domenica 15 dicembre 2019

I manga che non leggeremo mai in Italia 36 - Ikoku Nikki (Journal with Witch) *EDITO DA FLASHBOOK*



Edit 10/10/2021: Questo grazioso josei è stato annunciato da Flashbook Edizioni, che ha gia pubblicato i primi due volumi. Compratelo e sostenete la casa editrice, mi raccomando!

Titolo: Ikoku Nikki - Journal with witch (違国日記). 

Informazioni varie: E' un josei serializzato sulla prestigiosa rivista Feel Young di Shodensha. Al momento in cui scrivo sono usciti cinque volumi, ed è in corso. 

Autrice: Colpevolmente inedita in Italia, Tomoko Yamashita è una mangaka che in pochissimi anni è riuscita a farsi amare da pubblico e critica , grazie alla sua grande versatilità (si è cimentata nei generi più disparati, dal josei, al BL fino al seinen ) e soprattutto alla sua scrittura matura, raffinata e di altissima qualità. 



Commento di Yue: Takumi Asa ha quindici anni, e perde entrambi i genitori in un incidente stradale. La sua unica parente in vita è la zia, Takumi Makio, una scrittrice di romanzi che ha visto pochissime volte e che, fra l'altro, ha sempre avuto un pessimo rapporto con sua madre. Ma a differenza di quello che lascia intuire il titolo, Makio non è una "strega", e pur essendo una persona schiva e introversa (e brutalmente sincera) , decide di accogliere Asa sotto il suo stesso tetto, chiarendo subito :"non so se riuscirò mai ad amarti, ma hai 15 anni, sei sola al mondo e ti meriti qualcosa di meglio dell'essere sballottolata in giro fra persone che non ti vogliono". 

"Un film che ho già visto" penserete voi, ed in effetti l'ho pensato anch'io -inizialmente- leggendo la trama. Ma qui siamo nelle sapienti mani della Yamashita, che riesce a trasformare una storia che parte da un espediente narrativo stra-abusato (quello della convivenza forzata) in uno dei josei più interessanti degli ultimi anni. 

Il primo capitolo è all'apparenza quasi banale: ci viene mostrata subito la vita in comune fra zia e nipote, e le due se la cavano piuttosto bene. Ma poi l'autrice è come se dicesse"Ehi, questo è quello che succede qualche anno dopo. Adesso vi mostro come è inziata!", ed inizia così, nei capitoli successivi, a narrare il loro  incontro, che avviene poco dopo la morte dei genitori di Asa.  La cosa che mi ha colpito di più è la grande maturità con cui viene raccontata l'elaborazione del lutto: all'inizio Asa  -che è una quindicenne socievole e chiacchierona- è quasi stordita dalla repentina e improvvisa morte dei genitori, che la rende come anestetizzata e più preoccupata per il suo destino che per la perdita di per se. Ed anche Makio sembra del tutto indifferente alla morte della sorella. Ma sarà proprio quest'ultima a dire alla nipote che "non ci sono modi giusti o sbagliati per elaborare un lutto", e nel secondo volume -quando andranno insieme a svuotare l'appartamento dei defunti, e in seguito durante la consegna dei diplomi- diventa lampante quanto siano in realtà provate dalla perdita. 

Chiaramente, il rapporto più importante in quest'opera è proprio quello fra Makio e Asa. Ma a differenza di altri manga su "covivenze improbabili"  dove l'idillio scoppia quasi immediatamente, fra le due resta sempre un po' di distanza: a frenare Makio dal volere genuinamente bene alla nipote è il fatto che sia figlia di sua sorella. Non ci è dato sapere a cosa sia dovuta la rottura fra Makio e la sorella, ma è chiaro che ha generato una ferita durissima da rimarginare, che continua ad avere degli echi sulla sua vita. Sicuramente, questo aspetto del passato di Makio verrà affrontato nei prossimi volumi, e sono proprio curioso di saperne di più (se ancora non l'avete capito, adoro Makio!). Non mancano nemmeno altri personaggi interessanti, (come Kasamachi, vecchia fiamma di Makio) ma non voglio spoilerare troppo!

Una delle caratteristiche che trovo più spesso nelle opere della Yamashita è la brillantezza dei dialoghi: i suoi sono manga molto "parlati", ed anche le conversazioni più banali - ad esempio sulla preparazione del bento- generano riflessioni più profonde ed acute, che vanno a definire i personaggi  in modi inaspettati.  I momenti più squisitamente slice of life sono spesso legati al tema del cibo e della preparazione del pasto, e ci sono anche momenti dedicati all'importanza delle parole e dei termini della lingua giapponese (dopotutto Makio è una scrittrice, e consiglia quasi immediatamente alla nipote di tenere un diario dove poter scrivere tutto quello che vuole). 

Sul fronte disegni ho poco da dire: lo stile della Yamashita è immediatamente riconoscibile, e lo apprezzo tantissimo.

In definitiva, un josei adulto e appassionante come pochi ne arrivano in Italia. Consigliatissimo








6 commenti:

  1. Un titolo di chi non avevo mai sentito parlare!
    Devo dire che mi piace molto il character design della zia.
    Gli slice of life poi dovrebbero puntare molto sul dialogo quindi è un ottimo punto a favore che lei li sappia scrivere bene. Purtroppo certe volte questo aspetto non mi convince mai del tutto perché, pur essendo dialoghi quotidiani, dovrebbero comunque dire qualcosa in più. In alcuni titoli invece mi viene quasi voglia di saltare balloons perché sono chiacchiere spesso inutiline.

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    1. Non tutti i dialoghi sono pregnanti, è ovvio, ma direi che è un mix ben equilibrato: niente chiacchiere inutili e niente pipponi esistenzialistici di pagine e pagine.
      In realtà i volumi filano via benissimo.

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  2. L'autrice la ricordo per Unmei no Onnanoko, mi ero infatuato dei disegni che mi ricordano quelli di yki kamatani di oltre le onde.

    Questo ikoku nikki è molto sulle mie corde, interessante...

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    1. A pensarci bene, è incredibile il fatto che sia ancora un' autrice inedita in italia!

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  3. Se arriva, non mancherà nella mia collezione (di cose non lette, ma ci sarà).

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    1. Tranquilla, non arriva. Da noi, solo josei con le suore e i vampiri maliardi!

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