domenica 21 novembre 2021

Free Talk 1 : Letture di Novembre

Non ho una gran passione per i post dove parlo di mille cose, eppure , vuoi per comodità o  pigrizia, ci casco sempre. Ma nelle ultime settimane ho letto parecchie novità e volumi unici, e ne voglio parlare in modo "easy", senza troppi fronzoli. Quindi, eccoci qua!



Called Game vol.1 di Izumi Kaneyoshi
Izumi Kaneyoshi è un'autrice che mi piace molto. I suoi shoujo non sono mai scontati, ed oltre ad avere uno splendido sense of humour (che traspare potentissimo in opere come Ma quando mai?!SEIHO HIGH SCHOOL Men's ) se la cava egregiamente anche nei drammi storici  come  dimostrato nell'appassionante  Il fiore millenario. Questo Called Game , come la sua precedente opera, promette intrighi, colpi di scena e una buona dose di dramma e amore, il tutto calato in un'ambientazione che ricorda un po' l'Inghilterra di Enrico VIII. 
Nel primo volume abbiamo una caparbia principessa (Aruna) che viene data in sposa/ostaggio ad un regno confinante , e che decide di scambiare la sua identità con la sua ancella , facendosi passare per un cavaliere al suo servizio. Una volta arrivata nel regno del futuro marito scoprirà che ci sono altre cinque "regine", perennemente in lotta per conquistare il trono.
Nel complesso ho trovato questo primo volume interessante, anche se devo ammettere che come incipit mi ha colpito di meno rispetto a Il fiore Millenario. Lo scambio di identità e la protagonista che veste panni maschili sono tutto fuorché idee originali , anche se la sotterranea ma sanguinosa lotta fra le aspiranti  regine è molto intrigante. A convincermi meno è l'elemento "shoujo": tutti i personaggi maschili, almeno in questo primo volume, a parte l'essere possibili interessi amorosi , sono piuttosto inutili e poco caratterizzati. La Kaneyoshi, pur utilizzando sempre protagoniste carismatiche  ha  un po' il vizio di ripetere lo schema della "damigella in pericolo salvata dal personaggio maschile di turno", e temo che anche in quest'opera finirà così. Peccato, perché sarebbe bello, per una volta, avere una protagonista che si salva da sola. 
In definitiva, un primo volume promosso con una sufficenza. Vedremo cosa succederà nei prossimi volumi.




Il condominio degli Yokai e altri racconti - Lion Books vol. 1 di Osamu Tezuka
Per Hikari/001 Edizioni è uscito in questi giorni il primo volume dei Lion Books : un enorme e scomodo mattone che raccoglie i primi tre volumetti originali. La serie Lion Books raccoglie storie brevi (o comunque non più lunghe di un volume) uscite su Shonen Jump negli anni 70. 
In questo primo tomone italiano sono raccolti i volumi Adachi -Ga-Hara, che raccoglie quattro storie a tema sci-fi, Miraggio, che raccoglie due storie ad ambientazione storica e due ad ambientazione contemporanea , ed infine Mansion Oba, serie composta da tre capitoli che parla di un gruppo di Yokai sfrattati dalla loro foresta, che si trasferiscono in un condomio sotto spoglie umane per covare vendetta nei confronti degli esseri umani che li hanno cacciati.
Nel complesso, ho trovato il livello delle storie molto buono: si vede che il target è piuttosto giovane, ma sono tutte davvero ben scritte e disegnate, che parlano di umanità, rispetto per l'ambiente e per le diversità (insomma, i temi cari a Tezuka ci sono tutti).  Mansion Oba rappresenta la parte più divertente e satirica del volume, anche se ho preferito le prime due parti.
La dimensione del volume (scomodissima) ed il prezzo non accessibile (pur tenendo conto delle seicento e passa pagine) lo rendono un prodotto solo per fan sfegatati, e questo mi dispiace un po' perché si tratta davvero di una bella raccolta. Curiosità: nella foto ho messo il mio tankobon giapponese in formato mini di Mansion Oba, che mi è stato regalato tanti anni fa dall'osamushiana d.o.c Deda. C'è una bella differenza fra i due!




Cannibale di Kazuo Kamimura e Yu Aku
Una giovanissima ragazza "di periferia" sogna di diventare una stella dello spettacolo, e ci riuscirà grazie all'aiuto di un diabolico talent scout e di tante altre persone che lei finirà per "divorare", pur di raggiungere vette sempre più alte. 
Non mi aspettavo molto da questo volume, e così è stato. La storia è trita e ritrita, ed anche Kamimura non è proprio al massimo del suo splendore . Sia chiaro: non è un brutto volume, ma per l'ennesima volta mi è venuto da pensare con quale criterio siano scelte le opere di Kamimura edite in Italia. Con tutto il ben di dio della sua produzione continuano ad arrivare opere semisconosciute, superflue e dimenticabili. 





Il buio oltre la finestra triangolare 1 di Tomoko Yamashita 
Tomoko Yamashita è una mangaka che adoro, e il suo Ikoku Nikki (edito in Italia da Flashbook) è uno dei josei più interessanti del momento. A sorpresa (ma non tanto, vista la recente uscita dell'anime) Magic Press ha annunciato e pubblicato il primo volume di Il buio oltre la finestra triangolare , storia di un giovane libraio in grado di vedere i fantasmi e di un misterioso e losco "esorcista" con problemi "di vista" . I due non potrebbero essere più diversi, ma i loro congiunti poteri funzionano benissimo . C'è solo un piccolo problema : per usarli devono unire le loro anime, e l'effetto di questa unione è quello di un travolgente amplesso . Ebbene sì, questo manga viene targettizzato come BL, ma a parte l'affinità fra i due protagonisti sembra piuttosto un seinen sugli spiriti e le maledizioni. Il primo volume è decisamente introtuttivo ma getta delle basi molto interessanti. A lasciarmi piuttosto scettico (ed a smorzare l'entusiasmo) è stato l'adattamento/traduzione: alcuni passaggi li ho trovati proprio fumosi  e poco comprensibili . Ma magari è solamente una mia impressione. 





One Room Angel di Harada
Non avevo mai letto niente di questa autrice, ma il suo stile non mi dispiace, e la storia di questo angelo che letteralmente precipita nella vita di un trentenne un po' disadattato mi incuriosiva. Nel complesso mi è piaciuto, ma ho fatto un po' fatica a finirlo. Ci sono un paio di passaggi molto belli ed emozionanti, ma altri (tanti) un po' noiosi e scontati. Nel complesso, l'autrice usa una struttura narrativa già usata in mille altre opere (finale compreso) , ma il tutto finisce comunque per funzionare. Di certo, nessuno si aspettava un'opera così delicata da Harada, visti i lavori precedenti!






Fusuke di Osamu Tezuka
Rizzoli Lizard , sotto la guida di Vincenzo Filosa, continua a tirare fuori opere poco note di Tezuka. Thunder Mask (il precedente titolo uscito su questa collana) è un'avventura piuttosto blanda di botte fra alieni, più alla Go Nagai che alla Tezuka, ed infatti mi ha colpito poco. Fusuke invece si è rivelato soprendente: le assurde avventure del mediocre salaryman protagonista rappresentano un affresco caustico e satirico della società giapponese, che ne addita la cupidigia, la repressione sessuale e tutte le sue contraddizioni e ossessioni. Lo stile è minimal e da gag manga, abbastanza simile a quello già visto in Diletta (altra opera geniale ma poco considerata).
 Lo consiglio? Io per primo ero parecchio scettico, all'inizio, ma mi sono ritrovato a leggerlo tutto di fila con grande gusto. Quindi sì, lo consiglio, soprattutto se volete staccare dal Tezuka "solito" e leggere qualcosa di più particolare .





Restart vol.1 di cocomi
Solitamente sono una persona molto aperta per quanto riguarda i generi e il tipo di letture, ma ahimè sono un essere umano, e tutt'ora ho sempre un po' di pregiudizi nei confronti del genere BL. Non per la tematica trattata , ovviamente, ma per il fatto che è un genere commerciale e stereotipato, fatto per un pubblico femminile al di fuori della comunità LGTBQ+ e con storie poco realistiche. Lo so, sto facendo di tutta l'erba un fascio e sono il primo a trovare un po' sentenziose queste mie affermazioni. Ma tranne rari e apprezzatissimi casi , per mia esperienza personale è sempre stato cosi.
Questo Restart si allontana in modo particolare dal BL medio? Assolutamente no. 
La storia è presto detta: Mitsuomi è nato in un paesino di campagnia (dove i suoi genitori hanno un negozio di articoli buddisti) , ma ben presto si è trasferito a Tokyo , prima per studio e poi per lavoro. All'inizio del volume (a causa del suo carattere poco servizievole e brutalmente onesto) viene licenziato, e torna nel suo paesello per prendere le redini dell'attività di famiglia. Qui incontra Yamato, un giovane e solare ragazzone che è stato adottato da uno dei vicini della sua famiglia. Nonostante i caratteri diametralmente opposti, fra i due nasce un'amicizia e poi... beh, dai, lo sapete.
Come ho già detto è una storia che si sviluppa su binari noti e con tutti gli stereotipi possibili e immaginabili, ma i personaggi sono così ben caratterizzati e la storia è così delicata e dolce che alla fine mi è piaciuto tantissimo. Non mi fa cambiare idea su questo genere, ma il secondo volume lo leggerò più che volentieri!


Bene, queste sono state le letture delle ultime settimane. Voi avete preso niente? Fatemi sapere nei commenti.

domenica 14 novembre 2021

Colmare un vuoto : La Osamushi Collection di Jpop




I personaggi di Osamu Tezuka non hanno mai fatto parte della mia infanzia :  Astroboy, La principessa Zaffiro, Kimba e Black Jack li conoscevo per fama, sì, ma non mi ero mai interessato più di tanto a loro. 

Il first contact con il dio dei manga è avvenuto piuttosto tardi, e con un'opera molto particolare: MW. Sfogliando un' anteprima rimasi colpito da alcune tavole dal contenuto omoerotico che omaggiavano palesemente  l'illustratore inglese Aubrey Beardsley , e con mia grande sopresa scoprii che si trattava di un manga di Osamu Tezuka.  Sapevo già che il maestro si era cimentato in opere per un pubblico maturo molto drammatiche come La storia dei tre Adolf (che non avevo letto), ma la lettura di MW mi sconvolse ugualmente . Michio Yuki è un personaggio amorale, crudele e repellente, ma così incredibilmente  affascinante! Lo ammetto, ero come in preda ad una sorta di febbre estatica, ed arrivai a pensare che non avrei letto un'altra opera di Tezuka altrettanto bella.  Ma poi arrivò il magistrale Ayako, e poi il grottesco Kirihito e a quel punto ho capito che di Tezuka volevo leggere TUTTO.

A quei tempi, Tezuka era edito in Italia grazie al compianto Gianni Miriantini e alla sua Hazard Edizioni : una casa editrice che porterò sempre nel cuore, piena di persone competenti e garbate e sempre pronte a venire incontro agli appassionati di Osamushi (ricordo ancora i loro incredibili sconti, grazie ai quali abbiamo recuperato svariate serie).

Però, nonostante la pubblicazione di gran parte delle sue opere più famose, siamo sempre rimasti un po' indietro rispetto ai francesi, che avevano un' enormità di titoli in più. E fino al 2017 le uscite italiane dedicate a questo autore sono sempre state sporadiche.

A colmare il vuoto è stata Jpop, che nel 2018 annuncia la Osamushi Collection , un'intera collana dedicata al dio dei manga. In questa collana sono state pubblicate sia le sue opere più famose già uscite per la Hazard Edizioni (alcune con nuove traduzioni, come ad esempio Black Jack), sia opere completamente inedite in Italia. In tre anni, al vertiginoso ritmo di tre volumi al mese (minimo), Jpop ha rieditato quasi tutto il catalogo Hazard, insieme a molte opere inedite, sia brevi che lunghe. 

In questo post ho deciso di commentare (il più semplicemente possibile) solo i titoli INEDITI, perché davvero devo dirvi io che La Fenice, La storia dei tre Adolf , Ayako e compagnia sono dei capolavori? Spero proprio di no. 

Partirò dai volumi più recenti , in ordine decrescente.


Dust 8

Un' aereo precipita dopo aver urtato una misteriosa montagna. Solo in otto sopravvivono allo schianto, ma ben presto scoprono la verità : sono in vita unicamente grazie a dei frammenti della montagna, dai quali non si possono separare, pena la morte immediata. Questa montagna ( chiamata "Montagna della vita") si trova nell'aldilà, e ben presto vengono inviati due emissari a recuperare gli otto pezzi in mano ai superstiti. Il volume racconta le storie degli otto protagonisti e del loro comportamento nel breve tempo concesso loro dalle pietre.  È un volume molto piacevole, con storie semplici ma sicuramente d'effetto. I due "emissari" potevano essere caratterizzati meglio, ma nel complesso è stata una lettura soddisfacente. 


Big X (2 volumi)

Durante la seconda guerra mondiale, uno scenziato giapponese prigioniero dei nazisti inventa un siero in grado di donare una forza ed una stazza colossale a chiunque se lo inietti. Ma piuttosto che donarlo ad Hitler decide di fuggire andando incontro al suo triste destino. Prima di morire affiderà la formula del siero al figlio, che vent'anni dopo si ritroverà nuovamente nel mirino della nuova Lega Nazista. Sarà il giovane figlio di quest'ultimo a prendersi il fardello del siero Big X, diventando il supereroe che tutti aspettavano. Opera piuttosto datata ma gradevole , che strizza l'occhio al Capitan America di Simon e Kirby. Ennesimo titolo più per completisti che per neofiti di Tezuka.


Maria e la bambola 

Ovvero Osamu Tezuka e l'educazione sessuale insegnata ai ragazzi degli anni 70. Yakeppaci è uno studente teppistello che partorisce (dal naso) uno spirito incorporeo di nome Maria, che andrà a sistemarsi all'interno di una bambola gonfiabile. Grazie a questo fantasioso espediente, Tezuka affronta (in modo piuttosto didascalico) la sessualità ed i rapporti uomo-donna. Un volume unico che miscela le parti più divulgative ad episodi divertenti di bande rivali e amori , dal sapore vagamente nagaiano. Per gli argomenti trattati risulta decisamente invecchiato male per la sensibilità odierna, ma nel complesso è comunque una lettura buffa e piacevole.


Il terzo occhio (serie in 7 volumi)

Una delle serie inedite più lunghe approdate sulla Osamushi Collection, ha per protagonista Hosuke Sharaku, un ragazzo delle medie decisamente sciocco che porta sempre uno strano cerotto in fronte. Intorno a lui succedono le cose più bizzarre, e ben presto veniamo a conoscenza del mistero sulle sue origini: appartiene infatti all'antica stirpe dei tre occhi, ed ogni volta che il cerotto in fronte viene rimosso, si apre un terzo occhio e la sua personalità cambia radicalmente! Lo Sharaku "risvegliato" è furbo, a tratti crudele e calcolatore, e si ritrova sempre invischiato in avventure rocambolesche , con lo scopo ultimo di trovare notizie delle sua stirpe. Questa serie è composta in archi narrativi di più capitoli, dove archeologia ed elementi fantascientifici /avventurosi alla Jules Verne formano un perfetto e piacevolissimo mix. 


Osaka, 1945

(uscito da noi con il titolo "Osaka, 1945") è una splendida occasione sprecata. Presentato come una raccolta di racconti, in realtà è una storia corale in due parti ambientata ad Osaka nell'immediato dopoguerra. In un clima fatto di smarrimento, miseria e disperazione, si muovono un gruppo di personaggi molto particolari : orfani di guerra, giovani delinquentelli e figli ribelli che cercano in tutti i modi (leciti o meno) di risollevarsi in un paese che è stato lasciato letteralmente in ginocchio. Lo stesso Tezuka (con il nome Takatsuka) compare nel manga, e ci viene mostrato come un giovane mangaka in erba, con ancora molto da imparare.  Gli elementi autobiografici sono proclamati ed evidenti, e nella prima parte l'autore riesce davvero a fare un dipinto vivido ed emozionante di quegli anni, grazie anche alla coralità della narrazione e ad un paio di personaggi davvero intriganti e ben riusciti . Nella seconda, purtroppo, decide di focalizzarsi sull orfano Tetsu e sul suo piuttosto assurdo desiderio di vendetta, e pur rimanendo una piacevole lettura, si arriva all'ultima pagina senza troppo trasporto, senza contare che la storia si interrompe bruscamente (un po' come accadeva in Vampires, il che mi fa pensare che questo Dotsuitare sia l'ennesima opera interrotta di Tezuka). Altra nota dolente è la totale o quasi assenza di personaggi femminili un minimo caratterizzati : le poche donne che appaiono sono dei meri oggetti sessuali (o quasi), e l'unico interessante, ovvero la giovanissima sorella prostituta del protagonista, viene da subito accantonata. Ed è un peccato, perché il mondo delle Pan Pan (le giovani donne che per sopravvivere arrivavano a prostituirsi per i soldati americani) poteva rivelarsi interessante. Lo stile è quello serioso e dettagliato dei seinen della maturità, chiaramente influenzato dal genere gekiga.  In definitiva, una prima parte molto bella e piacevole, ed una seconda meno incisiva e monca nel finale. Peccato!


Brave Dan

Brave Dan è uno shounen di Tezuka, pubblicato sulla rivista Weekly Shounen Sunday dal luglio al dicembre del 1962. Il volume si apre con la fuga rocambolesca del piccolo Ainu Kotan (il protagonista) e dei suoi genitori, dopo che il padre ha ucciso per autodifesa il terribile sorvegliante del cantiere di legname dove lavorava. Durante la fuga incontrano una tigre ferita scappata da un treno che la stava portando allo zoo, e la salvano da morte certa. La tigre (che si chiama Dan), pur odiando gli uomini salva a sua volta Kotan e i suoi genitori dall'attacco di un branco di segugi, per poi tornarsene nella foresta. Ma quando, poco dopo, Kotan rimane solo (in seguito all'arresto dei suoi genitori) Dan decide di tornare al fianco del bambino, e di proteggerlo. Inizia così la loro amicizia, e in seguito all'incontro con il vecchio cacciatore Upopo verranno a sapere dell'esistenza del misterioso tesoro degli Ainu, e delle tre chiavi necessarie per trovarlo. Secondo Upopo, Kotan è il predestinato che riporterà il tesoro al popolo degli Ainu, ed inizia così ad allenarlo sottoponendolo a prove difficilissime. Passano gli anni, e ben presto arriveranno altre persone interessate al tesoro, tutte capeggiate dal terribile professor Zogel e dal suo scagnozzo Kosekkoku. Come andrà a finire? E quali origini ha questo misterioso tesoro?  Come si può intuire siano davanti ad un volume shounen avventuroso piuttosto semplice e lineare, più vicino alle opere degli anni 50 che a quelle più complesse degli anni 70. Ma è per questo motivo un titolo trascurabile? Ebbene no, perché l'ho trovato davvero appassionante, e soprattutto ha come punto forte il bellissimo rapporto fra Kotan e Dan, che pur essendo costruito sull'eterno (e spesso rappresentato in letteratura) rapporto fra uomo e animale selvatico, spesso conflittuale e male accettato dalla società , riesce davvero ad emozionare e coinvolgere il lettore. Dico solo questo : il finale mi ha distrutto, e se avete un cuore distruggerà anche voi. Come ho già detto altre volte, per molti anni ho avuto una sorta di pregiudizio nei confronti delle opere più datate di Tezuka, ma devo ammettere che adesso le apprezzo moltissimo , e anzi, spesso le preferisco ad altre più recenti ma disorganiche e tirate via, e spesso senza finale. Lo metterò insieme a Shinsegumi, un altro volume degli anni sessanta che ho amato moltissimo!


Vampires (2 volumi)

Serie in due parti che ha per protagonisti umanoidi mutaforma (tutti raggruppati sotto il nome di vampiri) che nascondono la propria esistenza agli esseri umani. Tezuka (egli stesso fra i protagonisti di questo manga) darà riparo ad un giovane lupo mannaro, e questo evento scatenerà un problema dietro l'altro.  In questa serie, ad affascinarmi è soprattutto la presenza di Rock Holmes, personaggio dello star system tezukiano che in quest'opera veste per la prima volta i panni del cattivo ambiguo, crudele e amorale, che porterà in seguito allo sviluppo di altri personaggi simili come Michio Yuki di MW. La storia è formata da una prima serie e da un sequel uscito poco tempo dopo. Purtroppo la rivista dove veniva pubblicato quest'ultimo chiuse i battenti prima del termine della storia, che quindi non ha finale (e anzi, finisce con un cliffhanger pazzesco). La prima parte è comunque piacevole e compiuta, e merita sicuramente la lettura.


Prime Rose  (2 volumi)

Il modo in cui Tezuka scrive e gestisce i personaggi femminili (tranne rari casi) non mi ha mai fatto impazzire , quindi aspettavo quest'opera con molta curiosità. Nel complesso, beh, ha deluso le aspettative. La trama  non è male, e l'idea dei due paesi in guerra che scambiano i rispettivi terzi principi e principesse da tenere come veri e propri ostaggi è decisamente intigante come incipit. Interessante è anche la crescita della protagonista, che da ragazzina viziata si trasforma in principessa guerriera. Ma è proprio l'esecuzione ad essere raffazzonata e disorganica, con una seconda parte anticlimatica,  svogliata e tirata via che si redime solo in parte nel finale. Kaos affronta tematiche simili, ed è decisamente migliore.


Triton (2 volumi)

La storia dell'ultimo tritone rimasto, allevato da una madre umana e deciso a distruggere il clan di Poseidone che ha sterminato la sua stirpe (e che sta allungando i suoi tentacoli all'intera razza umana). E' un manga shonen ricco di azione ma anche di momenti commoventi e drammatici. La prima parte dedicata alla famiglia adottiva di Triton (composta dalla madre e dal fratello) sono le mie preferite, dove Tezuka affronta tematiche a lui care come l'amore, la compassione, le ingiustizie sociali e l'accettazione del "diverso". La seconda parte è quella più prettamente shonen, con battaglie sempre più serrate (ma divertenti)  e lo spettacolare e drammatico rendez-vous finale con Poseidone. Mi è piaciuto moltissimo e ve lo consiglio.


Kaos  (2 volumi)

Kaos è uno Shonen action fantascientifico  che ha per protagonista un ragazzo che, in seguito al tradimento  del suo migliore amico (per gelosia) , si ritrova a vivere una vera e propria odissea per la sopravvivenza, fra viaggi nel futuro, pianeti desertici e ostili e spaventose creature aliene. Opera dal ritmo serrato, fra Stevenson e Jules Verne, mi ha ricordato un po' le saghe fantascientifiche de La Fenice e le prime opere shounen di Osamushi (anche graficamente, pur essendo un titolo del 1978).Anche in quest'opera regna fortissimo il messaggio (caro ad Osamushi) che il rispetto e l'amicizia sono sentimenti universali e necessari, che devono andare oltre ogni differenza di razza, linguaggio e specie. Il finale è un po' velocizzato e tirato per i capelli, ma dà una buona chiusura alla storia. Anche questo è consigliato.


Unico

Fra tutti i personaggi di Tezuka è il mio preferito: un piccolo Unicorno sfortunato, che a causa di una maledizione è costretto a vagare nel tempo senza poter mettere radici, o lasciare ricordi nelle persone che incontra. Ho letto quest'opera per la prima volta in francese, e rimasi molto colpito dalla storia del protagonista (così triste, quasi struggente) e allo stesso tempo dall'audacità di certi capitoli, che affrontano tematiche tutt'altro che scontate (nonostante sia un'opera shoujo destinata ad un pubblico giovane). Sia chiaro, i vari racconti non sono dei capolavori, e c'è una certa ripetitività di fondo, ma è un'opera che rende di più se letta a piccole dosi.  Lo stile grafico è splendido : è il picco più alto dello stile shoujo/disneyano di Tezuka, e poterlo apprezzare nella versione a colori originale è una gioia per gli occhi. 

 

La principessa Zaffiro - I cavalieri gemelli

Se avete amato Zaffiro, amerete anche questo sequel. C'è poco altro da dire.


Cavie Umane 

Cavie Umane è una raccolta di racconti brevi di fantascienza, pensati per un pubblico giovane. Sono tutte storie vecchiotte (anni 60) e un po' naif, anche se presentano già molte tematiche care a Tezuka, che riprenderà e svilupperà nelle opere seguenti. La struttura dei racconti (che spesso terminano con un colpo di scena finale) mi ha ricordato la serie tv "Ai confini della realtà", e devo dire che nel complesso li ho trovati piacevoli. Il mio preferito è "Qualcuno impazzirà", che per alcuni versi mi ha riportato alla mente Siamo in 11 (chissà se ha ispirato la stessa Moto Hagio?!?!?). In definitiva, un volume piacevole, ma più per completisti che per neofiti di Tezuka. 


Il bisturi e la spada  

Questa è la trama riportata dalla casa editrice :" La seconda metà del 1800, con il secolare governo Tokugawa che fatica a mantenere il controllo del Paese contro i movimenti imperialisti e le intromissioni straniere, è un periodo tumultuoso e affascinante della storia giapponese. Osamu Tezuka lo racconta in un dramma storico ricco di azione e colpi di scena, attraverso gli occhi di due uomini molto diversi: Il samurai fedele alle tradizioni Manjiro Ibuya e il medico Ryoan Tezuka (antenato dell'autore) , aperto alle innovazioni occidentali. La storia della loro rivalità, che si trasformerà in amicizia, caratterizza una delle opere più significative della maturità artistica del Dio del Manga". Questa serie storica in sei volumi è narrata con uno stile sobrio ed equilibrato che ricorda quello di uno sceneggiato televisivo, e pur non essendo semplicissimo da seguire e contestualizzare (soprattutto se uno è a digiuno di storia giapponese) salta immediatamente all'occhio la cura nella costruzione dei personaggi (indimenticabili i due protagonisti) e della trama. La parte dedicata al vaccino antivaioloso  è una delle mie preferite , e non ho potuto fare a meno di pensare ad Ooku, un'altra splendida opera che affronta questo tema. Inoltre, in quest'opera c'è uno dei suoi personaggi femminili più riusciti, ovvero la splendida Okon. In definitiva, uno dei suoi capolavori, da leggere assolutamente.

 

Ambassador Magma 

Un'allegra famigliola di pseudorobottoni combattono contro un dinosauro alieno che vuole distruggere la terra. Non ce l'ho fatta ad andare oltre la metà del volume, perdonatemi.


Mela Meccanica 

La migliore raccolta di racconti approdate su questa collana. Storie della maturità artistica di Tezuka, che spaziano nei generi più disparati (dal dramma storico alla fantascienza, fino al thriller). Consigliato, anche a chi si vuole approcciare a Tezuka per la prima volta.


Shinsegumi 

Lo ammetto, non mi aspettavo un tale piccolo gioiello . La trama  è avvincente e le scene d'azione sono così dinamiche ed evocative da lasciare a bocca aperta ( quel combattimento alla luce dei fuochi d'artificio... mi si spezza il cuore). Ok, i personaggi sono forse leggermente stilizzati (stiamo pur sempre parlando di uno shonen degli anni 60, molto edulcorato nel raccontare i fatti storici)  ma pur nella loro semplicità risultano incredibilmente accattivanti . E poi, alla fine di tutto Tezuka tesse una riflessione sulla vendetta magistrale e commovente, come solo lui sapeva fare  .  Fra le opere inedite pubblicate sulla collana Osamushi è quella che mi ha sopreso di più. Piccola curiosità : La grande Moto Hagio ha deciso di diventare mangaka dopo aver letto quest'opera e adesso capisco decisamente il perché.


Il mondo in una bottiglia 

Chi si cela dietro alla misteriosa femme fatale Zephyrus, in grado di sedurre qualsiasi uomo? Qual'è il suo vero e macchiavellico scopo? E come fa il beone e impotente Gohonmatsu a diventare l'eroe di questa storia di vendetta tutta al femminile? Il mondo in una bottiglia è una delle opere più bizzarre e disorganiche di Tezuka : omaggio al Conte di Montecristo di Dumas ed al romanzo d'appendice, alterna la storia principale a tante side stories ambientate nello stesso mondo, che sta vivendo in una spirale discendente verso l'autodistruzione. Tezuka affronta molte tematiche (in modo anche efficace, come nei capitoli dedicati alla pelle sintetica in grado di modificare l'aspetto), ma la confusione regna sovrana, e sono arrivato alla fine un po' provato. Nel complesso mi e piaciuto, ma non lo metterei fra i miei preferiti.


Neo Faust 

A distanza di quarant'anni anni, Tezuka torna a riadattare la storia del Dottor Faust, stavolta usando un'ambientazione moderna e temi ben più cupi rispetto alla sua fiabesca versione del 1949 (edita da Goen) . Operà ahimè interrotta a causa della morte dell'autore , graficamente rappresenta forse il picco più alto di Tezuka, ed anche narrativamente parlando ha un' epicità unica, pur essendo incompiuta.

 

Ludwig B. 

Altro titolo validissimo rimasto incompiuto a causa della prematura morte di Tezuka. E' la storia di Beethoven, compositore sempre amato da Osamushi, che pure aveva usato le sue fattezze per l'ispettore Unmei, che appare nella serie  Il tre occhi. Nonostante il cattivo un po' "da operetta", quest'opera affronta brillantemente la figura del grande compositore, ed anche il comparto grafico è eccelso.


Melmo 

Nonostante il personaggio sia diventato iconico come una delle prime majokko in circolazione , il manga è una raccolta di episodi autoconclusivi decisamente dimenticabili e nettamente inferiori a quelli della serie animata (che a differenza del manga ha un finale). Nel volume è raccolto anche Le avventure di Rubi , una piccola avventura scifi molto più interessante di Melmo, anche graficamente parlando. Ennesimo volume per completisti.


Delitto e castigo 

Straordinario adattamento del 1953 del romanzo capolavoro di Dostoevskij. Nonostante la giovane età, Tezuka riesce a costruire una vera e propria "rappresentazione teatrale a fumetti" di quest'opera , in grado di far trasparire (grazie ai personaggi che si muovono nella stessa scena fissa ) la stessa angoscia presente nel romanzo. La versione della storia è più edulcorata (il pubblico di riferimento è molto giovane), ma l'essenza rimane invariata, pur con un finale catartico ma diverso, che ben si adatta al cambio di periodo storico (nel manga siamo agli inizi della rivoluzione bolscevica). Graficamente , il debito nei confronti della Disney è palese, ma il genio presente in alcune inquadrature e del tutto genuino. Consigliatissimo!


Barbara 

Non ho un buon rapporto con quest'opera, e tutt'ora devo capire se l'ho trovata geniale o semplicemente insulsa e noiosa. Il protagonista è un noto scrittore afflitto da bizzarre manie sessuali , che un giorno trova una ragazza senzatetto e ubriaca di nome Barbara. Quest'ultima comincerà a vivere insieme allo scrittore (dandogli non pochi grattacapi) , e diventerà per lui una sorta di Musa e salvatrice. Ad una prima parte piuttosto schematica e ripetitiva (tutta incentrata sulle fisse sessuali dello scrittore, che viene sempre salvato dall'intervento di Barbara) ne subentra un'altra più incentrata sull'occulto e lo spiritismo, e le figure femminili dei miti e delle leggende. Su carta sembra molto interessante, ma lo stile lisergico della narrazione su di me ha avuto un effetto più che altro soporifero. 


I.L.

Un losco regista fallito (Imari) finisce nella casa del misterioso Alucard (sì, è proprio lui, basta leggere al contrario) e riceve "in affidamento" la misteriosa vampira I.L, una bellissima donna in grado di cambiare aspetto a suo piacimento. Il compito del regista sarà quello di riportare il fantastico e il mistero nel  Giappone del 1969, ormai completamente asservito alla scienza e alla modernità. Su richiesta , o per risolvere misteriosi casi, Imari userà I.L. (ormai diventata l'attrice perfetta) per interpretare diverse donne, in una serie di racconti soprendenti e dal finale inaspettato. E' un volume molto piacevole, con storie più riuscite di altre ma che valgono comunque la lettura.


Due parole per finire: la quantità di opere di Tezuka arrivate negli ultimi tre anni è incredibile, ed è davvero difficile stare dietro a tutte le uscite. E capisco anche le persone che si lamentano , dicendo che ci sono tanti altri autori degni di nota e pubblicazione, e che non ne possono più di Tezuka. Eppure, il desiderio di quest'uomo di essere sempre moderno in qualsiasi epoca, e di non voler essere fagocitato e dimenticato  dal crudele mercato del manga ha fatto sì che le sue opere siano sempre nuove, sorprendenti e mai uguali a se stesse. A differenza di Nagai e Matsumoto, Tezuka non si è mai "adagiato" sugli stessi personaggi famosi , e sembra impossibile pensare che l'autore di Zaffiro e di Fusuke sia la stessa persona. E' per questo che di lui non mi stanco mai, e spero che l'amore nei suoi confronti si mantenga vivo anche nei prossimi decenni.

Voi avete letto qualcosa di questa collana? Fatemi sapere.

domenica 7 novembre 2021

Gli strani casi del Professor Munakata vol. 1 di Yukinobu Hoshino





E' sbagliato dire che Yukinobu Hoshino è uno dei più grandi autori giapponesi? Decisamente no, ma nonostante questo, in Italia, non ha mai avuto un grandissimo seguito.
Da noi, la sua opera più nota è senza ombra di dubbio 2001 Nights : uscita per la prima volta nel 1992 per Granata Press, a distanza di tredici anni è stata ripubblicata da Flashbook Edizioni, insieme al volume di storie extra 2001+5

Nel periodo 2005-2010 c'è stata una vera e propria Hoshinomania : oltre alla nuova edizione di 2001 Nights sono uscite la maggior parte delle sue opere edite in Italia, come la miniserie in tre volumi Kodoku Experiments (ne ho parlato QUI), Stardust Memories, Sabel Tiger , Kamunabi -Miti Femminili e I giganti del mare
Passato questo periodo, Hoshino torna ben presto nell'oblio e la causa è molto semplice : edizioni dispendiose e scarse vendite [1].

Lo ammetto : dopo dieci anni di oblio avevo perso qualsiasi speranza di vedere altre sue opere, ma in questi ultimi mesi , Hikari (etichetta manga di 001 Edizioni) ha deciso di puntare nuovamente  su questo autore, prima con la pubblicazione del volume unico Legend of Giants , e poi con l'annuncio della serie Gli strani casi del Professor Munakata, che ha per protagonista il personaggio più iconico e conosciuto di Hoshino, ovvero un noto antropologo ed etnologo sempre pronto a scovare i misteri e le origini che si celano dietro i miti e le leggende del folklore (giapponese e non) [2]. 





Il primo volume è in uscita questo mese, ma è stato portato in anteprima al Lucca Comics & Games 2021 , quindi ho avuto l'occasione di prenderlo e leggerlo (perchè sì, avevo detto che non andavo ma alla fine sono stato trascinato a forza da un mio amico che ha comprato i biglietti a mia insaputa).
Contiene cinque storie (o forse sarebbe meglio dire casi) : Nel primo viene analizzato il mito della della "veste piumata" [3] e della strana correlazione fra la migrazione dei cigni e la presenza di ferro. Nel secondo la vicenda investigativa inizia a partire dalla leggenda di Urashima Taro [4] e gira intorno a due misteriosi artefatti in grado (si dice) di controllare le maree, mentre nel terzo Munakata torna nel suo paese d'origine (nel Kyushu) per partecipare al funerale del fratello. Il quarto caso riguarda una misteriosa cerimonia legata ai cinghiali, celebrata nei periodi di carestia in un remoto villaggio di montagna. La quinta storia (la più vecchia e bizzarra) è ambientata nelle vicinanze di un nuovissimo aeroporto  e parla... di titani. A chiudere il volume, c'è un piccolo capitolo inedito, uscito in occasione della Definitive Edition : un divertissement comico, di poco conto.

Mi è piaciuto? Molto, perchè ho sempre apprezzato le storie che vanno a scavare nei misteri e nelle leggende del passato, ed il Professor Munakata, con il suo impermeabile nerissimo alla Sherlock Holmes, ha il carisma tipico dei più grandi investigatori ed è sempre la sua enorme stazza quella che andiamo istintivamente a cercare nella pagina. La mia storia preferita è sicuramente la prima, che è anche la più lunga essendo divisa in due parti. Qui, la leggenda delle fanciulle celesti costrette a vivere come umane in seguito al furto della veste piumata si lega in parallelo anche alla vicenda umana di uno dei personaggi , e devo dire che ho trovato il finale perfetto nella sua tristezza.

In ogni storia, i rimandi alle leggende, ai miti e ai luoghi del passato sono molti e rappresentano sicuramente l'elemento più ostico di quest'opera : le note ci sono, ma sono poche e a pie' di pagina , e per un'opera del genere avrei preferito un maggior approfondimento dei miti citati e note corpose a fine volume. 
Sia chiaro, non è un'opera ostica come  Ankoku Shinwa - Il mito oscuro di Daijiro Morohoshi, ma alcuni passaggi li ho comunque dovuti leggere più volte (complice forse una traduzione non sempre chiarissima).


Se devo essere sincero, mi sembra una serie ancora più di "nicchia" rispetto alle precedenti edite nel nostro paese, ed il fatto che sia composto da 8 volumi , e che ci sia pure un seguito di altri 15 volumi mi spaventa non poco. Hikari è una casa editrice non velocissima nelle uscite, ed anche se non ha mai interrotto serie manga, con un prodotto così particolare la preoccupazione rimane. Io sono una persona che adora imparare cose nuove leggendo manga, e non mi dispiace prendermi una pausa durante la lettura per cercare approfondimenti sulle cose appena lette. Ma per una persona che legge unicamente per svagarsi, non so quanto appeal possa avere quest'opera, quindi non posso consigliarla a tutti a cuor leggero.
 
L'edizione è decisamente bella, con sovracopertina, pagine a colori e carta bianca e spessa, il tutto a 12,90 euro. La traduzione è di Massimo De Matteo. 








NOTE:

[1] O almeno, così mi hanno detto le case editrici interpellate.

[2] La passione per i miti  e l'archeologia (in tutti i suoi rami, compresi quelli più fantasiosi della cripto/pseudoarcheologia) era già emersa in Kamunabi - Miti Femminili, vero e proprio spin-off di Munakata, dove al posto del professore troviamo la Dottoressa Kana Imibe, affascinante e misteriosa ricercatrice di "storia femminile", ovvero di miti e leggende che ruotano intorno alle donne. Kana (insieme al suo problematico fratello) è uno dei personaggi ricorrenti della serie principale. 

Se avete apprezzato il primo di Munakata, vi consiglio caldamente questo volume unico.
 



[3] Approfondimenti QUI

[4] Approfondimenti QUI

mercoledì 3 novembre 2021

"Hoshi in the Girls' Garden" vol. 1 di Yama Wayama





"Onna no Sono no Hoshi" (arrivato in Italia con il titolo "Hoshi in the Girls' Garden" ) è un manga a target josei di Yama Wayama, serializzato sulla rivista Feel Young di Shodensha (2 volumi in corso). 

Ho già parlato in passato di Yama Wayama, ma la sua storia è talmente particolare che la ripeterò : dopo aver vinto un premio come autrice esordiente (ed aver in seguito fallito nell'ottenere una sua pubblicazione sulla prestigiosa rivista "Morning" ) ha deciso di dare alle stampe delle doujinshi originali autoprodotte da portare al COMITIA, con storie che avevano ottenuto un buon apprezzamento sulla piattaforma Pixiv. Queste storie (che vanno a formare la sua opera d'esordio "Muchuu sa, kimi ni / Captivated, By You" ) hanno avuto un tale successo che dopo pochi mesi è uscito il volumetto per la casa editrice Enterbrain. Da quel momento,  Wayama diventa un vero e proprio astro nascente del manga, vincendo premi e comparendo per due anni di fila nella sciccosissima classifica "Kono Manga ga Sugoi!", dove i lettori giapponesi votano le loro opere preferite.


"Hoshi in the Girls' Garden" è un semplicissimo slice of life che ha per  protagonista il mite e compito Professor Hoshi, che insegna Giapponese in un liceo femminile. A fare "da spalla" ad Hoshi c'è il collega insegnante di matematica Kobayashi, decisamente più spigliato e sempre pronto a stuzzicarlo (no, anche qui non manca il tocco bromance tipico dell'autrice) . Intorno a loro, ci sono le studentesse, che quando non sono protagoniste si muovono come un'unica entità annoiata e sempre in vena di scherzi. 

In questo manga, la storia è scandita in "ore", ovvero capitoli che affrontano tutti i buffi eventi quotidiani che capitano ai personaggi :che sia un cagnolino affidato ad una classe, un imbarazzante scambio di quaderni, un giochino illustrato fatto sul registro o una digressione sui nomignoli affibbiati agli insegnanti.


Raccontato così sembra un manga noiosissimo, ma è proprio qui che sta il segreto del successo dell'autrice : non è tanto il "cosa" racconta , ma il "come". Il ritmo calmo ma coinvolgente delle sue storie e il suo modo di "studiare" i personaggi che sembra quasi quello di una divinità benevola. Il suo, poi, è un umorismo unico : talvolta brillante, spesso buffo e paradossale e a volte proprio stupidino (mi sono ritrovato più volte a  vergognarmi un po' per aver riso a certe battute, ma è proprio questo il bello, e se ci ripenso, rido ancora!), ma sempre naturale e mai forzato. Un grande lavoro, in questo senso, è stato fatto dalla traduttrice Asuka Ozumi : non deve essere stato facile rendere in italiano e dare un senso ai giochi di parole di quest'opera, però tutto sembra funzionare, quindi tanto di cappello. Graficamente parlando posso solo esprimere ammirazione, tenendo conto che é un autrice giovanissima e che lavora senza assistenti. 

In conclusione, mentirei nel dire che "Hoshi in the Girls' Garden" è un'opera per tutti, ma la Wayama va provata, e se amate gli slice of life realistici e buffi io dico che potrebbe piacervi.


martedì 2 novembre 2021

Futagashira vol. 1 di Natsume Ono



Ho letto il primo volume di Futagashira, e la storia di questi due uomini che, sfidando tutti, abbandonano la loro banda mi ha subito conquistato. 

La Ono mi piace immensamente come disegnatrice, ma anche come scrittrice. Perché durante la lettura ti fa spesso pensare "ma quanto sarebbe figo se succedesse questa cosa" oppure "se tale personaggio avesse più rilievo" e puntualmente questo accade. Dicendo ciò non voglio dire che è prevedibile, ma proprio che ha un senso della narrazione brillante e misurato, che sa cogliere sempre il momento giusto  per piantare "semini" che in seguito germoglieranno andando ad arricchire la storia. 

Come accade sempre nelle sue opere, i protagonisti hanno un ottima alchimia, e sono immediatamente caratterizzati anche nell'aspetto (una mascella squadrata e volitiva, due occhi limpidi e malinconici). Non da meno sono i personaggi secondari, che puntualmente si rivelano sempre più complessi di quello che può sembrare all'inizio. 

È davvero emozionante poter leggere per la prima volta in Italia un'opera dove la Ono mostra finalmente a pieno tutte le sue grandi doti, e spero davvero che alla fine della pubblicazione arrivi anche "The house of Five Leaves". 

L'edizione è carinissima, anche se la grafica di copertina non mi fa impazzire e le pagine sono un po' trasparenti.

 Consigliatissimo. 

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