mercoledì 5 marzo 2014

I 3 che vi consiglio - Film di Akira Kurosawa

Ovvero, tre film del mio regista preferito che non sono ritenuti fra i suoi migliori, ma che personalmente ho trovato bellissimi (e che meritano di essere "riscoperti").






Cane Randagio (Nora Inu) 1949

Trama: Il giovane detective Murakami sull'autobus viene derubato della sua pistola. Arma che, poco tempo dopo, viene utilizzata per un omicidio. Disperato e imbarazzato per l'accaduto setaccia i quartieri malfamati di Tokyo per ritrovare l'arma senza alcun successo fino quando non viene in suo aiuto Sato, un poliziotto anziano e piú esperto. Insieme riusciranno a prendere il colpevole.

E' un film bellissimo, e c'è veramente poco altro da aggiungere. Fra le fonti di ispirazione, Kurosawa ha citato i romanzi di Simenon, ed in effetti un qualcosa del famoso scrittore belga si respira in questa pellicola : la grande umanità dei personaggi, la trama gialla che si sviluppa a partire da una situazione banalissima e quotidiana (un semplice viaggio in un autobus affollato) e una storia semplice ma ben orchestrata e ricca di tensione. La regia di Kurosawa è assolutamente sublime, e suggestiva: nella mia scena preferita, un giovane e bellissimo Toshiro Mifune girovaga in una Tokyo messa in ginocchio dalla guerra, dove gli abitanti si riducono quasi a delle patetiche ombre. Molto bella anche la scena ambientata durante la partita di baseball, e magnifico, e quasi poetico il duello finale in un campo di fiori.
Un piccolo gioiello da recuperare assolutamente.



I cattivi dormono in pace (Warui yatsu hodo yoku nemuru) 1961

Trama:  Tokio 1960. Il figlio di un finanziere, costretto al suicidio per onore, decide di vendicare il padre ideando un diabolico piano che, lentamente, porta alla follia il principale responsabile.

In molti considerano questo film non completamente riuscito (lo stesso regista non ne era completamente soddisfatto), ma ad essere sincero, questo suo essere "imperfetto" me lo rendono ancora più caro. Tanto per cominciare è un apologo feroce sulla corruzione e sull'ipocrisia della società giapponese (in particolare il mondo della finanza) , che ammantandosi con lo scialle dell'onore e della rispettabilità, sotto sotto non ha riguardo nemmeno per le vite umane, ed è capace di nefandezze terribili.  
La scena iniziale, ambientata durante un banchetto di nozze è da antologia: una misteriosa torta nuziale -che ha la forma del palazzo della società - viene portata lentamente in sala, e tutti notano una rosa infilata in una delle finestre: è l'ufficio di uno dei dipendenti, che è morto suicida gettandosi nel vuoto poco tempo prima. 
E' un' immagine di straordinaria potenza, che turba moltissimo lo spettatore, più di mille parole. Da quel momento inizia un torbido dramma familiare, con Mifune che interpreta un personaggio insolito nel suo repertorio: un personaggio all'apparenza freddo, posato e sottilmente diabolico. La stessa regia di Kurosawa verte spesso su riprese notturne e cupe, ricreando atmosfere più che noir, quasi gotiche.  
Grottesche e indimenticabili anche le conversazioni telefoniche fra il presidente Iwabuchi e il suo superiore:  sul momento suscitano ilarità, ma a un esame più accurato sono le cose più inquietanti di tutto il film.
Bellissimo.





Anatomia di un rapimento (Tengoku no Jigoku) 1963

Trama: L'industriale Gondo sta per concludere un affare che gli darà il controllo della società alla quale appartiene, ma una telefonata gli comunica che suo figlio è stato rapito e che per riaverlo deve pagare un riscatto di 30 milioni di yen. Poco tempo dopo il figlio riappare e Gondo scopre che c'è stato uno scambio di persona: il bambino rapito è infatti il figlio del suo autista. Che fare? Denunciare il rapimento alla polizia (rischiando l'incolumità del bimbo) oppure pagare il riscatto e mandare all'aria l'affare della sua vita? 

Questo Tengoku to Jigoku è un solido dramma poliziesco, dagli echi oserei dire shakespeariani. Dopo una prima parte di impianto quasi teatrale (ambientata nello spazio chiuso rappresentato dalla modernissima casa di Gondo), con l'inizio della parte investigativa inizia un vero e proprio tour de force per il protagonista, che alla fine di questa lunga e intricata vicenda (la versione originale dura 143 minuti, con pedinamenti, inseguimenti in auto e tutto il processo investigativo minuziosamente mostrato allo spettatore) incontrerà la sua nemesi e ne uscirà profondamente cambiato.
Come al solito, Kurosawa fa un lavoro straordinario dietro la macchina da presa: durante la scena  -splendidamente diretta- ambientata sul treno la tensione è palpabile , per non parlare della parte quasi onirica e disturbante , ambientata nel quartiere dei drogati. Insomma, un altro film bellissimo che merita di essere recuperato!

Sono riuscito ad incuriosirvi un po' su questi tre film?

14 commenti:

  1. Ho visto alcuni film di Kurosawa ma non questi.. devo assolutamente vederli.
    Finora ho visto solo quei film basati sull'antico Giappone e non mi sono soffermata e vedere i suoi lavori ispirati al "giallo".. recupererò senz'altro!
    Grazie! ;)

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    1. E hai fatto bene! I suoi film di samurai sono tutti bellissimi. Hai visto Yojimbo e Sanjuro? Io li adoro, soprattutto il secondo. Rashomon è immenso e Il trono di sangue è visivamente straordinario. Poi va beh, I sette samurai , La Fortezza nascosta... Son tutti meravigliosi!

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    2. Di Kurosawa ho visto Rashomon, I sette samurai, Dersu Uzala, Kagemusha e Sogni... ho ancora un bel po' di cose da recuperare! ^^

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  2. Sul terzo sì, mi hai incuriosito moltissimo!!

    Moz-

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  3. Ho un bellissimo ricordo di "cane randagio" ma gli altri due non li ho ancora visti. D'altra parte ho visto solo una metà scarsa dei fil del grande regista, e alcuni ormai molto tempo fa; la mia personalissima top-3 in ogni caso è Vivere, Ran e Dersu Uzala, più scontata della tua ma non così scontata, visto che i due film Kurosaviani universalmente noti, Rashomon e i sette samurai, restano fuori anche per me.

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    1. Se dovessi fare una classifica dei film di Kurosawa, da quello che mi è piaciuto di più a quello che mi è piaciuto di meno, credo che impazzirei.
      Questi tre che ho citato non sono i miei preferiti, ma piuttosto tre opere del maestro che, secondo me, meriterebbero più attenzione.

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  4. Film meravigliosi, sono assolutamente d'accordo con te. Kurosawa è un regista immenso. Pensavo che due di questi film, il primo e il terzo, li ho visti grazie a Rai tre, in alcune nottate mitiche di fuori orario dedicate al cinema giapponese. Orari improponibili tranne per chi, come me all'epoca, soffrisse di insonnia, però devo dire che valeva la pena restare svegli per certe perle.

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    1. Anch'io, anni fa, ho visto tante chicche grazie a Fuori Orario! Non sempre ce la facevo a rimanere sveglio, ma spesso mi registravo il film su VHS e me lo rivedevo il giorno successivo. Ah, che bei ricordi! Quanti film assurdi di Tsai Ming Liang che ho visto!

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  5. Di questi tre film ho visto solo "Anatomia di un rapimento": vedrò di recuperare gli altri due perché mi interessano molto e perché Kurosawa è un regista che adoro.
    Grazie Yue per la segnalazione! ^^

    p.s. il mio regista preferito è Ozu :)

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    1. Con grande vergogna ammetto di non aver mai visto niente di Ozu. Ma sono volenteroso: Hai un titolo da consigliarmi per iniziare?

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    2. DEVI iniziare con "Viaggio a Tokyo"!
      Così t'innamori perdutamente di questo meraviglioso regista e il Club si arricchisce di un ottimo elemento! :-D
      (Forse lo trovi anche su youtube completo...)
      Ti confesso che avrò in casa una trentina di suoi film e ce ne fosse uno, uno solo che non mi sia piaciuto?... No, non c'è.

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    3. Perfetto, inizierò con "Viaggio a Tokyo". Grazie per il consiglio!

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  6. Benissimo, ho dei film da recuperare. Non so bene perché ma quando passo da qui le mie liste si allungano sempre XD

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