martedì 20 marzo 2012

Late Blossom di Chang-min Chu





Oggi vi voglio parlare di Late Blossom , un film coreano uscito nel 2010.

Di solito non amo parlare di film su questo blog , ma in questo

caso farò una piccola eccezione, visto che quest'opera è tratta da un manwha in tre volumi di Kang Full (o Kang Pool) . Questo nome non dovrebbe esservi nuovo, infatti di suo è stato pubblicato in italiano L'idiota ( 4 volumi, per Planeta de Agostini ), ed il primo volume de L'appartamento (mai concluso dalla Planeta, maledetti!). E' un autore molto noto e amato in Corea, ed anche in Francia dove alcune sue opere sono state pubblicate dalla casa editrice Casterman.

Ma torniamo al film: i protagonisti sono quattro persone anziane, che vivono in una non ben identificata cittadina di periferia.
Kim Man-Suk è un vedovo un po' burbero che consegna il latte a domicilio con un malmesso motorino. Sua moglie è morta anni prima, e adesso vive insieme ai figli e la nipote. Una mattina, incontra per strada la signora Song, donna sola e amareggiata dalla vita che tira a campare vendendo e raccogliendo vecchie scatole di cartone. Fra i due nasce un'immediata simpatia , che ben presto si trasforma in qualcosa di più (e la delicatezza con cui viene mostrato lo sbocciare di questo amore "tardivo" è commovente: questi due vecchietti tornano ad essere dei ragazzini impacciati!).
Sul loro cammino incontreranno un' altra coppia di innamorati non più giovanissimi, ovvero Jang Kun-Bong (che possiede un posteggio per auto) e la moglie, gravemente malata di alzheimer.
Jang Kun-Bong è un uomo mite e timido, che accudisce la moglie con un amore e una dedizione totale. Nonostante il suo temperamento sia l'esatto opposto di quello di Kim Man-Suk, i due diventeranno molto amici. E non voglio aggiungere altro, ho già spoilerato troppo!

Ora, non avendo letto il manwha dal quale è tratto, non posso dire se questo film gli è fedele o meno, ma mi è sembrato lo stesso di cogliere molti degli elementi cari a Kang Full: tanto per cominciare il coraggio di parlare (con grazia sì, ma anche con crudezza) di cose spesso sgradevoli, come in questo caso la morte, la vecchiaia, l'abbandono e la malattia. E soprattutto ho ritrovato alcune sfumature già presenti in altre sue opere: niente è mai tutto nero o tutto bianco. Niente è scontato. Avrei tante cose da dire sul finale. Ma proprio TANTE. Ma ho deciso di tenerle per me. Dopotutto, questa è un introduzione, e non una recensione. E non voglio rovinarvi la visione di questo piccolo gioiellino.

Tecnicamente parlando, il film e nella media. Gli attori son tutti dei veterani, quindi piuttosto bravi. La regista dirige con un tocco delicato, quasi mesto, ma che nei punti di maggior pathos diventa sognante e fiabesco. Piacevole anche la colonna sonora.

In definitiva un buon film, tutt'altro che scontato e le due ore filano via che è una meraviglia. Nonostante la tematica non indulge troppo nel dramma, quindi non cominciate a dire "Ma sarà tristissimo!!!", altrimenti vi prendo a testate. E vi giuro che sono tanti i momenti in cui ho riso di gusto.

Se siete interessati lo trovate sottotitolato in inglese, e se abitate a Firenze, potete vederlo al Korea Film Fest Domenica 25 Marzo alle 15.00, al cinema Odeon.


3 commenti:

  1. sto scoprendo ora un sacco di bei fumetti editi da questa maledettissima planeta, ora che non ho modo di recuperarli. che nervi >_<

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  2. Film interessante, non lo conoscevo. Di solito le storie non convenzionali con protagonist igli anziani, se trattate bene, si rivelano sorprendenti. Ultimamente A Simple life di Ann Hui ha confermato questa mia convinzione.
    Se non fossi vicina alla laurea e piena di cose da fare il Korea Film Fest mi farebbe parecchio gola, magari sarà per l'anno prossimo.

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  3. @clacca: Lasciamo stare guarda. Stava pubblicando dei manwha bellissimi! Se riesci a trovarli a prezzi onesti ti consiglio "La Bicicletta rossa", "L'idiota" e "Romance Killer". Se non ricordo male Storia color terra l'hai già recuperato vero? Era bello pure "La voce del popolo". Maledetta Planeta! >_< Le altre case editrici sul fronte manwha pubblicano solo cazzatelle! SIGH

    @automaticjoy: A simple life l'hanno portato a Prato! Forse sabato riesco a vederlo! Yuppi! XD

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