Parecchio tempo fa, avevo annunciato su questo blog (ai tempi appena nato) l'acquisto del volumone/omnibus contenente i tre volumi della Trilogia di Bartimeus, di Jonathan Stroud.
Avevo sentito parlare immensamente bene di questa saga, ed ai tempi ero molto propenso verso quel tipo di letteratura, quindi lo comprai senza esitazioni. Ma la vita è strana, e talvolta capita che ciò che pochi giorni prima rappresenta un oscuro oggetto del desiderio finisca, nei giorni seguenti, per essere dimenticato. E così è stato: ad oggi non l'ho ancora letto, ed il volume è stato per tutti questi anni a prendere polvere sullo scaffale.
Qualche giorno fa, per Salani, è uscito il primo capitolo di una nuova saga di Stroud, di genere Young Adult , intitolata Lockwood & Co. - La scala urlante . Sarà per la copertina, o per la storia, o per il mio rimorso nei confronti di Stroud, fatto sta che ho deciso di prenderlo.
Questa è la cover italiana:
E questa è la trama fornita dalla casa editrice:
Da più di cinquantanni, Londra è scossa da quello che i suoi abitanti chiamano genericamente "Il Problema", ovvero un'epidemia di fantasmi che ha infestato tutta l'Inghilterra. Gli unici a poter vedere, sentire e combattere gli spiriti maligni sono i ragazzini, arruolati nelle numerose agenzie di acchiappafantasmi. Armati di spade d'argento, bombe di sale, limatura di ferro e Fuoco Greco, questi ghostbuster bambini devono affrontare le più terribili infestazioni. Ed è proprio alla ricerca di un lavoro che Lucy Carlyle, una giovane e talentuosa agente, si reca nella capitale, ma finisce per essere assunta dall'agenzia più piccola e sgangherata di tutte. Nonostante la guida dell'affascinante e carismatico Anthony, la Lockwood & Co. è sull'orlo del fallimento. Per salvarla c'è solo una possibilità, accettare un incarico molto speciale. Peccato che preveda di trascorrere la notte nella casa più infestata d'Inghilterra e nessuna garanzia di uscirne vivi...
Iniziamo dalla storia: I racconti di acchiappa fantasmi non sono il massimo dell'originalità , soprattutto se come il sottoscritto siete nati negli anni 80 e cresciuti a pane e Ghostbusters , ma in un panorama attualmente saturo da Young Adult distopici, rappresenta quasi un gradito ritorno alle origini (o almeno, così l'ho percepito). Stavolta non abbiamo ragazzi che si scannano fra di loro in giochi sadici, ma dei personaggi molto giovani (perché gli adulti perdono la vista e non possono essere impiegati sul campo) che si guadagnano il pane cacciando i fantasmi: il processo e molto complesso e soprattutto pericoloso -non di rado, infatti, ci scappa il morto- .
L'Inghilterra post "problema" è molto ben tratteggiata dall'autore : chiaramente, l'invasione di fantasmi ha avuto delle grosse conseguenze nella vita di tutti i giorni, ma l'autore non rincara mai la dose inserendo elementi eccessivamente fantasiosi o bizzarri, anzi, rimane sempre ben ancorato alla realtà: Ci sono i fantasmi, e le persone si sono adeguate di conseguenza. Abbiamo colossi industriali produttori del materiale usato per la caccia, e agenzie più o meno famose che campano sulla pubblicità. In questo primo volume [1] abbiamo una storia che va dall'avventuroso fino al thriller-giallo (nella seconda parte), che personalmente ho molto apprezzato.
I personaggi sono particolarmente riusciti: abbiamo Lucy Carlyle, eroina volitiva ma non odiosa , che nonostante i suoi quindici anni ne ha già passate di cotte e di crude come agente e non solo ( ha infatti alle spalle una situazione familiare non proprio rosea). Poi c'è l'affascinante e garbatissimo (nonché dotato di un umorismo molto british) Anthony Lockwood, giovane leader dell'agenzia Lockwood e Co., che in seguito alla misteriosa morte dei genitori [2] ha deciso di creare la sua agenzia senza l'ausilio di supervisori adulti, ed infine il cinico e sciattone [3] George , esperto bibliofilo con il pallino per le ricerche e le ciambelle.
Perché dico che sono riusciti? Beh, alla fine di un libro mi chiedo sempre: Mi sono affezionato ai personaggi? Mi interessa il loro futuro? Se la risposta è sì, allora per me sono dei personaggi riusciti. Sono un' anima semplice, lo so! XD
Lo stile di Stroud e forse la cosa più notevole del libro: semplice ma accattivante, il suo umorismo secco e la sua grande abilità con i dialoghi mi ha fatto pensare ad autori da me molto amati come Wodehouse. Inoltre, si rivela un ottimo narratore anche nelle parti più avventurose e drammatiche, inserite fra l'altro con grande equilibrio all'interno della storia. Non abbiamo una trama eccessivamente complessa e con colpi di scena ad ogni capitolo, ma una storia semplice e abbastanza lineare, con personaggi ottimamente caratterizzati, dialoghi divertenti ed una buona dose di avventura. A me è piaciuto davvero tanto, e seguirò con grande piacere anche i prossimi volumi.
Un ultimo appunto sulla copertina italiana: A me piace molto. Forse da al libro un aspetto più bambinesco rispetto a quella dell'edizione inglese (che potete vedere qui sotto) , ma Luca Zontini è proprio bravo.
[1] Ebbene sì, in patria è uscito anche il secondo volume della serie, intitolato The Whispering Skull
[2] Uno dei punti interrogativi che immagino verranno dissipati nei prossimi libri.
[3] Potrei usare lo stra abusato termine nerd, ma sento che non calza al 100% al personaggio.
Sembra interessante!
RispondiEliminaSicuramente ben più. almeno per me, di titoli più blasonati come Hunger Games che non mi è proprio piaciuto >-< Poi non essendo nata negli anni '80 ho letto/visto poche storie sui fantasmi, quindi meglio ancora! :D Mi raccomando Yue, tienici aggiornati anche riguardo i prossimi capitoli di questa saga ;)
Sembra un romanzo delizioso! ^^
RispondiEliminaAnche io confesso di avere pile di romanzi comprati da ragazzina e non ancora letti >.< mi sono ripromessa di rimediare! Motivo per cui ultimamente sto comprando pochi libri, per dare la precedenza a quelli accumulati.
Ho sempre preferito le cover con illustrazioni, rispetto a quelle con foto digitalizzate. Trovo orribili poi le nuove cover fantasy con foto di ragazzi/e strabelli e stop. Nessun altro indizio su quello che potrebbero contenere i romanzi. Spesso è proprio un'ingiustizia nei confronti del titolo.
La so lunga di roba lasciata/dimenticata sugli scaffali a prender polvere! :p
RispondiEliminaSembra interessante ma ho tanto altro da smaltire prima di decidere di acquistare altri libri! :p
Ti sono vicina.
RispondiEliminaDa anni il primo volume di Barthimeus in italiano giace sullo scaffale e non so nemmeno come ci sia finito!
Ogni volta che tento l'approccio il senso di colpa mi assale: "Non avrei dovuto prenderlo in inglese? Ma poi l'ho veramente comprato io?" e mi blocco.
L'edizione com'è? Tutto in regola?
Hii nice reading your blog
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