Titolo: Green Manor
Autori: Questo volume è scritto da Fabien Vehlmann (Dolci Tenebre) e illustrato da Denis Bodart. Ai colori abbiamo Scarlett (nei primi 11 episodi) e Scarlett, Denis Bodart ed Etienne Simon negli episodi dal 12 al 16. La traduzione italiana è di Giulia Scatizzi.
Informazioni varie: Questo volume è edito da Bao Publishing, ed uscirà nelle librerie e fumetterie il 25 Settembre. L'edizione italiana è identica alla versione "deluxe" francese, che contiene tutte e sedici le novelle della serie più un "quaderno grafico", che contiene numerosi schizzi, illustrazioni e studi dei personaggi. Il volume è cartonato e anticato, e alla vista e al tatto sembra davvero un tomo dell'ottocento. Costa 27 euro, e vi assicuro che non è una spesa folle per il volume che vi ritroverete fra le mani.
Trama: Il Green Manor's Club di Londra -vero protagonista di questo volume- è un circolo di gentiluomini con una passione in comune: lo studio del crimine. All'interno delle sue comode stanze vengono raccontati, sviscerati e risolti (e sovente concepiti!) i delitti più strani e misteriosi, il tutto in un arco di tempo che va dal 1827 fino al 1899.
A rievocare questi delitti è un vecchio pazzo rinchiuso nell'ospedale psichiatrico di Bethlem, che afferma di essere "lo spirito del Green Manor".
Commento di Yue: Lo ammetto, le mie aspettative nei confronti di questo volume erano altissime, e vi spiego anche perché: amo la letteratura gialla, ed amo le opere ad ambientazione vittoriana.
Quindi, fin dal suo annuncio, ho guardato a questo Green Manor con un misto di curiosità e scetticismo. La curiosità era dovuta più che altro alle ottime recensioni in francese lette in giro, mentre lo scetticismo al fatto che si trattava di storie brevi, di non più di otto pagine (ed io non amo troppo la forma breve del racconto, soprattutto per il genere giallo).
Bene, dopo aver letto il volume posso affermare tranquillamente che siamo difronte ad un fumetto davvero pregevole e ben fatto, che ai miei occhi non ha difetti o quasi.
Le sedici novelle criminali, nonostante la loro brevità, sono splendidamente sviluppate e pur essendoci storie meno brillanti di altre, sono arrivato a fine volume con una piacevole sensazione di soddisfazione. Soprattutto, è la grande varietà di questi racconti ad avermi colpito: abbiamo vicende "paranormali" che nascondono gravi drammi umani, assassinii involontari e delitti della camera chiusa, trappole ingegnose contro la cupidigia e incredibili e crudelissime vendette. Non mancano nemmeno storie più leggere e divertenti, con ospiti "famosi" come Arthur Conan Doyle.
Anche graficamente mi ha dato parecchie soddisfazioni: pur avendo dei disegni non immediatamente accattivanti (Bodart ha uno stile tipicamente franco belga, che può non piacere a tutti) , e impossibile
non notare la cura per i dettagli (che siano abiti o elementi degli sfondi) e la splendida caratterizzazione fisica dei personaggi.
In definitiva, questo volume mi è piaciuto davvero molto. E lo consiglio a tutti gli amanti del buon fumetto, e in particolar modo agli appassionati del genere giallo.
A rievocare questi delitti è un vecchio pazzo rinchiuso nell'ospedale psichiatrico di Bethlem, che afferma di essere "lo spirito del Green Manor".
Commento di Yue: Lo ammetto, le mie aspettative nei confronti di questo volume erano altissime, e vi spiego anche perché: amo la letteratura gialla, ed amo le opere ad ambientazione vittoriana.
Quindi, fin dal suo annuncio, ho guardato a questo Green Manor con un misto di curiosità e scetticismo. La curiosità era dovuta più che altro alle ottime recensioni in francese lette in giro, mentre lo scetticismo al fatto che si trattava di storie brevi, di non più di otto pagine (ed io non amo troppo la forma breve del racconto, soprattutto per il genere giallo).
Bene, dopo aver letto il volume posso affermare tranquillamente che siamo difronte ad un fumetto davvero pregevole e ben fatto, che ai miei occhi non ha difetti o quasi.
Le sedici novelle criminali, nonostante la loro brevità, sono splendidamente sviluppate e pur essendoci storie meno brillanti di altre, sono arrivato a fine volume con una piacevole sensazione di soddisfazione. Soprattutto, è la grande varietà di questi racconti ad avermi colpito: abbiamo vicende "paranormali" che nascondono gravi drammi umani, assassinii involontari e delitti della camera chiusa, trappole ingegnose contro la cupidigia e incredibili e crudelissime vendette. Non mancano nemmeno storie più leggere e divertenti, con ospiti "famosi" come Arthur Conan Doyle.
Anche graficamente mi ha dato parecchie soddisfazioni: pur avendo dei disegni non immediatamente accattivanti (Bodart ha uno stile tipicamente franco belga, che può non piacere a tutti) , e impossibile
non notare la cura per i dettagli (che siano abiti o elementi degli sfondi) e la splendida caratterizzazione fisica dei personaggi.
In definitiva, questo volume mi è piaciuto davvero molto. E lo consiglio a tutti gli amanti del buon fumetto, e in particolar modo agli appassionati del genere giallo.