giovedì 20 giugno 2013

Miss Charity di Marie-Aude Murail



In questo periodo di sofferenza fisica (per il caldo) e mentale (per altre cose) mi sento un po' come il Boia di Parigi. Ma invece di tagliare teste a dei poveracci , taglio il "tempo" ai libri: se non mi convincono fin da subito li abbandono in malo modo (sbuffando).  Dopo una lunga sequela di libri "ghigliottinati", ecco che arriva questo Miss Charity, adocchiato in libreria più per la copertina (moderna ma anche vagamente vittoriana) che per altro.  Poi, sfogliandolo mi sono reso che "Ahhh, ma lei è l'autrice di Oh Boy!", quindi l'ho preso senza pensarci troppo (perché Oh Boy! è un gran bel librino, e lo consiglio a tutti). 

La storia ha per protagonista la Miss Charity del titolo, una'eroina femminile (fortemente ispirata a Beatrix Potter)che, sopravvissuta ad un' infanzia solitaria, riuscirà a realizzarsi ed a trovare un posto del mondo.  Detto così sembra il solito pippone buonista (che pare scritto cent'anni fa) per piccoli lettori melensi. E invece no: è un librino divertente, scritto con brio e soprattutto onesto con il lettore. Dà quello che promette (ci sono episodi buffi, altri leggermente spaventosi e c'è pure la storia d'amore!) , strizza l'occhietto alla Alcott, e a Jane Austen e intrattiene magnificamente fino alla fine.  

L'autrice è decisamente brava nel rievocare l'atmosfera della Londra di fine ottocento, ma non si perde in minuzie descrittive: è un racconto narrato in prima persona, quasi in forma di diario, ed i dialoghi sono impostati come in una vera e propria commedia teatrale. E' una forma narrativa scarna ma funzionale, che non fa pesare le quasi 500 pagine. Ah, quanto mi mancheranno i suoi personaggi! E che tristezza ho provato nel vedere che le pagine da leggere diminuivano sempre di più! 
In definitiva, un libro delizioso che mi ha riconciliato con la lettura. Addio Miss Charity, e grazie per la compagnia.


2 commenti:

  1. Siccome sto attraversando un periodo letterario smile al tuo, ci sta che questo miss Charity possa essere un antidoto valido; se lo trovo in libreria lo predo. Tanto per restare in tema di romanzi contemporanei ispirati all'epoca vittoriana; mai letto "La contessa segreta" di Eva Ibbotson? un libro veramente delizioso e degno della Heyer, te lo consiglio.

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    1. Il libro della Ibbotson è nella mia wish-list da tempo, ma ancora non l'ho preso.

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