age of Bronze) e Terry Moore (autore di Strangers in Paradise e Echo) mi sgomenta. Per non parlare di Tezuka e del suo Alabaster: vedere una delle sue opere migliori in mano a loro (e con quella edizione francamente scandalosa) è straziante.
Io spero che la Free Books ceda i diritti di Age of Bronze ed Echo ad altre case editrici (come già successo per la serie a fumetti di Buffy), perché coinvolgere queste due belle opere nel vortice dei loro casini mi sembra troppo brutto.

sabato 14 gennaio 2012

And the winner is....



Ogni anno, la ricerca del calendario da mettere in camera mi mette in crisi, ma stavolta sono andato quasi a colpo sicuro: il vincitore per il 2012 è Il calendario Apocalittico di Miguel Angel Martìn.
Perché apocalittico? Beh, se ve lo state chiedendo evidentemente non conoscete né la profezia Maya (possibile? °_°) né questo folle e cinico autore, quindi non vi resta che rimediare.

Comunque, per gradire, ecco qualche fotina (sono un pessimo fotografo):

Come ulteriore prova del fatto che l'autore è da ricovero, vi dico solamente che il giorno della festa della mamma viene ricordato con il disegno di un... vibratore. E quello della festa del papà con un frustino insanguinato. Ed ovviamente, il mese di Dicembre (come potete vedere qui sotto) si interrompe al 21, ovvero nel giorno dell'apocalisse Maya! Da ricovero proprio! Ma lo adoro.



Giuro che, se mai andrò a Tokyo, uno dei primi posti che visiterò sarà il Capcom Bar, solo per lo sfizio di mangiare la Brain Cake dedicata a Resident Evil (serie da me amatissima -tranne gli ultimi merdosi capitoli- e che ha un po' rovinato la mia infanzia XD).

venerdì 13 gennaio 2012

Sei gradi di separazione (ma anche meno) da Suzue Miuchi

Che Glass no Kamen sia diventato l'ombra di se stesso l'abbiamo capito un po' tutti (e sì, ci sono anche i negazionisti ma in cuor loro so che hanno più di un dubbio), ma sta cosa successa nella mia fumetteria la voglio raccontare:
Qualche annetto fa, mentre esco dalla suddetta incontro una splendida signora giapponese con dei bellissimi bambini ed il marito non giapponese. In cuor mio penso "uaaaah, che bella famiglia mista!" e me ne vado. Qualche giorno dopo, la fumettara (tutta fremente) mi racconta questa cosa:
"Sai, l'altro giorno è venuta una signora giapponese in negozio con dei bellissimi bambini ed il marito argentino.
Io: Ah si! L'ho vista di sfuggita mentre andavo al parcheggio!
Lei :Era gentilissima, e mi ha raccontato che sta soggiornando in Italia da un po' di tempo e che voleva comprare al marito un fumetto giapponese molto famoso disegnato da sua cugina. All'inizio mi diceva il titolo giapponese, ma io non capivo. Diceva "Maschera qualcosa", e proprio non mi veniva in mente niente.
Io, impietrito e con un filo di voce dico: La maschera di vetro?
E lei: Si! E' la cugina di Suzue Miuchi! Ha detto che negli ultimi anni l'ha incontrata poche volte ma in Giappone è molto famosa, è sposata con un pezzo grosso e soprattutto ha una barca di soldi.
Io: Nooooooo! Ad averlo saputo le avrei lasciato un messaggio da riferire alla cara cugina (vi lascio immaginare quale messaggio).

E' proprio vero che il mondo è piccolo.

giovedì 12 gennaio 2012

Sì, lo so. Avevo promesso un sacco di post dedicati al Lucca Comics & Games 2011, ma la pigrizia ha vinto anche 'sta volta ed alla fine ne ho scritto mezzo (quello sugli annunci GP) e stop. Ma un commentino su Mari Yamazaki (autrice dell'esilarante Thermae Romae) lo voglio fare: è una signora deliziosa (e parla l'italiano meglio del sottoscritto).
A dire il vero, un oretta prima della sessione di autografi me la sono trovata difronte per puro caso, e si stava facendo fare una foto insieme al maestro Taniguchi. Quindi quando mi sono reso conto di chi erano mi è venuto mezzo infarto XD.
In seguito un fan (più coraggioso di me) si è avvicinato per chiederle un autografo sul primo volume di Thermae e lei è stata gentilissima (dovete capire che la scena si è svolta in una via in pieno centro, con una spaventosa massa umana in movimento). Anche la sessione di autografi è stata tranquilla, peccato solamente per il tizio davanti a me, che per tutto il tempo non ha fatto altro che dire (con parole poco carine) che il primo volume non gli era piaciuto per niente. Ma tutti io li trovo?

Sondaggio chiuso. Ecco i risultati:

Il blog è tornato a nuova vita (forse). Siete felici?


*sbadiglio*
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Mi è indifferente
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Di poter leggere nuovamente le tue minchiate? Ovviamente no
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Di poter leggere nuovamente le tue minchiate? Ovviamente Si!
8 voti

Commenti: Siete troppo buoni U_U
Rispondete al nuovo sondaggio, se vi va.