Tanto per cominciare...

domenica 12 febbraio 2017

Intermission 35 - Sciocchezzuole.

All'inizio di Febbraio sono uscite tante cose carine (in generale), quindi ecco l'ennesimo intermission cumulativo, dove parlo brevemente un po' di tutto.

Qualche giorno fa è uscito L'uomo montagna del duo Amélie Fléchais e Séverine Gauthier. Come sapete, amo molto la Fléchais (già autrice di Lupetto Rosso e Il sentiero Smarrito) ed anche questo volume è graziosissimo: una poetica e delicata riflessione sul ciclo della vita, sulle proprie "radici" e le esperienze che ci forgiano. I disegni sono splendidi, ma che ve lo dico a fare? (vedere per credere QUI).  Costo:14 euro, Collana Tipitondi di Tunué (quella con gli angoletti arrotondati) . Ho notato un piccolo refuso, ma nel complesso è un' edizione molto carina. Consigliato!


A inizio Febbraio è uscito anche Soppy, dell'autrice inglese Philippa Rice (che vi consiglio di scoprire QUI). In questo libricino, che alterna illustrazioni a veri e propri fumettini (rigorosamente in bicromia rosso e nero) viene narrata la tenerissima storia d'amore dell'autrice con l'adorabile  Luke Pearson (l'autore della saga di Hilda, edita da BaoPublishing).  Come suggerisce il titolo, sono ritratti quotidiani molto semplici e sciocchini, ma il volume ha un suo perché, e si arriva a fine lettura con il sorriso sulle labbra. L'edizione by Edizioni BD costa 12 euro e nel complesso è un po' mediocre: hanno usato una carta che non tiene bene il colore, e spesso il rosso traspare anche nel retro della pagina, andando a creare un effetto pigmentato in trasparenza fastidiosissimo . Non è un volume imperdibile, ma se amate il genere potrebbe rivelarsi, ad esempio, un graziosissimo regalo di San Valentino (ed esiste pure un seguito: chissà se arriverà mai da noi?).

Febbraio è iniziato bene anche sul fronte film: finalmente infatti sono riuscito a vedere il tanto chiacchierato Arrival di Denis Villeneuve. 
Raffinatissimo film di fantascienza "da camera", tratto da un racconto altrettanto stupendo di Ted Chiang, mi ha veramente sorpreso e commosso, come non mi accadeva da tempo. La storia è lontanissima da quella tipica dei film muscolari di fantascienza, con gli alieni cattivi e gli eroi pronti al sacrificio: qui è più concettuale, ed ha come fulcro il "first contact" e la comprensione di un linguaggio scritto alieno. Non voglio spoilerare altro ,dico solo che la regia quasi pudica e cristallina di Villeneuve è un valore aggiunto ad un film che va assolutamente visto.


Altro film bellissimo visto in questi giorni è Moonlight di Barry Jenkins, coming of age story in tre parti che narra l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta di Chiron, ragazzo di colore nato in un quartiere malfamato di Miami. Da bambino vessato dalla madre dipendente dal crack, a ragazzo bullizzato a scuola e tormentato dal suo orientamento sessuale fino a spacciatore di successo glaciale e solitario , la storia di Chiron, nonostante il contesto duro e spesso squallido  viene narrata con una grazia e asciuttezza incredibile, grazie anche alla bella regia di Jenkins, che omaggia palesemente Wong Kar-wai.
Tratto da un'opera teatrale (derivazione che traspare nei momenti più lirici), è un film intenso e recitato benissimo, vera sorpresa di questo inizio 2017. Lo consiglio a tutti? Non a cuor leggero: mi sembra un'opera parecchio divisiva, ma cavolo, provateci, magari potrebbe piacervi!

Per la cronaca no, non ho visto La La Land: ne state parlando tutti troppo bene, e 'sti capolavori strombazzati all'unanimità mi inquietano e disturbano allo stesso tempo. Lo vedrò, con calma, prima o poi.
In compenso, ho visto The Lego Batman Movie ed è assolutamente brillante e divertente, come già il primo film e forse addirittura di più! Lo consiglio a tutti, anche se c'è una nota dolente: Geppi Cucciari è tanto brava, ma non come doppiatrice. Lo rivedrò sicuramente in lingua originale, appena disponibile. E voglio Robin Lego NOW.


P.S: Non vi siete accorti di niente? Evidentemente no, ma i Best & Worst sono stati sospesi a tempo indeterminato. Forse ritorneranno, forse no, chissà! Alla prossima.

domenica 5 febbraio 2017

Dungeon Food vol. 1



Titolo: Dungeon Food (Dungeon Meshi - ダンジョン飯 )

Autrice: E' Ryoko Kui, che ha esordito nel 2011 con il volume di storie brevi Ryuu no Gakkou wa Yama no Ue (The Dragon's School is on The Top of The Mountain) per la casa editrice East Press. In seguito ha continuato a pubblicare storie brevi, sia per East Press (Hikidashi ni Terrarium) che per Enterbrain (Seven Little Sons of the Dragon) , dove sulla rivista Harta ha iniziato a serializzare Dungeon Food, la sua opera più famosa .  Autrice dotata di una fervida immaginazione e di uno humour tutto particolare, grazie alle sue storie originali e che spaziano in più generi si è guadagnata ben due nomination ai Manga Taisho Awards

Trama: Tutto ebbe inizio da un piccolo villaggio. Un giorno, dopo un boato, si aprì una breccia nelle mura di un cimitero sotterraneo, dalle cui profondità comparve un uomo. L'uomo disse di essere il sovrano di un prospero regno scomparso mille anni prima, e che a causa di uno stregone folle, quel regno un tempo glorioso era tutt'ora confinato nelle profondità del sottosuolo. "Donerò l'intero mio reame a chiunque riuscirà a sconfiggere lo stregone". Con queste ultime parole, l'uomo divenne polvere e scomparve.

Da quel momento, il regno sotterraneo /dungeon è diventato la meta di numerosi avventurieri, fra i quali  il cavaliere Laios e il suo gruppo. Arrivati vicinissimi alla fine del dungeon il gruppo incontra un feroce drago rosso che in poco tempo ha la meglio su di loro (il gruppo è infatti prostrato dalla fame, avendo perduto le provviste durante il viaggio). Ma quando la fine sembra essere ormai certa, Farin, la sorella di Laios, teletrasporta il gruppo fuori dal dungeon, un istante prima di essere divorata dal drago. 
In seguito alla brutta esperienza, il gruppo di Laios si assottiglia parecchio, ma quest'ultimo è deciso a tornare immediatamente nel regno sotterraneo, per salvare la sorella prima che venga digerita dal drago. Ma non c'è molto tempo e i soldi per le provviste scarseggiano , quindi si dovrà adattare cibandosi dei numerosi mostri presenti nel dungeon. Insieme a lui ci saranno l' elfa Marcille e l'half-foot Chilchalk, ma all'inizio della loro spedizione incontreranno anche il nano Senshi, un vero e proprio esperto di manicaretti "mostruosi".  



Commento di Yue: Può un manga dalle premesse così assurde (una sorta di classico GDR fantasy dove i protagonisti, per procedere nella loro avventura devono procacciarsi anche il cibo e cucinarlo nel modo più appetitoso possibile) risultare convincente e soprattutto piacevole? La risposta è sì. E il merito va tutto all'autrice, che non si limita a tirare fuori ricette assurde dai mostri più bizzarri, ma si diverte a creare un bestiario incredibilmente particolareggiato e inserito in catene alimentari e ecosistemi  ben precisi e coerenti. Il tutto condito da un umorismo assolutamente brillante e spesso politicamente scorretto

I personaggi sono squisitamente caratterizzati, a partire dal buon Laios, protagonista bonaccione che grazie alla sua morbosa fascinazione per i mostri da vita ad un paio di scenette comiche assolutamente esilaranti. E poi abbiamo il piccolo Chilchalk, una sorta di hobbit scassinatore che nonostante l'aspetto bambinesco si dimostra il più maturo di tutti, e la caparbia Marcille, maga più teorica che pratica , sarcastica e leggermente viziata. Il nano Senshi è forse il mio personaggio preferito: pratico e fautore di una dieta sana ed equilibrata, è lui il vero chef del dungeon. 


Gli episodi sono un perfetto mix di fase esplorativa, combattimenti (molto brevi) e banchetti, e si susseguono senza mai risultare ripetitivi, grazie anche a situazioni sempre originali e trovate divertenti. Lo dico subito: non è un manga per tutti, ma erano anni che non leggevo un fumetto con il sorriso sulle labbra dalla prima all'ultima pagina. E poi tenete conto che è pubblicato sulla rivista Harta, che negli ultimi anni ha sfornato un sacco di opere belle e particolari . Siamo solamente a Febbraio, ma mi sa che ho già trovato un Yue's Favourite del 2017. 

Edizione italiana: L'edizione italiana della J-pop è molto ben fatta, con una veste grafica estremamente curata. Il prezzo di copertina è 6,90 euro e insieme al primo volume sono stati distribuiti quattro segnalibri diversi con alcuni dei mostri/ingredienti usati nel manga.