mercoledì 28 gennaio 2015

Ho visto cose...11-20 Gennaio

Ed eccoci arrivati alla seconda decina del mese! Come al solito basta cliccare sul titolo del film per andare sulla corrispondete pagina di IMDB .

11 Gennaio L'occhio che uccide
12 Gennaio Barbarossa
13 Gennaio La mano
14 Gennaio Albert Nobbs
15 Gennaio Mary and Max
16 Gennaio La regina delle nevi
17 Gennaio American Sniper
18 Gennaio Excalibur
19 Gennaio C.R.A.Z.Y
20 Gennaio La mummia

Visti al cinema: In questi dieci giorni sono andato al cinema solamente una volta, a vedere American Sniper. Io avrei visto volentieri altri film, ma purtroppo non toccava a me scegliere! Nel complesso non mi è nemmeno dispiaciuto, ma è il classico film "santino" sull'eroe di guerra ammeregano, diretto dal regista più patriottico disponibile sul mercato, ovvero il sempiterno Clint Eastwood. Che a dirla tutta non imbrocca un film dai tempi di Gran Torino.

Animotion Picture: Mary e Max è un delizioso film australiano in claymation (o clay animation) che parla dello strano rapporto epistolare fra un'infelice ragazzina australiana di otto anni (Mary) e un solitario quarantenne obeso affetto dalla sindrome di Asperger (Max). Fra i due nascerà una bella  e bizzarra amicizia, che si rafforzerà  -fra alti e bassi- negli anni.  Ma la vita è beffarda e crudele e non smette mai di ricordarcelo. Tecnicamente siamo ben lontani dai film della Aardman Animation o dagli animati di Tim Burton ma questa tragicommedia affronta con squisito humour nero tematiche mai affrontate prima in animazione, e si arriva alla fine ridendo ma con gli occhi lucidi. Consigliatissimo.
La regina delle nevi non è altro che la fiaba di H. C. Andersen animata dal grande maestro russo Lev Atamanov. La storia la conoscerete tutti (mi auguro) ma alcune trovate registiche e visive sono veramente d'effetto e le animazioni non hanno davvero niente da invidiare ai film animati più recenti. Da riscoprire, come tutta l'animazione russa.

Why does it feel so good but hurt so bad: Ovvero film belli ma PESI, che mi hanno fatto stare male per giorni dopo la visione. Il primo è Albert Nobbs , storia ambientata in Irlanda agli inizi del 900 che parla di una donna che per sfuggire ad un' infanzia di violenza, povertà e abusi si crea una fittizia  identità maschile di cameriere che lentamente finisce per diventare la sua vera vita , fra il sogno di aprire una tabaccheria e il desiderio di trovare qualcuno con cui combattere la solitudine. Il film non è eccelso (in alcuni punti pecca di vaghezza e faciloneria) , ma Glenn Close e Janet McTeer sono strepitose. Il finale però [SPOILER] è talmente triste che mi ha ammorbato per giorni. Ed è strano, perché di solito reggo benissimo i finali tristi! Mah [Fine SPOILER]
Il secondo è C.R.A.Z.Y : ambientato in Quebec fra gli anni 60 e 70, ha per protagonista Zac, un ragazzo sensibile e appassionato di musica che vive insieme a quattro fratelli e a genitori religiosi (in particolare la madre, che pensa che il figlio abbia poteri curativi) e conservatori (il padre).  E' un film molto bello e intenso (che fra l'altro viene citato spessissimo per la splendida colonna sonora , un nome per tutti David Bowie) ma mi ha fatto veramente sudare freddo : il protagonista vive malissimo la sua omosessualità, e se all'inizio i toni sono leggeri e scanzonati, nella seconda parte l'angst regna sovrano. Per fortuna il finale è bellissimo e soprattutto liberatorio, ma quei quaranta minuti in apnea me li sono fatti.

Old but solid gold: La Mummia con Boris Karloff  è un film del 1932 , ma funziona sempre benissimo: Il ben conservato Imhotep è ossessionato dall'idea di riportare in vita l'amata Anck-Su-Namun, che nel frattempo si è reincarnata nella anglo-egiziana Helen Grosvenor. Ma quest'ultima è intrigata da un archeologo un po' più fascinoso e... fresco. Riuscirà il povero Imhotep (ebbene sì, io l'ho sempre trovato un personaggio un po' tragico) a riavere indietro l'amata? Dicevo, è un filmettino assolutamente delizioso , da vedere soprattutto quando avete poco tempo (dura poco più di un' ora).
Barbarossa segna l'ultima collaborazione fra Akira Kurosawa e Toshiro Mifune: è un solido filmone  (dura più di tre ore) ambientato in un fatiscente ospedale, con un giovane e ambizioso dottore che cerca di ribellarsi ai metodi spicci e non sempre limpidissimi di un dottore più anziano e "navigato" (il Barbarossa del titolo, interpretato dal mio amato Toshiro). E' un film di Kurosawa, ergo è bellissimo. La scena con la "donna mantide" è da antologia. Quella del pozzo invece, è da fazzolettini. Da vedere assolutamente.

Spade e altri oggetti taglienti: L'occhio che uccide è il film (negli anni diventato cult ma all'uscita stroncatissimo dalla critica) che ha rovinato la carriera di Michael Powell. Parla di un giovane cineoperatore, segnato dagli abusi che in passato ha subito dal padre (un sadico dottore, studioso degli effetti della paura sulla psiche). Affetto da una curiosa forma di vouyerismo che lo spinge a spiare gli altri e a filmare il tutto con la telecamera, lentamente finirà per diventare un serial killer di giovani donne. Una vicina si innamorerà di lui, ma...
Thriller psicologico raffinatissimo e audace (se teniamo conto che è del 1960), è anche uno degli esempi più riusciti e caustici di metacinema. Da recuperare assolutamente.
Excalibur è semplicemente il film più bello mai realizzato sul mito di Artù: regia, costumi, ambientazione, attori, colonna sonora, lucette verdi, Anaal nathrakh, urth vas bethud, dokhjel djenve...Tutto è esageratamente perfetto. Agli occhi di un bambino (avevo dodici anni la prima volta che l'ho visto) è un film pieno di meraviglie. Agli occhi di un adulto è un film sempre bellissimo. Quanto lo amo questo film!  Se non l'avete mai visto, vi tolgo il saluto.
La mano è il segmento girato da Wong Kar-wai del film in tre episodi Eros. E' la storia di un sarto che si innamora perdutamente (non corrisposto) di una prostituta, in una Hong Kong crepuscolare e malinconica. Gong li e Chang Chen sono di una bellezza abbacinante, e la regia di Wong Kar-wai è sempre sublime. Bellissimo e struggente, è l'unico segmento degno di essere visto fra i tre presenti.

Arrivederci alla prossima decina filmica!

giovedì 22 gennaio 2015

Bellezza di Kerascoët e Hubert



Titolo: Bellezza (Beauté) 

Autori: Ai disegni abbiamo il duo Kerascoët (formato da Marie Pommepuy e Sébastien Cosset) mentre ai testi ed ai colori c'è Hubert ( Hubert Boulard ). I primi sono conosciuti in Italia per il volume Dolci Tenebre,  anch'esso edito da Bao Publishing. Il secondo è uno sceneggiatore e colorista francese. Kerascoët e Hubert hanno collaborato anche per la serie Miss Pas Touche, uscita in italia nel 2008 con il titolo La vergine del Bordello (per Planeta DeAgostini) [1].

Informazioni varie: Quest'opera è stata pubblicata inizialmente sulla rivista a fumetti franco-belga Spirou, e poi è stata raccolta in tre cartonati a colori. La casa editrice Bao ha deciso di stampare in co-edizione con l'editore originale il volume dell'integrale (che in Francia è uscito come edizione speciale e limitata), con tanto di copertina fluo verniciata su carta naturale con riserva UV spessorata, carta avoriata,  stampa in bicromia (nero e oro) e dorso istoriato. Il prezzo di copertina è 21 euro. 



Trama : La protagonista di questa storia è una ragazza brutta e goffa che passa le sue giornate a squamare il pesce e a sgobbare per la tirannica madrina che l'ha salvata, insieme alla madre, dalla strada. La puzza di pesce, nonostante l'acqua e il sapone, non l'abbandona mai, e così da tutti è stata ribattezzata Baccalà. Perennemente vessata dagli abitanti del villaggio , in seguito all'ennesima umiliazione si abbandona allo sconforto in riva a un laghetto. Qui vede un piccolo rospo, e sentendosi affine a quel brutto esserino, lo prende in mano e una sua lacrima lo bagna sul dorso gibboso. Con grande stupore di Baccalà, il rospo si rivela essere la fata Mab, che per anni ha vissuto in quelle sembianze perché vittima di un sortilegio. Per ringraziare la sua liberatrice Mab accetta di esaudire un desiderio della ragazza, e quest'ultima risponde perentoria "Desidero la bellezza"! Ma Mab non può cambiare la realtà, però può alterare la percezione: da quel momento, tutte le persone che poseranno gli occhi su Baccalà la vedranno bellissima! Baccalà pensa di aver ricevuto un dono prezioso , ma sarà poi così? QUI potete leggere una piccola preview del volume.


Commento: Questo volume l'ho amato prima ancora di averlo letto. Un po' perché ai Kerascoët voglio un gran bene (se non si fosse ancora capito) e un po' perché le poche immagini che avevo visto in giro mi avevano incantato : questa splendida protagonista dai capelli neri e dagli occhi ipnotici era irresistibile! Poi, con mia grande gioia,  è arrivato l'annuncio della Bao e pochi giorni fa mi è arrivato il volume (che in libreria uscirà a fine Gennaio, ma se avete fretta lo potete acquistare sul loro shop, così vi arriva subito!). Bene, dopo averlo letto posso tranquillamente tirare un sospiro di sollievo perché sì, oltre ad essere un volume bello esteticamente (sia per edizione che per disegni) è bello anche e soprattutto per la storia. L'odissea di Baccalà, che ben presto diventerà Bellezza riesce ad appassionare fin dalla prima pagina, e solo dopo aver letto l'ultima si riesce a dormire sonni tranquilli. Anche in quest'opera (come già in Dolci Tenebre) si respirano vaghe atmosfere da fiaba: abbiamo principi, castelli e fate... ma la crudeltà è sempre presente e reale ed i buoni sentimenti sono i primi a soccombere difronte alla cupidigia , la gelosia e la lussuria che la sola presenza di Bellezza scatena nelle persone che incontra. La stessa protagonista, all'inizio così passiva e disperata cadrà presto vittima della superbia, e le conseguenze saranno più o meno disastrose (ma non voglio spoilerare troppo, sarebbe criminale). Insomma, la bellezza , cari miei, è un dono velenoso, non prezioso!
Qualche giorno fa leggevo un' intervista dei disegnatori su Beauté, e una delle loro risposte mi ha colpito molto: per loro stessa ammissione, Bellezza è una storia pensata per un pubblico adulto, ma essendo pubblicata sulla rivista Spirou (che ha un target molto ampio) hanno cercato di "addolcire la forma" senza però "modificare la sostanza" . E questo è palese nella quasi totale assenza di scene violente o esplicite: laddove ad esempio viene chiaramente suggerita una scena di stupro non viene mostrato niente di disturbante, se non una mano con un taglio che sanguina (in modo da non turbare un pubblico giovane ma da far capire ad un pubblico adulto). Un' altra cosa che mi ha molto colpito è la caratterizzazione grafica della protagonista: Baccalà non diventa bella, ma viene percepita tale. E questa cosa viene resa anche graficamente: fin dalle prime pagine vediamo Baccalà per come è, ovvero con gli occhioni a pesce lesso, le orecchie a sventola e senza mento. Anche dopo aver ricevuto il dono di Mab ed essere diventata Bellezza , noi continuiamo a vederla brutta , ma ecco che fra una vignetta e l'altra -come per un istante- ci viene mostrata bella, quasi a dire "Ecco, tu riesci a vedere oltre all'incantesimo ma gli altri la vedono così!". Questo continuo cambio di prospettive l'ho trovato assolutamente geniale. 

Come ho già detto sopra, questa edizione è in bianco,  nero e oro, e non a colori come la prima uscita in Francia. Alcune persone preferiranno la prima versione, altri questa. Io a dire il vero, preferisco questa. I disegni dei Kerascoët sono creati in bianco e nero, e questo tocco d'oro aggiunto in questa versione li rende ancora più preziosi. Anche le vignette più piccoline sembrano delle vere e proprie miniature.

Tirando le conclusioni, consiglio questo volume a tutti: è appassionante, disegnato benissimo e nella storia io ci ho visto anche una riflessione sulla condizione femminile (e non a caso i personaggi più "forti" sono donne, vedi la splendida Claudine, che compensa la sua bruttezza con il suo carisma e il suo coraggio). Anche le persone che non anno amato Dolci Tenebre dovrebbero provarlo: in Bellezza infatti c'è una storia molto solida e lineare, che non lascia niente di inspiegato o in sospeso. 
Leggetelo e poi fatemi sapere! 


Note:
[1] In Italia è arrivato solamente il primo arco narrativo (che comunque ha un inizio e una fine). Per l'edizione integrale è necessario rivolgersi al mercato francese oppure alla recente riedizione in inglese  della  Nbm Pub Co

giovedì 15 gennaio 2015

Ho visto cose... 1-10 Gennaio

Uno dei buoni propositi che mi sono imposto per il nuovo anno appena iniziato è quello di riuscire a vedere almeno un film al giorno. Nel 2014, a causa di svariati motivi che non sto a dirvi,  ho molto trascurato la mia passione per il cinema, e la cosa mi è pesata moltissimo. Quindi niente, in questo 2015 voglio assolutamente rifarmi. Non so se a fine anno riuscirò a raggiungere la quota di 365 film  visti (ne dubito) , ma ci voglio provare, ed ho deciso di commentarli brevemente  qui sul blog. 

Questa è la lista dei primi dieci film visti. Per immagini e info basta cliccare sui titoli e vi ritroverete sulle rispettive pagine di IMDB:

1 Gennaio: The Imitation Game
2 Gennaio: Moon
6 Gennaio: Pride
9 Gennaio: L'uomo invisibile

Visti al cinema: Gli unici due film che ho visto al cinema sono stati The Imitation Game e Pride, due film inglesi usciti nel 2014. 
The Imitation Game è un biopic quasi dovuto, su uno dei personaggi chiave del ventesimo secolo , ovvero Alan Turing ("il padre della scienza informatica e dell'intelligenza artificiale" cit.). Non l'ho trovato brutto, ma nel complesso non si eleva mai al di sopra di una certa mediocrità di sceneggiatura e regia, e glissa su troppe cose a mio parere fondamentali per comprendere a pieno una figura così complessa come Turing . Cumberbatch  però è bravissimo e il film regge interamente sulle sue spalle. 
Pride invece (anche questo basato su di una storia vera) è ambientato nel 1984, e parla di un circolo di amici  gay e lesbiche che decidono di fondare un gruppo di raccolta fondi a sostegno dei minatori in sciopero contro la Tatcher. Sarà difficile per i rudi minatori accettare l'aiuto da parte di questo gruppo così "insolito" ma alla fine riusciranno a guardare oltre i loro pregiudizi. Questo film -da molti snobbato e distribuito in pochissime sale-  si è rivelato un piccolo gioiellino: emozionante ,con personaggi ottimamente approfonditi e ben interpretato (dal meglio degli attori britannici del momento, fra i quali un sorprendete Dominic West e Andrew Scott). Davvero una piacevolissima sorpresa, ve lo consiglio!

La fantascienza come piace a me: Ovvero Moon. Un uomo vive da tre anni su una base lunare per l'estrazione di quella che è diventata la fonte primaria di energia della terra : L'elio-3. Mancano pochi mesi al suo ritorno sulla terra , ma un incidente sul sito di estrazione rivelerà una sconvolgente realtà. Nonostante il budget limitato e un cast ridottissimo (guidato da un eccezionale Sam Rockwell)  Moon è un piccolo capolavoro, da vedere assolutamente se amate la fantascienza meno becera e più concettuale. Un altro film del 1956 ormai diventato un classico della fantascienza è L'invasione degli ultracorpi , dove una tranquilla cittadina americana viene invasa da una razza aliena in grado di assumere la forma degli abitanti : delle perfette repliche, ma incapaci di provare sentimenti. Concettualmente è molto interessante, come sviluppo della trama ed esecuzione è un filino invecchiato (anche se alcune immagini ti restano impresse nella mente, come la scena nella serra). Cosa che non si può dire de L'uomo invisibile di James Whale : pur essendo un film del 1933 ha conservato infatti inalterato il suo fascino, con il cinismo e lo humour tipici dei film di questo grande regista. James Whale è un regista da riscoprire, date retta a me!

Avventure Grottesche: Le avventure acquatiche di Steve Zissou è il classico "fumettone"  grottesco e autocompiaciuto à la  Wes Anderson, che ha per protagonista il tirannico oceanografo e documentarista Steve Zissou (interpretato da Bill Murray), che ad età avanzata scopre di avere un figlio e decide di farlo entrare nella sua "ciurma" . Divertente e irritante al tempo spesso, e decisamente troppo lungo. Ma a questo regista perdono tutto, anche le opere meno riuscite. 
Jacob Ladder (o se preferite l'imbarazzante titolo italiano Allucinazione perversa) parla di un reduce del Vietnam che comincia ad avere delle strane visioni/allucinazioni inerenti creature demoniache. Che siano dovute ad un misterioso "esperimento"avvenuto in Vietnam? 
Questo thriller psicologico (con venature horror) di Adrian Lyne (regista di Attrazione Fatale, Flashdance, 9 settimane e 1/2 e Proposta Indecente) non è certo un capolavoro, ma a mio parere è il suo film più riuscito e visivamente è notevole (e disturbante). Anche il finale , per i tempi, è piuttosto sorprendente, quindi a ben vedere si è guadagnato lo status di film cult. Murnau è Murnau, ma il Nosferatu di Herzog è un sogno/incubo bellissimo e la Adjani è una visione di pura bellezza.

Buoni sentimenti: 84 Charing Cross Road è un film delizioso, con un' immensa Anne Bancroft (grandissima attrice, da me molto amata). E' la storia di Helene, una ruvida sceneggiatrice americana appassionata di letteratura inglese (in particolare di biografie e diari) che, alla disperata ricerca di alcuni libri,  si mette in contatto con una libreria antiquaria londinese sita appunto al numero 84 di Charing Cross Road.  Fra lei è il direttore della libreria Frank Doel (interpretato da uno stranamente rassicurante Anthony Hopkins ) nascerà una splendida amicizia "epistolare",che si svilupperà nel corso degli anni... Non vi dico come va a finire, perché dovete vederlo TUTTI,  soprattutto se amate i libri e scrivere lettere (come il sottoscritto!).
Il Fantasma e la signora MuirUna giovane vedova con prole e cameriera al seguito va a vivere in una casa incredibilmente a buon prezzo, perché infestata dal fantasma di un rude Capitano di mare .  Il fantasma si palesa, ma la vedovella è caparbia e si rifiuta di andarsene. Come andrà a finire? La trama sembra assurda, ma tranquilli! E' un film di Mankiewicz soavemente romantico e commovente, con una serafica Gene Tierney. Se il vostro cuore di pietra non si scioglie davanti ad un film del genere, allora non c'è proprio speranza.

Bene, alla prossima decina filmica!

mercoledì 7 gennaio 2015

Premio "My cup of Tea" 2014



Ed eccoci arrivati alla seconda edizione del premio "My Cup of Tea". Questo premio è nato un anno fa, con lo scopo di celebrare non l'opera più bella del 2014 (troppo facile) ma piuttosto, quella che più vi ha sorpreso, contro ogni aspettativa

Invito caldamente tutti i miei amici blogger a partecipare, assegnando i loro personali My Cup of Tea.  Basta riportare a inizio post il bannerino con la tazzina, e citare l'opera  vincitrice con un breve  (o lungo!) commento sul perché è stata scelta. Quest'anno non ci sono limitazioni : il premio può essere assegnato ad un fumetto, ad un libro, ad un film (o telefilm), sia editi/distribuiti che inediti in lingua italiana. Insomma, potete tranquillamente sbizzarrirvi! 

Se decidete di partecipare, fatemelo sapere nei commenti: sono molto curioso di vedere i vostri cup of tea!

Venendo al sottoscritto, sono convinto che la scelta di quest'anno sorprenderà pochi, di certo non le persone che frequentano assiduamente questo blog. Visto che su Say Adieu to Yue parlo principalmente di fumetti, è a un manga che assegno il premio di quest'anno, ovvero L'usuraio (Yamikin Ushijima-kun) di Shohei Manabe. I disegni bruttarelli, e la trama all'apparenza deprimente sul momento non mi hanno entusiasmato, e infatti il primo volume l'ho lasciato in fumetteria. Poi, all'uscita del terzo, qualcosa di misterioso è scattato: ho preso il primo volume, e nell'arco di due giorni mi sono messo in pari. Il giudizio su quest'opera l'ho già dato in questo post, e non voglio ripetermi. Dico solo che adesso siamo arrivati al settimo numero, e continua a piacermi moltissimo: a differenza del primo volume, dove i capitoli erano praticamente autoconclusivi, adesso le storie si sviluppano anche per più volumi, diventando sempre più complesse e appassionanti. Anche i disegni sono decisamente migliorati, ed anche se la mole di volumi non è indifferente (in Giappone sono usciti 32 volumi ed è ancora in corso) sono ben disposto a seguire le avventure di Ushijima. 

Ok, adesso tocca a voi!

Ecco una lista delle persone che anche quest'anno hanno assegnato le loro "tazzine"!


Nei commenti a questo post potete trovare le tazzine assegnate da Moz O'Clock e Fumetti di Carta

Nota: 
Qui sotto i link ai vecchi premi:


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