Tanto per cominciare...
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sabato 30 marzo 2013
venerdì 29 marzo 2013
Un po' di scanlation aspettando la primavera...
Che ancora tarda ad arrivare (almeno dalle mie parti).
Girovagando qua e la ho scovato un paio di progetti interessanti che ci tengo a segnalarvi:
Girovagando qua e la ho scovato un paio di progetti interessanti che ci tengo a segnalarvi:
Yoningurashi di Yumi Unita
E' un manga in quattro volumi serializzato sulla rivista Manga Life Original di Takeshobo. E' composto da tanti capitoletti di non più di cinque pagine che raccontano la vita di tutti i giorni della famiglia Honda, composta da papà Taro, mamma Chiharu e i due figlioletti Kotaro e Yuri. E' un manga davvero piacevole e rilassante, assolutamente realistico e soprattutto divertente. E' del 2003, quindi antecedente a Usagi Drop, anche se l'autrice dimostra già una grande maturità. Lo potete trovare completo per shinytranslations , un gruppo con pochi progetti ma buoni.
Bokura no Hentai di Fumi Fumiko: Questo manga mi ha colpito soprattutto per una certa somiglianza con Hourou Musuko di Takako Shimura. Anche qui, infatti, si parla di identità sessuale in ragazzi molto giovani, e viene affrontato il tema del travestitismo : Parou indossa abiti femminili perché innamorato di un suo compagno di classe, Marika si è sempre sentita una principessa intrappolata nel corpo di un uomo mentre Yui è costretto a vestire i panni della sorella morta per preservare il fragilissimo equilibrio mentale della madre. Tre personaggi molto diversi fra loro che finiscono per incontrarsi grazie a una community a tema su internet. A differenza di Hourou Musuko questo manga è abbastanza "esplicito" per quanto riguarda l'elemento sessuale, e devo dire che alcune cose mi hanno lasciato un filino perplesso (l'autrice sguazza un po' nel morbosetto, ma niente di sconvolgente o di 'grafico') . Ma nel complesso, ha dei buoni spunti ed affronta l'argomento anche con un certo, crudo realismo. Mi incuriosisce, e sono sinceramente curioso di vedere dove andrà a parare. Lo trovate su Hachimitsu Scan.
Nekomichi di Hisae Iwaoka: Gatti coccolosi e padroni scemi. Devo aggiungere altro? Non credo. Dico solo che Hisae Iwaoka (oltre ad essere una gattara come il 99% delle mangaka) è una delle autrici più interessanti del panorama nipponico, autrice fra l'altro di Dosei Mansion (Saturn Apartments) pubblicato con successo sia in America che in Francia. Lo potete leggere on-line sull' HotCakesScanlationsReader
Giuro che prima o poi faccio un post sui gatti delle mangaka più famose! Sarebbe bellissimo!XD
Ultima segnalazione: sempre su Hot Cakes Scanlations hanno appena rilasciato una nuova one-shot di Yumiko Ooshima intitolata He His Him. E' la solita storia un po' stramba ma tenerissima in puro Ooshima-style , ed è un peccato lasciarsela sfuggire. Fra l'altro questo mese è il loro anniversario, quindi fate i bravi e lasciate un commento di sostegno a questo gruppo di sciagurate che si fanno il c**o per tradurre autrici grandissime ma snobbate come Yumiko Ooshima e Ryouko Yamagishi (li avete presi i capitoli usciti di Hi Izuru Tokoro no Tenshi vero? VERO?). Se avete problemi a scaricare/non avete voglia di iscrivervi al forum (pigri!) mandatemi un messaggio e vi passo direttamente i link (pigri!XD).
lunedì 25 marzo 2013
I manga che non leggeremo mai in Italia 16
Titolo: Not Simple di Natsume Ono.
Dati tecnici: volumone unico (conta più di 300 pagine) uscito nel 2007 per Shogakukan, e pubblicato in inglese da Viz.
Due parole sull'autrice: Natsume Ono è una giovane mangaka amante dell' Italia (dove ha vissuto per qualche tempo) che in pochi anni ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica, con ben due opere trasposte in anime (Ristorante Paradiso e Saraya Goyou) ed un largo apprezzamento anche all'estero (i suoi manga sono stati pubblicati con successo in America e in Francia).
Autrice camaleontica, fin dal suo esordio ha spaziato in più generi: drammatico, storico, slice-of-life, poliziesco... Ha firmato anche alcuni yaoi (ambientati in Italia!) con lo pseudonimo "basso", ed è tutt'ora attivissima sulle più importanti riviste giapponesi.
La Ono in Italia: Da noi è stato pubblicato per J-Pop "La Quinta Camera", storia ambientata in Italia (a Bologna, credo) che ha per protagonisti un gruppo di ragazzi che vivono nello stesso appartamento. Un volume unico delizioso che vi consiglio!
Trama: Il prologo di Not Simple si apre con una ragazzina che progetta la fuga con il fidanzato, ma temendo la reazione del padre (che ha scoperto il suo piano e l'ha minacciata di uccidere il suo moroso) decide di cercare un sostituto dell'amante per ingannare gli scagnozzi del padre che la tengono d'occhio e fuggire poi indisturbata con quello vero.
Davanti ad un fast-food trova un ragazzo mezzo addormentato per strada (un barbone?), quindi coglie l'occasione e lo adesca offrendogli il pranzo.
Il ragazzo viene dall'Australia e si chiama Ian, e dice alla ragazza di non essere un senzatetto, ma che attualmente vive a casa di un suo amico che fa lo scrittore. Dice inoltre di essersi fermato in quel posto perché ha un appuntamento con una donna, incontrata per caso tre anni prima. Anche quella donna l'aveva "adescato" e gli aveva offerto il pranzo, e alla fine dell'incontro si erano promessi di rivedersi tre anni dopo, proprio in quel posto.A questo punto la ragazza ha un' illuminazione: Possibile che sia lui il senzatetto che ha convinto sua zia a non fuggire abbandonando la sua famiglia? Il prologo finisce in modo drammatico e inaspettato (preferisco non spoilerarlo) e dal primo capitolo l'autrice inizia con un lungo flashback che ci mostra la vita dello sfortunato Ian, della sua disastrata famiglia, dell'amatissima sorella e di uno scrittore affascinato da lui e dalla sua storia.
Perché piace a Yue: Non lo so. Lo devo ancora capire, e forse non lo capirò mai.
E' una storia triste, tanto triste. Eppure la Ono non indulge mai nel dramma, anzi. Il suo è un tocco totalmente asettico, quasi cinico ... Cosa che mi ha stupito non poco.
Il puro di cuore Ian, totalmente martirizzato dalla vita, mi ha ricordato un po' l'idiota Myskin del libro di Dostoevskij. Ed è impossibile non pregare per la sua felicità, fin dalle prime pagine. Persino nei capitoli successivi, quando l'epilogo della storia è già noto non si può fare a meno di pensare: ma avrà un po' di pace alla fine? Ribadisco: è un volume strano, e destabilizzante. E adesso che l'ho letto ne sono quasi geloso, e mi sento restio a consigliarlo a cuor leggero.
A voler essere oggettivi potrei dirvi che è scritto e strutturato bene, con personaggi ben caratterizzati ed uno stile grafico interessantissimo (è quello "più stilizzato" che ha usato anche ne La Quinta Camera), ma è davvero impossibile farsi un' idea dei manga della Ono senza leggerli.
Un' ultima cosa: Non so bene perché, ma durante la lettura ho pensato più volte: questa storia sarebbe perfetta per un film di Gus Van Sant. Se amate questo regista, forse capirete quello che voglio dire.
venerdì 22 marzo 2013
Planet manga risponde (e l'isteria dilaga 2).
Commentare la rubrica Planet manga risponde è ormai diventata una tradizione di questo blog, quindi allez!
[5]Vedo che il club degli illusi (del quale sono membro onorario) è molto ampio! No, seriamente... Secondo me la Hagio non la rivediamo più in Italia. Figuriamoci, poi, la Takemiya! Ah ah *da una pacca sulla spalla a Luna*. Date retta a me e prendetevi i volumi in lingua inglese (sia della Hagio che della Takemiya) perché se aspettate una pubblicazione italiana...
[6]Niente, anche stavolta le solite ammiccatine su Natsume Yuujinchou che probabilmente verrà pubblicato ma non si sa quando. E il titolo forse? Di sicuro sarà quel robo pubblicato su Zero-Sum (la mia rivista preferita ah ah XD) , ma se fosse Spica della Umino? E' un volume delizioso, e sarei proprio contento.
sabato 16 marzo 2013
Nina Stardust di Satoshi Fukushima
Nina Stardust di Satoshi Fukushima .
Il titolo originale è Hoshikuzu Nina , ovvero il nome dei due protagonisti. Hoshikuzu in effetti vuol dire "polvere di stelle", quindi il titolo italiano (anche se scambiato di posto) ci sta tutto. Però avrei preferito uno Stardust & Nina (come suggerito anche dal sottotitolo nell'edizione giapponese), che da più l'idea di "coppia". E' una piccolezza, me ne rendo conto, ma il diavolo sta nei dettagli, si sa.
Info: Ha all'attivo tre volumi, ed è serializzato sulla rivista Harta (ex-Fellows!).
Trama fornita dalla casa editrice:
In un mondo molto simile al nostro ma con particolari completamente diversi, come un sole e una luna che parlano, balene che volano nel cielo e motorini che tentano di seguirla, un robot abbandonato in una discarica va incontro a una serie di avventure che lo lasceranno rotto e senza memoria finché non viene trovato da una ragazza di nome Nina, a cui chiederà di diventare la sua padrona e di cambiargli, ogni volta che sarà necessario, la batteria di modo che non si spenga e che soprattutto non perda la memoria. La ragazza risponde che diventerà sua padrona solo se gli prenderà una stella. Non potendo,il robot raccoglie per lei un detrito, dicendo che la stella è un pianeta che vediamo brillare piccolo e lontano nel cielo, e dato che anche la terra è un pianeta, si poteva considerare che quella pietra fosse un pezzo di stella. Nina continuerà a rifiutare di essere la sua padrona, ma accetterà di essere la sua maestra, in modo da insegnargli le cose che ha dimenticato, e lo chiamerà Hoshikuzu. Per tutti gli amanti delle calde atmosfere e dei personaggi che ricordano le fantastiche storie di Hayao Miyazaki e de Il Mondo di Ran, non perdetevi le tenere avventure di un piccolo robot in un mondo dove niente è impossibile!
Commento: All'inizio mi ha parecchio spiazzato: il vagare senza meta del robottino alla ricerca di un padrone mi ha un po' ricordato A.I. di Stephen Spielberg. Poi con l'arrivo di Nina il manga si assesta nello slice-of life avventuroso (e un po' fuori di testa), dove con bizzarra poesia viene mostrata la vita della buffa famiglia che si è venuta a formare intorno a Hoshizuku, composta da Nina e il marito di quest'ultima (l'assurdo Afro-NEET Taihei). Ecco, i numerosi salti temporali mi hanno stupito piacevolmente, e sono utili per mostrare la percezione "sfasata" del tempo di un robottino praticamente immortale. E arrivati alla fine del volume non ho potuto fare a meno di esclamare: "E adesso che XXXXXX come proseguirà la storia?".
Certo, ci sono dei twist narrativi piuttosto astrusi, ed altre cose assolutamente fuori di melone, ma nel complesso , proprio per la sua estrosità generale si vede che è un manga serializzato su Fellows! Harta e mi è piaciuto.
Anche graficamente è gradevole: adoro lo sguardo perennemente stralunato di Hoshikuzu, e quel tocco fiabesco e un po' allucinato che pervade i disegni mi è molto gradito. In effetti è un manga che potrebbe davvero piacere ai fan de Il mondo di Ran. Provatelo!
Piccola curiosità: L'autore era già arrivato in Italia, ma come sceneggiatore di una one-shot di Kaoru Mori (Violet Blossom) pubblicata nel volume Anything and Something.
giovedì 14 marzo 2013
I manga che non leggeremo mai in Italia 15
Takemitsu Zamurai di Taiyo Matsumoto (disegni) e Eifuku Issei (storia)
Informazioni generali: E' un seinen serializzato sulla rivista Big Comic Spirits (Shogakukan). E' composto da 8 volumi.
Trama: C'è un nuovo, misterioso ronin in città. E' arrivato la mattina del primo giorno dell'anno, e i gatti chiacchieroni dicono che è avvolto dall'odore del sangue.
Kankichi, il figlio del carpentiere, in un primo momento lo scambia per uno spirito maligno (un uomo-volpe), ma poi scopre che il ronin (che si chiama Souichirou) è molto gentile, e che si è appena trasferito nel gruppo di casette dove vive il bambino.
Con il passare del tempo, gli abitanti delle casette restano molto colpiti dallo strano ronin: ha un debole per i dolcetti -come le donne- e passa il tempo nei modi più bizzarri, perennemente affascinato da piccole cose come una farfalla che vola leggera nell'aria, o le manine di un bambino, o il modo di muoversi dei gatti e dei polpi.
Souchiro si rivela essere un abilissimo spadaccino, che ama sfidare a duello i giovani più capaci con la spada più per piacere personale e divertimento che per altro. E infatti usa il meno possibile la spada, senza contare che quella che ha in dotazione ha la lama fatta di bambù, e quindi praticamente innocua (dice che la sua spada "buona" se l'è venduta, ed in effetti lo spirito di quest'ultima lo tormenta nel sonno).
Dopo un combattimento con dei balordi Kankichi (che ha preso a pedinarlo) dice a Souchiro: "Sembri posseduto.". E Souchiro risponde "un tempo, la persona che amavo sopra ogni altra mi ha detto la stessa cosa".
I due finiscono inevitabilmente per diventare grandi amici. Souichirou ama la compagnia dei bambini (lui stesso è un po' un bambinone) , e presto tutti nel vicinato cominciano a volergli bene.
Ma chi è veramente Souichiro? E' veramente un assassino? Da chi sta fuggendo? E' davvero posseduto da uno spirito?
Lo scoprirete solo leggendo!
Stile: Taiyo Matsumoto ha uno stile a dir poco camaleontico, che spesso cambia a seconda del registro della storia. E in questo manga avviene l'ennesima metamorfosi: per una trama ambientata nel Giappone feudale, l'autore sceglie uno stile elegante ed essenziale, tipico del mondo fluttuante ritratto nei pannelli e nelle stampe di Utagawa e Hokusai e che ricorda da vicino quello della sua autrice preferita, Sugiura Hinako.
Io non credo di esagerare nel definire Matsumoto come uno dei più grandi artisti viventi, perché le sue tavole sono veramente qualcosa di unico e ineguagliabile. Vedere per credere:
Notate la bellezza quasi cinematografica di questa tavola |
Lo spirito della spada venduta tormenta il nostro Souichirou |
Perchè piace a Yue: Un giovane e misterioso ronin che cerca di fuggire dal passato. Una trama calibrata benissimo che spazia con grazia dallo slice of life, al mistero fino all'azione vera e propria.
Dei disegni bellissimi da ammirare pagina per pagina... Insomma, mi piace per tanti, tantissimi motivi.
Ma quello principale, che è un po' il motivo che mi fa amare TUTTE le opere di Taiyo Matsumoto, è che nei suoi manga coesistono dei microcosmi affollati di personaggi che si finisce inevitabilmente per amare. E' impossibile non voler bene ai personaggi disegnati da quest'autore, e se avete letto ad esempio Sunny forse potete capire quello che intendo. Ma oltre a questo, nel complesso Takemitsu Zamurai è un manga di una tale, fulgida bellezza che mi ha stregato per lungo tempo, anche dopo la lettura. Tutti i personaggi (a modo loro) sono memorabili, ed il rapporto fra Souchirou e Kankichi è davvero, ma davvero bellissimo.
Da leggere assolutamente.
Si trova in lingue comprensibili?: In Francia è stato pubblicato da Kana mentre in inglese è stato tradotto da Hox .
Nuovo Sondaggio!
Oggi esce in tutte le fumetterie (o almeno dovrebbe) il primo volume di Sunny di Taiyo Matsumoto. Nella fumetteria dove ho l'abbonamento (che ripeto, è una delle più grandi della mia zona) avevano ordinato una sola copia: la mia. Inutile dire che la cosa mi ha parecchio intristito, quindi vi chiedo: Comprerete/ Avete comprato Sunny di Taiyo Matsumoto?
Ovviamente, se oltre al voto lasciate pure un commento motivandolo, lo leggerò molto volentieri.
lunedì 11 marzo 2013
I manga che non leggeremo mai in Italia 14
Chimoguri Ringo to Kingyobachi Otoko di Youichi Abe
Informazioni generali: E' uno shonen serializzato sulla rivista Dengeki Comic Japan della casa editrice ASCII Media Works. Ha all'attivo tre volumi ed è ancora in corso.
Trama: Un uomo che al posto della testa ha una boccia di vetro con dentro un pesce rosso.
Bizzarro, direte voi. Sì, ma aspettate di sapere cosa fa questo pesce rosso! Ebbene... Succhia il sangue di ignare vittime, che dopo un giornata di pioggia si aggirano -sanguinando- nei pressi di fiumi, pozzanghere e quant'altro abbia a che fare con l'acqua. Insomma, uno si fa una passeggiata e cade. Si sbuccia un ginocchio, oppure un gomito e quando passa vicino ad una pozzanghera (magari diretto a casa per disinfettarsi la ferita) si ritrova davanti l'uomo boccia di vetro. Il pesce, con un guizzo, salta fuori dalla boccia e gli si attacca al collo, succhiandogli il sangue. Assurdissimo, direte voi. Sì, ma aspettate.
La vittima dopo pochi minuti si trasforma a sua volta in un pesce rosso!
Allucinante me ne rendo conto. Ma mica è finita qui!
Ringo è una ragazzina un po' strana, che se ne va in giro per la città in costume da bagno come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ah, al collo ha pure appesa una pistola (di plastica ma sembra vera).
Kousuke è un giovane studente che si sente in colpa per aver trascurato la sorella (a sua volta caduta vittima dell'uomo boccia e trasformata in pesce rosso). I due si incontrano in circostanze bizzarre (ma va?), e il ragazzo scopre che Ringo è un'apprendista Blood Driver: il suo compito è quello di soccorrere le vittime dell'uomo boccia, entrando nel loro corpo tramite la pistola e cercando di acchiappare le tossine pesce-rosso con i Poi, che sono quei "retini" di carta sottilissima (che si strappano quasi sempre) del giochino tipicamente giapponese. Presente?
Ringo ovviamente è abbastanza impedita come Blood Driver, ma Kousuke (che a sua volta viene colpito dall'uomo boccia) deciderà di aiutarla, con lo scopo ultimo di trovare un metodo per far tornare la sorella un essere umano.
Perché piace a Yue: Perché mi piace? Con una trama del genere avete anche il coraggio di chiedermi perché mi piace? Ma è semplice! Mi piace perché Youichi Abe è un fottuto genio. Punto.
Vi sfido a leggere il primo capitolo, e se non vi piace vi do il permesso di insultarmi.
Scherzi a parte, questo Chimoguri Ringo to Kingyobachi Otoko è davvero uno shonen sorprendente, per svariati motivi. Tanto per cominciare il setting: la cittadina sonnacchiosa dove si svolge la vicenda è uno scenario perfetto per i delitti dell'uomo boccia di vetro, e le vittime aumentano sempre di più (una vera e propria epidemia di pesci rossi), alimentando i timori dei poveri cittadini. Poi ci sono i personaggi: adorabilmente bizzarri, e dotati di un perverso senso dell'umorismo. Infine ci sono i disegni: lo stile dell'autore è davvero piacevole e fantasioso, con tavole ricche di dettagli e molto chiare e dinamiche anche nelle scene d'azione.
Il primo volume è davvero molto gradevole: la parte della lotta alle tossine-pesce alla lunga potrebbe risultare noiosa (essendo sempre simile), ma già alla fine del volume ci sono degli sviluppi inaspettati che potrebbero rompere la "routine" dei nostri protagonisti. Sono curiosissimo di vedere dove andrà a parare!
Si trova in lingue comprensibili?: Yep. Here.
Ecco le cover. Non sono deliziose? |
sabato 9 marzo 2013
Intermission 9
Gli annunci al Mantova Comics sono riassumibili in una sola parola: Noia.
Ebbene sì, sono stati pochi e non troppo entusiasmanti.
La Panini ha annunciato due manga: un robo tratto da un videogioco e Ichi The Killer di Hideo Yamamoto. Di quest'ultimo ho visto il film di Takashi Miike, e dopo aver letto questa bella recensione sono abbastanza curioso, anche se l'autore non mi fa proprio impazzire. Ah, hanno pure annunciato una collana dedicata alle Light Novel (che notoriamente non mi interessano). Ma Sakamichi che fine ha fatto? Mistero. Magari nemmeno lo annunciano, come hanno fatto con Il giorno prima dell'estate (con questa casa editrice tutto è possibile).
La Star Comics ha annunciato un po' di cose random che ho rimosso, fra le quali l'ennesimo, inutilissimo prequel di Black Jack. A quanto pare pubblicare fumetti di Tezuka è diventato troppo main-stream, quindi le case editrici si buttano su 'sti capolavori di prequel-remake-reboot di sue opere fatte da autori a caso *Facepalm*.
Unico shoujo (Hakusensha!) annunciato Kamisama Kiss di Julietta Suzuki. Non so praticamente niente sull'opera, ma mi pare un mix fra Inuyasha e Black Bird (però casto!) disegnato da una tizia i cui disegni mi ricordano fortemente quelli di Natsuki Takaya (l'autrice di Fruit Basket). Magari è anche carino, quindi non mi pronuncio (altrimenti dite che sono snob).
La GP/Jpop sta ancora "assestandosi" dopo la fusione, e le cose dette in conferenza mi hanno messo un po' tristezza (riassumendo: quasi tutti i titoli da me seguiti della GP hanno scarse vendite e verranno pubblicati con una frequenza di uno-due volumi all'anno). Due nuovi annunci, di cui uno interessante (Prophecy di Tetsuya Tsutsui).
La Flashbook ha annunciato il già citato Jigoku no Alice e una nuova opera della brava Ayuko (Mou Tamago wa Korosanai).
Riassumento:
Annunci Yue-Approved:
- Ichi The Killer
- Prophecy
- Jigoku no Alice
- Mou Tamago wa Korosanai
Comunque, questa settimana sono usciti dei bei volumi:
Ozma, Regina di Oz: Ve ne parlerò al più presto, anzi, sto proprio scrivendo un enoooorme post dedicato ai libri/film/fumetti editi in Italia ambientati nel mondo di Oz. Anche se vi avverto: dovrete avere mooolta pazienza!XD
Rachel Rising 2: Non vedo l'ora di leggerlo! Voi l'avete preso il primo volume? Che aspettate?
Conan il Barbaro- La regina della costa nera 1: L'ho preso unicamente per i disegni di Becky Cloonan, una disegnatrice da me molto amata . Sono solamente due numeri, e tutto sommato apprezzo anche Brian Wood, quindi potrebbe rivelarsi interessante!
venerdì 8 marzo 2013
Questo messaggio si autodistruggerà: Cosa annunceranno al Mantova Comics?
Quella di sparare titoli a caso papabili per una eventuale pubblicazione italiana è sempre un piacevole passatempo prima delle conferenze, anche se alla fine non ci azzecco mai, neanche per sbaglio. Ma ormai è una tradizione, quindi mi cimenterò anche quest'anno nel toto-titoli.
Sabato 9 Marzo
12:00 - 13:30 PANINI
13:30 - 14:15 STAR COMICS
Domenica 10 Marzo
12:00 - 13:30 JPOP/GP
16:30 - 17:15 FLASHBOOK
Io seguirà gli annunci in diretta sullo SMO.
Previsioni: L'unico sicuro (e molto probabilmente l'unico annuncio che mi farà gioire) è Sakamichi no Apollon per Panini. La speranza Natsume Yuujinchou è sempre viva, ma sono pronto a rimanere deluso anche quest'anno. Non mi farebbe schifo un' altra opera di Yoshinaga Fumi (magari nel pacchetto di Ooku c'erano i diritti di qualche altra sua opera) e se proprio devo spararla grossa, spero anche in Umimachi Diary , pluriosannato dalla critica e che di recente è stato annunciato in Francia.
Non mi dispiacerebbe Chihayafuru, come non mi dispiacerebbe Natsuyuki Rendezvous (entrambi trasposti in anime di successo). In Francia è da poco uscito Joô no Hana di Izumi Kaneyoshi, autrice molto interessante che rivedrei volentieri in Italia. Poi, va beh, ci sarebbero un sacco di shoujo carini e particolari in casa Hakusensha, ma puntualmente annunciano quelli più banali e bruttarelli.
Sul fronte seinen e shonen brancolo completamente nel buio: la star annuncerà l'ennesimo harem manga per segaioli, ed altre robe dal target bassissimo (ormai e questo l'andazzo) mentre per quanto riguarda la panini ho qualche speranza in più: ma Shin Takahashi ve lo siete dimenticato? Speriamo in qualche perla inaspettata come "Il giorno prima dell'estate".
Flashbook direi che ha già dato sul fronte seinen (con Jigoku no Alice ) e visto che Yuji Iwahara è un loro autore di punta, io spero sempre in Dimension W, un seinen Tesla-Punk che sembra mooolto interessante!
Sul fronte GP/Jpop non so cosa aspettarmi : secondo me non faranno molti annunci vista la loro situazione, ma nel caso manga di Fellows! Harta e Comic Beam, grazie! Takako Shimura. TAKAKO SHIMURA, PORCA VACCA. ME LA PUBBLICATE O NO? Ehm, scusate. Mi sono lasciato andare XD.
Ok, direi di finirla qui con il delirio. Esorcizzatemi, grazie.
martedì 5 marzo 2013
Racconti
Voi cosa ne pensate dei racconti? Li leggete volentieri o preferite la forma più lunga e articolata del romanzo?
Avete mai letto niente di Katherine Mansfield, Anton Čechov, Flannery O'Connor, Edgar Allan Poe, Raymond Carver, Italo Calvino, Guy de Maupassant, Franz Kafka, William Faulkner, Ryūnosuke Akutagawa, Nikolai Gogol, Jorge Luis Borges?
Avete dei racconti (o raccolte di racconti) preferiti? Parliamone!
P.S:Vi ricordo che sugli Oscar Mondadori c'è lo sconto del 25% fino a fine Marzo! Io ne sto approfittando per recuperare un po' di classici ❤
venerdì 1 marzo 2013
Intermission 8
Flashbook pubblicherà Jigoku no Alice – Alice in Hell di Jiro Matsumoto (autore di Freesia), storia di un giovane cecchino che si muove in un deserto mondo post-apocalittico insieme all'androide Alice. Insomma, è il solito seinen cazzuto alla Matsumoto, ed ha all'attivo quattro volumi. Qui sotto potete ammirare le cover:
Inutile dire che questo annuncio mi rende felicissimo: ultimamente compro veramente poco di questa casa editrice (che pubblica sempre ottimi fumetti, ma di generi che seguo poco) e un seinen del genere non me lo sarei mai aspettato da loro. Da quel che ho sentito in fumetteria Freesia non ha avuto un gran riscontro, ed è un peccato perché Matsumoto è un autore controverso, sì, che spesso indulge nella violenza e in situazioni abbastanza disturbanti ma non lo fa mai tanto per shockare il pubblico, ma con criterio, e con grande approfondimento psicologico dei personaggi. Insomma, prima di liquidarlo come autore pensateci BENE.