giovedì 31 dicembre 2015

I manga che non leggeremo mai in Italia 26 - My Brother's Husband di Gengoroh Tagame




Otouto no Otto (弟の夫) di Gengoroh Tagame

Informazioni Varie: Seinen serializzato sulla rivista Gekkan Action di Futabasha. Conosciuto col il titolo internazionale di My Brother's Husband, è composto in tutto da quattro volumi. . Quest'opera ha vinto un Excellence Awards nella categoria manga dei diciannovesimi Japan Media Arts Festival , ed è stato inserito all'undicesima posizione  della classifica dei 50 migliori manga per ragazzi/uomini per il 2016 secondo la rivista Kono Manga ga Sugoi  (potete leggere l'intera classifica sul sempre consigliatissimo MangaBaseApha). 

Autore: E' Gengoroh Tagame, maestro indiscusso del fumetto erotico a tematica gay e BDSM, qui alle prese per la prima volta con un manga "per tutti" serializzato su una rivista di ampio target. 
In Italia, Renbooks ha pubblicato in questi ultimi anni i suoi Virtus e L'inverno del pescatore , mentre la defunta Black Velvet ha pubblicato nel 2009 il volume Racconti Estremi . 

Trama: La tranquilla routine quotidiana di Yaichi e di sua figlia Kana viene sconvolta dall'arrivo di Mike Flanagan, un gigantesco "orso" canadese che altri non è che il marito del fratello gemello di Yaichi, Ryoji, che da tempo viveva in Canada . Ryoji è morto qualche mese prima, e Mike ha deciso di visitare i luoghi dell'infanzia del suo amato . Dopo un iniziale imbarazzo, -e con un forte aiuto da parte di Kana, entusiasta di avere un nuovo zio!- Yaichi decide di ospitare l'uomo durante il suo soggiorno in Giappone, ed inizia così una buffa convivenza fra i tre.



Commento di Yue: L'annuncio di Otouto no Otto ha sorpreso un po' tutti , generando molta curiosità sia nei fan di vecchia data di Tagame, sia nelle persone che lo conoscevano solamente per fama. Ebbene, dopo aver letto questo primo volume posso subito dire, senza tanti giri di parole, che l'ho trovato adorabile, e che siamo davanti ad uno dei manga più interessanti del 2015.
Come sapete, non impazzisco per gli slice of life che parlano di persone adulte che si ritrovano a dover accudire dei bambini : certo, ci sono delle eccezioni come il divertentissimo Yotsuba &, ma il fiorire di manga di questo genere negli ultimi anni mi ha alla lunga un po' stancato. Ma un manga dove un padre e la sua bimba si ritrovano a dover convivere con un grosso e barbuto canadese, beh, mi mancava! Detta così, può sembrare una situazione abbastanza comica, ma in realtà lo è fino a un certo punto: non dimentichiamo che Mike ha perso la persona amata, e Yaichi un fratello, quindi in mezzo a tante scenette divertenti c'è sempre un sottofondo di tristezza . Senza contare che , volume dopo volume, fra vicini bacchettoni , insegnanti apprensivi e gli stessi scrupoli di Yaichi i nodi verranno inevitabilmente al pettine.
Il grande pregio di Otouto no Otto , che lo eleva al di sopra di tanti slice of life di questo genere, è quello di avere personaggi assolutamente realistici. Kana, ad esempio, è una bambina molto spontanea e curiosa, che accetta immediatamente il fatto di avere uno zio sposato con un altro uomo, pur non capendo esattamente che tipo di rapporto esistesse fra loro (almeno all'inizio) . Anche Yaichi è molto credibile come personaggio : è il classico uomo eterosessuale giapponese, educato ma quietamente omofobico , che in cuor suo non ha mai accettato (o meglio, considerato) l'omosessualità del fratello, cosa che a lungo andare ha creato un muro di incomunicabilità fra di loro  . E poi, finalmente, c'è Mike : raramente ho visto in un manga un personaggio gay così ben delineato e credibile (non è una cosa così frequente se tenete conto che nella maggior parte dei seinen, quando va bene, gli uomini gay sono rappresentati come dei culturisti mal rasati vestiti da Marilyn).
Il continuo evolversi dei personaggi è tangibile fin dal primo volume, e con grazia e semplicità, Tagame riesce a raccontare una buffa convivenza che genera tantissime riflessioni, tutt'altro che banali.

Sul fronte grafico ho poco da dire: Tagame utilizza uno stile solido e pulito, con una grande attenzione per le anatomie (soprattutto quelle maschili: e l'autore non ce la fa a non fare un po' di fanservice ). E poi Kana, con quei codini e la faccetta buffa e espressiva sembra proprio uscita da un kodomo manga (non vi pare che somigli a Shizuka di Doraemon?) e fa immediatamente tenerezza!

Insomma, oltre ad essere un manga importantissimo per la comunità GLTB, proprio per il suo realismo nel rappresentare un personaggio gay e sposato con un altro uomo, è proprio un manga bello e tenero, che mi sento di consigliare a tutti. Tagame è noto ed edito nel mondo principalmente con i suoi lavori più estremi ed erotici, ma un edizione inglese di quest'opera non mi meraviglierebbe, quindi sono fiducioso. Incrociamo le dita!


EDIT del 17/05/2017 : A distanza di più di un anno dalla pubblicazione di questo post torno a parlare di My Brother's Husband, ed in particolare dell'edizione inglese -che alla fine è uscita!- di Pantheon Books . Il primo volume è uscito il 2 Maggio, e contiene i primi due volumetti giapponesi. L'edizione è molto carina: piccola come formato (13x19),  ha la copertina rigida e la sovracopertina , che loa rendono più simile ad un libro che a un fumetto. La carta usata è un pochino "rigida", e all'inizio non si sfoglia benissimo, ma è un piccolo fastidio che scompare quasi subito. Non ci sono pagine a colori (ed è un peccato, anche se non so se sono presenti nei volumetti giapponesi), e sono state omesse le info sul mondo GLTB alla fine di ogni capitolo , che in effetti potevano avere senso per un pubblico giapponese "digiuno" di certe tematiche, ma non tanto per un pubblico occidentale. 
Insomma, nel complesso direi che questa edizione è più che promossa. Ve la consiglio!

Ecco qualche foto:

 

 

EDIT del 08/08/2017:
NOTIZIONA! Uscirà ad Ottobre per Planet Manga! In un'edizione in due volumi, tipo quella americana. Il primo (che conta 368 pagine) costerà 14,90 euro. Siete contenti?


venerdì 18 dicembre 2015

Lupetto Rosso di Amélie Fléchas



TitoloLupetto Rosso (in originale Le petit Loup Rouge)

Autore: Questo libro è sceneggiato, disegnato e colorato da Amélie Fléchais, una giovane e talentuosa artista francese che ha all'attivo -oltre a questo libro illustrato per bambini- il volume a fumetti L'homme Montagne (insieme allo sceneggiatore Séverine Gauthier) e il volume a fumetti Chemin Perdu, uscito nella collana diretta da Barbara Canepa "Métamorphose". La Fléchais ha lavorato anche nel mondo dell'animazione, in particolare come  background painter e visual development artist del bellissimo film Song of the Sea, diretto da Tomm Moore. Attualmente è al lavoro su Bergère Guerrière , progetto nato in collaborazione con Jonathan Garnier che uscirà per la casa editrice Glenat nel 2017. 
Questo è il suo BLOG e questo il suo TUMBLR.



Trama fornita dalla casa editrice:  «C’era una volta una famiglia di lupi che viveva in una foresta profonda e  misteriosa»    

Perché stavolta Cappuccetto Rosso è un Lupetto Rosso. La nonna una lupa anziana senza denti che non può più andare a caccia, e mamma Lupa una figlia premurosa che dà al cucciolo un coniglio da portare alla nonnina. Prima della partenza, però, il piccolo è stato messo in guardia: nella foresta, infatti, si nascondono degli umani pericolosissimi da cui dovrà tenersi alla larga, il cacciatore e sua figlia…  Amélie Fléchais inaugura «Mirari», la collana degli Illustrati Tunué con un libro dai colori cangianti, in cui la cura per il dettaglio è tale da rendere delizioso anche il fiore più piccolo e nascosto. Un’opera che, capovolgendo e rileggendo la fiaba di Perrault, racconta come la tristezza e la felicità non siano una questione di specie, ma siano cosa del lupo come dell’essere umano. 



Commento di Yue: Questo libro illustrato è una delizia, sia per gli occhi che per il cuore. Che lo sia per gli occhi è lampante, perché i disegni di Amélie Fléchais sono straordinari! E credetemi, ho fatto di tutto per metterne il meno possibile in questo post : sono talmente belli e ricchi di dettagli e colorati splendidamente che mi sembra quasi un sacrilegio svelarli troppo "al di fuori" del libro. Poi, se avete amato i film di animazione della Cartoon Saloon (The secret of Kells e Song of the Sea) allora amerete questo libro ancora di più: il design, gli scenari e i colori sono molto affini! E non solo, il design di alcuni personaggi (la figlia del cacciatore in special modo) mi ha ricordato leggermente  i Kerascoët di Dolci Tenebre, altri autori che amo alla follia. 
Per quanto riguarda la storia, beh, come è già stato detto qui sopra, è un'originale rivisitazione del Cappuccetto Rosso di Perrault, e pur essendo classificato come 'libro illustrato per bambini' risulta incredibilmente appetibile anche ad un pubblico adulto. Di nuovo, non voglio svelare troppo della piccola avventura di Lupetto Rosso, ma i momenti divertenti si alternano ad altri più spaventosi e si arriva alla fine con numerosi spunti di riflessione. Insomma, ve lo consiglio caldamente!

Questa nuova collana di libri illustrati della Tunué , chiamata «Mirari» promette molto bene, e non vedo l'ora di scoprire quali saranno i prossimi volumi pubblicati (io spero sempre nella Carmilla di Isabella Mazzanti, ancora vergognosamente inedito in Italia). Staremo a vedere!




giovedì 10 dicembre 2015

I preferiti di Yue 17 : Novembre 2015

Ed eccoci arrivati -stavolta un po' in ritardo- al diciassettesimo appuntamento con i best of del mese! Come sempre, questa rubrica è condivisa con l'amica di malefatte MariaSte, sul suo blog iononsonoquellaragazza . 

La serie Tv: London Spy. Che di sicuro è ben lontana dall'essere una serie tv (o meglio, miniserie)  perfetta, soprattutto sul finale dove deraglia un po'. Ma Ben Whishaw è come al solito in stato di grazia, la regia è auto-compiaciuta al punto giusto e la colonna sonora è davvero ottima (del tipo che ti rimane in testa per giorni e giorni) . Viste le ottime premesse poteva essere sviluppata meglio (soprattutto se pensiamo che è stata ideata e sceneggiata da uno scrittore ormai affermato come Tom Rob Smith ), ma poteva anche essere molto peggio. Certo, quella scena finale alla Thelma e Louise è veramente, ma veramente scioccherella.




Il libro: David Copperfield di Charles Dickens. Ma come? Dickens è il tuo scrittore preferito e non avevi ancora letto David Copperfield? Ebbene no, non lo avevo ancora letto. Essendo il libro preferito dallo stesso Dickens mi ha sempre intimorito e l'ho lasciato praticamente per ultimo. Ovviamente mi è piaciuto da impazzire , e lo metto tranquillamente sul podio insieme a Grandi Speranze e a Dombey e Figlio. Prima o poi scriverò un post dedicato ai romanzi di Dickens che preferisco  (anche se interesserà a pochi).




Il film: Spectre. Anche in questo caso stiamo parlando di un film tutt'altro che perfetto, con una sceneggiatura piena di ingenuità ed uno storico supervillain che convince poco. Ma nel complesso, è forse il primo vero film "bondiano" fra quelli -piuttosto anomali- interpretati da Craig, e inoltre la bond girl interpretata da Léa Seydoux mi è piaciuta un sacco. 

Questo mese, al cinema, ho visto anche The Visit di M.N.Shyamalan : siamo ancora ben lontani dal livello dei suoi primi film, ma almeno è tornato nella zona "film guardabili", che è un buon inizio.




La canzone: Hello - Adele




Scelta banalissima dettata più che altro dal fatto che il video è diretto da Xavier Dolan. Lo dico? Il nuovo album della Adele nostra non mi ha fatto impazzire. 

L'oggetto: Il dvd di Pioggia di Ricordi (Omoide poro poro), ovvero il mio film preferito dello Studio Ghibli finalmente in italiano . Secondo me, anche questo si meritava un passaggio al cinema, anche se mi rendo conto che si discosta parecchio (per tematiche e target) dagli altri film dello studio. Voi lo prenderete? 



Il cibo: Frittelle dolci di farina di castagne. Buonissime, soprattutto con la ricotta!




E anche per questa volta è tutto! :3



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