Oggi vi voglio parlare di Late Blossom , un film coreano uscito nel 2010.
Di solito non amo parlare di film su questo blog , ma in questo
caso farò una piccola eccezione, visto che quest'opera è tratta da un manwha in tre volumi di Kang Full (o Kang Pool) . Questo nome non dovrebbe esservi nuovo, infatti di suo è stato pubblicato in italiano L'idiota ( 4 volumi, per Planeta de Agostini ), ed il primo volume de L'appartamento (mai concluso dalla Planeta, maledetti!). E' un autore molto noto e amato in Corea, ed anche in Francia dove alcune sue opere sono state pubblicate dalla casa editrice Casterman.
Ma torniamo al film: i protagonisti sono quattro persone anziane, che vivono in una non ben identificata cittadina di periferia.
Kim Man-Suk è un vedovo un po' burbero che consegna il latte a domicilio con un malmesso motorino. Sua moglie è morta anni prima, e adesso vive insieme ai figli e la nipote. Una mattina, incontra per strada la signora Song, donna sola e amareggiata dalla vita che tira a campare vendendo e raccogliendo vecchie scatole di cartone. Fra i due nasce un'immediata simpatia , che ben presto si trasforma in qualcosa di più (e la delicatezza con cui viene mostrato lo sbocciare di questo amore "tardivo" è commovente: questi due vecchietti tornano ad essere dei ragazzini impacciati!).
Sul loro cammino incontreranno un' altra coppia di innamorati non più giovanissimi, ovvero Jang Kun-Bong (che possiede un posteggio per auto) e la moglie, gravemente malata di alzheimer.
Jang Kun-Bong è un uomo mite e timido, che accudisce la moglie con un amore e una dedizione totale. Nonostante il suo temperamento sia l'esatto opposto di quello di Kim Man-Suk, i due diventeranno molto amici. E non voglio aggiungere altro, ho già spoilerato troppo!
Ora, non avendo letto il manwha dal quale è tratto, non posso dire se questo film gli è fedele o meno, ma mi è sembrato lo stesso di cogliere molti degli elementi cari a Kang Full: tanto per cominciare il coraggio di parlare (con grazia sì, ma anche con crudezza) di cose spesso sgradevoli, come in questo caso la morte, la vecchiaia, l'abbandono e la malattia. E soprattutto ho ritrovato alcune sfumature già presenti in altre sue opere: niente è mai tutto nero o tutto bianco. Niente è scontato. Avrei tante cose da dire sul finale. Ma proprio TANTE. Ma ho deciso di tenerle per me. Dopotutto, questa è un introduzione, e non una recensione. E non voglio rovinarvi la visione di questo piccolo gioiellino.
Tecnicamente parlando, il film e nella media. Gli attori son tutti dei veterani, quindi piuttosto bravi. La regista dirige con un tocco delicato, quasi mesto, ma che nei punti di maggior pathos diventa sognante e fiabesco. Piacevole anche la colonna sonora.
In definitiva un buon film, tutt'altro che scontato e le due ore filano via che è una meraviglia. Nonostante la tematica non indulge troppo nel dramma, quindi non cominciate a dire "Ma sarà tristissimo!!!", altrimenti vi prendo a testate. E vi giuro che sono tanti i momenti in cui ho riso di gusto.
Se siete interessati lo trovate sottotitolato in inglese, e se abitate a Firenze, potete vederlo al Korea Film Fest Domenica 25 Marzo alle 15.00, al cinema Odeon.
sto scoprendo ora un sacco di bei fumetti editi da questa maledettissima planeta, ora che non ho modo di recuperarli. che nervi >_<
RispondiEliminaFilm interessante, non lo conoscevo. Di solito le storie non convenzionali con protagonist igli anziani, se trattate bene, si rivelano sorprendenti. Ultimamente A Simple life di Ann Hui ha confermato questa mia convinzione.
RispondiEliminaSe non fossi vicina alla laurea e piena di cose da fare il Korea Film Fest mi farebbe parecchio gola, magari sarà per l'anno prossimo.
@clacca: Lasciamo stare guarda. Stava pubblicando dei manwha bellissimi! Se riesci a trovarli a prezzi onesti ti consiglio "La Bicicletta rossa", "L'idiota" e "Romance Killer". Se non ricordo male Storia color terra l'hai già recuperato vero? Era bello pure "La voce del popolo". Maledetta Planeta! >_< Le altre case editrici sul fronte manwha pubblicano solo cazzatelle! SIGH
RispondiElimina@automaticjoy: A simple life l'hanno portato a Prato! Forse sabato riesco a vederlo! Yuppi! XD