domenica 21 novembre 2021

Free Talk 1 : Letture di Novembre

Non ho una gran passione per i post dove parlo di mille cose, eppure , vuoi per comodità o  pigrizia, ci casco sempre. Ma nelle ultime settimane ho letto parecchie novità e volumi unici, e ne voglio parlare in modo "easy", senza troppi fronzoli. Quindi, eccoci qua!



Called Game vol.1 di Izumi Kaneyoshi
Izumi Kaneyoshi è un'autrice che mi piace molto. I suoi shoujo non sono mai scontati, ed oltre ad avere uno splendido sense of humour (che traspare potentissimo in opere come Ma quando mai?!SEIHO HIGH SCHOOL Men's ) se la cava egregiamente anche nei drammi storici  come  dimostrato nell'appassionante  Il fiore millenario. Questo Called Game , come la sua precedente opera, promette intrighi, colpi di scena e una buona dose di dramma e amore, il tutto calato in un'ambientazione che ricorda un po' l'Inghilterra di Enrico VIII. 
Nel primo volume abbiamo una caparbia principessa (Aruna) che viene data in sposa/ostaggio ad un regno confinante , e che decide di scambiare la sua identità con la sua ancella , facendosi passare per un cavaliere al suo servizio. Una volta arrivata nel regno del futuro marito scoprirà che ci sono altre cinque "regine", perennemente in lotta per conquistare il trono.
Nel complesso ho trovato questo primo volume interessante, anche se devo ammettere che come incipit mi ha colpito di meno rispetto a Il fiore Millenario. Lo scambio di identità e la protagonista che veste panni maschili sono tutto fuorché idee originali , anche se la sotterranea ma sanguinosa lotta fra le aspiranti  regine è molto intrigante. A convincermi meno è l'elemento "shoujo": tutti i personaggi maschili, almeno in questo primo volume, a parte l'essere possibili interessi amorosi , sono piuttosto inutili e poco caratterizzati. La Kaneyoshi, pur utilizzando sempre protagoniste carismatiche  ha  un po' il vizio di ripetere lo schema della "damigella in pericolo salvata dal personaggio maschile di turno", e temo che anche in quest'opera finirà così. Peccato, perché sarebbe bello, per una volta, avere una protagonista che si salva da sola. 
In definitiva, un primo volume promosso con una sufficenza. Vedremo cosa succederà nei prossimi volumi.




Il condominio degli Yokai e altri racconti - Lion Books vol. 1 di Osamu Tezuka
Per Hikari/001 Edizioni è uscito in questi giorni il primo volume dei Lion Books : un enorme e scomodo mattone che raccoglie i primi tre volumetti originali. La serie Lion Books raccoglie storie brevi (o comunque non più lunghe di un volume) uscite su Shonen Jump negli anni 70. 
In questo primo tomone italiano sono raccolti i volumi Adachi -Ga-Hara, che raccoglie quattro storie a tema sci-fi, Miraggio, che raccoglie due storie ad ambientazione storica e due ad ambientazione contemporanea , ed infine Mansion Oba, serie composta da tre capitoli che parla di un gruppo di Yokai sfrattati dalla loro foresta, che si trasferiscono in un condomio sotto spoglie umane per covare vendetta nei confronti degli esseri umani che li hanno cacciati.
Nel complesso, ho trovato il livello delle storie molto buono: si vede che il target è piuttosto giovane, ma sono tutte davvero ben scritte e disegnate, che parlano di umanità, rispetto per l'ambiente e per le diversità (insomma, i temi cari a Tezuka ci sono tutti).  Mansion Oba rappresenta la parte più divertente e satirica del volume, anche se ho preferito le prime due parti.
La dimensione del volume (scomodissima) ed il prezzo non accessibile (pur tenendo conto delle seicento e passa pagine) lo rendono un prodotto solo per fan sfegatati, e questo mi dispiace un po' perché si tratta davvero di una bella raccolta. Curiosità: nella foto ho messo il mio tankobon giapponese in formato mini di Mansion Oba, che mi è stato regalato tanti anni fa dall'osamushiana d.o.c Deda. C'è una bella differenza fra i due!




Cannibale di Kazuo Kamimura e Yu Aku
Una giovanissima ragazza "di periferia" sogna di diventare una stella dello spettacolo, e ci riuscirà grazie all'aiuto di un diabolico talent scout e di tante altre persone che lei finirà per "divorare", pur di raggiungere vette sempre più alte. 
Non mi aspettavo molto da questo volume, e così è stato. La storia è trita e ritrita, ed anche Kamimura non è proprio al massimo del suo splendore . Sia chiaro: non è un brutto volume, ma per l'ennesima volta mi è venuto da pensare con quale criterio siano scelte le opere di Kamimura edite in Italia. Con tutto il ben di dio della sua produzione continuano ad arrivare opere semisconosciute, superflue e dimenticabili. 





Il buio oltre la finestra triangolare 1 di Tomoko Yamashita 
Tomoko Yamashita è una mangaka che adoro, e il suo Ikoku Nikki (edito in Italia da Flashbook) è uno dei josei più interessanti del momento. A sorpresa (ma non tanto, vista la recente uscita dell'anime) Magic Press ha annunciato e pubblicato il primo volume di Il buio oltre la finestra triangolare , storia di un giovane libraio in grado di vedere i fantasmi e di un misterioso e losco "esorcista" con problemi "di vista" . I due non potrebbero essere più diversi, ma i loro congiunti poteri funzionano benissimo . C'è solo un piccolo problema : per usarli devono unire le loro anime, e l'effetto di questa unione è quello di un travolgente amplesso . Ebbene sì, questo manga viene targettizzato come BL, ma a parte l'affinità fra i due protagonisti sembra piuttosto un seinen sugli spiriti e le maledizioni. Il primo volume è decisamente introtuttivo ma getta delle basi molto interessanti. A lasciarmi piuttosto scettico (ed a smorzare l'entusiasmo) è stato l'adattamento/traduzione: alcuni passaggi li ho trovati proprio fumosi  e poco comprensibili . Ma magari è solamente una mia impressione. 





One Room Angel di Harada
Non avevo mai letto niente di questa autrice, ma il suo stile non mi dispiace, e la storia di questo angelo che letteralmente precipita nella vita di un trentenne un po' disadattato mi incuriosiva. Nel complesso mi è piaciuto, ma ho fatto un po' fatica a finirlo. Ci sono un paio di passaggi molto belli ed emozionanti, ma altri (tanti) un po' noiosi e scontati. Nel complesso, l'autrice usa una struttura narrativa già usata in mille altre opere (finale compreso) , ma il tutto finisce comunque per funzionare. Di certo, nessuno si aspettava un'opera così delicata da Harada, visti i lavori precedenti!






Fusuke di Osamu Tezuka
Rizzoli Lizard , sotto la guida di Vincenzo Filosa, continua a tirare fuori opere poco note di Tezuka. Thunder Mask (il precedente titolo uscito su questa collana) è un'avventura piuttosto blanda di botte fra alieni, più alla Go Nagai che alla Tezuka, ed infatti mi ha colpito poco. Fusuke invece si è rivelato soprendente: le assurde avventure del mediocre salaryman protagonista rappresentano un affresco caustico e satirico della società giapponese, che ne addita la cupidigia, la repressione sessuale e tutte le sue contraddizioni e ossessioni. Lo stile è minimal e da gag manga, abbastanza simile a quello già visto in Diletta (altra opera geniale ma poco considerata).
 Lo consiglio? Io per primo ero parecchio scettico, all'inizio, ma mi sono ritrovato a leggerlo tutto di fila con grande gusto. Quindi sì, lo consiglio, soprattutto se volete staccare dal Tezuka "solito" e leggere qualcosa di più particolare .





Restart vol.1 di cocomi
Solitamente sono una persona molto aperta per quanto riguarda i generi e il tipo di letture, ma ahimè sono un essere umano, e tutt'ora ho sempre un po' di pregiudizi nei confronti del genere BL. Non per la tematica trattata , ovviamente, ma per il fatto che è un genere commerciale e stereotipato, fatto per un pubblico femminile al di fuori della comunità LGTBQ+ e con storie poco realistiche. Lo so, sto facendo di tutta l'erba un fascio e sono il primo a trovare un po' sentenziose queste mie affermazioni. Ma tranne rari e apprezzatissimi casi , per mia esperienza personale è sempre stato cosi.
Questo Restart si allontana in modo particolare dal BL medio? Assolutamente no. 
La storia è presto detta: Mitsuomi è nato in un paesino di campagnia (dove i suoi genitori hanno un negozio di articoli buddisti) , ma ben presto si è trasferito a Tokyo , prima per studio e poi per lavoro. All'inizio del volume (a causa del suo carattere poco servizievole e brutalmente onesto) viene licenziato, e torna nel suo paesello per prendere le redini dell'attività di famiglia. Qui incontra Yamato, un giovane e solare ragazzone che è stato adottato da uno dei vicini della sua famiglia. Nonostante i caratteri diametralmente opposti, fra i due nasce un'amicizia e poi... beh, dai, lo sapete.
Come ho già detto è una storia che si sviluppa su binari noti e con tutti gli stereotipi possibili e immaginabili, ma i personaggi sono così ben caratterizzati e la storia è così delicata e dolce che alla fine mi è piaciuto tantissimo. Non mi fa cambiare idea su questo genere, ma il secondo volume lo leggerò più che volentieri!


Bene, queste sono state le letture delle ultime settimane. Voi avete preso niente? Fatemi sapere nei commenti.

5 commenti:

  1. Non vedo nulla di entusiasmante per me! Meglio così visto che mi sembra di prendere fin troppa roba e non riuscire mai a leggerne mezza!

    RispondiElimina
  2. Fusuke, interessante, ho letto un po' di pareri e mi sembrava in stile Diletta per certe scelte (e ci ho visto giusto). Secondo me è il Tezuka più interessante, quello che abbandona le sue care tematiche e sperimenta con qualcosa di diverso, adulo, comico e grottesco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diletta é stato presissimo da leggere, ma questo Fusuke ci voleva proprio (negli ultimi due mesi sto facendo veramente indigestione di Tezuka).

      Elimina
  3. Concordo pienamente sull'adattamento/traduzione di "Il buio oltre la finestra triangolare": aspettavo con ansia questa serie, ma di parecchi dialoghi si capisce ben poco; sinceramente prima di acquistare il secondo volume aspetterò di leggere qualche parere in merito. Per quanto riguarda le mie ultime letture mi è piaciuto tanto "Toritan"... eh sì, un bl! Io mi sento di consigliarlo: non è sconcio ed è... teneramete idiota, non saprei come altro definirlo! E' divertente, una lettura rilassante,anche se certo non imprescindibile.
    Anna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E pensare che i dialoghi sono proprio il punto forte della Yamashita! Ma certi passaggi non hanno proprio senso (e a paragonarli con la traduzione inglese, si capisce che c'è qualcosa che non va. Mi segno Toritan, visto che non disdegno mai letture buffe e divertenti!

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...