Non avevo in programma di dedicare addirittura un post a questo libro, ma a distanza di quasi un mese dalla sua lettura continuo a ripensarci, quindi al diavolo, direi che se lo merita, dopotutto.
L'altra Grace (Alias Grace) è un romanzo della famosa scrittrice canadese Margaret Atwood , conosciuta per opere come Il racconto dell'ancella [1] e L'assassino cieco.
La Grace del titolo altri non è che Grace Marks, cameriera di origine irlandese che è stata la protagonista di uno dei casi di cronaca nera più famosi del Canada di metà 800, ovvero la brutale morte di Thomas Kinnear e della sua governante (e amante) Nancy Montgomery. Accusati dell'omicidio furono proprio la stessa Grace (in quel periodo a servizio da Kinnear) e James McDermott, lo stalliere e tuttofare. Arrestati dopo una breve fuga, con indosso averi appartenuti ai loro padroni, entrambi furono condannati a morte, ma solo McDermott - considerato dall'accusa come esecutore materiale dei delitti - fu impiccato. Su insistenza del suo avvocato, infatti, l'allora sedicenne Grace finì prima in un manicomio, e poi in prigione, dove restò come detenuta modello per quasi trent'anni. In seguito ad amnistia , Grace andò a vivere nello stato di New York, e da quel momento si persero le sue tracce.
Questi sono i fatti "certi" riportati dalle cronache . Ma come andarono veramente le cose ? Grace era complice o vittima di McDermott? Era una povera ragazzetta sottomessa ad un bruto o -come disse McDermott durante il processo - una scaltra seduttrice, addirittura istigatrice dei due delitti? E come mai la ragazza, dopo un iniziale ammissione di complicità affermò fino all'ultimo di non ricordare niente dell'accaduto?
Difficile farsi un idea basandosi sulle testimonianze dell'epoca , spesso esagerate e contraddittorie fino al ridicolo. Ma nonostante ciò, nel 1996, Margaret Atwood fa uscire Alias Grace, un romanzo che fin dal suo titolo è ammantato da un'aura di ambiguità.
La Atwood mette al centro della narrazione due figure principali: la prima è rappresentata da un personaggio fittizio, ovvero l'alienista di belle speranze Simon Jordan, e la seconda è la stessa Grace, che -ormai sulla soglia dei trent'anni- vive un'esistenza pacifica nel penitenziario di Kingston.
Il dottor Jordan è stato ingaggiato da un comitato di metodisti sostenitori di Grace, che sperano grazie ai suoi metodi di far ricordare alla donna gli avvenimenti inerenti alla morte di Kinnear e compagna, in modo da dimostrare la sua innocenza.
Il giovane e non troppo brillante dottore comincia così a "studiare" Grace, e sarà durante i loro numerosi colloqui che la donna -superata l'iniziale diffidenza- comincerà ad aprirsi e a raccontare la sua vita, dalla difficile infanzia in Irlanda fino all'arrivo a casa Kinnear.
Il libro alterna così capitoli narrati in terza persona, dove vediamo i progressi e le tribolazioni del dottor Jordan, e capitoli narrati in prima persona dalla stessa cameriera. La Grace ritratta dalla Atwood è una ragazza all'inizio quasi analfabeta, ma tutt'altro che stupida. E' una giovane donna che cerca di vivere degnamente con i suoi scarsi mezzi, e che nella sua breve vita ha compiuto enormi sacrifici e scelte dolorose (come quella di lasciare i fratellini al padre ubriacone per poter entrare a servizio). Durante il suo racconto, oltre a descrivere quella che era la sua routine quotidiana come cameriera, Grace parla anche di alcune persone che si riveleranno fondamentali nella sua vita, come l'amica del cuore Mary Whitney , il venditore ambulante Jeremiah e l'ombroso McDermott. Insomma, un tipico resoconto da persona pratica e concreta, se non fosse che qua e là , si insinuano sogni misteriosi e strane visioni... E qui arriviamo al punto che secondo me rende il libro così affascinante e per certi versi indimenticabile [SPOILER]: la Atwood non è interessata a dare una soluzione definitiva al mistero sul caso Marks, ma anzi, lascia la vicenda del duplice omicidio come "sospesa" e aperta a più soluzioni. Il resoconto di Grace sul giorno degli omicidi è confuso, febbricitante ed ha la consistenza del sogno. Ed anche se nel climax del libro (rappresentato da una seduta di ipnosi) la sconvolgente verità sembra venire prepotentemente a galla, di fatto ci sono moltissimi elementi che lasciano pensare che si sia trattato tutto di una grossa farsa.
Innocenza, dissimulazione, malattia mentale, perfino la pista paranormale rimane aperta e plausibile, e il lettore può arrovellarsi e schierarsi quanto vuole: il dubbio rimarrà sempre.
Lo stesso destino di Grace rimane ambiguo, grazie ad un crudelissimo colpo da maestro della Atwood, che però non voglio svelare! [FINE SPOILER].
In definitiva, parecchie domande restano senza una risposta, ma a stagliarsi vivida nella mente del lettore rimane la figura incredibilmente complessa di Grace, che prima di essere una probabile assassina è una donna sfortunata, che si muove in una società ipocrita, fatua e maschilista, che si diletta con lo spiritismo e trae un morboso piacere dai fatti di cronaca più sanguinosi.
E' un libro di non facilissima lettura, che nel ritmo e nella struttura (vedi le citazioni all'inizio dei vari capitoli) riprende un po' i romanzi vittoriani dell'epoca. Ma è anche incredibilmente appassionante, e se la vicenda da cui è tratto vi incuriosisce, ve lo consiglio CALDAMENTE.
P.S: Il libro in italiano è tutt'ora fuori stampa, ma a breve dovrebbe uscire su Netflix una miniserie in sei episodi (scritta dalla bravissima Sarah Polley) che di sicuro farà ritornare il libro sugli scaffali.
NOTE:
[1] Di questo romanzo vi consiglio di leggere la bellissima recensione di Millefoglie: io l'ho recuperato dopo averla letta!
La Atwood mette al centro della narrazione due figure principali: la prima è rappresentata da un personaggio fittizio, ovvero l'alienista di belle speranze Simon Jordan, e la seconda è la stessa Grace, che -ormai sulla soglia dei trent'anni- vive un'esistenza pacifica nel penitenziario di Kingston.
Il dottor Jordan è stato ingaggiato da un comitato di metodisti sostenitori di Grace, che sperano grazie ai suoi metodi di far ricordare alla donna gli avvenimenti inerenti alla morte di Kinnear e compagna, in modo da dimostrare la sua innocenza.
Il giovane e non troppo brillante dottore comincia così a "studiare" Grace, e sarà durante i loro numerosi colloqui che la donna -superata l'iniziale diffidenza- comincerà ad aprirsi e a raccontare la sua vita, dalla difficile infanzia in Irlanda fino all'arrivo a casa Kinnear.
Il libro alterna così capitoli narrati in terza persona, dove vediamo i progressi e le tribolazioni del dottor Jordan, e capitoli narrati in prima persona dalla stessa cameriera. La Grace ritratta dalla Atwood è una ragazza all'inizio quasi analfabeta, ma tutt'altro che stupida. E' una giovane donna che cerca di vivere degnamente con i suoi scarsi mezzi, e che nella sua breve vita ha compiuto enormi sacrifici e scelte dolorose (come quella di lasciare i fratellini al padre ubriacone per poter entrare a servizio). Durante il suo racconto, oltre a descrivere quella che era la sua routine quotidiana come cameriera, Grace parla anche di alcune persone che si riveleranno fondamentali nella sua vita, come l'amica del cuore Mary Whitney , il venditore ambulante Jeremiah e l'ombroso McDermott. Insomma, un tipico resoconto da persona pratica e concreta, se non fosse che qua e là , si insinuano sogni misteriosi e strane visioni... E qui arriviamo al punto che secondo me rende il libro così affascinante e per certi versi indimenticabile [SPOILER]: la Atwood non è interessata a dare una soluzione definitiva al mistero sul caso Marks, ma anzi, lascia la vicenda del duplice omicidio come "sospesa" e aperta a più soluzioni. Il resoconto di Grace sul giorno degli omicidi è confuso, febbricitante ed ha la consistenza del sogno. Ed anche se nel climax del libro (rappresentato da una seduta di ipnosi) la sconvolgente verità sembra venire prepotentemente a galla, di fatto ci sono moltissimi elementi che lasciano pensare che si sia trattato tutto di una grossa farsa.
Innocenza, dissimulazione, malattia mentale, perfino la pista paranormale rimane aperta e plausibile, e il lettore può arrovellarsi e schierarsi quanto vuole: il dubbio rimarrà sempre.
Lo stesso destino di Grace rimane ambiguo, grazie ad un crudelissimo colpo da maestro della Atwood, che però non voglio svelare! [FINE SPOILER].
In definitiva, parecchie domande restano senza una risposta, ma a stagliarsi vivida nella mente del lettore rimane la figura incredibilmente complessa di Grace, che prima di essere una probabile assassina è una donna sfortunata, che si muove in una società ipocrita, fatua e maschilista, che si diletta con lo spiritismo e trae un morboso piacere dai fatti di cronaca più sanguinosi.
E' un libro di non facilissima lettura, che nel ritmo e nella struttura (vedi le citazioni all'inizio dei vari capitoli) riprende un po' i romanzi vittoriani dell'epoca. Ma è anche incredibilmente appassionante, e se la vicenda da cui è tratto vi incuriosisce, ve lo consiglio CALDAMENTE.
P.S: Il libro in italiano è tutt'ora fuori stampa, ma a breve dovrebbe uscire su Netflix una miniserie in sei episodi (scritta dalla bravissima Sarah Polley) che di sicuro farà ritornare il libro sugli scaffali.
NOTE:
[1] Di questo romanzo vi consiglio di leggere la bellissima recensione di Millefoglie: io l'ho recuperato dopo averla letta!
Della Atwood ho letto il racconto dell'ancella per un esame e mi è piaciuto molto (ne ho parlato sul blog tempo fa) quindi conto di recuperare altri suoi libri :) ni incuriosiva di più l'assassino cieco, ma se questo dovesse capitarmi a tiro lo terrò sicuramente in considerazione dato che ti ha colpito così tanto ^_^
RispondiEliminaEcco cosa mi sono dimenticato di fare! Volevo linkare la tua bellissima recensione dell'ancella a fine post , ma poi mi è passato di mente: lo faccio subito!
EliminaDico la verità: ho provato a leggere L'assassino cieco parecchi anni fa, ma ricordo che non mi prese molto. Dovrei riprovarci adesso!
Ma no *///* grazie mille!
EliminaAlcuni libri devono aspettare il momento giusto magari...se lo riprendi fammi sapere cosa ne pensi!
Ma come non c'è più in italiano?! ..mi avevi quasi convinta a prendere l'ennesimo libro che non avrò tempo di leggere... :s
RispondiEliminaLa serie però potrei vederla.. mi piacciono questo genere di intrighi!
Vedrai che torna disponibile, prima o poi.
EliminaSulla serie tv sono molto fiducioso: ci hanno lavorato persone molto valide, fra le quali la stessa Margaret Atwood!
Interessante! dovrò inserirla nella mia wish list dei romanzi storici! :D P.s. Adoro le tue recensioni non smettere mai di farne ;)
RispondiEliminaTroppo buona, mi fai arrossire! *blush*
EliminaDi Margaret Atwood non ho mai letto niente, ma è una di quelle autrici che prima o poi recupererò!
RispondiEliminaE fai bene, credimi!
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