domenica 16 aprile 2017

Our Little Sister - Diario di Kamakura vol. 1





Titolo: Our Little Sister - Diario di Kamakura (In originale : Umimachi Diary - 海街diary )

Autrice: E' Akimi Yoshida, conosciuta in Italia per il manga Banana Fish, pubblicato da Panini a partire da Novembre 2002 (quasi quindici anni fa, GASP!) . Fra le sue opere più famose ci sono La Dea della fortuna (Kissho Tennyo) , affascinante thriller soprannaturale che potete leggere integralmente sullo SmoProject, il family-drama fantascientifico Yasha  (ed il suo sequel  Eve no Nemuri) e la commedia romantica  agrodolce Lovers' Kiss, che curiosamente è anch'essa ambientata a Kamakura [1].

Quasi tutte le opere della Yoshida sono state trasposte in film/serie tv live-action: ultima in ordine di tempo e proprio la trasposizione di Umimachi Diary, per mano del bravissimo regista Hirokazu Koreeda (film distribuito anche in Italia, con il titolo internazionale Our Little Sister). 
Non l'ho ancora visto (fino all'ultimo ho rimandato nella speranza che il manga venisse pubblicato in italiano) ma se volete leggere una recensione a modo, vi consiglio quella di Gerundiopresente

Informazioni varie: In Giappone è serializzato in modo abbastanza discontinuo sulla rivista josei Flowers di Shogakukan, ed al momento conta otto volumi. In Italia è edito da Starcomics, in un'edizione da 4,90 euro con sovracoperta e pagine a colori.  Una menzione speciale anche all'ottima traduzione di Asuka Ozumi, una delle mie traduttrici preferite! 


Trama: "Ho appena saputo che mio padre è morto... Eppure non mi sento affatto triste, accidenti. I miei genitori divorziarono quando avevo sette anni...a causa dei debiti e delle scappatelle di mio padre, diceva la nonna. Dopo due anni, mia madre se ne andò di casa, dicendo che si sarebbe risposata. Da allora, io, mia sorella maggiore e mia sorella minore abbiamo vissuto con la nonna e non abbiamo mai più rivisto i nostri genitori. La nonna è morta da un pezzo, e nella sua vecchia casa siamo rimaste noi tre sorelle"

Le tre sorelle sono l'infermiera Sachi (la maggiore e più assennata), l'impiegata in banca Yoshino (bella quanto sfortunata con gli uomini) e la commessa buontempona Chiaki. 
Alla notizia della morte del padre (che recentemente si era risposato e viveva in una località termale), nessuna delle tre sembra particolarmente addolorata. Ma al funerale, con loro grande sorpresa, scoprono di avere una sorellastra tredicenne di nome Suzu, rimasta orfana (Suzu è nata dalla prima compagna del padre, morta di malattia). Adesso Suzu vive con la matrigna, ma l'incontro con le sorelle Koda le cambierà la vita! 

Commento di Yue: Io sono un Bananista Anonimo, ovvero una di quelle persone BananaFish-lese che anni fa fondarono un gruppo di sostegno sullo smo-forum (se avete letto il manga capirete perfettamente il perché della parola "sostegno") . Dal 2003 in poi (anno bellissimo sul fronte manga) ho sempre amato e seguito Akimi Yoshida: mi piace il suo stile asciutto e senza fronzoli, che  spesso trascende il genere shoujo/josei più classico con storie drammatiche e dal taglio squisitamente cinematografico (un esempio fra tutti, Yasha). Ma con Our Little Sister mi ha sorpreso: l'autrice, infatti, ritorna "alle origini", con una storia slice of life che ricorda alcune sue opere precedenti, come Lovers' Kiss e Kawa Yori mo Nagaku Yuruyaka ni [2].



Our Little Sister è prima di tutto un manga corale: le sorelle Koda sono al centro della narrazione (e talvolta voci narranti) , ma spesso e volentieri l'autrice racconta le vite di altri personaggi di Kamakura (vera e propria città/palcoscenico) , che per un motivo o per un altro hanno a che fare con le sorelle. Già nel primo volume, ad esempio,  facciamo la conoscenza dei compagni di classe e della squadra di calcio della piccola Kana (Masashi, Futa e Yuya) , e nei prossimi volumi scopriremo di più anche su altri personaggi appena intravisti , come il bel dottore/interesse amoroso di Sachi, il misterioso Tomoaki e la madre fuggitiva delle sorelle. Una storia quindi, tutta giocata su delicati legami familiari  e profondi rapporti di amicizia, che più volte mi ha ricordato opere da me amatissime come Maison Ikkoku e Honey & Clover. Come ho già detto, la Yoshida non è proprio tipo da perdersi in sentimentalismi inutili o patetici, ma nonostante ciò, Our Little Sister si rivela un'opera ricca di passaggi straordinariamente intensi, con splendide riflessioni sulla vita, la morte e la malattia, e una sottile ironia che pervade anche le situazioni più drammatiche.

In definitiva, consiglio questa specie di moderno Piccole Donne a tutte le persone che amano le storie che parlano di quotidianità , con personaggi ben sviluppati e dialoghi brillanti . Non ve ne pentirete!


Segnalo anche una graziosa pagina Facebook dedicata a quest'opera: Our Little Sister - Diario di Kamakura

NOTE:

[1] Lovers'Kiss è un'opera in due volumi ambientata a Kamakura, che ritrae un gruppo di studenti e i loro amori non corrisposti (sia etero che gay). Fra i protagonisti c'è proprio il bel Tomoaki, che in Umimachi ha una relazione con la sorella di mezzo, Yoshino. Purtroppo non si trova in scan, ma potete leggere questa recensione di Erica su Okazu.

[2] Kawa Yori mo Nagaku Yuruyaka ni  è una divertentissima comedy ad ambientazione scolastica, e può essere letta in scan grazie al gruppo HotCakes .



sabato 1 aprile 2017

Intermission 36 - What Ever Happened to Yue?

La nostra inviata Helda Fopper [*] ha intervistato in esclusiva il celebre blogger Yue Lung, che da più di un mese -con grande preoccupazione dei suoi fan -non aggiorna il suo blog. 

H.F: Yue, il tuo ultimo post è datato 12 Febbraio. Cosa è successo? Perché questo allarmante silenzio che dura da più di un mese?

Yue: Una vecchia strega come te penserà che lo faccio apposta per farmi desiderare, ma in realtà questo mio "silenzio"ha una motivazione molto semplice: la mancanza di tempo. 
Queste ultime settimane sono state molto stancanti e impegnative, e a dirla tutta non ho letto ne visto cose particolarmente sconvolgenti, tanto da farmi gridare "devo parlarne sul blog!". Prima c'erano le rubriche mensili (i Preferiti prima e i Best & Worst poi) , ma ogni volta -soprattutto nei mesi più "magri"- era molto faticoso scriverle, quindi ho deciso di comune accordo con Masha di eliminarle. Di conseguenza, questa maggiore libertà e mancanza di scadenze ha un po' tolto vitalità al blog. Pazienza, l'importante è che non sia morto, e vi assicuro che Say Adieu to Yue non lo è!



H.F: Grazie per la"vecchia strega". Ma non possiamo frustrare la sete di conoscenza dei tuoi fan! Che fumetti stai leggendo in questo periodo? 

Yue: Sul fronte manga non molto a dire il vero. Qualche settimana fa ho preso il secondo volume di storie brevi di Yoshihiro Tatsumi, Le lacrime della bestia, ma pur riconoscendone il valore non mi ha colpito particolarmente. Temo di non essere molto in sintonia con Tatsumi, o almeno non quanto speravo. Il genere Gekiga continua ad affascinarmi moltissimo, ma al momento sono curioso di leggere altri autori come Yoshiharu Tsuge, che a breve uscirà per Canicola con L'uomo senza talento
Qualche giorno fa ho preso il primo volume di Unlucky Young Man di Fujiwara/Otsuka : un ottimo thriller politicometropolitano ambientato alla fine degli anni 60 e con personaggi ispirati a varie personalità del cinema e della letteratura giapponese. Bello, peccato per le controversie sull'edizione italiana (pagina mancante e ambiguità sulla traduzione). E non dimentichiamoci di Buffalo 5 Girls, di Moyoko Anno! Per quanto riguarda i fumetti di altre nazionalità, devo ammettere che il mio guilty pleasure del momento è Tintin di Hergé: sto prendendo la collana in uscita in edicola e ormai mi sono affezionato al piccolo reporter, senza contare che da quando è arrivato il capitano Haddock la serie ha fatto un salto di qualità! Questo pomeriggio ho letto Francis, la nuova opera di Loputyn: è una specie di coming of age che ha per protagonista una streghetta, che dopo aver evocato uno spirito della foresta  parecchio birbantello (il Francis del titolo) comincerà ad abbracciare lati di se che fino a quel momento aveva ignorato . Carino, soprattutto graficamente!
Al momento non mi viene in mente altro.



H.F: In passato, su questo blog, hai parlato di serie tv e film: Hai segnalazioni da fare?
Al momento seguo due serie tv -e credetemi, visto il periodo di magra degli ultimi mesi non è poco per me - ovvero Feud e Big Little Lies. Il primo è il mio preferito, perché ha per protagoniste Bette Davis e Joan Crawford , ritratte durante il periodo delle riprese e della promozione di "Che fine ha fatto Baby Jane?" . Il mio amore per la Davis è cosa nota, e Susan Sarandon la interpreta in modo magistrale: La voce, la gestualità e le espressioni del volto la rendono davvero identica a Bette! Jessica Lange (nei panni della Crawford) ha una presenza scenica notevole, ma la somiglianza è molto inferiore, anche se è pur compensata dalla sua bravura. E poi la vecchia Hollywood, e Robert Aldrich! Io ho un vero e proprio feticismo per questo regista, ve l'ho mai detto?
Big Little Lies è invece ambientato ai giorni nostri, e direi che rientra a pieno nel genere "bianche ricche sfondate con qualche segretuccio ", anche se in questo caso sono più i personaggi maschili a nascondere gravi turbe mentali. La serie si apre con un omicidio durante una festa, ma la vittima non viene svelata e la trama si sviluppa a partire da un lungo flashback, che inizia con l'arrivo di una scalcinata  mamma single nella sciccosissima cittadina di Monterey. Regia di un certo livello (Jean Marc Vallée, quello di C.R.A.Z.Y e Dallas Buyers Club) , attrici di un certo livello (Nicole Kidman, Reese Witherspoon e una Laura Dern che ruba lo show con la sua nevrotica Renata) e case bellissime e ultracostose. Sono rimasto un po' indietro con gli episodi, ma per ora mi piace!
Cara Helda, di film invece ne ho visti pochi! Segnalo solamente il bellissimo About Elly , dolente thriller del regista iraniano Asghar Farhadi.



H.F: Molto bene. Un'ultima domanda per concludere degnamente questa elettrizzante intervista :Sul tuo profilo instagram non fai che fotografare libri. Oltre a fotografarli li leggi? 

Yue: Nell'ultimo mese ne ho letti pochi.O meglio, mi sono dedicato completamente a opere decisamente lunghette e impegnative , come Middlemarch di George Eliot e a riletture, come Ritorno a Brideshead di Evelyn Waugh. Ma ogni volta che entro in una libreria mi ritrovo sempre a comprare qualcosa, quindi la mia riserva aumenta sempre di più! E tenete conto che vivo in una casa piccolina, quindi potete immaginare le pile di libri nei luoghi più assurdi. Diciamo che fra fumetti e libri sono ad un passo dal finire su Real Time nel programma Sepolti in casa.
Visto che abbiamo toccato l'argomento Instagram, voglio fare un annuncio: a partire da oggi, sul mio profilo , smetterò di postare foto di libri, sostituendole con mie foto sexy. E' tutto! Il tuo tempo è scaduto Helda, quindi fuori dalle scatole!



[fine intervista]

[*] Helda Fopper è l'inviata di punta della nota rivista "Uncinetto ed Evocazioni Sataniche" edita da Zoccolo Edizioni. A lato una sua foto.

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