Tanto per cominciare...

mercoledì 29 febbraio 2012

Il vero Lucio


Mari Yamazaki è una grande fan della serie tv Roma. E più vado avanti nella lettura di Thermae Romae, più mi convinco del fatto che Lucio è stato "plasmato" sull'attore Kevin McKidd. Che dite, ho ragione?

Non ho fatto ricerche sul web, ma scommetto che non sono l'unico ad aver notato una certa somiglianza XD



martedì 28 febbraio 2012

Piccole esplosioni.

Queste giornate soleggiate mi rendono pigro.

Oggi mi sono letto il decimo capitolo di Gunjo, che chiude il primo volume. Ho già parlato qualche post fa di quest'opera, e di quanto sia bella e straziante. Ma leggendo questo nuovo capitolo, che fra l'altro è pure divertente (è interamente dedicato all'ex-compagna della bionda che riceve la visita della madre) mi sono reso conto che ha un altro grande merito del quale non ho parlato , ovvero quello di ritrarre personaggi GLTB in modo assolutamente realistico, come quasi mai accade , ad esempio, nei manga yuri/yaoi dove "tecnicamente" tutti o quasi sono omosessuali o aspiranti tali. Se ancora non avete letto quest'opera, fatelo. Preparatevi a tanto dramma, questo sì, ma alla fine non ve ne pentirete.


Il post sui tre bellissimi libri di Aidan Chambers (Danza sulla mia tomba, Quando eravamo in tre e Cartoline dalla terra di nessuno) si è autodistrutto contro il mio volere . Ma vedo che il messaggio ha raggiunto chi doveva raggiungere.

Sto scrivendo un nuovo post su I manga che non leggeremo mai in Italia. Piccolo indizio? Taiyo Matsumoto.

Passo e chiudo.


giovedì 23 febbraio 2012

Il cambio di rotta di Thermae Romae



Ebbene sì, è successo. Ma partiamo dall'inizio (e NON PROSEGUITE SE NON VOLETE SPOILER!)

Nei primi tre volumi i punti fermi di quest'opera sono stati i seguenti:
  • Episodi rigorosamente autoconclusivi (nei quali Lucio si ritrova in mezzo al popolo dalla faccia piatta, impara qualcosa e poi torna nella sua epoca)
  • Fulcro della vicenda legato alle terme/bagni e ad argomenti strettamente connessi
  • Breve cornice ambientata a Roma con vicende relative all'imperatore Adriano ed ai suoi successori /amici di Lucio
  • Totale assenza di personaggi femminili di rilievo
Ecco. Nel quarto volume (che in Giappone ha scatenato un piccolo tumulto fra i fan della serie) l'autrice scardina in un colpo solo tutti questi punti e inizia quello che, secondo me, potrebbe essere l'arco finale di questa storia (in effetti si parlava di un totale di 6 volumi, o ricordo male?).
Cosa succede? E presto detto:
Mentre è immerso nel Caldarium insieme all'imperatore , Lucio scorge tra i vapori una splendida donna nuda, e dopo averla guardata bene si rende conto che appartiene alla tribù della faccia piatta. Ovviamente si ritrova in Giappone, in quella che sembra una locanda con terme annesse, e la bella donna, dopo un attimo di smarrimento se ne va. Non trovando motivo per restare Lucio cerca di tornare a Roma immergendosi nella vasca. Ma indovinate un po'? Il trucchetto non funziona più! Quindi si ritrova bloccato in terra straniera. In seguito, alla locanda, incontra nuovamente la giovane donna che, udite udite! Parla latino! La ragazza infatti, è una vera e propria "otaku" dell'impero romano e una grande appassionata di archeologia (un po' come l'autrice XD). Insomma, fra lei e Lucio avviene il first contact lessicale (ed il risvolto amoroso sarà -forse- dietro l'angolo?). In seguito Lucio comincia a lavorare per la locanda, e scopriamo che la ragazza è un' apprendista geisha (o almeno credo). Insomma, per la prima volta entra in scena un personaggio femminile con un minimo di spessore, ed un arco narrativo che invece di esaurirsi in un capitolo o due si protrae per tutto il volume (e non finisce, quindi continuerà nel quinto e forse anche nel sesto).

Nonostante le critiche dei lettori giapponesi (che a quanto pare preferivano la vecchia struttura episodica terme-centrica) devo dire che , secondo me, questa è stata un evoluzione più che naturale della storia. Insomma, la struttura a episodi più o meno autoconclusivi alla lunga stava risultando un po' noiosa e ripetitiva, quindi questa svolta non mi è sembrata innaturale o forzata. Aspetto di leggere il quarto volume in italiano, e comunque continuo ad avere grande fiducia nella sensei Yamazaki. Voi che ne pensate?

7-nin no Shakespeare


In questi giorni mi sono letto i primi tre capitoli di 7-nin no Shakespeare ,la nuova opera del bravo Harold Sakuishi (quello di Beck). Non faccio la solita scheda alla "I manga che non leggeremo mai in Italia", perché tre capitoli son veramente pochi per dare un giudizio non completamente campato in aria. Però volevo segnalarlo lo stesso, quindi eccomi qua.

La trama è presto detta: si parla di William Shakespeare. Chi era? E' mai esistito? E quante persone si celavano dietro questo nome?

Fa tanto Anonymous me ne rendo conto. Ed in effetti nel primo capitolo c'è un affascinante ma losco Shakespeare, un poveraccio che cerca di far soldi facendo pubblicare il testo dell'Amleto , l'immancabile Robert Cecil e la solita Elisabetta I, entusiasta dei lavori del poeta . "Niente di nuovo sotto il sole" ho immediatamente pensato. Ma poi nel secondo capitolo entra in scena una misteriosa ragazza cinese, Li, che vive nella chinatown di Liverpool . Ragazza che sembra legata sia al falso Shakespeare (che in realtà si chiama Lance Carter) che alla Regina. Chi è? Qual'è il suo ruolo? L'unica sconvolgente notizia che ci viene data sul suo conto è questa: è in grado di prevedere il futuro e di predire la morte delle persone (con le annesse conseguenze che potete ben immaginare).

Questo è un elemento bizzarro e totalmente inatteso che mi ha incuriosito molto, e dopo tre capitoli non ho la più pallida idea di dove quest'opera andrà a parare.

Sono riuscito ad incuriosirvi almeno un po?

Quest'opera è stata annunciata da Panini Comics, e verrà pubblicata ad Ottobre (2013) , con cadenza mensile, solo in fumetteria. Formato 13x18 a 6,50 euro!  

martedì 21 febbraio 2012

Figlio di un preservativo bucato

Questa settimana, per Magic Press uscirà la nuova edizione di una delle più belle graphic novel mai pubblicate ovvero Figlio di un preservativo bucato di Howard Cruse.
Questa è la trama fornita dall'editore:

Nel Sud di un’America degli anni 60, un giovane di nome Toland Polk viene scartato dalla leva militare per avere ammesso “ tendenze omosessuali”. Un poco alla volta dovrà scendere a compromessi con se stesso e con la società che lo circonda attraverso l’attivismo per i diritti civili, la musica folk e l’opposizione al conformismo imperante.

Che posso aggiungere su questa graphic novel a suo modo così "monumentale"? Beh, secondo me è un opera che tutti dovrebbero leggere: è un ritratto incredibilmente realistico e soprattutto sentito (l'autore ha praticamente elemosinato e patito la fame per poter concludere questo lavoro) degli anni 60, con tutti quei tumulti sentimentali e sociali che hanno caratterizzato quel periodo. Si parla di integrazione razziale delle persone di colore , di accettazione dell'omosessualità, di Ku Klux Klan e di violenza e tradimento. Insomma, un opera potente e straziante totalmente scevra dai buonismi che spesso affliggono certe opere dalle tematiche così alte. La vecchia edizione aveva una splendida, splendida introduzione di Tony Kushner (autore di Angels in America) , mentre questa nuova ha un introduzione di Alison Bechdel (autrice di Fun Home e del ben più divertente Dykes).

Date retta a me, provate quest'opera. Non vi fate scoraggiare dai disegni e piuttosto fatela leggere a parenti e amici. E poi fatemi sapere se vi è piaciuta.

lunedì 20 febbraio 2012

Awake



Ok, che inizio a fare nuove serie tv se non riesco nemmeno a mettermi in pari con quelle tre in croce che seguo? Bella domanda. Però, boh? Ogni tanto la curiosità ha il sopravvento e fra i miliardi di pilot in uscita in questo periodo questo mi ha un filino incuriosito, quindi ho deciso di vederlo. Sto parlando di Awake della Nbc. Ecco la trama a grandi linee:
Un rampante detective (interpretato da Lucius Malfoy Jason Isaacs) ha un grave incidente automobilistico nel quale rimangono coinvolti anche la moglie ed il figlio. Non vediamo la causa dell'incidente, succede e basta all'inizio dell'episodio. Ecco, dal momento in cui si risveglia -mezzo morto- nell'auto accartocciata, il nostro protagonista comincia a vivere in due realtà , che si alternano : in una (quella che chiameremo "rossa") il figlio è morto nell'incidente, nell'altra (che chiameremo "verde") a morire nell'incidente è stata la moglie. Fa un po' Fringe, sì.
Il nostro detective si ritrova così in una situazione se non allucinante abbastanza snervante : il figlio che piange la mamma di qua , la mamma che piange il figlio di là, il suo lavoro di detective (con dei casi che hanno inquietanti punti in comune in entrambe le realtà) e due strizzacervelli ( un arcigno BD Wong in una dimensione e una materna Cherry Jones nell'altra) che cercano di dimostrare che le rispettive dimensioni sono la realtà e le altre sono il frutto della fantasia scaturita dal senso di colpa del protagonista. Una roba da mindfuck totale insomma.

Il creatore della serie è quello dello sfortunato Lone Star (chiuso dopo solamente due episodi) e si vede che ce l'ha messa tutta per rendere questo pilot il più figo possibile. Da parte mia posso dire che questo primo episodio merita una sufficienza , anche se tante cose mi hanno fatto cascare le braccia : dalla regia un po' blanda ai casi scioccarelli fino ai personaggi che non brillano certo per originalità o credibilità (vedi la moglie che accetta quasi senza batter ciglio che il marito vive in sogno in una dimensione dove il figlio è ancora vivo).
C'è da dire che Jason Isaacs è un bravo attore, ma in compenso l'attrice che interpreta la moglie è da orticaria. Niente da dire sui due veterani di serie tv Wong e Jones, che fanno egregiamente il loro lavoro. Boh? Mi sembra che il punto di arrivo di questa serie non sia tanto quale dimensione è reale e quale no, ma piuttosto : quale realtà sceglierà il protagonista? Alla fine del primo episodio esprime chiaramente la sua volontà di non voler scegliere fra la moglie e il figlio ma alla fine che farà? Ribadisco: una roba da mindfuck totale. In definitiva, il concept di questa serie è anche interessante. Tutto sta nel vedere se la trama andrà a puttane oppure no e se i personaggi riusciranno a guadagnare un po' di spessore.







domenica 19 febbraio 2012

Sondaggio chiuso. Ecco i risultati:

Cosa vi piacerebbe leggere in questo blog? La maggioranza ha scelto:

-Recensioni di fumetti, manga, film, serie tv... Insomma, recensioni.


A vostro rischio e pericolo, dico io. Ringrazio tutti quelli che hanno votato... Alla fine, niente avventure erotiche (peggio per voi U_U).

Ah, se vi va, votate il nuovo sondaggio!

giovedì 16 febbraio 2012

I manga che non leggeremo mai in Italia 6

Kinou Nani Tabeta? (What Did You Eat Yesterday?) di Yoshinaga Fumi

Dati generici e curiosità: Seinen serializzato sulla rivista Morning di Kodansha. Ad oggi sono usciti 5 volumi, ed è tutt'ora in corso di pubblicazione. In Giappone ha un enorme successo, ed è sempre fra le prime posizioni nelle classifiche di vendita.

Trama: Shirou Kakei è un avvocato brillante ma un po' rigido che vive insieme al suo compagno, Kenji, un parrucchiere allegrone è un po' svampito. La più grande passione di Shirou è cucinare: cercare gli ingredienti migliori e prepare deliziosi manicaretti scarica tutta la tensione accumulata a lavoro. Ed anche Kenji sembra gradire. In definitiva, è un manga sull'amore per il cibo (anzi, oserei dire che è un manga sull'amore nel preparare il cibo, quasi più che nel mangiarlo).

Personaggi: Gran parte degli episodi sono incentrati su Shirou, quindi è lui il vero protagonista (e voce narrante). Gli altri personaggi però, non sono da meno: sia il buon Kenji, sia le persone che il protagonista incontra sulla sua strada (vecchi amici, clienti , signore incontrate al supermercato e gli stessi genitori ) sono caratterizzati ottimamente, con quel tocco tutto speciale che ha l'autrice. Poi, il rapporto fra i due protagonisti è esilarante, ma assolutamente realistico. Per certi versi mi ricordano un altra coppia famosa, ovvero Nodame e Chiaki (ed ho detto tutto XD).

Stile:Lo stile della Fumi in quest'opera è più pulito del solito: niente fronzoli inutili, pochi sfondi, grande attenzione per le espressioni facciali e per.... il cibo.

Perché piace a Yue: Tanto per cominciare ci tengo a ribadire una cosa: questo è un manga appartenente al filone "culinario", quindi il nocciolo (se mi perdonate il termine) di ogni capitolo è rappresentato da una ricetta, con tanto di spiegazione passaggio per passaggio. Se non siete interessati alla cucina in generale, oppure se siete totalmente estranei a quella giapponese, allora questo manga non fa per voi. Altrimenti, merita sicuramente di essere preso in considerazione.
Al limite, se siete fan della Fumi ma l'elemento culinario non vi fa impazzire, potete saltare tranquillamente quelle tre, quattro paginette-ricetta e godervi la "cornice": le piccole avventure di questa bizzarra coppia sono piacevolissime, talvolta addirittura epiche (io ricorderò fin che campo l'episodio del vecchio mandrillone che lavora all' Host Club ahahahahah XD).

Si trova in lingue comprensibili?: Il gruppo Entropy (che non brilla certo per velocità nelle release) ha tradotto i primi tre volumi.

martedì 7 febbraio 2012

Il Volo degli Angeli


E' appena uscito nelle fumetterie il volume Il Volo degli Angeli ideato e illustrato da Rebecca Guay e sceneggiato da autori del calibro di Holly Black (sì, quella delle Cronache di Spiderwick), Bill Willingham (sì, quello di Fables) e tanti altri (Alisa Kwitney, Louise Hawes e Todd Mitchell). Di cosa parla? Beh, penso sia lampante già dal titolo: di Angeli. Perché l'ho comprato? Ecco. Qui devo aprire una parentesi:
Tanti anni fa (più di dieci) iniziai a giocare a quell'orribile gioco di carte chiamato Magic (lo conoscete tutti no?). Ero assolutamente incapace, e la mia carriera di giocatore è praticamente finita poco dopo essere iniziata. Ma una cosa positiva in tutto ciò c'è stata, ovvero ho scoperto l'esistenza di Rebecca Guay, illustratrice che tutt'ora amo ed amerò per sempre. Le carte più belle delle Magic le ha illustrate lei, ed io, alcune di queste carte , le possiedo ancora oggi e le conservo gelosamente (e da quel che ho letto in giro non sono il solo).


Questo volume è uscito per Vertigo nell'Agosto 2011, ed i signori di RW Lion l'hanno portato in Italia, al presso di 14,95 euro. Questa è la trama riportata sul retro del volume:

Un misterioso angelo precipita sulla terra, finendo nelle profondità di una buia foresta, dove il suo corpo agonizzante viene trovato dai mistici abitanti di questo strano luogo. Mentre fauni, fate, streghe e folletti dibattono su cosa fare di lui, ciascuno racconta una diversa storia sulla possibile natura di questa creatura celeste: un eroe, un innamorato, un protettore o un assassino. Una volta che tutte le storiesaranno state raccontate , verrà emesso un verdetto finale che vi lascerà senza fiato.

Mi sembra doveroso aggiungere qualche particolare: ogni storia narrata all'interno della "cornice" principale (ovvero quella dove le creature fatate indicono un vero e proprio processo per decidere della sorte dell'angelo) è disegnata con un stile diverso. Come ho già detto, la Guay è nota per le sue bellissime illustrazioni, ed il suo stile "solito" è un misto fra quello di Botticelli, Klimt, Mucha, e un paio di Preraffaelliti a caso. In questo volume invece, da prova di grande versatilità: la cornice ed il primo racconto (quello su Adamo ed Eva) hanno lo stile classico ed elgante delle illustrazioni. Il secondo racconto (che ha per protagonisti due angeli ex-colleghi di lavoro) ha uno stile più sketchy e moderno (a là Vertigo, per capirsi) . Il terzo racconto è una fiaba ambientata in Russia, ed è illustrato di conseguenza (cioè con uno stile che ricorda i grandi illustratori di fiabe russe, tipo Bilibin). Il quarto, interamente colorato con tenui colori ad acquarello è ambientato nell'Inghilterra del periodo Regency , ed è una delicata storia d'amore e devozione fra una maldestra cameriera e un angelo. Nell'ultimo (dove si parla della caduta di Lucifero e della genesi di tutte le creature fatate) la Guay torna al suo stile più classico -per finire in bellezza, dico io-.

Se non si fosse ancora capito lo dico chiaro e tondo: è un volume che si fa apprezzare soprattutto per i disegni. Con questo non voglio dire che le storie sono delle assolute minchiate, anzi, pur nella loro brevità e semplicità hanno un senso compiuto. Ed anche quella della cornice ha un suo risvolto tutt'altro che banale, nel finale. Ma siamo ben lontani dalla complessità di un Moore (se proprio devo fare un esempio), quindi se cercate qualcosa di molto "sostanzioso" risparmiate i soldi. Altrimenti, se sfogliandolo l'occhietto vi brilla, provatelo.





domenica 5 febbraio 2012

Secondo capitolo di Sakamichi no Apollon!



E' uscito. Sempre per gli Stiletto.
Lo ribadisco: questo manga è assolutamente adorabile. Lo dovete leggere tutti! >_<
Se proprio vi fa fatica iscrivervi al loro forum per scaricare contattatemi in privato e vi passo il link.


P.s:adoro Sentaro! E' grosso ma tanto pucci ;_;

venerdì 3 febbraio 2012

I manga che non leggeremo mai in Italia 5 Verrà pubblicato da Panini Comics!



Ningen Shikkaku (No longer human) di Usamaru Furuya


Dati generici: Serializzato sulla rivista Comic Bunch di Shinchosha .Tre volumi. Concluso. E' una rivisitazione a fumetti in chiave moderna dell'omonimo e bellissimo romanzo di Osamu Dazai (conosciuto in Italia con il titolo "Lo squalificato").

Trama: Un giovane mangaka (che altri non è che lo stesso Furuya) sta cercando su internet del materiale per la sua nuova opera quando si imbatte nel diario on-line di Yozo Oba, intitolato "No Longer Human". Blog, a detta dei lettori, assolutamente deprimente, ma talmente appassionante che è impossibile smettere di leggere. Furuya rimane in particolar modo colpito dalle tre foto che campeggiano all'inizio del diario: nella prima Yozo è un bambino, ritratto insieme alla famiglia e con un sorriso forzato stampato sulla faccia. Nella seconda è un giovane avvenente di 17 anni , seduto elegantemente su di una poltrona di vimini. Nella terza, la più inquietante, ha 25 anni, ma ha il viso provato di un vecchio. Cosa ha provocato quell'incredibile cambiamento? Furuya si ritrova coinvolto suo malgrado e comincia a leggere il blog.

Personaggi: Lo Yozo del romanzo di Dazai e quello del fumetto sono identici, nonostante quest'ultimo sia ambientato nell'epoca odierna. Entrambi provano un terrore morboso nei confronti delle persone (che percepiscono come mostri), e si sentono inadeguati alle comuni leggi degli esseri umani . E quindi, come sopravvivere a questo perenne disagio? E' semplice, indossando una maschera da "buffone" tuteli il loro vero Io. Ma questa maschera durerà poco, ed il loro percorso discendente verso gli abissi più oscuri, verso il degrado e l'alienazione inizierà ben presto e coinvolgerà tutte le persone che troveranno sul loro cammino (donne, più che altro XD).

Stile: Furuya è un grande artista, e non mi stancherò mai di dirlo. Ma in quest'opera abbandona quasi del tutto le sperimentazioni grafiche che spesso caratterizzano i suoi lavori in favore di uno stile più sobrio e pacato, che ben si addice alla storia narrata. Ovviamente non mancano tavole dal grande impatto grafico: la stessa illustrazione del primo volume colpisce e incuriosisce (il protagonista è sorretto da fili come una marionetta); per non parlare di quella del secondo (la potete vedere alla fine del post) ricca di simboli che rimandano a vari personaggi incontrati da Yozo (la farfalla rappresenta chiaramente l'effimera Ageha, ragazza che il protagonista incontra in un club e... non ve lo dico!)

Perché piace a Yue: In una delle mie pagine preferite, Yozo e quella che diventerà sua moglie (forse l'unica donna che abbia mai amato/creduto di amare) sono sdraiati in un bel campo fiorito: è una scena molto dolce, quasi idilliaca. Ma ad un certo punto c'è un close-up su uno dei fiori del campo e si vede chiaramente che è coperto di disgustosi parassiti: l'atmosfera passa immediatamente da idilliaca a funerea e pregna di presagi oscuri. Ecco, Furuya riesce a dire -per immagini- quello che Dazai dice con le parole. E tutto ciò è sorprendente.

Si trova in lingue comprensibili?: La Vertical ha pubblicato i primi due volumi (ed il terzo uscirà a breve) in una versione con lettura all'occidentale voluta e curata dallo stesso autore. Come edizione (visto anche il prezzo non bassissimo) ho visto di meglio, ma anche di peggio.
E' stata annunciata la sua pubblicazione in Italia per la Panini.