mercoledì 13 luglio 2016

Lockwood & Co. - Il teschio parlante di Jonathan Stroud


Un po' di tempo fa, in QUESTO POST, parlai del primo romanzo della serie Lockwood & Co., di Jonathan Stroud, che mi colpì piacevolmente. Dopo un anno e nove mesi di silenzio -o quasi- da parte della Salani, è finalmente uscito il secondo volume, intitolato Il teschio Parlante , arrivato nelle librerie insieme alla ristampa "economica" del primo. Come potete vedere dalla foto qui sotto, la grafica di entrambi i volumi si è uniformata a quella delle copertine dell'edizione americana, ma Il teschio parlante ha in più le alette, e costa tipo sei euro in più (la ristampa di La scala urlante non ha le alette e costa dieci euro). 
E i possessori della prima edizione (come il sottoscritto) , con la grafica differente? Si attaccano, oppure ricomprano il primo volume. 
Ahimè, la Salani non è nuova a questi comportamenti, ma non voglio aggiungere altro. Cominciare un post con un polemicone (seppur legittimo) la trovo una cosa sgradevole, quindi passiamo direttamente al mio commento.


Questa è la trama fornita dalla casa editrice:

L'Inghilterra è afflitta da oltre cinquant'anni da un'invasione di fantasmi di tutti i generi. I londinesi, senza scomporsi, lo chiamano 'Il Problema', ma la loro vita ne è pesantemente condizionata. Gli unici in grado di vedere e combattere gli spettri sono i ragazzini, ciascuno con i propri Talenti, al servizio di agenzie di acchiappafantasmi. Tra queste, la Lockwood & Co. cerca di emergere, ma non ha fatto ancora grandi progressi... L'agenzia rivale riesce sempre a mettere i bastoni tra le ruote ad Anthony, Lucy e George, impedendogli di portare a termine qualsiasi missione. Il capo della Lockwood & Co., il bello e intraprendente Anthony, ha deciso di sfidare i concorrenti nella soluzione di un caso: chi perderà sarà costretto ad ammettere la sua inferiorità nientemeno che sul Times! La sfida consisterà nel risolvere il mistero di uno strano specchio trafugato durante la riesumazione di un medico vittoriano che era riuscito a spiare nell'aldilà. Nel secondo capitolo della serie Lockwood & Co., riuscirà l'affascinante Anthony ad affermare la superiorità della sua agenzia, aggiudicandosi la vittoria in questa sfida? E Lucy sarà in grado di dimostrare una volta per tutte il suo coraggio e scoprire i suoi veri Talenti? 

Commento di Yue: Devo dire che anche questo secondo volume si è rivelato molto piacevole, anche se in misura leggermente inferiore rispetto al primo. 
I personaggi sono sempre il punto forte della serie: ben sviluppati, e con una perfetta alchimia tra di loro. Il passato dell' adorabile  Lockwood rimane ancora decisamente "misterioso", è vero, ma nelle ultime pagine fa un enorme atto di fiducia nei confronti di Lucy e George , svelando finalmente uno dei tanti misteri presenti fin dal primo volume (il contenuto della stanza vietata). Lucy -la voce narrante - è sempre più tosta e coinvolta dai suoi Talenti, mentre George... George è il solito nerd/ topo di biblioteca dalla lingua tagliente, ma anche lui dimostra di essere un agente da non sottovalutare! Fra le new entry abbiamo un paio di personaggi molto interessanti, come la cacciatrice di reliquie Flo Bones e l'enigmatica Penelope Fittes (la potente presidente dell'agenzia Fittes) e ci sono anche dei ritorni un po' meno graditi, come la cricca di Kipps . Grande importanza -come si può dedurre dal titolo- ha anche il teschio parlante,  fantasma sotto-vetro già presente nel primo libro, che qui si dimostra essere niente di meno che [SPOILER] un  Tipo Tre! 
A convincermi poco è stato il caso principale, inerente lo specchio dei morti con cui è possibile sbirciare nell'aldilà. Ok, questo libro ha un target che va dai 10 anni in su, e non mi aspettavo niente di troppo complesso, ma tutta la storia del medico vittoriano pazzo e del suo culto demoniaco l'ho trovata un pochino banale e infantile. Senza contare che anche stavolta Stroud infila una trama "gialla" per quanto riguarda la vera identità del "cattivo", ma è telefonatissima ed il tutto mi ha lasciato un po' freddino. Non mancano i momenti puramente "action", e va detto che l'autore è davvero bravo nel raccontarli. Inoltre si aggiungono numerosi elementi nuovi alla trama di "contorno" con altri accenni alla  Orpheus Society e personaggi per adesso senza nome (il bel ragazzo biondo e baffuto che partecipa all'asta) che in futuro, chiaramente si riveleranno molto importanti. 
Questa ricchezza di dettagli aggiuntivi (sui personaggi, ma anche sulle agenzie e tutto il resto) fanno pesare molto meno la "debolezza" del caso principale, e rendono Il Teschio Parlante un libro soddisfacente , che non deluderà i fan del primo volume. In Inghilterra e in America è uscito anche il terzo della serie (The Hollow Boy), e speriamo che l'attesa per vederlo da noi non sia troppo lunga.

In definitiva, una serie perfetta come lettura estiva, e se amate il genere non posso che consigliarvela.
Alla prossima!





10 commenti:

  1. Fantasmi, copertine che non mi piacciono (elementi di estrema importanza)..
    Magari poi me lo racconti tu.. ;p

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  2. non è un libro che mi piacerebbe particolarmente temo...

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  3. Sarà anche sgradevole polemizzare, ma in questo caso ci sta! Anche io sono fra le persone che hanno dovuto ricomprare il primo volume!

    Non ho letto il resto del post perché non ho ancora letto il secondo volume, ma il primo mi era piaciuto un sacco! Jonathan Stroud per me è una garanzia! Adoro come scrive!

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    1. Hai letto anche Bartimeus? Io provai tanti anni fa, ma non mi prese più di tanto. Dovrei riprovare adesso, sono sicuro che mi piacerebbe molto di più!

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    2. Se ti è piaciuto Lockwood ti piacerà anche Bartimeus! Dagli un'altra possibilità! A me è piaciuto fin da subito, ma più vai avanti con i volumi più diventa bello! Stroud lo adoro perché anche se scrive per ragazzi ci mette comunque quella dose di serietà, se un personaggio deve morire muore. Cosa che in molti libri dello stesso genere non succede.

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  4. Ciao! Ho finito Il teschio parlante dieci minuti fa e sto emotivamente male. Per caso sei riuscita a sapere qualcosa sull'uscita del terzo in italiano?

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    1. I'm a man. Comunque no, non ho notizie sull'uscita del terzo volume italiano, e la cosa mi rattrista un sacco! Speriamo di non dover aspettare troppo.

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