Titolo: Houseki no Kuni (宝石の国) anche se è più conosciuto con il titolo internazionale "Land of the Lustrous".
Informazioni varie: E' un seinen pubblicato sulla rivista Afternoon (Kodansha) ed al momento in cui scrivo è in corso, e conta otto volumi . E' edito in lingua inglese dalla casa editrice Kodansha Comics, che è arrivata al sesto volume (il settimo uscirà a Novembre).
Nel 2017 è stata prodotta una serie anime dallo studio Orange, che con i suoi 12 episodi copre i primi cinque volumi .
Autrice: E' Haruko Ichikawa (classe 1980), che si è imposta sul mercato e sulla critica grazie ai suoi racconti brevi pubblicati su Afternoon, raccolti poi nei due volumi Mushi to Uta (Insects and Songs) e 25-Ji no Vacances (25-Hour Vacation).
Trama: Oh beh, riassumere la trama di quest'opera può essere semplice e complesso allo stesso tempo. Diciamo che cercherò di spoilerare il meno possibile, cercando comunque di incuriosirvi un minimo.

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In effetti, vomitare mercurio non è una cosa simpaticissima. |
Questo è più o meno l'incipit , ma nei cinque volumi che ho letto la trama si sviluppa su molti fronti: verrà esplorata l'origine delle gemme e dei Lunariani, e i numerosi personaggi avranno tutti (o quasi) il loro momento di gloria, anche se lo scopo finale sembra rimanere questo: riuscirà l'inetta Fos a cambiare, ed a salvare Cinabro dal suo triste destino?
Commento di Yue: Houseki no Kuni è un'opera che, almeno all'inizio, si regge tutta sui suoi personaggi. Durante la lettura sono tantissime le domande che si fa il lettore, ma le risposte arrivano molto avanti nella storia: quel che ha priorità per la Ichikawa , è infatti il mostrare i delicati rapporti che intercorrono fra le varie gemme. Quelle combattenti, ad esempio, lavorano sempre in coppia e il dipendere dal proprio partner, nel bene e nel male, suscita sentimenti molto contrastanti. Una delle parti più interessanti, a tale riguardo, è quella dedicata alla coppia formata da Dia(mante) e da Bort: entrambe diamanti dalla durezza 10, sono in realtà molto diverse caratterialmente, e come approccio alla battaglia. E tale diversità si ripercuote nel loro rapporto, squilibrandolo sì , ma allo stesso tempo rendendolo molto intenso. Perchè forse non l'ho detto ma i Lunariani sono sempre più forti, ed anche perdere un braccio o una gamba è grave (infatti, una gemma che perde definitivamente dei pezzi del suo corpo perde anche i ricordi contenuti in essi) [4].
Una delle parti che più mi ha colpito è quella in cui Euclase e Rutilo riflettono sul fatto che l'immortalità le stia rendendo, con il passare degli anni, sempre più insensibili e avventate . Sono molte le riflessioni di questo genere in quest'opera, e vi assicuro che sono tutt'altro che scontate.
E' dopo aver descritto come vivono queste misteriose creature che la Ichikawa comincia a rivelare qualcosa del mondo in cui si svolge la storia, ed il personaggio chiave di queste scoperte è proprio Fos , che nel corso di cinque volumi cambia tantissimo (sia fisicamente che caratterialmente), spesso in seguito a dolorose perdite (come quella di Antarcticite, nel bellissimo terzo volume).Ogni volume ha un suo punto di climax, ed arrivati al quinto la sete di conoscenza di Fos la porterà perfino a dubitare di Kongo-Sensei, che sembra tenere nascosti alcuni rapporti con i lunariani...
Graficamente parlando, la Ichikawa ha uno stile davvero unico: le tavole hanno una composizione molto elegante, e a dispetto dello stile minimale ci sono pagine di grande impatto, con trovate grafiche geniali (vedi ad esempio la visione frammentata che ha Fos quando viene fatta a pezzi) . Le scene di combattimento sono talvolta un po' confuse, ma il senso generale è sempre ben chiaro e pulito, quindi non lo considero un difetto. All'inizio di ogni volume c'è una specie di illustrazione di gruppo dove sono descritti tutti i personaggi...e sapete cosa mi ha ricordato? Questo:
Ebbene sì, lo stile della Ichikawa mi ricorda TANTISSIMO quello di Mamoru Nagano: le sue figure magre e filiformi, e il modo in cui disegna i volti. Come dite? Sono un po' fissato con Nagano? E' vero.
Anime: Sono sempre un po' scettico nei confronti degli anime tratti dalle mie serie manga preferite, ma in questo caso devo dire che lo studio Orange ha fatto un buon lavoro. La fedeltà al manga è assoluta: non ho notato nessun cambiamento nella storia, se non un lieve ampliamento delle scene d'azione, che - va detto- nel manga sono talvolta un po' confuse. Certo, uno dei punti forti della Ichikawa è la composizione delle tavole , sempre molto evocative ed eleganti, e nell'anime le stesse scene non sempre sono rese con lo stesso effetto del manga . Ma ripeto, sono sottigliezze, e nel complesso mi sento di promuoverlo a pieni voti.
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La Ichikawa ha davvero uno stile unico. |
Curiosità: In questa intervista ad Haruko Ichikawa (che presenta qualche spoiler) , l'autrice spiega l'immaginario buddista (e la sua correlazione con le pietre preziose) che ha ispirato il manga, e soprattutto come l'idea di un "paradiso delle gemme" sia nata leggendo gli scritti del monaco giapponese Shinran. Infatti, come potete leggere in questa pagina nel Buddismo, i Sette tesori sono un insieme di sette valori spirituali dell'individuo e, contemporaneamente, un elenco di sette gioielli che li rappresentano.
NOTE:
[1] I Lunariani hanno l'aspetto tipico delle creature celesti dell'immaginario buddista , quelle che si vedono, ad esempio, alla fine del film d'animazione Kaguya-hime no monogatari, quando Kaguya torna sulla luna.
[2] Come ho già detto, le gemme sono asessuate. Nell'anime i traduttori hanno optato per il genere maschile, io invece opterò per il femminile.
[3] La scala di Mohs viene utilizzata per la valutazione della durezza dei minerali: il talco, ad esempio, è valutato 1 mentre il diamante 10.
[4] Le gemme, in questo manga, vengono spessissimo fatte a pezzi durante i combattimenti. Ma se questi pezzi vengono recuperati e ricomposti, esse tornano come prima. Se invece dei pezzi sono persi per sempre (o vengono presi dai lunariani), la gemma perde le memorie e in casi gravi può anche rimanere dormiente.