Tanto per cominciare...

venerdì 14 febbraio 2014

Nuova rubrica: I 3 che vi consiglio - Romanzi gialli.


Ho deciso di inaugurare una nuova rubrica su questo blog, ovvero I 3 che vi consiglio. In questo nuovo appuntamento (che avrà più o meno cadenza quindicinale) consiglierò tre cose di vario tipo (libri o fumetti di determinati generi, film, serie-tv, scrittori e quant'altro) che per svariati motivi mi hanno colpito, con la speranza di riuscire a stuzzicare anche la vostra curiosità. 

In questo periodo sto leggendo molti romanzi gialli, quindi ho deciso di iniziare con loro (iniziare con i fumetti sarebbe troppo banale, no?). Non mi reputo un esperto del genere (se volete un esperto andate QUI) , ma da due anni a questa parte ne ho letti parecchi, e questi sono  i romanzi che mi hanno colpito maggiormente :

I 3 romanzi gialli che vi consiglio

La strana scomparsa di Leslie (To Love and Be Wise) di Josephine Tey
Josephine Tey, pseudonimo usato da Elizabeth Mackintosh (1896-1952), è un autrice scozzese ai tempi nota soprattutto per i suoi lavori teatrali, ma che nel corso della sua -ahimè breve- vita ci ha regalato anche otto splendidi romanzi gialli, molti dei quali hanno per protagonista il mite e gentile ispettore Alan Grant

La trama di questo romanzo (presa dall'introduzione di P.D. James) è la seguente: 
Un giovane e aitante fotografo americano, Leslie Searle, grazie a un fortuito incontro a una festa viene invitato a soggiornare in un paese di campagna in cui risiede un gruppo di artisti. Da lì Searle, insieme a un giornalista radiofonico, parte per una gita in canoa sul fiume, ma a metà del percorso sparisce senza lasciare traccia. Non è un territorio sconosciuto per l'ispettore Alan Grant, che ha già incontrato Searle, e ha un'amica, l'attrice Marta Hallard, con una casa proprio nello stesso villaggio. Che fine ha fatto il fotografo? Ha avuto un incidente? È stato rapito? Ha inscenato volutamente la sua sparizione? È stato ucciso? Certo, in caso di omicidio i sospettati sarebbero tanti, e Grant si trova ad affrontare un'indagine complicata, che risolve brillantemente grazie al suo intuito e alle sue doti investigative

Josephine Tey è una scrittrice straordinaria, e non mi stancherò mai di ripeterlo. 
L'ho scoperta praticamente per caso, circa un anno fa, e in poco tempo mi sono letto quasi tutti i suoi libri (me ne mancano un paio), trovandoli uno più bello dell'altro. 
Cos'ha di tanto speciale quest'autrice? Tanto per cominciare scrive benissimo: il suo stile è molto "delicato" ed elegante, e allo stesso tempo incredibilmente evocativo: per certi versi mi ricorda un po' quello di un' altra autrice da me amatissima, ovvero Daphne Du Maurier
I suoi romanzi sono sempre piuttosto atipici: l'intreccio giallo, infatti, è spesso marginale alla trama e  viene usato come pretesto per delle splendide riflessioni sui più disparati argomenti (il concetto di famiglia ne Il ritorno dell'erede, il pettegolezzo e la grettezza umana in Un' accusa imbarazzante) . La strana scomparsa di Leslie è il mio preferito dell'autrice, perché quasi fino alla fine Alan Grant brancola nel buio: cosa può fare difronte ad una sparizione del genere? Il corpo non viene ritrovato (il fiume lungo il quale è scomparso il fotografo, raramente ha restituito i cadaveri delle persone morte al suo interno) , e la totale mancanza di indizi rendono impossibili ulteriori indagini. Leslie ha lasciato dietro si se, solamente una valigetta, che contiene effetti personali stipati accuratamente, fatta eccezione per un piccolo spazio vuoto, rettangolare. Un voto al quale Grant si aggrapperà, fino all'incredibile, sconvolgente finale. 
E in tutto questo, l'autrice ci regala una splendida riflessione sulla passione amorosa, e sull'essere saggi, e su come queste cose siano spesso inconciliabili. Bellissimo e stra-consigliato. 

Tutte le opere di questa autrice sono facilmente reperibili. La strana scomparsa di Leslie è stato ristampato recentemente da Mondadori



Gli occhi verdi del gatto (Clouds of Witness) di Dorothy L. Sayers
Dorothy Leigh Sayers (1893-1957) è una delle più note scrittrici inglesi della Golden Age del giallo. Incredibilmente erudita (a sette anni parlava fluentemente in francese e latino), dopo essersi laureata ad Oxford (fu una delle prime donne a farlo) ed aver lavorato come copywriter cominciò a scrivere romanzi gialli con protagonista l'investigatore dilettante Lord Peter Wimsey.

La trama di questo romanzo è la seguente:
Dopo aver risolto il suo primo e difficile caso, Lord Peter Wimsey si trova in vacanza in Corsica, e qui viene raggiunto da una notizia incredibile: suo fratello maggiore Gerald -il Duca di Denver- è stato arrestato per omicidio. La vicenda si è svolta nella residenza di campagna di quest'ultimo, e la vittima è nientemeno che  il Capitano Denis Cathcart, fidanzato e futuro marito di Mary, sorella di Peter e Gerarld. Il proiettile fatale che ha ucciso il capitano appartiene alla pistola di Denver, e quest'ultimo ammette di aver avuto una discussione con Cathcart, qualche ora prima dell'omicidio, rifiutandosi però di riferire in modo chiaro cosa ha fatto nelle ore successive. Anche Mary sembra nascondere qualcosa, e il ritrovamento di un ciondolo a forma di gatto (acquistato in Francia) complica ancora di più le cose. Sarà Lord Peter (aiutato dal fido valletto Bunter) a sbrogliare l'aggrovigliata matassa di menzogne e alibi, arrivando alla sorprendente verità. 

Ci tengo a precisare una cosa: questo non è considerato il romanzo migliore della Sayers, ma l'ho scelto perché è stato quello che mi ha fatto innamorare dell'autrice (e di Lord Peter). E' stato scritto nel 1926, e presenta tutti quegli elementi gialli che andavano in voga in quel periodo, ma... Che avventura!
Fra gli undici romanzi con Lord Peter Cloud of Witness è sicuramente il più dinamico, e ne succedono di tutti i colori: ci sono inseguimenti, sparatorie, "gite" pericolose in piena brughiera, traversate dell'atlantico in aereo, raduni di socialisti radicali, una capatina a Parigi fino alla minuziosa descrizione del processo di un pari d'Inghilterra (il nostro Duca di Denver!). Ad un certo punto, verso la metà, assume quasi i toni della sensational novel alla Wilkie Collins (con una bellissima moglie segregata in casa dal gelosissimo marito), e vi giuro che quando sono arrivato alla fine mi è dispiaciuto un sacco lasciare i personaggi, tanto mi ero affezionato alle loro vicende.
Sì, perché la Sayers è abilissima nel tratteggiare i suoi personaggi, compresi quelli secondari. E poi il finale (senza fare spoiler) è veramente sorprendente! Di solito l'autrice lascia intuire il colpevole molto prima del finale, ma in questo caso non c'ero proprio arrivato.
Insomma, se amate i gialli classici, questo è assolutamente un must read!

E' stato pubblicato nella collana "I gialli Mondadori", ma si trova abbastanza facilmente su e-bay e Comprovendolibri. Mi raccomando, prendete l'edizione con il gatto in copertina, che è l'unica integrale!



Come in uno specchio (Through a Glass, Darkly) di Helen McCloy
Helen McCloy (1904-1994), giornalista, scrittrice e critica, è stata una delle autrici americane di gialli più note e amate , e l'investigatore da lei creato è il Dottor Basil Willing protagonista di tredici romanzi e svariati racconti.

La trama di questo romanzo (fornita dalla casa editrice e leggermente modificata per evitare spoiler) è la seguente:
Perché la giovane e mite Faustina Crayle viene allontanata di colpo, e senza apparenti ragioni, dalla scuola per ragazze dove insegna? Come mai la preside, la signora Lightfoot, si rifiuta ostinatamente di motivare la sua decisione? E qual è la ragione per cui il corpo docente, le studentesse, persino gli inservienti sono pronti a giurare che Faustina “appare in luoghi dove non potrebbe essere”? Su richiesta della fidanzata, collega e amica di Faustina, il dottor Basil Willing accetta di fare luce su quella strana storia. Willing, un medico psichiatra che per le sue competenze scientifiche collabora spesso con il procuratore distrettuale di Manhattan, conosce bene questo fenomeno: è il cosiddetto “doppelgänger”, il doppio di una persona che si materializza e vive una sua vita autonoma. Ma ovviamente siamo nel campo dell’irrazionale, del soprannaturale, tanto più che, secondo una leggenda popolare, l’apparizione del doppio è foriera di morte e di sventura. Eppure, contro ogni logica, la leggenda pare avverarsi quando si verificano alcune morti inspiegabili.

Questo romanzo è di un atmosfera unica, davvero difficile da descrivere. Vi dico solo che io sono un lettore che ama gustarsi lentamente i suoi libri, ma questo giallo me lo sono "divorato" tutto in una volta, finendolo a un ora indecente della notte.
La storia è appassionante, lo stile della McCloy evocativo e l'elemento "soprannaturale" da alla vicenda un ombra inquietante che turba e affascina il lettore. Senza contare l'ambientazione: non so bene perché, ma i romanzi ambientati in collegi femminili (da Picnic ad Hanging Rock in poi) mi hanno sempre affascinato!
Non posso aggiungere molto senza correre il rischio di spoilerare, ma una cosa la voglio dire: io non amo i gialli troppo complessi e macchinosi, con mappe e lunghe spiegazioni di sofisticati marchingegni. Per me un giallo può essere -una volta ridotto all'osso- anche semplicissimo e banale, ma è il modo in cui viene raccontato, è l'atmosfera evocata dallo scrittore/ice che mi colpisce. E questo Through a Glass, Darkly è  in questo senso davvero un capolavoro. Consigliatissimo!

E' edito da Polillo, e di facile reperibilità.

12 commenti:

  1. Bella questa rubrica nuova ^^ e sono ovviamente felice che tu abbia cominciato dal giallo, un genere che amo e che prediligo. Josephine Tey è semplicemente straordinaria, concordo. Amo le sue atmosfere e soprattutto adoro la sensazione di essere condotta dolcemente per mano nei suoi libri. Anch'io detesto i romanzi gialli troppo cervellotici e macchinosi, mi stancano quasi fisicamente. Come in uno specchio non l'ho letto, dovrò recuperalo. Grazie per le belle recensioni, utili come sempre, e ti ringrazio anche per avermi fatto conoscere il blog di assassini e gentiluomini, è davvero una miniera d'oro per intenditori e non e poi chi lo cura sa davvero il fatto suo ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, Omar è praticamente il mio guru, anche perché mi sono avvicinato al giallo relativamente da poco tempo. Quindi non posso consigliare più di tanto! XD
      Come in uno specchio, secondo me, ha buone possibilità di piacerti, peccato solamente per la mancanza di un edizione digitale! I libri Polillo di recente pubblicazione si trovano abbastanza bene in libreria, ma quelli più vecchi sono un po' più difficili da trovare (se non on-line). Comunque vedo che siete interessati a questo libro, e mi fa piacere! Se lo trovo usato a qualche mercatino lo prendo, così ve lo regalo!^^

      Elimina
  2. Io non ho mai letto un giallo.. a primo impatto sceglierei di provare "gli occhi verdi del gatto" (chissà per quale arcana ragione...).
    Ma come trama mi intriga di più "come in uno specchio".. soprannaturale, psicologia e soprattutto COLLEGIO FEMMINILE!!!! *o*
    Me lo segno.. ho una montagna da leggere ma non si sa mai.. se l'occasione di comprarlo capita, perchè farsela sfuggire?!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho snobbato il genere fino a poco tempo fa, quindi sei sempre in tempo a cominciare! Se lo trovo usato te lo prendo volentieri!

      Elimina
    2. Grazie.. <3
      Quest'anno speravo di leggere di più e invece questo febbraio sembra andato a farsi benedire.. ho ancora 10 mesi! IMPEGNO! @_@

      Elimina
  3. Ottima idea questa nuova rubrica! Li ho letti tutti e tre e non posso che concordare con le tue impressioni. La Tey e la Sayers - dietro consiglio di Omar - sono diventate ben presto le mie autrici preferite, ed ho recuperato tutto quello che e' stato pubblicato in inglese. L'ultimo volume, invece, mi ha piacevolmente sorpreso e... si' e' davvero difficile interrompere la lettura prima della fine. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero?
      La Tey è stata davvero la scoperta del 2013, un autrice meravigliosa!
      Della McCloy non ho letto altro, ma mi hanno detto che il "picco" raggiunto con "Through a Glass, Darkly" non è stato più toccato. Sarà vero?

      Elimina
  4. Molto interessante, specie per chi è a caccia di nuove cose^^ Ho trovato poi molto carina l'idea di abbinare la copertina dell'edizione italiana a quella originale^^ Complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, in questo modo possiamo vedere la bruttezza delle copertine italiane rispetto a quelle originali XD (anche se, quella italiana di "Come in uno specchio" mi piace, e la trovo molto elegante).

      Elimina
  5. Non sono un'appassionata di gialli, ne ho letti davvero pochi, ma questa rubrica è un'ottima idea per dare uno spunto da cui iniziare per poi approfondire in seguito. Forse inizierei da Come in uno specchio, per quanto sia facilmente impressionabile dai fenomeni sovrannaturali: adoro quei libri che tengono incollati alle pagine fino alla fine.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, non posso dirti niente su "Come in uno specchio" senza spoilerare... Ma leggilo! Ne vale la pena! ^_^

      Elimina
  6. Bellissimo articolo Yue, e ti ringrazio di avermi dato dell'esperto, anche se tu non sei precisamente un novellino; ti sei letto tutta la Sayers mentre io sono vergognosamente fermo a un paio di titoli di cui uno letto distrattamente, e anche con la Tey mi hai invogliato molto a approfondirne la lettura; quindi direi che gli esperti, se tali si possono definire, sono due. Grazie anche a Breed e Giancula, siete troppo buoni ed è un piacere essere in contatto con voi.
    Per quanto riguarda i tre titoli scelti, non posso che approvare; gli occhi verdi del gatto non l'ho ancora letto (vergogna) per un'irrazionale pigrizia ma so già che sarà un gran libro; la strana scomparsa di Leslie è assolutamente meraviglioso, anche se, cosa incredibile, per me non è nemmeno tra i primi tre più belli dell'autrice, che per il sottoscritto sono Il ritorno dell'erede, Miss Pym e Un'accusa imbarazzante; questo per farvi capire l'incredibile livello dell'autrice.
    Su COme in uno specchio non posso che spellarmi le mani dagli applausi per una scelta tanto indovinata; confermo che è l'unico grande exploit dell'autrice (almeno tra i romanzi editi in Italia) ma è veramente un capolavoro, oltremodo appassionante e tremendamente inquietante, veramente da brividi lungo la schiena. Insomma, per me una terna eccellente e competente, che dimostra quanto Yue sia a sua volta un esperto di gialli ;)

    RispondiElimina