venerdì 11 agosto 2023

Yasha di Akimi Yoshida



Sei Arisue è un piccolo genio che vive a Okinawa con la madre Hisako. Nonostante le sue doti speciali, che lo portano a dover fare degli esami a Tokyo ogni sei mesi, la sua infanzia scorre come quella di un ragazzo normalissimo,  passando le giornate in compagnia del suo migliore amico Toichi e degli abitanti dell'isoletta in cui vive. 

Ma una notte d'estate il passato si ripresenta davanti ad Hisako sotto le sembianze di Amamiya, uno scienziato che sembra avere a che fare con la vecchia vita della donna e la misteriosa nascita di Sei. In quella notte tutto cambia, e Sei si ritrova praticamente prigioniero nella gabbia dorata della Neo Genesis, una ditta farmaceutica presso la quale diventerà un talentuoso virologo.

Sei anni dopo quella notte fatidica, a Sei si presenta l'occasione per tornare a Tokyo, per studiare il caso di un misterioso virus che ha colpito dei senzatetto. I vertici della Neo Genesis non sono entusiasti di lasciarlo andare, ma grazie all'aiuto di uno dei fondatori (nonché mentore del protagonista), riesce a raggiungere il suolo nipponico. Qui ritroverà Toichi ed altre persone care della sua infanzia, ma la sua fama di geniale dottore lo rendono un'allettante bersaglio per tutte le spie industriali mandate dalle rivali della Neo Genesis. E non solo, con sua grande sorpresa scoprirà di avere anche un gemello identico : il losco e affascinante Rin, che subito si dimostra felicissimo per il ricongiungimento dei due.


Come sapete, Banana Fish ha rappresentato per me un "punto di svolta" come lettore : mi ha insegnato che gli shoujo manga potevano parlare anche di altre cose oltre ai sentimenti di studentesse che si innamorano fra i banchi di scuola. Mi ha insegnato che potevano essere controversi, violenti, affrontare dilemmi morali ed avere il ritmo di un film d'azione.


Lo ammetto : Il finale di Banana Fish mi ha lasciato orfano, ma non per molto, perché a colmare il vuoto è arrivato Yasha.  È stata la prima serie che ho acquistato in lingua originale ed anche se potevo limitarmi solo a vedere le figure ho subito capito che la stoffa era quella di Banana Fish, e che la grandissima Akimi Yoshida non aveva perso il suo smalto.

L'effettiva lettura in una lingua a me comprensibile ha confermato definitivamente che, sì, Yasha è un manga splendido ed avvincente che mescola l'azione e la fantascienza al folklore di Okinawa e che fa dell'intricata trama dei rapporti fra i vari personaggi il suo vero punto forte. Anche in quest'opera (come accadeva in Banana Fish) il cast è quasi esclusivamente maschile e per quanto ci si giri intorno, il rapporto fra i gemelli  Sei e Rin fa da innegabile motore all'intera storia. Due esseri quasi divini, identici eppure diversissimi, che si intersecano e coesistono specularmente come lo Ying e lo Yang. Non voglio svelare troppo, ma anche qui i traumi non saranno pochi, vi avverto.


L'edizione italiana è nella media : la carta giallina non mi dispiace, ed il formato più grande giova molto ai disegni della Yoshida. Sedici euro non sono pochi, ma teniamo conto che stiamo parliamo di un volume che raccoglie i due tankobon originali.


Questo primo volume è abbastanza introduttivo, è vero, ma sentirete una scintilla non appena arriva Rin. Vi prometto che sarà uno spedido viaggio. Fidatevi! 



1 commento:

  1. Non ho ancora avuto un approccio con questa mangaka. Non me lo precludo ma sono in attesa di "tempi migliori" per farlo.

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