Tanto per cominciare...

giovedì 7 luglio 2016

Best & Worst: June 2016


Son tornati, e sono nuovi! 
Nessuno se ne è accorto, ma i preferiti del mese sono spariti da un po' di tempo su Say Adieu  (gli ultimi sono stati quelli di Aprile). Ma tranquilli! A partire da oggi, infatti,  esordisce una nuova rubrica mensile , sempre in combutta con la pericolosissima spia russa in incognito Masha, del blog iononsonoquellaragazza . Anche stavolta parlerò di preferiti, ma non solo: a questa categoria si aggiungono infatti le delusioni, i peggiori e soprattutto i meh del mese, ovvero tutte quelle cose (verso le quali ero bendisposto) che mi hanno lasciato indifferente. Non ci sono categorie fisse, e rispetto ai vecchi preferiti ho decisamente più libertà. 

Staremo a vedere cosa ne esce fuori!


Il migliore del mese se lo aggiudica un fumetto : un volume unico che ho atteso tantissimo, e che non solo mi è piaciuto, ma mi ha profondamente colpito. Mi riferisco a Una gru infreddolita - Storia di una geisha (Itezuru) di Kazuo Kamimura.  Questo autore è noto in Italia per la serie Lady Snowblood (su testi di Kazuo Koike), e se è arrivato da noi è grazie anche alle amorevoli mani del professor Paolo La Marca, che non solo ha tradotto splendidamente le sue opere, ma nel caso di questo volume ha pure "reintegrato" due capitoli mancanti in tutte le altre edizioni (perfino quella giapponese ne è priva).  Questo volume (composto da tante storie autoconclusive) ha per protagonista Tsuru, e ritrae la sua vita nell okiya* Matsunoya (*casa dove vivono le geisha), prima come apprendista e poi come geisha affermata. Un volume crudo, malinconico e struggente, che anche nei momenti più divertenti e leggeri cela una sotterranea tristezza. Mi è proprio rimasta nel cuore Tsuru , e dico di più: questo Itezuru l'ho preferito anche al bellissimo Lady Snowblood. In molti ritengono che le sue opere sceneggiate da altri siano migliori (come ad esempio Il fiume Shinano) , ma io sono molto attratto dalla scrittura di Kamimura, e sarebbe bello poter leggere altre sue opere da lui sceneggiate (ma mi pare molto difficile, sigh). Comprate questo volume, perché ne vale decisamente la pena.


La terza stagione di Orange Is the New Black (che ho recuperato in questi giorni) mi è sembrata totalmente priva di verve. L'ho percepita quasi come una specie di sequela di episodi extra -scritti piuttosto pigramente- che hanno l'unico merito di approfondire personaggi secondari fino a quel momento piuttosto trascurati.
Tanto per cominciare ho trovato decisamente noiosa la parte dedicata a Piper e alla sua nuova "attività commerciale", ed anche la storyline di Alex prende vita unicamente all'inizio ed alla fine della stagione . Mi aspettavo tanto anche  dal personaggio di Stella, ma invece si è rivelato incredibilmente banale , come gran parte delle new-entry (tranne forse quella sciroccata di Lolly) . E poi devo dirlo: pur avendo odiato alla follia Vee, in questa stagione ho sentito davvero la mancanza di un "cattivo" come si deve, anche se negli ultimi episodi ne arrivano di potenziali (cosa che lascia ben sperare per la quarta, che inizierò a breve).
Alcune parti le ho trovate divertenti, lo ammetto (il romanzo porno di Susanne) ed ho apprezzato il lavoro fatto su alcuni personaggi (Caputo e Daya) ma davvero, una stagione così insipida non me l' aspettavo. Peccato!



Come ho già ripetuto molte volte, non sono un grande giocatore di videogames. Ma ogni tanto vengo colpito da una trama, oppure da una recensione particolarmente appassionata e in men che non si dica mi ritrovo a passare serate con il joypad in mano.   Fragile Dreams è un gioco per Wii degli stessi autori di Eternal Sonata (un jrpg abbastanza carino, uscito nel 2007) , che sulla carta prometteva benissimo: una delicata storia d'amore in una crepuscolare Tokyo post-apocalittica (ma qui si tratta di un apocalisse quasi dolce, dove gran parte dell'umanità è caduta addormentata -senza poi svegliarsi- in seguito ad un misterioso esperimento scientifico). Nelle recensioni positive -non tante a dire il vero- ho visto scomodare addirittura Hayao Miyazaki, e parecchi citavano  pure una certa somiglianza con Una tomba per le lucciole.
"Di certo non avrà una trama allegra!" ho pensato subito , ed in effetti confermo: è tutt'altro che allegra.
Ma non è un male, e anzi, l'idea di questo mondo sospeso quasi in un sogno è anche affascinante, come sono affascinanti i personaggi che il protagonista incontra durante il suo viaggio  (alcuni dei quali, come Crow e Personal Frame , li ho proprio amati). Ma i punti positivi terminano qui, ahimè. La giocabilità è tremenda: i comandi sono astrusi e ci vuole molto ad abituarsi alla visuale di gioco (che va gestita manualmente, cosa snervante soprattutto nei luoghi stretti). Una volta abituati a gestire i comandi, ci si rende conto che il gameplay è spesso ripetitivo, e che il livello di difficoltà è assolutamente ridicolo : anche uno scarsone come me è riuscito a finirlo senza problemi (e quasi senza game over). La trama ha parecchi spunti interessanti, ma alla fine resta quasi del tutto indefinita, e gli stessi personaggi (cattivo compreso) sono caratterizzati solo il minimo indispensabile, con pochissimi indizi sul loro passato. Insomma, tutto un po' troppo "etereo" per i miei gusti, ed anche se ci sono tanti gatti, nel complesso si è rivelato un gioco incredibilmente deludente. Peccato!

Questo mese non c'è un Worst, quindi per questa volta è tutto. Alla prossima!



22 commenti:

  1. Pensa che ho appena ordinato "Una gru infreddolita" (titolo che trovo stupendo e che onestamente reputo gran lunga migliore di "Storia di una geisha") e il fatto che tu lo abbia incoronato "miglior opera del mese" non fa che rassicurarmi. In ogni caso, ho scritto alla JPop e mi hanno assicurato che faranno il possibile per pubblicare il resto delle opere del maestro. Io attendo con trepidazione "Dosei Jidai".

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    1. Anch'io lo attendo da anni "Dosei Jidai"! Ho letto di persone che l'hanno trovato cupo ed esagerato, ma io amo questo lato "passionale" del maestro! Speriamo davvero nella Jpop...

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    2. Anche a me è capitato di leggere commenti di questo genere però a me hanno fatto venire ancora più voglia di leggerlo. Incrociamo le dita!

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  2. Te lo dico subito OITNB non migliora a me la quarta stagione è piaciuta poco o nulla. L'ultimo episodio merita un pochino

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    1. Ma come? Infrangi tutte le mie speranze così? Sei cattiva ;_; (mi fido molto dei tuoi giudizi, quindi mi preparo ad un'ennesima delusione).

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  3. Sono contento che "Una gru infreddolita" ti sia piaciuto così tanto. Credo proprio che arriveranno altre opere sceneggiate da Kamimura ;-)

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    1. Mi è piaciuto moltissimo, e grazie ancora per lo splendido lavoro fatto!
      L'ottavo capitolo mi ha lasciato con il cuore a pezzi, ma è importantissimo per poter comprendere la crescita di Tsuru e sono grato di averlo potuto leggere. Anche il tredicesimo capitolo è bellissimo, perché solleva per un attimo quel "velo" di eleganza e frivolezza che circonda "il mondo dei fiori e dei salici" per mostrare un momento di sconforto di una geisha in apparenza sempre allegra... Insomma, due regali preziosissimi che rendono l'edizione ancora più bella.
      Ma quindi posso cominciare a sperare in
      Dosei Jidai? *sente le campane del paradiso*

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  4. Non c'è nemmeno da dire che ancora non ho letto "Una gru infreddolita" ma ho grandissime aspettative! ;p

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    1. La devi smettere di dare la precedenza agli hentai zozzerelloni! (scherzo ovviamente XD).

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  5. Lady Snowblood non l'ho ancora recuperato, ma devo dire che questo titolo di Kamimura mi attira molto di più. Ho anche visto che non costa così tanto come temevo *_* Spero di poterlo prendere al più presto. Ho sempre voluto leggere storie sulle geisha dal punto di vista di autori giapponesi. Ci sono diversi romanzi immagino, ma a questo punto colgo due piccioni con una fava! ^^

    Mi piace questo nuovo "format" ;) è utile leggere anche dei flop e dei meh!

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    1. Di narrativa con protagoniste geisha ho letto solamente "Memorie di una geisha", che fra l'altro mi è piaciuto pochissimo. Ma ho visti parecchi film sul tema, ad esempio il bellissimo "Gion bayashi" di Kenji Mizoguchi, che consiglio davvero caldamente!

      Sì, insomma, a parlare sempre e solamente delle cose che ci sono piaciute ci si annoia un po'. Ogni tanto è bello stroncare qualcosa XD.

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  6. La terza stagione di oitb è un meh lungo 13 episodi, della quarta si salva la prima e dalla 9 puntata 😞 (venerdì esce stranger things con winona ryder, e mi sta salendo l'hype)

    Una gru infreddolita è stato bellissimo, l'ho divorato con passione e mi unisco al coro pieno di speranza di dosei jidai, la recensione sul blog di Paolo La Marca (e l'intervista alla figlia di kamimura) mi avevano così colpito che cercai più info sulla trama trovando ben poco purtroppo. Ma sono fiducioso e punto su un'edizione italiana, ecco.

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    1. Ragazzi, me la state proprio smontando questa quarta stagione! Comunque, Yue-chan, anch'io aspetto con ansia Stranger Things! Questo suo puntare tantissimo sull'"effetto nostalgia" (con dichiarati echi spielberg-king-carpenteriani) mi incuriosisce parecchio, e allo stesso tempo mi lascia un po' scettico. Staremo a vedere!



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  7. Sono felice di aver preso "Una gru infreddolita" ascoltando i tuoi - e di altri/e - consigli: non l'ho ancora letto (lo comincio stasera) ma mi è bastato soltanto sfogliarlo per avere sensazioni forti: so che ho fatto veramente bene a comprarlo! :)
    Per quanto riguarda le serie tv in generale, da quando abbiamo netflix ne guardiamo meno del solito... mi atterrisce l'abbondanza dell'offerta, ne comincio mille e non ne proseguo nessuna (pensa che devo ancora finire di vedere la seconda stagione di Daredevil, che mi piace da matti!). Pe quanto riguarda Orange is the new Black, ho visto la prima puntata mesi fa... e basta. Evidentemente non mi ha colpito più di tanto. Spero però, ora che è arrivata su netflix, di rivedermi per bene Vikings (di cui ho saltato qualche puntata in tv).
    Un abbraccio e a presto!

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    1. Carissimo Orlando, mi piacerebbe leggere una tua recensione della Grù Infreddolita!
      E non posso che quotarti quando dici "mi atterrisce l'abbondanza dell'offerta": non sai quante volte entro su netflix per vedere un film, e alla fine , incapace di scegliere, finisco per fare qualcos'altro!

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    2. Penso, seriamente, che siamo davvero troppo "assillati" dalla varietà dell'offerta... che però, attenzione, è sempre una "loro" libera scelta :) Intendiamoci, non sono certo nemico delle tecnologie e della diffusione delle opere dell'ingegno, però... però mi accorgo che le mie scelte vengono sempre più "orientate" verso "quello che c'è", mentre una volta cercavo, scoprivo, FATICAVO per arrivare a vedere/leggere/ascoltare quell'opera. Notti insonni a videoregistrare incredibili film su "fuoriorario", quando ancora pagare il canone alla rai aveva un minimo,un bricolo di senso. Ebbene, tutti quei film, così come quei libri che si recuperavano quasi per caso alle feste "di qualcosa" (dall'Unità ai centri sociali passando per le sagre di paese) e quei fumetti che giacevano semisepolti in edicola coperti dalle produzioni di maggior successo, ecco tutto questo non è (quasi) più recuperabile.
      Bada bene: non sto affatto dicendo che si stava meglio quando si stava peggio e che qui una volta era tutta campagna, sto solo prendendo duramente coscienza che le mie, le mie personali, soggettive, scelte sono ALTAMENTE "pilotate" dall'alto e che la mia personale e soggettiva pigrizia sta facendo il resto... Stiamo seriamente pensando di dismettere netflix e io sto seriamente meditando di ricominciare a cercarmi le cose anche "al di fuori" della rete, ossia anche con altri canali.
      Scusa lo sfogo, ma su queste cose per me è un momento di intensa riflessione...
      Ti abbraccio forte e scusa ancora.

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    3. PAROLE SANTE.
      Io ricordo ancora le nottate passate a registrare gli episodi di Six Feet Under o i film rarissimi di Kurosawa, che mi piacevano così tanto che dopo non riuscivo a dormire per l'eccitazione! Ai tempi non sapevo nemmeno cosa fosse il torrent. Anche la "caccia ai libri" durante la mia adolescenza era fonte di gioia e avventura! Ricordo ancora lunghi viaggi in treno in piena estate, per raggiungere librerie piccolissime e sconosciute (che adesso hanno chiuso fagocitate dalle varie Feltrinelli e Mondadori). Adesso con amazon si è persa tutta la magia ;_;
      Capisco benissimo il tuo sentimento, credimi!

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  8. Una gru infreddolita e' bellisshimo.
    Per quanto riguarda Orange is the new black, sono fermo alla seconda stagione poiche' incomincia a stancarmi, e' un ottimo slice of life dietro le sbarre ma personalmente avrei preferito una trama piu' definita con un "cattivo", queste mini-trame delle varie gang razziali non mi prendono. So che nella quarta stagione ci sono parecchi colpi di scena ma la voglia di recuperarla e' sotto il minimo sindacale.
    Fragile Dream attirava molto anche me, vista la presenza dei gattoni ma ho letto recensioni poco entusiaste e ho preferito lasciar perdere.

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    1. E pensare che Fragile Dreams poteva essere un gioco bellissimo! Che occasione sprecata, SIGH.

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  9. È vero che la terza stagione di Orange è sottotono, ma a me la quarta è piaciuta! Sono l'unica? XD

    Una Gru Infreddolita mi ispira un sacco e spero di prenderlo presto!

    Comunque sono una tua nuova follower! Siccome il tuo nick non mi era nuovo, ho controllato e ho scoperto che ci seguiamo su instagram! Ciao anche qui! :D

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    1. Ciao BluVega!Che bello ritrovarti anche qui ♥♥♥

      A dire il vero sei già la seconda persona che mi ha detto che la quarta stagione non è così tremenda, quindi comincio a sperare!

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  10. A me invere Orange è piaciuta tantissimo, sia la 3 che la 4 (la 4 di piu' della 3).
    Se non ti sta prendendo ti conviene lasciarlo , perchè te lo dovrai sorbire per altre 3 stagioni (ce ne saranno infatti 7 in tutto).
    Diciamo che è uno dei miei tf estivi che piu' mi piace, le attrici sono tutte molto bravi e credibili.

    Per quanto riguarda Una Gru, mi è piaciuto molto e mi auguro di leggere altre opere del maestro IN QUEL FORMATO pero', perchè quello di Lady S ce l'ho ancora sullo stomaco!

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