martedì 29 ottobre 2019

Lucca is Coming



Domani sarò al Lucca Comics. 
Mi rendo conto che il primo giorno è un po' da sfigati, ma più invecchio e più la folla mi innervosisce. 
Quest'anno scriverò un bel reportage qui sul blog (come ai vecchi tempi!), ma se siete impazienti potete seguire le mie storie su Instagram, che saranno piene di meraviglia e soprattutto disagio. 

Il primo giorno del comics, oltre ad avere la metà della metà degli autori presenti gli altri giorni (bye bye Maruo SIGH) non ha chissà quale eventi in programma, fatta eccezione per la conferenza JPOP, quella 001edizioni/Hikari e l'incontro con Araki al teatro del Giglio. Ai primi due parteciperò quasi sicuramente, al terzo più no che sì. 

Se avete qualche domanda/curiosità/dubbio, scrivete nei commenti. 

A presto!

martedì 15 ottobre 2019

Undercurrent di Tetsuya Toyoda




Titolo: Undercurrent (アンダーカレント) .

Informazioni varie: Quest'opera è stata serializzata sulla prestigiosa rivista Afternoon di Kodansha, come tutti gli altri lavori dell'autore Tetsuya Toyoda
Toyoda non è molto prolifico, e predilige la forma del racconto breve (anche se spesso, i suoi sono interconnessi fra di loro). Fra le sue altre opere ci sono Goggle e Koohi Jikan (che spero di vedere, prima o poi, sulla collana Showcase di Dynit). 

Trama: Kanae è una giovane donna che getisce un bagno pubblico insieme al marito ed alla zia. Il volume si apre con la riapertura del suddetto bagno, seguita ad una temporanea chiusura per "motivi familiari": il marito di Kanae,  infatti,  è "evaporato" (svanito nel nulla, senza apparente motivo) quattro mesi prima . Kana è una donna volitiva e cercherà di rimettersi in piedi , grazie anche all'aiuto del taciturno e lavoratore Hori, mandato dal consorzio dei bagni pubblici per darle una mano con i lavori più pesanti . Ma l'inspiegabile assenza del marito (che ha sempre amato e soprattutto creduto di conoscere) e dei misteriosi sogni in cui viene "dolcemente" annegata minano la sua serenità e covano altri drammi dimenticati. Sarà l'arrivo di un bizzarro investigatore (ingaggiato su consiglio di un'amica) a farla riflettere su quello che significa veramente "conoscere una persona", e sulle sue conseguenze. 

Commento di Yue: Leggendo Undercurrent ho pensato a molte cose. In particolar modo a quanto spesso ci accontentiamo di di conoscere solo la superficie delle cose e delle persone (perfino di noi stessi), senza mai indagare a fondo su quello che si cela sotto: tutti quei traumi e le bugie che, come visti attraverso la superficie dell'acqua, ci appaiono ancora più spaventosi e distorti, e che , spesso per vigliaccheria ,  preferiamo seppellire in profondità e dimenticare. 
Non voglio fare troppi spoiler su questo bel volume, ma vi dico che l'ho letto per la prima volta più di dieci anni fa, e ricordo ancora perfettamente  che a fine lettura rimasi un po' sorpreso , pensando che era forse il primo, vero slice-of life per adulti che leggevo in vita mia.
Lo stile di Toyoda è ricco e curato (anche nei fondali) e mi piace molto: talvolta, le fisionomie dei suoi personaggi sono simili, ma le sue tavole senza testo -spesso pregnantissime - sono splendide ed evocative. 
La rilettura a distanza di anni non ha minimamente scalfito il mio giudizio su quest'opera: continuo a trovarla misurata ma emozionante, con un finale assolutamente perfetto. Può non piacere a tutti una storia così quietamente malinconica , ma in me ha toccato parecchie corde e mi sento di consigliarla.

Un po' caruccia (come sempre) l'edizione Dynit, e bella (come sempre) la traduzione di Asuka Ozumi


domenica 6 ottobre 2019

I manga che non leggeremo mai in Italia 34 - Satoko to Nada (Satoko and Nada).





Titolo: Satoko to Nada (サトコとナダ), traducibile semplicemente come "Satoko e Nada". 

Informazioni varie: E' un manga 4-koma [1] in quattro volumi, scritto e disegnato da Yupechika con la consulenza di Marie Nishimori (giornalista, autrice e traduttrice di religione musulmana). E' stato serializzato sulla rivista (online?) Twi4, della casa editrice Seikaisha

Commento di Yue: Satoko è una ragazza giapponese goffa e un po' sprovveduta che si è trasferita in america per frequentare l'università. All'inizio del manga ci viene mostrata mentre sta per andare a conoscere la sua compagna di stanza al college  , e potete immaginare la sua sopresa quando si ritrova davanti Nada, una ragazza musulmana proveniente dall'Arabia Saudita che l'accoglie con indosso il suo niquab [2]. 
Potranno mai andare d'accordo due ragazze all'apparenza così diverse? 

Non ricordo dove ho visto per la prima volta le copertine di quest'opera (forse nella classifica  Kono Manga ga Sugoi! , che esce ogni anno in Giappone), ma le due protagoniste mi hanno immediatamente incuriosito. Quando ho saputo che era un manga umoristico, in formato 4-koma il mio entusiasmo è un po' scemato, ma alla fine ho scacciato le mie perplessità ed ho acquistato l'edizione inglese (by Seven Seas). Ebbene, non me ne sono pentito, perché è un manga graziosissimo! 

Tanto per cominciare il termine "umoristico" potrebbe risultare fuorviante: la narrazione è sempre leggera e divertente, questo sì, e gran parte delle gag presenti gioca  sulle peculiarità delle protagoniste e sul loro venirsi incontro dall'alto di due culture diversissime, ma è un umorismo molto dolce e garbato e mai troppo caustico o offensivo. E anzi, in sottofondo c'è sempre come una nota malinconica, rappresentata dal fatto che comunque, sia Nada che Satoko sono bersaglio dei numerosi pregiudizi (talmente radicati da risultare quasi involontari) degli altri, in quanto straniere e "diverse". 



Lo ammetto, per certi versi ho trovato quest'opera perfino illuminante: Satoko infatti ha molte curiosità su Nada e la sua religione: su quali cibi sono halal [3], sul ramadan, sui matrimoni combinati, sul perché le donne del suo paese non possono guidare e, in generale, la condizione femminile in Arabia Saudita ... e spesso le risposte di Nada sono sorprendenti nella loro semplicità, e fanno riflettere sul fatto che molto spesso giudichiamo queste cose da un solo punto di vista. 

Insomma, un' opera non solo divertente, ma per certi versi anche istruttiva.

I disegni di Yupechika sono abbastanza stilizzati, e tavolta un po' sgraziati, ma nel complesso non li ho trovati sgradevoli, e anzi, dopo un po' ho finito per apprezzare la loro semplicità. 

Si trova in lingue comprensibili?: Sì. Ma vi dico subito che l'edizione by Seven Seas è bruttarella e cara. 


NOTE:
[1] Un manga yonkoma (4-koma) è quello tipicamente formato da tante strisce a fumetti composte da quattro vignette, solitamente adottato per storie umoristiche (nei manga a struttura "classica" e talvolta utilizzato a fine volume per brevi siparietti comici). 

[2] Il niquab è il velo che lascia scoperti solamente gli occhi. 

[3] Halal è un termine che contraddistingue tutte le cose "permesse" dalla religione islamica. 


mercoledì 2 ottobre 2019

I manga che non leggeremo mai in Italia 33 - Zassoutachi yo Taishi o Idake (Ambitious Ordinary Girls)



Titolo: Zassoutachi yo Taishi o Idake (雑草たちよ 大志を抱け) , traducibile più o meno come "Erbacce! Siate ambiziose" . Con erbacce si intende "ragazze ordinarie" (per non dire sfigate). 

Informazioni varie: E' un josei (volume unico) pubblicato sulla rivista Feel Young di Shodensha. L'autrice è Aoi Ikebe , conosciuta in Italia per il bel volume Mamma, edito da Dynit.  

Commento di Yue: Che siano delle suore in un convento, le sorelle March di Piccole Donne o delle studentesse delle superiori non fa differenza : la Ikebe infatti, ha una vera e propria predilezione per questi piccoli universi femminili, ed anche in quest'opera esplora i legami fra un ristretto gruppo di ragazzine che affrontano i primi affanni della vita.
Come si può intuire dal titolo, le nostre protagoniste non spiccano particolarmente fra le altre studentesse, ed anzi, sono piuttosto ordinarie ad occhi esterni e superficiali. Ma la Ikebe, con delicatezza e humour, ce le mostra in vari momenti della giornata (nelle loro interazioni con i genitori, durante una corsa campestre,  nel loro fantasticare su giovani idol o nel commentare il loro telefilm di samurai preferito)  , dipingendone un ritratto buffo e dolce (e soprattutto realistico) .  Fra queste ragazze spiccano soprattutto Gan-chan , una ragazza bruttina e dormigliona innamorata di un suo compagno di classe (ovviamente non corrisposta), e Hi-chan, una spilungona di poche parole che in passato è stata vittima di bullismo. Il rapporto fra loro due è quello più complesso e interessante, fra inespresse gelosie e piccoli tradimenti del passato che ancora gettano la propria ombra . Oltre a loro, degne di nota sono la vulcanica Beeps (dalla lingua tagliente, e sempre a "spippolare" sul cellulare, tablets e  console portatili) , la solitaria Okuhira (una ragazza adulta e posata che si è trasferita da poco )  e la fangirl Hisako: ognuna di loro ha il suo "momento", ed a fine lettura è davvero impossibile non immedesimarsi un po' in ognuna di loro ( a me è successo).


In definitiva, Zassoutachi yo Taishi o Idake è , ancor più che un manga sull'amicizia, un manga sulla giovinezza , dove tutti i sentimenti e i dolori sono amplificati dalla purezza e l'ingenuità. Un bellissimo volume che vedrei molto volentieri sulla collana Showcase di Dynit, ma che dubito arriverà mai (visto che Mamma non mi pare abbia avuto vendite stratosferiche, SIGH).

Due parole sui disegni: Lo stile della Ikebe (sempre molto minimal) in quest'opera è ancora più stilizzato,  sia per quanto riguarda i fondali (quasi del tutto assenti), sia per quanto riguarda i personaggi. Ma l'autrice ha quella rara capacità di trasmettere emozioni al lettore anche solamente con una figura abbozzata , che di spalle guarda desolata in lontananza.

Si trova in lingue comprensibili? E' fra i progetti di un gruppo che amo moltissimo, ovvero Lovely Strange Dark.





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