martedì 21 febbraio 2012

Figlio di un preservativo bucato

Questa settimana, per Magic Press uscirà la nuova edizione di una delle più belle graphic novel mai pubblicate ovvero Figlio di un preservativo bucato di Howard Cruse.
Questa è la trama fornita dall'editore:

Nel Sud di un’America degli anni 60, un giovane di nome Toland Polk viene scartato dalla leva militare per avere ammesso “ tendenze omosessuali”. Un poco alla volta dovrà scendere a compromessi con se stesso e con la società che lo circonda attraverso l’attivismo per i diritti civili, la musica folk e l’opposizione al conformismo imperante.

Che posso aggiungere su questa graphic novel a suo modo così "monumentale"? Beh, secondo me è un opera che tutti dovrebbero leggere: è un ritratto incredibilmente realistico e soprattutto sentito (l'autore ha praticamente elemosinato e patito la fame per poter concludere questo lavoro) degli anni 60, con tutti quei tumulti sentimentali e sociali che hanno caratterizzato quel periodo. Si parla di integrazione razziale delle persone di colore , di accettazione dell'omosessualità, di Ku Klux Klan e di violenza e tradimento. Insomma, un opera potente e straziante totalmente scevra dai buonismi che spesso affliggono certe opere dalle tematiche così alte. La vecchia edizione aveva una splendida, splendida introduzione di Tony Kushner (autore di Angels in America) , mentre questa nuova ha un introduzione di Alison Bechdel (autrice di Fun Home e del ben più divertente Dykes).

Date retta a me, provate quest'opera. Non vi fate scoraggiare dai disegni e piuttosto fatela leggere a parenti e amici. E poi fatemi sapere se vi è piaciuta.

5 commenti:

  1. Ciao, sono passata per ringraziarti di aver cominciato a seguire il mio blog. Ho sbirciato un po' il tuo e sembra molto interessante, soprattutto la rubrica sui manga che non vedremo mai in italia^-^

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  2. Interessante, non conoscevo quest'opera, visto che ne hai parlato tanto bene e verrà ristampata allora ne approfitto per il recupero!

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  3. @Lucius: è bello bello, credimi! Certo, i disegni all'inizio hanno lasciato spiazzato anche me, ma nel complesso è un opera straordinaria!

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  4. Posso assicurarti che è una delle mie graphic novel preferite! Non la rileggo spesso perchè, aldilà della mancanza di tempo, ogni volta mi trasmette una certa dose di "sofferenza" (sono troppo empatico, lo ammetto) ma è un'opera a cui sono parecchio affezionato. I disegni bellissimi, poi, mi ricordano vagamente Joe Sacco che amo.

    Ma ti rendi conto che è sconosciutissima qua da noi?

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