Titolo: The Flowers of Evil (Aku no Hana)
Autore: Shuzo Oshimi
Info: E' un manga serializzato sulla rivista shounen Bessatsu Shounen Magazine di Kodansha. Ha all'attivo 9 volumi, e poco tempo fa è stato prodotto un anime di 13 episodi. In italia verrà pubblicato da Panini Comics, mentre in America è edito dalla casa editrice Vertical.
Trama: Takao Kasuga è uno studente delle medie appassionato di libri ed in special modo della raccolta di poesie "I fiori del male" di Charles Baudelaire.
Follemente innamorato della compagna di classe Nanako Saeki (che considera come "la sua musa, la sua femme fatale") , un giorno si ritrova in classe da solo, dopo le lezioni, e nota la borsa con la tenuta da ginnastica della ragazza. Dopo essersi avvicinato alla borsa, sente un rumore e d'impulso scappa portandosela via. Inutile dire che il giorno dopo scoppia un putiferio, e si inizia immediatamente a parlare di un maniaco (con grande sgomento di Nanako). Il ragazzo decide di rimettere al suo posto la borsa (presa più per paura che per secondi fini "perversi) , ma con suo grande sgomento scopre che una sua compagna di classe - l'inquietante e sboccata Nakamura- l'ha visto mentre prendeva la borsa.
La ragazza comincerà a ricattarlo, ed i due finiranno per stipulare una specie di malato contratto: Nakamura non dirà a nessuno dei vestiti rubati, ma Takao dovrà essere totalmente alla sua mercè, sprofondando lentamente verso la strada della perversione.
Commento di Yue: Sono tante le cose che mi hanno colpito di questo manga. Il titolo prima di tutto: Insomma, cos'ha a che fare con Baudelaire? Poi le copertine: le prime tre sono molto minimal, in bianco e nero, mentre le seguenti 3 hanno colori sgargianti, quasi da pop art. Per finire le cover degli ultimi 3 volumi usciti sono delle delicate illustrazioni ad acquarello... Insomma, un manga schizofrenico già dalle copertine.
La storia...Che dire della storia? Potrei riassumerla in modo estremo dicendo che è un triangolo amoroso totalmente fuori di testa, con al centro Takao, ed ai lati l'angelica Nanako e la demoniaca Nakamura.
Ma ben presto questo triangolo si sfascia, e le carte in tavola vengono mescolate ribaltando quello che sembrava uno sviluppo ovvio. Di punto in bianco i personaggi cedono alle loro pulsioni più oscure e il dramma sfocia violento e grottesco nelle loro vite. Su tutti questi personaggi veglia il gigantesco fiore occhiuto, simbolo di perversione e di elevazione dalla massa che sguazza nel fango, fiore che appare -appunto- nell'edizione giapponese de I fiori del male di Charles Baudelaire.
Non voglio spoilerare troppo, ma Oshimi ha un grande talento, ovvero quello di intrappolare il lettore: Io sono stato il primo a dire "Ma che roba è questa? Decisamente non fa per me.". Eppure mi sono ritrovato a leggere sette volumi tutti di fila. In particolare, la metamorfosi di Takao è la cosa che ho trovato più interessante di tutti: il suo crescente attaccamento alla sua carnefice Nakamura , annoiata da una città di "mangia-merda" tutti uguali (ma soprattutto annoiata dalla vita) è inquietante e affascinante al tempo stesso. Come è affascinante l'effetto della loro malatissima relazione su Nanako, una ragazza che fin dall'infanzia non ha fatto altro che eseguire il volere degli altri, solamente per essere amata di più.
Alla fine i personaggi si evolvono e subiranno le conseguenze delle loro azioni (crescendo anche di età, con tanto di salto temporale al termine della prima parte) ma il disagio, quel fiore oscuro, rimane.
Insomma, è un' opera piena di Dramma (con la D maiuscola) e problemi esistenziali, ma che non sfocia mai nel grottesco insopportabile alla Inio Asano (che non ho citato a caso, e infatti trovo Oshimi e Asano per alcuni versi molto simili).
Ma veniamo ai difetti, o meglio al difetto più grande: a dire il vero la caratterizzazione dei personaggi non è particolarmente brillante. Dopo aver letto sette volumi continuo a trovare il personaggio di Nakamura poco approfondito: manca qualcosa. Gli altri personaggi sono abbastanza sfaccettati, ma lei rimane un mistero. E questa sua disumanità mi ha dato un po' fastidio. Vorrei che l'autore le dedicasse più spazio...Vorrei sinceramente capirla.
Per quanto riguarda lo stile grafico ho poco da dire, se non che si evolve molto dai primi agli ultimi volumi usciti. E' uno stile pulito ma che sa essere incisivo al momento giusto (basta cercare Aku no Hana su Google per farsi un' idea).
E' un manga che consiglio a tutti? Assolutamente no. Io stesso non posso dire di amarlo (con tanto di gridolini isterici), ma contro ogni aspettativa mi ha coinvolto e sono curioso di vedere dove andrà a parare. Mi sembra anche abbastanza inutile consigliare di leggere il primo volume, perché i primi "terremoti" di cui parlavo sopra arrivano a partire dal quarto. Quindi la domanda è: Può essere una storia che vi piace? Siete disposti a dargli fiducia?
Io lo prenderò anche in cartaceo (non ho idea di quando uscirà), e spero che questo mio commento scritto male sia servito a fare un po' di chiarezza negli indecisi (ma dubito XD).
La ragazza comincerà a ricattarlo, ed i due finiranno per stipulare una specie di malato contratto: Nakamura non dirà a nessuno dei vestiti rubati, ma Takao dovrà essere totalmente alla sua mercè, sprofondando lentamente verso la strada della perversione.
Commento di Yue: Sono tante le cose che mi hanno colpito di questo manga. Il titolo prima di tutto: Insomma, cos'ha a che fare con Baudelaire? Poi le copertine: le prime tre sono molto minimal, in bianco e nero, mentre le seguenti 3 hanno colori sgargianti, quasi da pop art. Per finire le cover degli ultimi 3 volumi usciti sono delle delicate illustrazioni ad acquarello... Insomma, un manga schizofrenico già dalle copertine.
La storia...Che dire della storia? Potrei riassumerla in modo estremo dicendo che è un triangolo amoroso totalmente fuori di testa, con al centro Takao, ed ai lati l'angelica Nanako e la demoniaca Nakamura.
Ma ben presto questo triangolo si sfascia, e le carte in tavola vengono mescolate ribaltando quello che sembrava uno sviluppo ovvio. Di punto in bianco i personaggi cedono alle loro pulsioni più oscure e il dramma sfocia violento e grottesco nelle loro vite. Su tutti questi personaggi veglia il gigantesco fiore occhiuto, simbolo di perversione e di elevazione dalla massa che sguazza nel fango, fiore che appare -appunto- nell'edizione giapponese de I fiori del male di Charles Baudelaire.
Non voglio spoilerare troppo, ma Oshimi ha un grande talento, ovvero quello di intrappolare il lettore: Io sono stato il primo a dire "Ma che roba è questa? Decisamente non fa per me.". Eppure mi sono ritrovato a leggere sette volumi tutti di fila. In particolare, la metamorfosi di Takao è la cosa che ho trovato più interessante di tutti: il suo crescente attaccamento alla sua carnefice Nakamura , annoiata da una città di "mangia-merda" tutti uguali (ma soprattutto annoiata dalla vita) è inquietante e affascinante al tempo stesso. Come è affascinante l'effetto della loro malatissima relazione su Nanako, una ragazza che fin dall'infanzia non ha fatto altro che eseguire il volere degli altri, solamente per essere amata di più.
Alla fine i personaggi si evolvono e subiranno le conseguenze delle loro azioni (crescendo anche di età, con tanto di salto temporale al termine della prima parte) ma il disagio, quel fiore oscuro, rimane.
Insomma, è un' opera piena di Dramma (con la D maiuscola) e problemi esistenziali, ma che non sfocia mai nel grottesco insopportabile alla Inio Asano (che non ho citato a caso, e infatti trovo Oshimi e Asano per alcuni versi molto simili).
Ma veniamo ai difetti, o meglio al difetto più grande: a dire il vero la caratterizzazione dei personaggi non è particolarmente brillante. Dopo aver letto sette volumi continuo a trovare il personaggio di Nakamura poco approfondito: manca qualcosa. Gli altri personaggi sono abbastanza sfaccettati, ma lei rimane un mistero. E questa sua disumanità mi ha dato un po' fastidio. Vorrei che l'autore le dedicasse più spazio...Vorrei sinceramente capirla.
Per quanto riguarda lo stile grafico ho poco da dire, se non che si evolve molto dai primi agli ultimi volumi usciti. E' uno stile pulito ma che sa essere incisivo al momento giusto (basta cercare Aku no Hana su Google per farsi un' idea).
E' un manga che consiglio a tutti? Assolutamente no. Io stesso non posso dire di amarlo (con tanto di gridolini isterici), ma contro ogni aspettativa mi ha coinvolto e sono curioso di vedere dove andrà a parare. Mi sembra anche abbastanza inutile consigliare di leggere il primo volume, perché i primi "terremoti" di cui parlavo sopra arrivano a partire dal quarto. Quindi la domanda è: Può essere una storia che vi piace? Siete disposti a dargli fiducia?
Io lo prenderò anche in cartaceo (non ho idea di quando uscirà), e spero che questo mio commento scritto male sia servito a fare un po' di chiarezza negli indecisi (ma dubito XD).
se non avessi necessità di limitare il budget lo proverei pure, ma preferisco spendere i miei pochi soldini in roba più rosa zuccherosa e affidabile XD
RispondiEliminaMi sembra un ragionamento più che giusto!
EliminaQuesto annuncio mi era passato completamente inosservato....Che dire Mmm....Non è il mio genere, non so dove vuole parere però c'è qualcosa che mi dice "prova a prendere il primo volume". Tra l'altro le copertine ad acquarelli sono BELLISSIME.
RispondiEliminaNon so, sono anche combattuta dal fatto che sia un 9 volumi in prosecuzione.
Mi sa che per ora lascio stare >__<
Anch'io all'inizio ho pensato "Ma con una storia del genere, tutti 'sti volumi?" E invece devo dire che regge abbastanza bene. Sarà che i capitoli sono molto veloci, anche come ritmo... Non ci sono tavole strapiene di dialoghi e robe simili. Un volume te lo spolveri in pochi minuti!
EliminaPerò è bene andarci cauti con un opera del genere.
A me piacciono le storie "malate" ma devo un po' controllare il budget del momento.. inoltre mi pare sia in corso e ormai ODIO la roba in corso.. :s
RispondiEliminaHai ragione Nyu. Ma almeno con la Panini non dovrebbero esserci grossi problemi per la periodicità. Pensa se lo pubblicava J-pop e GP! Brr XD
EliminaSono molto tentata ma sono anche bloccata dal fatto che certi personaggi non sia no pienamente caratterizzati. Le storie un po' malate mi ispirano sempre ma, proprio perché malate, trovo che abbiano bisogno di buoni personaggi.
RispondiEliminaCredo che valuterò quando uscirà ^^
Forse, buona parte del mistero che circonda Nakamura è voluto dallo stesso autore. Anche perché gli altri personaggi sono caratterizzati piuttosto bene!
Elimina"A naso" questo manga dovrebbe piacermi parecchio!
RispondiEliminaLo proverò senz'altro.
Grazie per la segnalazione^^
Orlando
Prego!^^
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